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lez lavoro sociale con i gruppi 2012

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Presentazione sul tema: "lez lavoro sociale con i gruppi 2012"— Transcript della presentazione:

1 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Il gruppo nel servizio sociale Annamaria Campanini Università degli studi di Milano Bicocca università Bicocca università Bicocca 1

2 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Breve storia Inizialmente inteso come metodo professionale specifico degli AS, nasce degli Stati Uniti con principi ed obiettivi differenziati dalle altre metodologie (case work, group work, community work) 1934 National conference of social work creazione dell’American Association of group workers Ora il servizio sociale ha un processo metodologico unitario, che supera la distinzione dei tre metodi. Tratto da Ferrario F. Dizionario di serv soc 1 fase – 1976 Gruppo come: a) mezzo di ri – socializzazione (ssg vero e proprio) – funzione dell’AS di organizzazione e conduzione, pre promozie della cooperazione tra i membri e il conseguimento di obiettivi assunti b) strumento primario del servizio sociale di comunità (comitato di rappresentanza) – as pro,uove la capacità dei partecipanti di impegnarsi come sostenitori di istanze collettive fase di assimilazione metodologica e inzio di un’elaborazione autonoma dal sapere USA esperienze micro collettive (osperdali, istituti, scuole, imprese) – l’AS è l’unico operatore con funzioni di promozione e guida dei gruppi Centri sociali per riforma agraria, enti di edilizia pubblica: strumento di integrazione sociale e osservatorio ambientale Digressione sul servizio sociale di comunità – inserire box Anni 60 – 70 Spostamento verso azione macro collettiva. Ssg criticato perché non incide sulle diseguaglianze sociali e perché potenzia l’integrazione (in un sistema ingiusto), marcato da matrice culturale lontana e manipolativa Il gruppo viene visto come azione sociale e come luogo di ‘coagulo di energie attorno ai problemi sociali’ (conferenza di servizio sociale di Fregane, 1961?. AS passa da essere un tecnico esperto nella conduzione a quella di un compnente del gruppo in una posizione di corresponsabilità (Reboulaz, 1987) cit da Ferrario Diz – AS è un soggetto politicizzato capace di mobilitare la comunità su obiettivi comuni III fase anni 80 Istituzione dei servizi territoriali – gruppo di lavoro come ‘emblema dell’epoca’, l’uipe rappresenta lo strumento di realizzazione del processo di deistituzionalizzazione e ridefinizione organizzativa dei servizi residenziali.in quelli territoriali (vedi il consultorio o l’asilo) il gruppo misto rappresenta un luogo di ormozione della partecipazione (Bianchi 1993) L’AS non è più l’unico professionista a gestire il gruppo IV fase – da metà fine anni ’80 l’attenzione agli aspetti relazionali e all’ambiente caratterizzano la riflessione metodologia del ss, in parallelo al consolidarsi del processo di riconoscimento formale della professione. L’emblema del periodo è il lavoro con i gruppi ovvero l’attenzione alle relazioni con le agenzie del territorio nella prospettiva sia del lavoro per progetti (coinvolgimentoi di gruppi di attori in progetti) sia dell’approccio di rete. Si parla cosa di lavoro di e con i gruppi. 2 università Bicocca università Bicocca 2

