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Elementi di Economia Aziendale

Copie: 1
CdL Ingegneria Gestionale Economia e Organizzazione Aziendale Prof. Ing. Nicola Costantino

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Presentazione sul tema: "Elementi di Economia Aziendale"— Transcript della presentazione:

1 Elementi di Economia Aziendale
Prof. Nicola Costantino

2 Presentazione del corso
L’impresa (1,5 CFU) Profili economici, giuridici e organizzativi Contabilità e bilancio Il project management (1,5 CFU) Diagramma di redditività e contabilità industriale Il project management Tecniche di programmazione dei lavori Bibliografia Capriello A., Carelli M.T., Fraquelli G.: Il bilancio per i manager, C.E.A., Milano, 2002, cap. 1 e 2. Dispensa dal corso:

3 L’impresa Impresa: un’attività economica esercitata professionalmente e organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni o di servizi. (Art CC: imprenditore). Professionalità Organizzazione Produzione e scambio Scopo di lucro (?)

4 L’azienda Azienda: il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa (Art CC). Si può affittare l’azienda, non l’impresa.

5 L’imprenditore: un po’ di storia
Cantillon ( ): entrepreneur = colui che compra a prezzi certi e rivende a prezzi incerti. Say ( ): imprenditore = intermediario dei fattori di produzione che svolge un “lavoro di direzione”.

6 Imprenditore = innovatore
Schumpeter ( ): Produzione di nuovi beni o servizi Nuovi processi produttivi Nuovi mercati di sbocco Nuovi mercati di approvvigionamento Nuove organizzazioni del settore (monopolio, “cartelli”, consorzi, ecc.)

7 Iniziativa e rischio Imprenditore dirigente e innovatore: combina i fattori di produzione. Imprenditore capitalista: rischia il capitale investito. Profitto = remunerazione del lavoro e del rischio.

8 Profitto e valore aggiunto
Valore aggiunto: differenza tra valore della produzione e costo dei fattori acquistati. Il valore aggiunto remunera: Il lavoro dei dipendenti Il capitale di terzi Il capitale di rischio > profitto L’imprenditorialità > profitto

9 Altri obiettivi dell’impresa
Sopravvivenza Quote di mercato Diversificazione Carriera e benessere dei dirigenti

10 Altri “portatori di interessi”
Stakeholders: Lavoratori dipendenti Fornitori Finanziatori Organizzazioni sindacali Consumatori Pubblica Amministrazione

11 Tipologie d’imprenditore / 1
Piccoli imprenditori (Art CC): coltivatori diretti, artigiani, piccoli commercianti, imprese familiari. N.B.: è una definizione qualitativa, non quantitativa. La piccola impresa non è soggetta al fallimento.

12 Tipologie d’imprenditore / 2
Imprenditore agricolo Imprenditore commerciale: Attività industriale di produzione di beni e/o servizi. Intermediazione nella circolazione di beni. Trasporto. Credito e assicurazioni. Attività ausiliarie alle precedenti.

13 Obblighi delle imprese commerciali
Sono soggette a fallimento Devono essere iscritte al Registro delle Imprese Sono obbligate a tenere le scritture contabili

14 Tipologie d’imprenditore / 3
Impresa individuale: attività svolta da un singolo individuo Impresa collettiva: attività svolta da più persone congiuntamente (società, cooperativa, associazione, ecc.)

15 Segni distintivi dell’impresa / 1
Ditta: nome commerciale dell’impresa individuale (deve contenere il nome dell’imprenditore). Ragione sociale: nome commerciale della società di persone. Denominazione sociale: nome commerciale della società di capitali.

16 Segni distintivi dell’impresa / 2
Insegna: segno (emblematico e/o nominativo) distintivo dell’azienda; può essere tutelato se originale e non generico. Marchio: segno distintivo del prodotto: Di fabbrica Di commercio Di servizio Collettivo

17 Forme giuridiche d’impresa
S.s. individuale società di persone S.n.c. S.a.s. Impresa società lucrativa S.p.a. collettiva società di capitali S.a.p.a. società mutualistica cooperativa S.r.l.

