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La metodologia della ricerca qualitativa applicata all’infermieristica alvisa palese firenze, 20 giugno 2006.

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Presentazione sul tema: "La metodologia della ricerca qualitativa applicata all’infermieristica alvisa palese firenze, 20 giugno 2006."— Transcript della presentazione:

1 La metodologia della ricerca qualitativa applicata all’infermieristica alvisa palese firenze, 20 giugno 2006

2 Mah! Quale e’ l’esperienza delle donne giovani isterectomizzate per carcinoma? Quale e’ l’esperienza degli infermieri oltre gli “ottanta” rispetto all’evoluzione del nursing? Quali sono i fattori che influenzano la complessità organizzativa nell’esperienza degli infermieri?

3 una craniotomia da sveglio?
Affronteresti una craniotomia da sveglio?

4 La ricerca qualitativa
Attività di ricerca cognitiva il cui obiettivo “è quello di sviluppare concetti che aiutino a comprendere i fenomeni sociali in ambiti (setting) naturali (non sperimentali), dando giusta enfasi alle esperienze ed ai punti di vista dei partecipanti. Pope e Mays, BMJ 1995

5 Le domande Perché gli infermieri scrivono/fanno tanta ricerca qualitativa? Per quali quesiti può essere progettato un percorso di ricerca qualitativo?Per raccogliere quali dati? Con quali metodi? Quale e’ il rapporto tra ricerca qualitativa e quantitativa? Quale e’ il rapporto tra ricerca qualitativa ed Evidenze Scientifiche per il Nursing? Quanto sono “validi” e “generalizzabili” i risultati della ricerca qualitativa? Che cosa tenere presente per chi vuole fare una tesi qualitativa..

6 La questione delle generazioni
Il mormorio di fondo.. “La nuova generazione non mi piace…” “Ai nostri tempi…certe cose non si potevano fare” “Adesso che hanno la laurea che cosa pensano di fare…” Le voci più alte “I vecchi non ci lasciano applicare cio’ che abbiamo imparato” “Non sanno che cosa sono le evidenze” “Io voglio fare subito la laurea specialistica” “Le generazioni hanno sempre avuto rapporti tesi tra loro..” Eta’ Formaizoni

7 Tipi di generazioni Le generazioni anagrafiche
LA GENERAZIONE SILENTE LA GENERAZIONE DEL BABY BOOM ( ) LA GENERAZIONE X ( ) LA GENERAZIONE Y o NEXTERS ( ) (Watson, 1992; Sherry 2003)

8 Professionale (2-3 anni)
Tipi di generazioni La generazione del Baby Boom ETA FORMAZIONE TRATTI GENERAZIONALI 40-59 Professionale (2-3 anni) tendono a sfidare l’autorità; hanno scelto la professione per alti ideali altruistici, non economici; sono in grado di tollerare maggiormente i disagi fisici e psicologici legati al lavoro; sentono il lavoro come un dovere morale; sono disponibili nei confronti dell’organizzazione e dei colleghi; sentono un alto senso di appartenenza alla professione; trascurano gli impegni sociali e familiari per il lavoro; pensano che per fare carriera si debba fare “gavetta”; hanno un rapporto difficile con la tecnologia. (Weston, 2001)

9 Diploma Universitario
Tipi di generazioni La generazione X ETA FORMAZIONE TRATTI GENERAZIONALI 26-39 Professionale o Diploma Universitario vogliono una vita equilibrata (il lavoro non deve ostacolare la vita privata); vorrebbero risultati economici e professionali; sono discretamente disponibili nei confronti dell’organizzazione e dei colleghi; amano cambiare spesso posto di lavoro; utilizzano tranquillamente la tecnologia; sono in “verticale”. (Weston, 2001)

10 Diploma Universitario o di Laurea
Tipi di generazioni La generazione Y o NEXTERS ETA FORMAZIONE TRATTI GENERAZIONALI - 25 Diploma Universitario o di Laurea sono perspicaci, sospettosi, confusi, scettici e contradditori, ottimisti ed idealisti; hanno un rapporto conflittuale con il lavoro; non amano sacrificarsi per la professione; hanno rapporti difficili con i superiori; vorrebbero sviluppare la loro carriera con il minimo sforzo; accettano consigli dai più esperti ma non vogliono essere considerati inferiori; antepongono la vita privata alla professione; considerano la tecnologia parte integrante del loro lavoro. (Weston, 2001)