3 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Fasi di sviluppo del servizio sociale di gruppo: I Fase - dal dopoguerra agli anni il gruppo come mezzo di risocializzazione e strumento del servizio sociale di comunità. Ha lo scopo di sostenere partecipazione a istanze collettive, sviluppo rapporti democratici e di collaborazione (riforma agraria,nuclei edilizia pubblica ) focus: micro AS unico operatore, con funzione di organizzazione e promozione e guida dei gruppi, fase di assimilazione metodologica USA e inizio di un’elaborazione autonoma II Fase - Anni '60 - '70 - gruppo per azione macro collettiva, luogo di ‘coagulo di energie attorno ai problemi sociali’ (conferenza di servizio sociale di Fregene, 1961) AS passa da tecnico esperto nella conduzione a componente del gruppo in una posizione di corresponsabilità (soggetto politicizzato con capacità di mobilitazione) 1 fase – 1976 Gruppo come: a) mezzo di ri – socializzazione (ssg vero e proprio) – funzione dell’AS di organizzazione e conduzione, pre promozie della cooperazione tra i membri e il conseguimento di obiettivi assunti strumento primario del servizio sociale di comunità (comitato di rappresentanza) – as pro,uove la capacità dei partecipanti di impegnarsi come sostenitori di istanze collettive fase di assimilazione metodologica e inzio di un’elaborazione autonoma dal sapere USA esperienze micro collettive (osperdali, istituti, scuole, imprese) – l’AS è l’unico operatore con funzioni di promozione e guida dei gruppi Centri sociali per riforma agraria, enti di edilizia pubblica: strumento di integrazione sociale e osservatorio ambientale Digressione sul servizio sociale di comunità – inserire box Anni 60 – 70 Spostamento verso azione macro collettiva. Ssg criticato perché non incide sulle diseguaglianze sociali e perché potenzia l’integrazione (in un sistema ingiusto), marcato da matrice culturale lontana e manipolativa Il gruppo viene visto come azione sociale e come luogo di ‘coagulo di energie attorno ai problemi sociali’ (conferenza di servizio sociale di Fregane, 1961?. AS passa da essere un tecnico esperto nella conduzione a quella di un compnente del gruppo in una posizione di corresponsabilità (Reboulaz, 1987) cit da Ferrario Diz – AS è un soggetto politicizzato capace di mobilitare la comunità su obiettivi comuni III fase anni 80 Istituzione dei servizi territoriali – gruppo di lavoro come ‘emblema dell’epoca’, l’uipe rappresenta lo strumento di realizzazione del processo di deistituzionalizzazione e ridefinizione organizzativa dei servizi residenziali.in quelli territoriali (vedi il consultorio o l’asilo) il gruppo misto rappresenta un luogo di ormozione della partecipazione (Bianchi 1993) L’AS non è più l’unico professionista a gestire il gruppo IV fase – da metà fine anni ’80 l’attenzione agli aspetti relazionali e all’ambiente caratterizzano la riflessione metodologia del ss, in parallelo al consolidarsi del processo di riconoscimento formale della professione. L’emblema del periodo è il lavoro con i gruppi ovvero l’attenzione alle relazioni con le agenzie del territorio nella prospettiva sia del lavoro per progetti (coinvolgimentoi di gruppi di attori in progetti) sia dell’approccio di rete. Si parla cosa di lavoro di e con i gruppi. 3 università Bicocca università Bicocca 3

4 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
III fase seconda metà anni 70 Istituzione dei servizi territoriali – gruppo di lavoro come ‘emblema dell’epoca’. équipe come strumento di realizzazione del processo di deistituzionalizzazione e promozione della partecipazione servizi territoriali L’AS non è più l’unico professionista a gestire il gruppo IV fase – da metà anni ’80 l’attenzione agli aspetti relazionali e all’ambiente L’emblema del periodo è il lavoro con i gruppi lavoro per progetti (coinvolgimento di gruppi di attori in progetti) e dell’approccio di rete. Tratto dal Dizionario “servizio sociale di gruppo” F. Ferrario, 2013 Istituzione dei servizi territoriali – gruppo di lavoro come ‘emblema dell’epoca’, l’uipe rappresenta lo strumento di realizzazione del processo di deistituzionalizzazione e ridefinizione organizzativa dei servizi residenziali.in quelli territoriali (vedi il consultorio o l’asilo) il gruppo misto rappresenta un luogo di ormozione della partecipazione (Bianchi 1993) L’AS non è più l’unico professionista a gestire il gruppo 4 università Bicocca università Bicocca 4

5 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
È una proposta culturale e professionale Mira alla ricerca di soluzioni in modo partecipato Si fonda sui concetti di parità e socializzazione delle difficoltà È un luogo di confronto e di sviluppo delle conoscenze 5 università Bicocca

6 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Quattro filoni culturali: Principi professionali - (principi umanistici, riconoscimento delle diversità, partecipazione) Attenzione al positivo e alle risorse Auto/mutuo aiuto - aiuto reciproco Empowerment 6 università Bicocca