18 Impresa individuale Imprenditore = proprietario dei mezzi di produzione Non si attua alcuna separazione tra beni “aziendali” e beni “personali” Responsabilità illimitata Assenza di autonomia patrimoniale Normalmente di piccole dimensioni (propensione al rischio)

19 Le società Con il contratto di società più persone si organizzano per l’esercizio in comune di un’attività economica allo scopo di dividerne gli utili. Elementi distintivi: Pluralità di soci Conferimento di beni e/o servizi da parte di ciascun socio Attività economica in comune Scopo di lucro a favore dei soci (- soc. coop.) Termine della società, rinnovabile.

20 Elementi caratteristici delle società
Responsabilità dei soci per le obbligazioni sociali Personalità giuridica Autonomia patrimoniale

21 Le società di persone / 1 Socio = prevalenza dell’aspetto personale rispetto a quello patrimoniale Responsabilità del socio = sussidiaria, solidale e illimitata Personalità giuridica = non riconosciuta Autonomia patrimoniale = imperfetta

22 Le società di persone / 2 Socio (illimitatamente responsabile) = amministratore Quote non trasferibili senza il consenso unanime degli altri soci Fallimento della società = fallimento del socio Conoscenza e fiducia reciproca tra i soci Creditore sociale / creditore “particolare”

23 La Società Semplice (S.s.)
Attività non commerciale (agricola, artigianale, professioni intellettuali). Atto costitutivo: anche solo verbale. Socio = amministratore (salvo diversa pattuizione). Responsabilità dei soci: solidale e illimitata. I creditori particolari possono chiedere la liquidazione della quota del socio debitore anche prima del termine.

24 Società in Nome Collettivo (S.n.c.)
Atto costitutivo: scritto Iscrizione al Registro delle Imprese Ragione sociale: deve contenere il nome di uno o più soci Responsabilità dei soci: sussidiaria, solidale e illimitata Patto di non concorrenza (salvo consenso degli altri soci)

25 Società in Accomandita Semplice (S.a.s.)
Soci accomandatari (responsabilità illimitata) Soci accomandanti (responsabilità limitata) L’atto costitutivo deve distinguere accomandanti da accomandatari Solo i soci accomandatari sono amministratori La ragione sociale non può contenere il nome di nessun socio accomandante Trasferimento delle quote: unanimità per i soci accomandatari; maggioranza del capitale per i soci accomandanti.

26 Le società di capitali / 1
Autonomia patrimoniale perfetta Personalità giuridica Responsabilità limitata Il socio non è (automaticamente) amministratore

27 Le società di capitali / 2
Atto costitutivo per atto pubblico Obbligo di redazione e deposito del bilancio Capitale sociale minimo Assemblea dei soci Consiglio di Amministrazione Collegio sindacale

28 Società per Azioni (S.p.A.) / 1
Costituzione: In modo simultaneo Per pubblica sottoscrizione Atto costitutivo (e statuto): Soci e azioni sottoscritte Denominazione sociale Oggetto sociale Capitale sociale (sottoscritto / versato)> € Norme di ripartizione degli utili Numero degli amministratori e loro poteri

29 Società per Azioni (S.p.A.) / 2
Azioni ordinarie: diritto di voto; dividendo; rimborso; opzione; impugnativa; recesso. Azioni privilegiate: diritto di prelazione nella ripartizione degli utili e/o nel rimborso; voto solo nelle assemblee straordinarie. Azioni di risparmio: privilegiate nella ripartizione degli utili e/o nel rimborso; non votano.

30 Società per Azioni (S.p.A.) / 3
Obbligazioni (bond): titoli di credito (nominativi o al portatore); danno diritto: A un rendimento periodico fisso o indicizzato Al rimborso – a valore nominale – alla scadenza. Obbligazioni convertibili: possibilità, alla scadenza, di trasformazione in azioni a condizioni predeterminate.

