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Economia dell’ambiente Tragedy of Commons Roma, 18 maggio 2015 Claudio Cecchi – Dipartimento di Economia e Diritto.

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1 Economia dell’ambiente Tragedy of Commons Roma, 18 maggio 2015 Claudio Cecchi – Dipartimento di Economia e Diritto

2 2 EscludibiliNon escludibili RivaliBeni privatiBeni comuni Non RivaliBeni di clubBeni pubblici Rivalità: capacità di sottrarre l’uso proprio all’uso che altri ne possono fare Escludibilità: capacità di impedire a qualcuno l’uso Beni privati, comuni, di club, pubblici 1

3 3 Beni privati, comuni, di club, pubblici 2 ”The term common-property resource is a glaring example of a term that is repeatedly used by political economists to refer to empirical situations including: (1) property owned by a government, (2) property owned by no one, and (3) property owned and defended by a community of resource users. The term is also used to refer to any common-pool resource used by multiple individuals regardless of the type of property rights involved.” (Schlager, Ostrom, 1992: 249) Schlager E., Ostrom E. (1992) Property-Rights Regimes and Natural Resources: A Conceptual Analysis. Land Economics, Vol. 68, No. 3: 249-262

4 4 Beni privati, comuni, di club, pubblici 3 “In regard to common-pool resources [CPRs], collective- choice property rights include management, exclusion, and alienation. They are defined as follows: Management: The right to regulate internal use patterns and transform the resource by making improvements. Exclusion: The right to determine who will have an access right, and how that right may be transferred. Alienation: The right to sell or lease either or both of the above collective-choice rights.” (Schlager, Ostrom, 1992: 251)

5 5 Subtractability of Use HighLow Difficulty of Excluding Potential Beneficiaries High Common-pool resources: lakes, fisheries, forests … Public goods: pollution control, defense, weather forecasting Low Private goods: food, clothing, … Toll goods: theatres, private clubs, Beni privati, comuni, di club, pubblici 4 Ostrom E. (2010) Beyond Markets and States: Polycentric Governance of Complex Economic Systems. Nobel Prize Lecture, American Economic Review, 100: 641-672: p. 645.

6 Beni privati, comuni, di club, pubblici 5 Ostrom «ha proposto ulteriori modifiche alla classificazione delle merci per identificare le differenze fondamentali che riguardano gli incentivi di fronte alle quali gli individui si trovano.[…] i. Sostituzione del termine "rivalità dei consumi" con ”sottraibilità d'uso". ii. Concettualizzare la sottraibilità d'uso e l’escludibilità in modo che si osservi la variabilità continua fra un basso livello e un l'alto, piuttosto che semplicemente “presente” o “assente”. iii. Aggiunta esplicita di un quarto tipo di risorsa – “Risorse da serbatoio comune” (common-pool resources) – che condivide l'attributo di sottraibilità con beni privati e la difficoltà di esclusione con beni pubblici (V. Ostrom e E. Ostrom 1977). Foreste, sistemi di acqua, la pesca e l'atmosfera globale sono tutte risorse da serbatoio comune comuni-pool di immensa importanza per la sopravvivenza degli esseri umani su questa terra. iv. Cambiare il nome di ”beni di club” con ”beni a pedaggio” dal momento che molti beni che condividono queste caratteristiche sono offerti al pubblico su piccola scala o da associazioni private. » Ostrom E. (2010) Beyond Markets and States: Polycentric Governance of Complex Economic Systems. Nobel Prize Lecture, American Economic Review, 100: 641-672: p. 644-5. 6

7 Seconda Parte 7

8 The Tragedy of Commons Commons: Beni di proprietà comune (diversamente da ”beni pubblici”) Garrett Hardin (1968) The Tragedy of the Commons Science 13 December 1968: Vol. 162 no. 3859 pp. 1243-1248 DOI: 10.1126/science.162.3859.1243 Interesse individuale degli utilizzatori Sovra-sfruttamento come conseguenza del perseguimento dell’interesse individuale (free riding) Proprietà privata (che consente l’esclusione e/o il pagamento per la “raccolta”) Proprietà dello stato (regolando l’accesso) 8