7 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Diverse teorie di riferimento : Modello medico (Pratt, Lazell, Marsh) Psicanalisi (Burrow - analisi di gruppo; Wolf, Bion- analisi in gruppo; Moreno- psicodramma) Teoria di campo (Lewin) Gestalt (Perls) Psicologia umanistica (Rogers) Analisi transazionale (Berne) Approccio sistemico 7 università Bicocca

8 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Esistono due diversi livelli di lavoro con i gruppi : Gruppi di terapia- mirano a cambiare i comportamenti che generano sofferenza in persone che chiedono aiuto a uno specialista per essere alleviate da disagi e difficoltà nei rapporti interpersonali 8 università Bicocca

9 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Esistono due diversi livelli di lavoro con i gruppi : Gruppi di addestramento- mirano a far apprendere in maniera partecipativa, attraverso l'esperienza ciò che avviene in una situazione non strutturata acquisendo maggior consapevolezza di certe dinamiche delle relazioni interpersonali 9 università Bicocca

10 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Il gruppo come opportunità per: Prevenire il disagio e promuovere il cambiamento Coinvolgere e attivare la partecipazione dei cittadini Progettare l'organizzazione dei servizi in una logica di community care Rafforzare le capacità di scelta dell'utente (empowerment) Operare con una logica di rete 10 università Bicocca

11 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
IL GRUPPO “INSIEME DI INDIVIDUI CHE INTERAGISCONO FRA LORO INFLUENZANDOSI RECIPROCAMENTE E CHE CONDIVIDONO PIÙ O MENO CONSAPEVOLMENTE, INTERESSI, SCOPI, CARATTERISTICHE E NORME COMPORTAMENTALI.   università Bicocca 11

12 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
IL GRUPPO L’INFLUENZA RECIPROCA TRA I VARI MEMBRI DEL GRUPPO È TANTO PIÙ INTENSA QUANTO PIÙ IL GRUPPO È RISTRETTO E DIMINUISCE VIA VIA CHE QUESTO SI ALLARGA, PER CUI IL GRUPPO SI DIFFERENZIA DA ALTRE FORME DI AGGREGAZIONE SOCIALE COME LE FOLLE O LE COMUNITÀ IN CUI NON ESISTE INTERAZIONE DIRETTA FRA TUTTI GLI INDIVIDUI.”  U. GALIMBERTI, DIZIONARIO DI PSICOLOGIA università Bicocca

13 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
IL GRUPPO MINIMO È COSTITUITO DA TRE PERSONE DUE PERSONE HANNO RAPPORTI DIRETTI, PERSONALI, ‘FACCIA A FACCIA’ CON TRE O PIÙ PERSONE LE RELAZIONI DIVENTANO PIÙ COMPLESSE, SONO DI TIPO TRIADICO, CON FEEDBACK DIRETTO E INDIRETTO università Bicocca 13

14 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Si identifica il gruppo come pluralità in interazione, con un valore di legame, che ne determina l’emergenza psicologica. Pluralità, interazione e legame producono a loro volta la sua emergenza sistemica. università Bicocca 14

15 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Pluralità – insieme numericamente ridotto di persone, che si identifica nel soggetto sociale “piccolo gruppo”. Interazione – è l’azione reciproca tra gli individui del gruppo e si articola a tre livelli : l’influenzamento reciproco, il fare insieme, l’agire contingente (vincoli di tempo, spazio). università Bicocca 15

16 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Legame – è il vincolo che si instaura tra gli individui e ne definisce i sentimenti di appartenenza. Il legame determina l’emergenza psicologica del soggetto gruppo conducendo il gruppo ad assumere quella particolare configurazione relazionale e affettiva che ne segna l’interazione. Emergenza sistemica – esprime l’ esistenza del gruppo come sistema complesso università Bicocca 16

17 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
ELEMENTI CARATTERIZZANTI LA DINAMICA DEI GRUPPI LA CONDIVISIONE DI UN OBIETTIVO; LA CONSAPEVOLEZZA DELLA PRESENZA DI UN LEGAME TRA I COMPONENTI DEL GRUPPO; LA PRESENZA DI SOTTO-GRUPPI ‘FLESSIBILI’; LA VALORIZZAZIONE DI CIASCUN COMPONENTE DEL GRUPPO; LA DISPONIBILITÀ/CAPACITÀ DI AFFRONTARE E GESTIRE IL CONFLITTO; LA CREAZIONE DI IPOTESI DI CAMBIAMENTO PER L’AMBIENTE E PER SITUAZIONI DELLE PERSONE. università Bicocca 17