11 Il primo passo… Revisione della letteratura Risultati
Che cosa dice la letteratura sulle generazioni infermieristiche? Che cosa e’ “noto” e che cosa “non e’ ancora noto”? Revisione della letteratura Nursing generations (tw)... MedLine ( ), Cinhal (82-02), Health Star ____________________ 10 voci Risultati Tipi di generazioni ______________________ Letteratura inconsistente

12 Ma e’ un proprio un problema per la professione infermieristica?
CLASSI Freq % 20-25 26.738 9 26-30 61.014 20 31-35 37 36-45 63.989 21 46-55 23.398 10 56-60 10.209 3 Totale 100 Legenda: i valori assoluti sono riferiti a posizioni sul totale dei iscritti agli Albi al 31\12\2002

13 Obiettivo della ricerca
Quale e’ l’esperienza dei coordinatori infermieristici nella gestione delle diverse generazioni anagrafiche e formative?

14 Razionale – quesito di ricerca
Quale e’ l’esperienza..? Come interagisce il gruppo sociale con…? Come esprime questo gruppo il proprio modello culturale di… Comprendere esperienza umana Svelare processi sociali Conoscere Pattern culturali fenomenologia Grounded theory etnografia

15 Razionale – quesito di ricerca
Approccio fenomenologico Consente la conoscenza approfondita di un fenomeno; Non cerca associazioni cause-effetto ma descrive fenomeni/esperienze/ .. Il processo di analisi è interpretativo ed è fortemente influenzato dal ricercatore.

16 Materiali e metodi Campione propositivo Intervista in depth
coordinatori oltre gli “anta” con almeno 2 infermieri neolaureati con almeno 2 infermieri oltre gli “anta” che hanno dato il loro consenso Intervista in depth intervistatore supervisionato osservazioni del ricercatore

17 Razionale – materiali e metodi
partecipanti 1) non si pone il problema di “quanti” 2) non si vuole osservare “tendenze” ma “nuclei” o “temi” 3) si sceglie un campionamento propositivo (Lo Biondo-Wood G, Haber J, 1997) 4) non definito a prioriri -> fino a saturazione 5) audioregistrazione e trascrizione letterale delle interviste (Fielding N, 1993) intervistatore 1) Va supervisionato nelle tecniche di conduzione 2) Realizza prima il bracketing (Merleau-Ponty M, 1956; Oiler C, 1986)

18 Razionale – materiali e metodi
Livello di profondità che voglio raggiungere Domande aperte – mai questionari Abilità di facilitazione/ascolto – non di chiusura Neutralità dell’intervistatore - non conferma di posizioni Ricercare significati (per sviluppare ipotesi) – non testare ipotesi Qualitativa non dati qualitativi

19 Materiali e metodi Domande dell’intervista
Parlami della tua esperienza di gestione: da quanti anni, in quale struttura operativa…? Spesso si parla di distanze generazionali, anche nella professione infermieristica. Quali sono, nella tua esperienza, le distanze che hai percepito maggiormente, tra gli infermieri di nuova generazione e di vecchia generazione? Quando percepisci un infermiere di “nuova generazione” o di “vecchia generazione”? Nella tua esperienza, queste differenze hanno avuto ripercussioni sulla gestione organizzativa del reparto? Raccontami la tua esperienza…

20 Razionale – analisi dei dati
Strategia di analisi dei dati: stili utilizzati (Polit DF, Beck CT, Hungler BP, 2001) Strategie di analisi sistematiche, standardizzate, oggettive Strategie di analisi intuitive, interpretative, soggettive QUASI- STATISTICO GUIDATO CATEGORIZZAZIONE IMMERSIONE - CRISTALLIZZAZIONE

21 Razionale – analisi dei dati
Categorizzazione metodo Giorgi Leggere attentamente l’esperienza vissuta con l’obiettivo di ottenere il senso del tutto; Rileggere e cercare di scoprire le essenze dell’esperienza rintracciando le unità di significato; Esaminare le unità per ridondanza, differenze, mettendo in relazione l’una con l’altra e con il senso del tutto; Riflettere sulle unità di significato ed estrapolare il tema/trasformato in linguaggio scientifico; Formulare una descrizione consistente dell’esperienza vissuta dai partecipanti (Lo Biondo, 2003)

