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OSSERVAZIONI PRELIMINARI SULLA BIOLOGIA DI PEGUSA LASCARIS (RISSO, 1810) NEL MAR LIGURE SUD-ORIENTALE Santa Margherita Ligure (GE) 28 maggio – 2 giugno.

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1 OSSERVAZIONI PRELIMINARI SULLA BIOLOGIA DI PEGUSA LASCARIS (RISSO, 1810) NEL MAR LIGURE SUD-ORIENTALE Santa Margherita Ligure (GE) 28 maggio – 2 giugno 2007 M. Sartini, I. Rossetti, B. Francesconi, S. Gambaccini, A. Vannucci, S. De Ranieri* Aplysia Soc. Coop – Via delle Viole, 1, 57124 Livorno, Italia – info@aplysia.it *C.I.B.M., Livorno PERCHÉ PEGUSA LASCARIS… La sogliola dal porro, Pegusa lascaris (Risso, 1810) è una specie demersale, diffusa in Mediterraneo e in Atlantico, che vive su fondi sabbiosi e ghiaiosi, tra 5 e 350 m di profondità, anche se si concentra prevalentemente a minori batimetrie (Fisher et al., 1987). Le informazioni sulla biologia di questa specie riguardano prevalentemente la popolazione atlantica (Deniel et al., 1989), mentre per l’area mediterranea sono disponibili informazioni solo sul suo accrescimento e mortalità (Gancitano et al., 2006). Al fine di ampliare le conoscenze su questa specie, sono state esaminate la struttura in taglia, il periodo riproduttivo e la maturità di esemplari di P. lascaris catturati con reti da posta nel Mar Ligure sud-orientale. IL CAMPIONAMENTO SVOLTO… I campioni sono stati raccolti durante 18 pescate sperimentali effettuate in un tratto di mare costiero del Mar Ligure sud-orientale che si estende dalla foce del fiume Arno all’estremità nord del porto di Livorno, su una batimetria di 4-8 m. È stato utilizzato un tramaglio standard (35 mm maglia stirata del pannello interno) di lunghezza totale di 1800 m, tra maggio e ottobre 2006, suddividendo le uscite in tre stagioni: primavera, estate ed autunno. Per ogni esemplare di P. lascaris è stata rilevata la lunghezza totale (LT) al mezzo centimetro inferiore, è stato determinato il sesso e lo stadio maturativo. … LE ANALISI EFFETTUATE ED I RISULTATI OTTENUTI… Durante il periodo di campionamento sono stati catturati 479 individui di P. lascaris, suddivisi in 129 maschi, 277 femmine e 73 indeterminati. Il rapporto sessi è risultato statisticamente spostato a favore delle femmine (M/F = 0,47; χ 2 = 53,95 p < 0,05). L’intervallo di taglia della popolazione campionata è compreso tra 10,5 e 23 cm LT. Le distribuzioni di frequenza di taglia stagionali non hanno evidenziato sostanziali differenze facendo supporre che la struttura demografica della popolazione presente nel sito di campionamento sia rimasta pressoché invariata nel periodo di studio. Notevoli differenze sono state invece osservate per le distribuzioni di taglia in base al sesso: le femmine hanno mostrato dimensioni sensibilmente maggiori dei maschi (Fig. 1). Dalla taglia di 15 cm LT più del 50% della popolazione è composto da femmine. Durante tutto il periodo di campionamento sono stati ritrovati individui maturi per entrambi i sessi (Fig. 2). La percentuale più alta di femmine mature (75%) è stata registrata in primavera. Nelle due stagioni successive la percentuale di femmine mature è andata diminuendo, fino a raggiungere circa il 25% in autunno, stagione in cui hanno prevalso gli individui con gonadi a riposo. La percentuale di maschi maturi è risultata simile in primavera ed in estate (circa il 40%), mentre è diminuita al 20% nella stagione autunnale in cui, anche nel caso dei maschi, si è registrata una netta prevalenza di individui in riposo (circa il 60%). … PORTANO ALLA CONCLUSIONE CHE: l’assenza nelle catture di esemplari di piccole dimensioni (LT< 10 cm) può essere dovuta alla selettività dell’attrezzo, ma anche al fatto che le forme giovanili, pur vivendo in ambienti costieri (Fisher et al., 1987), risiedano in habitat diversi da quello indagato. La mancanza di individui di grandi dimensioni (la taglia massima nelle acque italiane è di 34,5 cm LT (Gancitano et al., 2006)) è dovuta, più probabilmente, alla segregazione spaziale delle differenti fasi vitali della specie. La presenza di individui maturi durante tutto l’arco della ricerca, con percentuali più elevate in primavera ed estate, è in accordo con quanto osservato da Deniel et al. (1989) lungo le coste della Bretagna (Francia). Il presente lavoro costituisce un primo passo per la descrizione della biologia di questa specie nelle acque italiane. Figura 1 – Distribuzioni di frequenza di taglia per sesso di P. lascaris. Figura 2 – percentuale di individui per stadio maturativo per stagione e sesso di P. lascaris. BIBLIOGRAFIA DENIEL C., LE BLANC C., RODRIGUEZ A. (1989) – Comparative study of sexual cycles, oogenesis and spawning of two Soleidae, Solea lascaris (Risso, 1810) and Solea impar (Bennet, 1831), on the western coast of Brittany. J. Fish Biol., 35: 49-58. FISHER W., BAUCHOT M.L., SCHNEIDER M. (1987) – Fiches FAO d’identification des espécies pour les besoins da la peche. (Revision 1). Mediterranée et Mer Noire. Zone de peche 37. 2. Vertébrés. Publication préparée par la FAO (Project GCP/INT/422/EEC). Rome, FAO. Voll. I-II: 1530 pp. GANCITANO V., RIZZO P., GANCITANO S., GIUSTO G.B., CUSUMANO S., FIORENTINO F. (2006) – Crescita, longevità e mortalità naturale della sogliola dal porro (Solea lascaris, 1810; Pisces Soleidae) nello Stretto di Sicilia: informazioni preliminari. Biol. Mar. Medit., 13 (1): 869-871. Questo lavoro è stato realizzato grazie ai finanziamenti SFOP – REGIONE TOSCANA 2000-2006 (Progetto 3MI03) Da fishbase.org


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