9 Aim of Ostrom’s contribution We have not yet developed a behavioral theory of collective action based on models of the individual consistent with empirical evidence about how individuals make decisions in social-dilemma situations 9

10 Terza parte 10

11 Social Dilemma (In un villaggio in collina, l’uso dell’acqua per innaffiare e piante è razionato – è proibito dalle 8 alle 20) 11

12 Social Dilemma 1 V  Numero di totale persone che usano acqua potabile per innaffiare le paiante s  vantaggio (mancata fatica) che deriva ad un utente di chiudere un rubinetto g  soddisfazione che ogni abitante ottiene nel constatare che gli altri utenti chiudono i rubinetti Se un utente chiude il rubinetto, tutti gli altri utenti ne traggono vantaggio: G 1 = (V-1)*g Se nessuno utente chiude il rubinetto tutti gli utenti assieme hanno un vantaggio; X 0 = V*s 12

13 Social Dilemma 2 Se Tutti gli utenti chiudono il rubinetto, allora il vantaggio complessivo di tutti gli utenti è dato da: G V = V*( (V-1)*g) Se un utente chiude il rubinetto (mentre nessuno lo chiude), allora il vantaggio complessivo sarà: X 1 = (V-1)*s + 1*(V-1)*g Se tutti (meno uno) gli utenti chiudono il rubinetto, l’ultimo utente può evitare di chiuderlo. Lei/lui non ci perde niente (perché gli altri si sono comportati bene) e in più si avvantaggia del suo s. s misura perciò l’incentivo a non cooperare. Se tutti gli utenti sono egoisti e razionali, allora nessuno chiuderà il rubinetto. 13

14 14 Non-Cooperativo Cooperativo

15 Social Dilemma 4 Se indichiamo con v il numero di utenti che cooperano, il vantaggio collettivo dalla cooperazione è misurato dall’equazione: G = v*( (V-1)*g) Il vantaggio complessivo di coloro che non cooperano (free rider) è misurato da: X = (V-v)*s Il vantaggio sociale è dato dunque dalla somma dei due tipi di vantaggio: S = G + X Cioè: S = v*( (V-1)*g) + (V-v)*s 15

16 Social Dilemma 5 Così avremo che se nessuno coopera: S 0 = 0*( (V-1)*g) + (V-0)*s S 0 = V * s E se tutti cooperano S V = V*( (V-1)*g) + (V-V)*s S V = V * ( (V-1) * g) Abbiamo disegnato l’esempio imponendo S V > di S 0 Per quali valori di g e s sarà S V > di S 0 ? S V - S 0 = V * ( (V-1) * g) - V * s Allora: V * ( (V-1) * g) - V * s = 0 per g = 1/(V-1) * s Cioè: 16

17 Social Dilemma 6 Cioè: 1.Se c’è un solo utente il suo vantaggio individuale sarà superiore al vantaggio sociale. Quindi non chiuderà mai il rubinetto. 2.Se ci sono 2 utenti, essi possono valutare egualmente i due tipi di comportamento per rendere vantaggiosa socialmente la cooperazione. 3.Se gli utenti sono più di 2, allora basterà che il comportamento cooperativo sia valutato un po’ di più del comportamento egoistico per rendere socialmente vantaggiosa la cooperazione. 4.Se il comportamento egoistico di ognuno degli utenti è molto più apprezzato dei vantaggi derivanti dall’osservare i comportamenti rispettosi degli altri utenti, allora il vantaggio sociale è maggiore con i comportamenti non-cooperativi. 5.Tuttavia, i postulati di egoismo e razionalità implicano il prevalere di comportamenti non-cooperativi! 17

18 Social Dilemma 7 “These situations are dilemmas because at least one outcome exists that yields greater advantage for all participant.” (Ostrom, 1998: 4) Possiamo inoltre osservare che: La soluzione ottimale del dilemma sociale dipende da: 1.Il numero delle persone coinvolte 2.Il grado di egoismo (disinteresse per il benessere degli altri) 3.Il grado di insensibilità di fronte alla riprovazione sociale 18

19 Economia dell’ambiente Tragedy of Commons Roma, 18 maggio 2015 Claudio Cecchi – Dipartimento di Economia e Diritto


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