31 Società per Azioni (S.p.A.) / 4
Obbligazioni Titolo di partecipazione Titolo di credito Nominative Nominative o al portatore Socio Creditore Dividendo variabile Interesse prefissato

32 Società per Azioni (S.p.A.) / 5
L’assemblea dei soci: Nomina gli amministratori e ne stabilisce il compenso Nomina il collegio sindacale Approva il bilancio Decide in merito alla destinazione degli utili Delibera su variazioni al capitale sociale e/o allo statuto (assemblea straordinaria)

33 Società per Azioni (S.p.A.) / 6
Amministratori: Amministratore unico o Consiglio di Amministrazione Possono (o no) essere soci In carica per 3 anni, rieleggibili Presidente (nominato dall’Assemblea o dal Consiglio) Eventuale/i Amministratore/i Delegato/i Responsabili in solido alla società in caso di colpa / negligenza

34 Società per Azioni (S.p.A.) / 7
Collegio sindacale: Iscritti nel Registro dei Revisori Contabili 3 o 5, più 2 supplenti Controllano l’operato degli amministratori, rendendone conto ai soci Possono essere soci Non possono essere amministratori

35 Società in Accomandita per Azioni (S.a.p.a.)
Simile alla S.p.A. Presenza di soci accomandatari, con responsabilità sussidiaria, solidale e illimitata = amministratori. La denominazione sociale deve contenere il nome di almeno un socia accomandatario. Esempi: Pirelli & C S.a.p.a.; Giovanni Agnelli & C S.a.p.a.

36 Società a Responsabilità Limitata (s.r.l.)
Quote e non azioni Capitale > € Collegio sindacale obbligatorio solo per capitale sociale > € ( £) Non possono emettere obbligazioni Possibilità di un solo socio

37 (Società) cooperative / 1
Scopo mutualistico Minimo 9 soci (piccola società cooperativa: da 3 a 8 soci) Autogestione A responsabilità limitata o illimitata “Porta aperta” (ammissione di nuovi soci deliberata dal Consiglio di Amministrazione) “Una testa, un voto”

38 (Società) cooperative / 2
Esempi di cooperative: Di produzione e lavoro Di consumo Di abitazione Di credito Di assicurazione Di istruzione

39 Funzioni aziendali Approvvigionamenti (input) Finanza (input)
Personale (input) Pianificazione (trasformazione) Produzione (trasformazione) Sistema informativo (trasformazione) Amministrazione (trasformazione) Controllo di gestione (trasformazione) Marketing e vendite (output)

40 Pianificazione e controllo di gestione
Input Output Trasformazione Progetto correzione obiettivi

41 Gli obiettivi: il budget
Budget degli investimenti Budget delle vendite Budget della produzione Budget finanziario Budget del personale Budget degli acquisti Budget di cassa Budget spese generali Budget economico

42 Il marketing Funzione di gestione del rapporto con il mercato di sbocco dell’impresa Marketing strategico ed operativo Le leve del marketing: Prodotto/servizio Prezzo Distribuzione Comunicazione

43 Il ciclo di vita del prodotto
maturità introduzione sviluppo declino vendite tempo Ciclo di vita del prodotto (bene/servizio)

44 Produzione Su progetto Su modello Per lotti In serie
Su processo continuo minima ripetitività massima

45 Layout degli impianti A catena Per reparto A isole

46 Approvvigionamenti Make or buy Acquisti tradizionali
Codesign / comakership

47 Principi di organizzazione
Unità di comando Limite alle dipendenze dirette

48 Dipendenze funzionali

49 Dipendenze divisionali

50 Organigramma line/staff

51 Un’eresia: l’organizzazione matriciale

52 La finanza Acquisisce e gestisce le risorse finanziarie
Analizza gli investimenti e la loro redditività Mantiene l’equilibrio fonti impieghi tempo flussi di cassa uscite entrate saldo di cassa Attività industriale flussi di cassa entrate saldo di cassa tempo uscite Attività commerciale

53 Contabilità aziendale
Aspetti economici / finanziari (monetari) Economici: costi / ricavi Finanziari: fonti e impieghi del capitale Contabilità generale Il bilancio

54 (Diminuzioni di capitale)
La partita doppia 2 sezioni per ogni conto Dare ( - ) Avere ( + ) Entrate monetarie Aumenti crediti Diminuzione debiti Uscite monetarie Diminuzione crediti Aumento debiti Finanziari 2 tipologie di conti Costi (Diminuzioni di capitale) Ricavi (aumenti di capitale) (di patrimonio) Economici

55 La partita doppia: un esempio
Acquisto di una partita di laterizi per € Nel conto finanziario (monetario) di cassa Nel conto economico merci c/ acquisti Dare ( - ) Avere ( + ) 1.500 €

