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Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa

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Presentazione sul tema: "Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa"— Transcript della presentazione:

1 Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa
L’analisi strategica della tecnologia e delle risorse e competenze dell’organizzazione

2 Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa
TECNOLOGIA APPLICAZIONI DI UN COMPLESSO DI CONOSCENZE E COMPETENZE A QUALSIASI ATTIVITA’ FUNZIONALE CHE SI SVOLGA NELL’IMPRESA CHE CONCORRE ALLA PRODUZIONE DI UN DETERMINATO BENE O SERVIZIO FENOMENO GENERALE (Onda che investe l’impresa) FENOMENO SPECIFICO (Protagonista dell’innovazione)

3 ANALISI DI SETTORE E DELLA CONCORRENZA ANALISI ORGANAZZATIVA
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa ANALISI TECNOLOGICA ANALISI DI SETTORE E DELLA CONCORRENZA ANALISI ORGANAZZATIVA L’analisi tecnologica si divide in due fasi: Processo di acquisizione dell’innovazione; Gestione strategica dell’innovazione.

4 PROCESSI DI ACQUISIZIONE DELL’INNOVAZIONE
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa PROCESSI DI ACQUISIZIONE DELL’INNOVAZIONE COMPORTAMENTI POSTI IN ESSERE DALLA SINGOLA IMPRESA PER INCORPORARE L’INNOVAZIONE ALL’INTERNO DEL SUO SISTEMA PRODUTTIVO CARATTERISTICHE SPECIFICHE DELL’INNOVAZIONE CARATTERISTICHE DELL’IMPRESA POTENZIALMENTE RECETTRICE DELL’INNOVAZIONE

5 CARATTERISTICHE SPECIFICHE DELL’INNOVAZIONE
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa CARATTERISTICHE SPECIFICHE DELL’INNOVAZIONE Possibilità di utilizzo esclusivo del risultato limitando al massimo i comportamenti imitativi dei concorrenti APPROPRIABILITA’ = Mezzo che contiene l’innovazione attraverso il quale può essere acquistata INCORPORABILITA’ = Possibilità di inserire l’innovazione in contesti produttivi differenti senza una riproduzione minuziosa del modello FLESSIBILITA’ = Possibilità di introdurre l’innovazione in modo modulare senza una tempistica predefinita GRADUABILITA’ =

6 Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa
CARATTERISTICHE DELL’IMPRESA POTENZIALMENTE RECETTRICE DELL’INNOVAZIONE Si deve analizzare il ruolo che la storia, le risorse e le capacità sviluppate dalla singola impresa svolgono nell’acquisizione di una nuova tecnologia RISORSE E COMPETENZE DELL’IMPRESA FOCUS Innovazioni che rafforzano le competenze Innovazioni che riducono o azzerano le competenze

7 MATRICE DEGLI EFFETTI DELL’INNOVAZIONE Competenze tecnologiche
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa MATRICE DEGLI EFFETTI DELL’INNOVAZIONE Competenze tecnologiche Azzerate Rafforzate CREAZIONE DI NUOVI SEGMENTI DI MERCATO CAMBIAMENTO SISTEMICO Azzerate Competenze marketing SVILUPPO DELLA BASE DI COMPETENZE SALTO TECNOLOGICO Rafforzate

8 MAPPA DEL CAMBIAMENTO (Abernathy; Clark)
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa MAPPA DEL CAMBIAMENTO (Abernathy; Clark) TECNOLOGIA GESTIONE MKT Mantenimento e rafforzamento delle conoscenze preesistenti Generazione di nuova conoscenze Cambiamento delle modalità esistenti e creazione di nuovi tipi di rapporti Innovazioni creatrici di nuovi mercati o modulari Innovazioni sistemiche o rivoluzionarie Mantenimento o rafforzamento dei rapporti e delle modalità esistenti Innovazioni di tipo incrementale (sviluppo delle conoscenze esistenti) Innovazioni radicali o salto tecnologico

9 GESTIONE STRATEGICA DELLA TECNOLOGIA
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa GESTIONE STRATEGICA DELLA TECNOLOGIA TECNOLOGIA Come OGGETTO di strategie intenzionali volte a gestire il patrimonio tecnologico dell’impresa al fine di generera solidi vantaggi competitivi e opportunità di crescita Non tutte le tecnologie hanno lo stesso peso in termini di effetti sulla capacità competitiva N.B Sono situate in un differente fase del ciclo di vita