18 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
GRUPPO DI BASE OBIETTIVI : sociali ; psicologici RUOLI EFFETTIVI NORME IMPLICITE, RITI OMOGENEITA‘ COLLABORAZIONE/ COLLUSIONE SODDISFAZIONE università Bicocca 18

19 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
  GRUPPO DI LAVORO     OBIETTIVO ISTITUZIONALE     RUOLI DICHIARATI     NORME ESPLICITE     ETEROGENEITA' DEI CONTRIBUTI     COLLABORAZIONE / CONFLITTO         GRUPPO DI LAVORO lez lavoro sociale con i gruppi 2012 OBIETTIVO ISTITUZIONALE RUOLI DICHIARATI NORME ESPLICITE ETEROGENEITA' DEI CONTRIBUTI COLLABORAZIONE / CONFLITTO RISULTATI università Bicocca 19

20 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
IL FATTO CENTRALE NELLA RELAZIONE SOGGETTO/GRUPPO E’ IL BISOGNO università Bicocca 20

21 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
IL BISOGNO SI MANIFESTA IN DUE FORME IDENTITA’(essere autonomi,differenziarsi, creare…) DIPENDENZA (adattarsi, dipendere, essere parte…) università Bicocca 21

22 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
IL BISOGNO DIVENTA L’UNITA’ DI MISURA INDIVIDUALE CON LA QUALE SI VALUTA LA PROPRIA SODDISFAZIONE MA ANCHE I RISULTATI DEL GRUPPO E LE RELAZIONI CON GLI ALTRI università Bicocca 22

23 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
I bisogni individuali che il gruppo può ragionevolmente soddisfare sono quelli di: stima e autostima  identità e sicurezza  contribuzioni università Bicocca 23

24 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
classificazione Gruppi primari : piccoli, fondati su contenuti affettivi e molto personalizzati, centrati sulla soddisfazione dei bisogni sociali dei membri Gruppi secondari: più grandi in cui i membri contano per il loro ruolo, non tanto per la loro persona. Centrati su obiettivi specifici Gruppi formali : basati su norme esplicite, in vista di determinati scopi Gruppi informali : spontanei, senza regole precise per il funzionamento 24 università Bicocca università Bicocca 24

25 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Una differenziazione: diverse funzioni Gruppi di lavoro Finalizzazione al compito, produttiva, Assunzione di decisioni funzionali, Realizzazione di obietttivi esterni al gruppo Sviluppa processi relazionali di lavoro Gruppi di aiuto Processi relazionali di crescita La dimensione di ‘compito’ è legata alla funzione terapeutica in senso lato (sviluppo di processi di crescita) Proposte varie classificazione e tipologie Qui se ne propone una (CHI?) in gruppi di lavoro e gruppi di aiuto 25 università Bicocca università Bicocca 25

26 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Le buone ragioni del gruppo Il gruppo può essere un buon luogo di interazione se ciascun partecipante Capacità di relazione interpersonale sono/non sono adeguate Le difficoltà appartengono anche ad altri Il gruppo consente un sentimento di ‘compassione’ Si possono mettere disposizione affetti e conoscenze Si può collaborare senza competere (cooperative learning - Atzei, 2003) 26 università Bicocca

27 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Proprietà Relative alla dimensione (qualità dell’interazione e comunicazione) - la stella Strutturali (ruoli aspettative reciprocità) Confini: l’appartenenza 27 università Bicocca università Bicocca 27

28 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
dinamiche Relative alla formazione del gruppo Alla sua coesione Ai ruoli e alla leadership 28 università Bicocca università Bicocca 28