56 Principi contabili Cassa Competenza
Rettifiche di imputazione (ratei): competenza attuale, fatturazione futura Rettifiche di storno (risconti): competenza futura, fatturazione attuale

57 Il bilancio d’esercizio (IV direttiva CEE)
Stato patrimoniale: situazione istantanea che registra ricchezze possedute e debiti ad una certa data (di norma il 31/12) Conto economico: ricavi, costi e risultato d’esercizio in un determinato periodo (di norma dal 1/1 al 31/12) Nota integrativa

58 Attivo = Passivo + Patrimonio Netto
Lo stato patrimoniale Attivo: ricchezze possedute Passivo: debiti maturati Equazione fondamentale: Attivo = Passivo + Patrimonio Netto

59 Attivo Passivo (+ Patr. Netto) Crediti vs soci Immobilizzazioni materiali immateriali finanziarie Attivo circolante: Rimanenze (magazzino) Crediti Banche e cassa Attività finanziarie Ratei e risconti attivi Patrimonio netto Capitale sociale Riserve Utili (perdite) a nuovo Utile (perdita) d’esercizio Fondi Rischi e oneri T.F.R. Debiti Obbligazioni Ratei e risconti passivi

60 Conto economico Ricavi – costi = utile
Ricavi = valore della produzione Costi (per competenza) Equazione fondamentale: Ricavi – costi = utile

61 Conto economico + - +/- = Valore della produzione
Costi della produzione - Proventi e oneri finanziari +/- Rettifiche di valore attività finanziarie Proventi e oneri straordinari Utile (perdita) d’esercizio =

62 Valore della produzione
Ricavi (da fatturato) Rimanenze finali prodotti finiti e semil. + Rimanenze iniziali prodotti finiti e semil. - Valore della produzione =

63 Costi della produzione
Materie prime (- variazione scorte) + Altri acquisti Oneri per il personale Ammortamenti e svalutazioni + Accantonamenti Costi della produzione =

64 Proventi e oneri finanziari
Proventi da partecipazioni + Altri proventi finanziari + Interessi e altri oneri finanziari - Proventi ed oneri finanziari =

65 Rettifiche di valore attività finanziarie
Rivalutazioni (partecipazioni, ecc.) + Svalutazioni (partecipazioni, ecc.) - Rettifiche di valore attività finanziarie =

66 Proventi ed oneri straordinari
Plusvalenze e minusvalenze +/- Sopravvenienze attive e passive +/- Proventi ed oneri straordinari =

67 Collegamento stato patrimoniale / conto economico
Attivon = Passivon + P. N.n P.N.n = Patrimonio netto = P.N.n-1 + Un An = Pn + P. N.n = Pn + P.N.n Un Ricavin – costin = Un

68 Esercizio Costituiamo la Politecnico SpA, capitale sociale 150.000 €
Attivo Passivo Crediti Vs. soci Banche Totale attivo Cap. sociale Totale passivo

69 Attività del 1° anno Acquisti per € ( pagati nell’anno), di cui utilizzati in produzione di servizi Investimenti: € (pagati ), da ammortizzare in 4 anni Costo del personale: € Accantonamento per TFR: € Prodotti, e venduti servizi per €, di cui incassati

70 Calcolo della voce banche a fine anno
Entrate Uscite Saldo Banche iniz Incassi vend Acquisti Investim Personale Tot. entrate Tot. uscite

71 Stato patrimoniale dopo 1 anno
Attivo Passivo Crediti Vs. soci Immobilizzi Magazzino Crediti Vs/ clienti Banche Cap. sociale T.F.R Debiti Vs/ fornitori Totale attivo Totale passivo

72 Stato patrimoniale dopo 1 anno
Attivo Passivo Crediti Vs. soci Immobilizzi Magazzino Crediti Vs/ clienti Banche Cap. sociale Utile d’esercizio Totale P.N T.F.R Debiti Vs/ fornitori Totale debiti Totale attivo Totale passivo

73 Conto economico del 1° anno
Ricavi Acquisti (al lordo magazzino finale) Magazzino finale (- * - = +) +5.000 Personale T.F.R. -1.500 Ammortamenti Utile d’esercizio +8.500

74 Gestione dei costi di progetto
Cost estimating: costo globale del progetto (quanto costa?) Cost budgeting: tempificazione dei costi (quando li sosteniamo?) Cost control: controllo concomitante dei costi (stiamo rispettando il budget?)

