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Il dopoguerra: la crisi dello Stato liberale

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Presentazione sul tema: "Il dopoguerra: la crisi dello Stato liberale"— Transcript della presentazione:

1 Il dopoguerra: la crisi dello Stato liberale

2 Agitazioni sociali Italia: gravi difficoltà economiche e profondi contrasti sociali diminuita produzione agricola per il parziale abbandono dei campi durante la guerra crescente disoccupazione difficili condizioni di vita dei lavoratori inflazione galoppante difficoltà finanziarie profonda crisi morale

3 Agitazioni sociali 1919:“diciannovismo”
Stato di ebollizione generale della società Diffusa disponibilità all’avventura sia di estrema sinistra che di estrema destra sconvolgenti manifestazioni

4 Crisi dello Stato liberale
Istituzioni liberali di un carattere particolarmente elitario  incapaci di dirigere una società di massa

5 Partito popolare italiano
Gennaio 1919: Partito popolare italiano Don Luigi Sturzo Direttiva politica autonoma ai cattolici Rifiuto di ogni collusione con i liberali

6 Partito popolare italiano
Partito basato sui valori cristiani, ma legato anche ai valori della moderna cultura laica Stato laico di tipo liberale e assolutamente indipendente dalla Chiesa Programma radicale riforma agraria (“la terra ai contadini”) voto alle donne autonomie locali e regionali

7 Elezioni del novembre 1919 Elezioni del 16 novembre 1919
risultati sconvolgenti per i liberali eletti 120 socialisti e 100 popolari  paura della vittoria dei rossi e dei neri

8 “Biennio rosso” 1919–1920: “biennio rosso”
scioperi continui comizi agitazioni di massa barricate Settembre 1920: occupazione delle fabbriche per otto settimane (operai metallurgici del Nord) attentato alla proprietà privata nuovo passo verso la conquista del potere da parte della classe operaia

9 Partito comunista italiano
Partito comunista italiano (Livorno, gennaio 1921) Antonio Gramsci, Amadeo Bordiga, Palmiro Togliatti partito apertamente rivoluzionario sul modello realizzato da Lenin incentrato sul concetto di dittatura del proletariato suoi punti di forza: consigli di fabbrica - strumenti per l’abbattimento dello Stato borghese e base futura dello Stato proletario

10 Questione fiumana Criterio di nazionalità: Patto di Londra:
Fiume (abitanti in maggioranza italiani)  Italia Dalmazia (popolazione quasi tutta slava)  Jugoslavia Patto di Londra: Dalmazia  Italia Fiume  Jugoslavia

11 Questione fiumana Jugoslavia: Dalmazia parte integrante del proprio territorio Posizione italiana patto di Londra andava rispettato  Dalmazia ed Istria  Italia Fiume: volontà di annessione al Paese di origine della stragrande maggioranza della popolazione italiana  Italia

12 Questione fiumana Francia, Inghilterra: contro un aumento dell’influenza italiana sull’Adriatico Wilson: principio di nazionalità  Dalmazia  Jugoslavia

13 Questione fiumana Marcia di Ronchi (l’11 e il 12 settembre 1919)
Gabriele D’Annunzio Gruppo di volontari e di ufficiali e soldati Occupazione di Fiume Governo provvisorio Proclamazione dell’annessione della città all’Italia

14 Questione fiumana Trattato di Rapallo (12 novembre 1920)
Zara, le isole di Cherso, Lussino, Lagosta e Pelagosa (Dalmazia)  Italia Fiume: “città libera” Restante parte della Dalmazia  Jugoslavia D’Annunzio: costretto ad abbandonare la città il 18 gennaio 1921 (intervento dell’esercito italiano)


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