29 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Il gruppo, nell’esperienza dell’as, Versante programmatorio Dimensione organizzativa Favorisce lo sviluppo di comunità Accompagna partenariati e reti di progettazine partecipata Veicolo di formazione e informazione Strumento di prevenzione e promozione sociale Contestualizza la collaborazione interprofessionale È il presupposto metodologico del lavoro di rete È una forma di sostegno nella relazione di aiuto 29 università Bicocca università Bicocca 29

30 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Progettare un gruppo 30 università Bicocca

31 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Fasi di realizzazione del gruppo (Heap) Formazione e progettazione Chi?, verso dove (gli obiettivi)?, Perché agire così (le risorse)?, quanti?, cosa si offre?, come apparirà? La fase operativa: La prima riunione e la ‘diagnosi’ La comunicazione La cultura del gruppo, L’evoluzione del gruppo Uso di attività e conduzione collettiva La conclusione del lavoro di gruppo 31 università Bicocca università Bicocca 31

32 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Le 5 W del giornalismo applicate al gruppo (Heap) Why - le ragioni di un gruppo Who - la composizione del gruppo e l’assegnazione dei ruoli previsti What - i contenuti affettivi e di lavoro del gruppo Where - gli obiettivi del gruppo e la sua dimensione spaziale When - i diversi aspetti della dimensione temporale Non come schema ma come traccia di un percorso di riflesssione (pg 153) WHY . Perché scegliere questa metodologia Perché attivare un gruppo per affrontare i problemi Perché la persona potrebbe parteciparvi WHO - i partecipanti: valutazione ex ante sul gruppo come soggetto ma anche i soggettti del gruppo. In chiave operativa: i diversi ruoli nel gruppo, funzioni manzioni (es leader naturale, favoreggiatore, .. Richiamo a del rio WHAT - i contenuti del gruppo, i materiali e i metodi. Il conduttore deve preparasi a facilitare l’interazione - il vissuto di interdimpendezna - il gurppo deve essere sentito come ‘buono per se’ dai membri del gruppo WHERE - il verso dove si vuole andare (gli obiettivi) - ce ne sono di trasversali (uscita dall’isolamento, scambio, integrazione competente per affrontare i problemi) e di specifici. La questione operativa riguarda invece il setting fisico, l’ambiente (oltre) WHEN - i tempi di ciascuno, i tempi del gruppo, le fasi di evoluizone - quando sono maturi i tempi per un cambiamento del gruppo. Operativo: quando è più utile che il gruppo di riunisca, per quanto tempo etc 32 università Bicocca università Bicocca 32

33 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Fasi e metodologia (Zini, Miodini) La rilevazione del bisogno Definizione obiettivi e scelta dei destinatari Individuazione delle risorse e elaborazione del progetto Selezione dei partecipanti Osservazione e ascolto Guida e gestione Conclusione Riprende De Robertis 33 università Bicocca università Bicocca 33

34 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Vita e gestione del gruppo 34 università Bicocca

35 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Il gruppo ha un ciclo di vita Nasce - nel momento in cui viene pensato - chi lo pensa ne è parte Ha un’esistenza - il movimento di individualità e insiemi a cui diamo il nostro contributo professionale Ha una fine - quando le interazioni organizzate e finalizzate tra i suoi membri vengono meno, in modo previsto o imprevisto Responsabilità del conduttore 35 università Bicocca università Bicocca 35

36 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Fasi di evoluzione di un gruppo INTERAZIONE è una fase di orientamento le persone cominciano ad interagire tra loro, sono in gioco sia forza centrifuga che centripeta. E’ la fase dell’indifferenziazione Chi sono io? Chi è il gruppo? Il problema di questa fase è la dipendenza. Se appartengo dipendo e non mi diversifico. INTERDIPENDENZA Comincia la differenziazione, si comincia a pensare che ci posso essere io e anche gli altri. C’è complementarietà ci si può dare il permesso di essere diversi. Inizia a nascere un gruppo di lavoro, nascono ruoli specifici.. INTEGRAZIONE Il processo di differenziazione è completato si riconoscono le risorse dei singoli per un obiettivo di gruppo. Avviene la negoziazione. Esiste un legame di base. 36 università Bicocca