75 Relazioni tra budget e controllo
Il cost estimating è il “preventivo” complessivo Il cost budgeting precisa i costi per ogni fase o periodo Il cost control misura i costi man mano che maturano (competenza) e li raffronta con il budget Progetto Produzione Risorse budget feedback Misura concomitante dei costi

76 Budget / controllo dei costi
1° sem. (prev.) 1° sem. (cons.) 1° sem. (diff.) 2° sem. (prev.) 2° sem. (cons.) 2° sem. (diff.) MdO 700 760 +60 830 Materiali 450 430 -20 500 Noleggi 250 265 +15 180 Totale 1.400 1.455 +55 1.510

77 Il cost accounting La contabilità dei costi ha lo scopo di correlare i costi alle singole fonti di ricavo (contrariamente alla contabilità generale, che considera i ricavi complessivamente). Esistono molteplici criteri di classificazione dei costi.

78 Per natura / tipologia Costo dei materiali Costo risorse umane
Costo impianti Variazione scorte Acquisti Retribuzione immediata Retribuzione differita Consumi Quote di ammortamento Costi

79 Per riferimento temporale
Costi preventivi (standard) Costi correnti Costi consuntivi (effettivi o storici) Costi Utilità del costo standard: semplicità, “equità” nella distribuzione delle risorse (esempio: macchina nuova / ammortizzata)

80 Per variabilità rispetto ai volumi di produzione: costi fissi
Ricavi N.B.: impresa monoprodotto Costi fissi Volume di produzione

81 Per variabilità rispetto ai volumi di produzione: costi variabili
Ricavi Costi variabili Costi fissi Volume di produzione

82 Per variabilità rispetto ai volumi di produzione: costi totali
Ricavi Costi totali Costi variabili Costi fissi Volume di produzione

83 Per variabilità rispetto ai volumi di produzione: ricavi
Costi Ricavi Ricavi Costi totali Costi variabili Costi fissi Volume di produzione

84 Il diagramma di redditività
Costi Ricavi Ricavi Costi totali Costi variabili Costi = Ricavi Costi fissi Punto di pareggio Volume di produzione

85 Diagramma di redditività: esercizio
Negozio di t-shirt Quale risultato d’esercizio per 500 t-shirt/anno? E per 4.000? Quante t-shirt/anno per il pareggio? Fitto locale € 1.500 Al mese Stipendio commesso € 1.200 Telefono, Enel, ecc. € 1.000 Al bimestre T-shirt (acquisto) € 15 Cadauna T-shirt (vendita) € 25

86 Per centro di costo Costi diretti: attribuibili ad un centro omogeneo di spesa che coincide con un centro di profitto Costi indiretti: attribuibili ad un centro omogeneo di spesa che non coincide con alcun centro di profitto

87 Contabilità industriale
Prodotto A Prodotto B Totale Ricavi 1.000 2.000 3.000 Costi diretti 800 1.850 2.650 Costi indiretti 300

88 Contabilità industriale a costi diretti (direct costing)
Prodotto A Prodotto B Totale Ricavi 1.000 2.000 3.000 Costi diretti 800 1.850 2.650 Margine contributivo 200 150 350 Costi indiretti 300 Utile 50

89 Contabilità industriale a costo pieno (full costing)
Prodotto A Prodotto B Totale Ricavi 1.000 2.000 3.000 Costi diretti 800 1.850 2.650 Costi indiretti 100 200 300 Costi totali 900 2.050 2.950 Utile -50 50

90 Contabilità industriale: esercizio
Negozio di t-shirt e di camicie Nel 2003 vendute t-shirt e camicie Risultato ? (Direct costing e full costing) Fitto locale € 1.500 Al mese Stipendio commessi € 2.500 Telefono, Enel, ecc. € 1.000 Al bimestre T-shirt (acquisto) € 15 Cadauna T-shirt (vendita) € 25 Camicia (acquisto) € 30 Camicia (vendita) € 55