10 TRE TIPOLOGIE DI TECNOLOGIE :
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa TRE TIPOLOGIE DI TECNOLOGIE : Si sono affermate in passato ora generalmente condivise TECNOLOGIE DI BASE Hanno forte impatto sulle dinamiche competitive operano come fattore di sviluppo 2. TECNOLOGIE CHIAVE Sono in uno stadio di sperimentazione e sviluppo 3. TECNOLOGIE EMERGENTI La seconda e la terza delle tecnologie sono considerate anche denominate TECNOLODIE DI DIFFERENZIAZIONE

11 CICLO DI VITA DELLE TECNOLOGIE
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa CICLO DI VITA DELLE TECNOLOGIE Limite della tecnologia Efficacia applicazione Da 0 ad A = fase dell’introduzione B Da A ad B = fase di crescita Oltre B = fase di declino A DURATA DELLE FASI è diversa per ogni innovazione Risorse investite

12 PORTAFOGLIO TECNOLOGICO
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa PORTAFOGLIO TECNOLOGICO Ogni impresa ha al suo interno più tecnologie con diversi cicli di vita PORTAFOGLIO TECNOLOGICO: Insieme delle tecnologie che sono presenti nell’impresa che possono svilupparsi con ritmi diversi e combinarsi in modo innovativo con il passare del tempo assicurando all’impresa un buon potenziale tecnologico

13 ANALISI ORGANIZZATIVA
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa ANALISI ORGANIZZATIVA FOCUS: Analisi dell’ambiente interno e del potenziale organizzativo OGGETTO: Insieme delle risorse e competenze che si formano nell’impresa contribuendo in maniera rilevante alla formulazione di opzioni strategiche FILONI DI RICERCA: si sono sviluppati sono ultimi anni “RESOURCE BASED VIEW” CORE COMPETENCES

14 CARATTERISTICHE CHIAVE COMPETENZE
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa CARATTERISTICHE CHIAVE COMPETENZE Sono costituite in modo profondo e indistinto, sono competenze tacite e empiriche, replicabili con estrema difficoltà da parte delle altre organizzazioni; Consentono di individuare ciò che l’impresa sa far meglio o in modo diverso e si definiscono in modo relativo cioè rispetto alla competenze delle altre imprese concorrenti; Sono rare cioè applicate solo ad alcune attività della catena del valore e non sono diffuse in eugual mostra nell’organizzazione: Costituiscono la base della capacità di offrire ai propri clienti un valore unico e diverso da quello dei concorrenti; Sono delle piattaforme di sperimentazione all’interno dell’organizzazione; Individuano l’insieme delle opportunità di crescita che la singola impresa ha a sua disposizione.

15 LIVELLI GERARCHICI DI RISORSE E COMPETENZE
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa LIVELLI GERARCHICI DI RISORSE E COMPETENZE Risorse tecnico- produttive ed organizzative con lo scopo di soddisfare le esigenze di base del cliente 1° LIVELLO Risorse che indirizzano l’offerta alla domanda di uno specifico segmento di mercato 2° LIVELLO 3° LIVELLO Risorse e competenze con capacità di attrazione dell’offerta distintiva

16 Dove risiede la linea di confine tra questi due elementi ?
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa CHE COSA SI INTENDE PER RISORSE E COMPETENZE? COMPETENZE RISORSE Determinate combinazioni di risorse che generano particolari azioni Componenti tangibili e intangibili che sono impiegate in modo combinato e che vengono utilizzate secondo determinate regole Dove risiede la linea di confine tra questi due elementi ?

17 Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa
RISORSE Sono gli elementi che in un certo momento possono essere impiegati secondo determinate combinazioni Risorse Finanziarie Risorse Fisiche Risorse Umane Risorse intangibili

18 COMPETENZE = CONOSCENZE
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa COMPETENZE Sono individuate nel Set di combinazioni attuabili dall’impresa e costituiscono il potenziale di risposta dell’organizzazione Quando una competenze si consolida si trasforma in risorsa; lo sviluppo di uno nuovo set di combinazioni crea nuova competenza. COMPETENZE = CONOSCENZE

19 FORMAZIONE E GESTIONE DI RISORSE/COMPETENZE
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa FORMAZIONE E GESTIONE DI RISORSE/COMPETENZE FATTORI AVANZATI FATTORI SPECIFICI Risorse e competenze qualificate che si vanno a creare direttamente nel mercato Quelle che si sono sviluppate internamente nell’impresa e sono applicabili ad una specifica filiera CREANO VANTAGGIO COMPETITIVO CATENA DEL VALORE DI PORTER

20 MAPPA DI CONTROLLO E COMBINAZIONE Qualità della combinazione
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa MAPPA DI CONTROLLO E COMBINAZIONE Grado di controllo Notevole Scarso COMBINAZIONE ORIGINALE E IDIOSINCRATICA innovativa LEVERAGING Qualità della combinazione REPLICAZIONE PASSIVA RENDITA DA SCARSITA’ Imitativa