22 Razionale – analisi dei dati
Codificazioni fatte da più ricercatori Riproducibilità vs differenze di interpretazione per dare interpretazioni diverse-alternative Triangolazione Verificare le interpretazioni/categorizzazioni fatte in “cieco” Dati simili confermano; dati diversi non smentiscono necessariamente l’una o l’altra descrizione-interpretazione

23 Proviamo insieme a categorizzare

24 Risultati Partecipanti
10 infermieri con funzioni di coordinamento (9 femmine) età media -> 46,1 anni esperienza di coordinamento -> 6-29 anni Intervista media 45 minuti

25 Risultati 5 temi Gestire vicinanze e lontananze nel rapporto con il superiore; Gestire la tendenza al nomadismo e il bisogno lunga di appartenenza; Gestire i reciproci timori e le spinte all’appiattimento; Gestire le diverse visioni dell’infermieristica; Gestire la propria distanza dalle generazioi nuove.

26 Risultati Gestire vicinanze e lontananze nel rapporto con il superiore
“..Vanno aiutati ad integrarsi, non conoscono la gerarchia, non conoscono l’organigramma, non sanno dove lavorano e qual’è il loro ruolo all’interno dell’organizzazione e non rispettano nemmeno la gerarchia se non per gli aspetti puramente formali. I piu’ vecchi, invece, ti rispettano.. Be’,non e’ facile gestire queste distanze/lontananze..e io impegno molto del mio tempo in questo …” “Ti senti in mezzo a tanti e solo, nello stesso momento… Dipende da chi c’e’ in turno quella mattina, se un giovane o un vecchio..”

27 Risultati Gestire la tendenza al nomadismo e il bisogno lunga di appartenenza “ Li trovo molto individualisti, non hanno la volontà di fare gruppo, non hanno la capacità che abbiamo noi vecchi, di sentirsi parte della struttura..” certo, anche questo e’ un problema se potessi tenere di piu’ alcuni giovani e cambiare i vecchi…. “E’ difficile mediare le spinte alle forze centrifughe (vado da un’altra parte perche’ li staro’ meglio) e quelle centripete”… “Spesso viene a mancare uno spirito di corpo nelle nuove generazioni, nelle vecchie generazioni si sapeva che il gruppo era una forza che dovevi essere unito per superare le difficoltà, c’era aiuto reciproco, c’era la solidarietà, c’era un vivere insieme che ci si supportava nel momento del bisogno mentre nelle nuove generazioni io noto la voglia del nomade che … si sposta…”

28 Risultati Gestire i reciproci timori e le spinte all’appiattimento
“L’esperienza è che in realtà quando entrano in un reparto fanno molta più fatica dei vecchi, quelle che sono tutte le teorie, gli studi che hanno fatto a livello universitario non trovano applicazione e comunque non riescono a creare un movimento di tendenza all’interno dell’unità operativa, facilmente si appiattiscono verso il basso e non sono un punto di riferimento qualificato all’interno del reparto”

29 Risultati Gestire le diverse visioni dell’infermieristica
“ I giovani sono molto ben disposti a lavorare con gli oss, cioè hanno capito meglio qual’è la funzione dell’infermiere e gli va bene lavorare con gli oss, gli infermieri più vecchi invece quando ho inserito in turno gli oss erano sconvolti”. “ Che dire..vedi proprio che fanno fatica: i piu’ vecchi, noi, siamo legati alle cose da fare e proviamo rabbia perche0 invece loro le delegano agli altri e percepiamo che si dedicano a cose piu’ qualificanti…” “ Certo che come capo sala integrare queste visioni e’ uno sforzo importante”

30 Risultati Gestire la propria distanza dalle generazioni nuove
“Io li sento distanti da me, a volte ho la sensazione che parliamo due lingue differenti, faccio fatica a capirli e spesso mi rendo conto che loro non capiscono me”…

31 Con quali altre metodologie qualitative poteva essere affrontato il quesito?
Diari Focus groups Osservazione

32 La domanda di fondo Quale e’ la validità delle metodologie di ricerca qualitativa? Come si può migliorare il rigore nella ricerca?