91 La gestione del tempo La pianificazione (cosa fare = WBS)
La programmazione (quando fare) Il controllo (cosa si sta facendo) Il reporting (cosa si è fatto) Progetto Risorse Risultati obiettivi feedback

92 La Work Breakdown Structure (WBS)
Edificio Cantiere Opere civili Impianti Elettrici Meccanici distribuzione cabina idrici termici

93 Un progetto da programmare: spaghetti aglio, olio e peperoncino
Individuazione delle attività da svolgere: la WBS Far bollire l’acqua Salare l’acqua Cuocere la pasta Soffriggere l’aglio ed il peperoncino Scolare la pasta Condire la pasta

94 Quanto dura ogni attività?
Far bollire l’acqua = 4,5 min Salare l’acqua = 1,0 min Cuocere la pasta = 7,5 min Soffriggere l’aglio ed il peperoncino = 3 min Scolare la pasta = 1,0 min Condire la pasta = 1,0 min

95 Il diagramma di Gantt A B C D E F Durata complessiva stimata: 14,0 min
tempo (m)

96 Il diagramma di Gantt A B C D E F Durata complessiva stimata: 14,0 min
nunc tempo (m)

97 Il diagramma di Gantt: quando si mangia?
Durata complessiva; stima aggiornata: 15,0 min A B C D E F nunc tempo (m)

98 Esercizio Sviluppa il diagramma di Gantt per il seguente progetto: “Organizzazione ed allestimento di una mostra-mercato di prodotti tipici pugliesi in occasione della Fiera del Levante; sede: cortile coperto del Politecnico; strutture: n° 12 box vendita e un palco centrale; tempo max: 30 giorni”: WBS delle attività (min 8; max 12) Durata delle attività Posizionamento temporale delle attività (diagramma di Gantt).

99 Il limite del diagramma di Gantt
Precedenze tra le attività: Perché abbiamo collocato una attività in un certo istante? Ci sono vincoli di dipendenza logica? Se cambia la durata o l’istante (la data) di partenza di una attività, cosa succede alle altre?

100 Un approccio più evoluto: le tecniche reticolari
Attività = caratterizzate da durata (e da risorse impegnate) Eventi = attività istantanee, segnalano l’inizio e/o la fine di una o più attività Precedenze = indicano i vincoli di successione dovuti a dipendenza logica o ad opportunità.

101 La tabella dei dati di partenza
Attività codice durata prec. Inizio del progetto X 0,0 = Far bollire l’acqua A 4,5 Salare l’acqua B 1,0 Cuocere la pasta C 7,5 A, B Soffritto D 3,0 Scolare la pasta E Condire la pasta F D, E Termine del progetto Y

102 Il diagramma C.P.M. (critical path method)
Notazione europea (attività nei nodi, eventi nelle frecce) X D Y F A E C B

103 Quanto dura il progetto?
3 differenti cammini dall’inizio alla fine 0,0 3,0 X D 1,0 0,0 4,5 Y F A 7,5 1,0 C E 1,0 B

104 1° cammino = 0,0+3,0+1,0+0,0=4,0 X D Y F A C E B 0,0 3,0 1,0 0,0 4,5
7,5 1,0 C E 1,0 B

105 2° cammino=0,0+4,5+7,5+1,0+1,0+0=14 X D Y F A C E B 0,0 3,0 1,0 0,0

106 3° cammino=0,0+1,0+7,5+1,0+1,0+0,0=10,5 X D Y F A C E B 0,0 3,0 1,0
4,5 Y F A 7,5 1,0 C E 1,0 B

107 Il cammino critico è il più lungo: non ammette ritardi
Y X B A E D F C 0,0 4,5 1,0 7,5 3,0

108 Gli scorrimenti ammissibili
L’attività D (3 min.) è in parallelo con A+C+E (13 min.). Può pertanto ritardare di 13-3=10 min. senza compromettere la data prevista per l’ultimazione del progetto. Analogamente l’attività B (1 min.) è in parallelo con A (4,5 min.). Può pertanto ritardare di 3,5 min. senza compromettere la data prevista per l’ultimazione del progetto.

109 MS project: il diagramma di Gantt

110 MS project: il reticolo CPM

111 Il P.E.R.T.: Program Evaluation and Review Technique
P(t) tm + 4tN + tM t = 6 La stima a 3 tempi tm tN tM t


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