21 COMPETIZIONE TRA RISORSE COMPETIZIONE TRA RISORSE
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa COMPETIZIONE TRA RISORSE L’impresa per sviluppare o mantenere un vantaggio competitivo non deve cullarsi sulla posizione acquisita nel mercato di sbocco ma deve aver capacità di acquisire e produrre internamente risorse COMPETIZIONE TRA RISORSE capacità di accedere a risorse strategiche; formazione di competenze specifivhe; Controllo sui prodotti intermedi

22 STRATEGIA COME STRETCH AND LEVERAGE
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa STRATEGIA COME STRETCH AND LEVERAGE STRATEGIA COME STRETCH Capacità di generare all’interno delle intenzioni strategiche forti attraverso sfide: Impegnative; Stimolanti. STRATEGIA COME LEVERAGE Risultato strategico individuato come esito dell’effetto leva creato dalle risorse interne sia per quello che concerne i prodotti finiti sia per lo sviluppo di nuove risorse

23 CINQUE COMPPORTAMENTI DA SEGUIRE
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa CINQUE COMPPORTAMENTI DA SEGUIRE Concentrare le risorse in base agli OBIETTIVI veramente STRATEGICI; ACCUMULARE risorse all’interno dell’impresa; Rendere COMPLEMENTARI o SINERGICHE le diverse risorse; Conservare nel tempo le risorse e PROTEGGERLE dei concorrenti; Far rientrare gli INVESTIMENTI attuati nel minor tempo possibile.

24 Criteri per analizzare il contenuto delle strategie
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa Criteri per analizzare il contenuto delle strategie

25 Analisi strategica a più livelli
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa Concetto contenutistico operativo. Definito come l’insieme di azioni che l’impresa effettua per essere competitiva nel m/l periodo STRATEGIA Analisi strategica a più livelli Enterprices strategy Corporate strategy Division strategy

26 CRITERI PER INDIVIDUARE E ANALIZZARE LE OPZIONI STRATEGICHE DI BASE
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa CRITERI PER INDIVIDUARE E ANALIZZARE LE OPZIONI STRATEGICHE DI BASE ANALISI CONBINATA DI DUE CRITERI DISTINTIVI: COMBINAZIONE TRA MERCATO-PRODOTTO-TECNOLOGIA MODALITA SVILUPPATE DALL’ORGANIZZAZIONE PER REALIZZARE LE SINGOLE OPSIONI

27 COMBINAZIONE PRODOTTO-MERCATO-TECNOLOGIA
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa COMBINAZIONE PRODOTTO-MERCATO-TECNOLOGIA ELEMENTI utilizzati negli studi del sistema competitivo Sviluppo di 5 gruppi di opsione strategica: Strategia con prodotti e linee esistenti negli attuali mkt; Strategia con prodotti e linee esistenti in nuovi mkt; Sviluppo di nuovi prodotti con vecchie linee; Strategia di modificazione della gamma con linee collegate; strategia di modificazione della gamma con linee non collegate.

28 CRESCITA DELL’IMPRESA
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa CRESCITA DELL’IMPRESA AMBIENTE ESTERNO AMBIENTE INTERNO: manageriali Strutturali economico-finanziarie innovative

29 MODALITA’ ORGANIZZATIVE DELL’IMPRESA
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa MODALITA’ ORGANIZZATIVE DELL’IMPRESA DEVE ESSERE ANALIZZATO LE RELAZIONI TRA RISORSE INTERNE ED ESTERNE Sviluppo interno; Sviluppo esterno; Sviluppo collaborativo. Sviluppo interno Sviluppo esterno

30 ALTRI CRITERI DI CLASSIFICAZIONE
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa ALTRI CRITERI DI CLASSIFICAZIONE Ciclo di vita del prodotto; Struttura dell’offerta; Tipo di impresa; comportamenti verso l’innovazione; posizione competitiva; Evoluzione dell’impresa; Distanza tra strategia decisionale e attuativa

31 SCOSTAMENTO TRA STRATEGIA DELIBERATA E ATTUATA
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Strategia d’Impresa SCOSTAMENTO TRA STRATEGIA DELIBERATA E ATTUATA STRATEGIA PIANIFICATA STRATEGIA IMPRENDITORIALE STRATEGIA IDEOLOGICA STRATEGIA OMBRELLO STRATEGIA PROCESSUALE STRATEGIA INDIPENDENTE STRATEGIA CONSENSUALE


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