33 Critiche alla ricerca qualitativa
Aneddotica Bias del ricercatore Non riproducibile Non generalizzabile Genera informazioni molto dettagliate su contesti e popolazioni limitate

34 Potenzialità della ricerca qualitativa
Alta coerenza con la prospettiva della disciplina infermieristica; Rappresentatività statistica vs diversità nelle popolazioni Riproducibilità nei metodi (descrizione dettagliata dei vari step seguiti, per garantire la riproducibilità) Spiegazione dei fenomeni per poi passare alla ricerca quantitativa

35 Valutare criticamente un report di ricerca qualitativa
Dichiarazione del fenomeno di interesse 1. Il fenomeno di interesse è identificato in modo chiaro? 2. Il ricercatore ha identificato il motivo per cui il fenomeno richiede un approccio qualitativo? 3. Il ricercatore ha descritto le basi filosofiche della ricerca? Scopo 1. Il ricercatore ha reso esplicito lo scopo per condurre la ricerca? 2. Il ricercatore descrive il significato e il possibile impatto del lavoro per la pratica infermieristica? Metodo 1. Il metodo utilizzato per raccogliere i dati è compatibile con lo scopo della ricerca? Campionamento 1. Il ricercatore descrive la selezione dei partecipanti? Viene utilizzato un campionamento propositivo? 2. Gli informatori scelti sono adeguati per fornire informazioni utili alla ricerca? Raccolta dati 1. La raccolta dati si focalizza sull’esperienza umana? 2. Il ricercatore descrive le strategie di raccolta dati (per es. intervista, osservazione, note)? 3. La tutela dei partecipanti è assicurata? 4. Viene descritta la saturazione dei dati? 5. Il ricercatore ha reso esplicite le procedure per la raccolta dei dati?

36 Valutare criticamente un report di ricerca qualitativa
Analisi dati 1. Il ricercatore descrive le strategie che utilizza per analizzare i dati? 2. Il ricercatore è rimasto fedele ai dati raccolti? 4. Il ricercatore analizza credibilità e verificabilità? Credibilità a. I partecipanti riconoscono l’esperienza come propria? Verificabilità a. Il lettore può seguire il pensiero del ricercatore? b. Il ricercatore documenta il processo di ricerca? Risultati 1. I risultati sono presenti all’interno del contesto? 2. Il lettore è in grado di apprendere l’essenza dell’esperienza dal rapporto? 3. Le concettualizzazioni del ricercatore sono fedeli ai dati? 4. Il ricercatore descrive il report facendo attenzione a quanto già conosciuto sul fenomeno? Conclusione, implicazioni e raccomandazioni 1. Conclusioni, implicazioni e raccomandazioni danno al lettore un contesto entro il quale utilizzare i risultati? 2. Le conclusioni riflettono i risultati dello studio? 3. Il ricercatore offre raccomandazioni per studi futuri? 4. Il ricercatore ha reso esplicito il significato dello studio per la pratica infermieristica?

37 Per tornare alle domande
Perché gli infermieri scrivono/fanno tanta ricerca qualitativa? Quale e’ il rapporto tra ricerca qualitativa e quantitativa? Per quali quesiti può essere progettato un percorso di ricerca qualitativo? Per raccogliere quali dati? Con quali metodi? Quale e’ il rapporto tra ricerca qualitativa ed evidenze scientifiche per il Nursing? Quanto sono “validi” e “generalizzabili”i risultati della ricerca qualitativa? Che cosa tenere presente per chi vuole fare una tesi qualitativa..

38 Per approfondire Palese A, Pantanali G, Saiani L. The Health Care Manager 2; 2006 Demaziere D, Dubar C. Dentro le storie. Milano: Raffaello Cortina Editore, 1997; Piccardo C, Benozzo A. Etnografia Organizzativa. Milano: Raffaello Cortina Editore, 1996; Corrao S. Il Focus Group. Milano: Franco Angeli Editore, 2002; LoBiondo, Wood. La ricerca infermieristica. Milano: Mc Graw Hill, Capitoli dedicati alla ricerca qualitativa; Per rintracciare articoli specifici di ricerca qualitativa Scandinavian Journal of Caring Science, Blackwell Ed; Journal of Advanced Nursing, Blackwell Ed.;

39 Per confrontarci ancora su questi temi
Università degli Studi di Udine


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