37 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppo di base e gruppo di lavoro (1) L’elaborazione di Bion rispetto agli assunti di base permette di mettere in luce una distinzione utile nella pratica. Il gruppo di base è attento agli aspetti affettivi e relazionali, si occupa di ciò che accade, non di ciò che viene fatto Si occupa dei processi e di ciò che ognuno ‘è’ 37 università Bicocca università Bicocca 37

38 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppo di base e gruppo di lavoro (2) Il gruppo di base è il luogo in cui vengono giocate le rappresentazioni reciproche e le mappe relazionali che ognuno si è costruito Il gruppo di lavoro ha un obiettivo esplicito, il gruppo di base no. O, meglio, il suo obiettivo è il benessere dei membri Il gruppo di lavoro presidia l’obiettivo: produrre, raggiungere un obiettivo abbassa l’ansia 38 università Bicocca

39 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Ciclo di vita del gruppo all'interno della vita del gruppo esiste un “ciclo”, che delinea la crescita del gruppo, dalla nascita, alla maturità fino alla sua morte, cioè fino al momento in cui il gruppo, avrà riconosciuto il raggiungimento dei propri obiettivi o l’evidente impossibilità di realizzarli. Essere consapevoli delle fasi e dei momenti di crisi connessi a questo ciclo vitale offre la possibilità di fronteggiare le difficoltà, di mettere in atto modalità facilitanti e soprattutto di non rimanere prigionieri della sensazione di confusione, inconcludenza e sterilità che spesso prevale di fronte alla fatica di lavorare in gruppo o di far lavorare un gruppo. 39 università Bicocca

40 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
fasi di lavoro di un gruppo Prima fase: avvio del gruppo Seconda fase: insoddisfazione Terza fase: produzione operativa Quarta fase: separazione chiusura 40 università Bicocca

41 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Prima fase: avvio del gruppo (orientamento) Alla sua nascita e nella sua prima fase di vita il gruppo dovrà affrontare una fase di caos determinata dallo stato di incertezza rispetto al da farsi, ma anche dal clima di scarsa conoscenza e fiducia che naturalmente regnerà tra persone che non si conoscono. Si tratta di una fase caratterizzata da sentimenti di ansia e di incertezza, dove si prendono le distanze, ci si misura reciprocamente rispetto ad un compito probabilmente ancora piuttosto vago e confuso. Da questa fase il gruppo evolve instaurando una rete di interazioni e meccanismi di comunicazione che portano gradualmente alla conoscenza reciproca e al chiarimento del compito da realizzare 41 università Bicocca

42 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Seconda fase: insoddisfazione (attacco e fuga) Superata la fase del caos, il gruppo entra in una fase più complessa nella quale si attiva per creare e definire una cultura comune, vale a dire un insieme di conoscenze, valori, comportamenti accettati, che definiscono i confini del gruppo e ne organizzano la vita. Fa parte di questa fase, il confronto sulle regole e sui valori che queste si propongono di tutelare. in genere rappresenta un terreno di potenziale conflittualità e di vissuti di tensione all’interno del gruppo stesso. Il gruppo non risponde a tutte le aspettative delle persone che vi fanno parte Fase in cui si esprimono gli attacchi al leader, ma anche ai partecipanti 42 università Bicocca

43 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Terza fase: produzione operativa Nasce una cultura del gruppo condivisa e il gruppo può essere operativo. Si tratta di concentrarsi sugli obiettivi che ci si è dati per poterli realizzare. Il prodotto diventa il centro dell’interesse e dell’azione del gruppo. Le risorse di cui i singoli membri del gruppo sono portatori, riconosciute e integrate attraverso le fasi vissute fino a quel momento, vengono organizzate e messe a disposizione per la realizzazione degli obiettivi prefissati. Da questo momento diventa importante “fare” e potersi riconoscere via via nei risultati ottenuti. Nel momento in cui si concretizzano gli obiettivi prefissati, il gruppo ha raggiunto il suo scopo. In genere si tratta di una tappa sulla strada del compimento di una finalità più ampia ma è importante riconoscere il raggiungimento di un traguardo. 43 università Bicocca

44 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Quarta fase: separazione chiusura Fase difficile, come quella iniziale. Il rischio è che le persone se ne vadano e svalutino il gruppo. la paura di perdere l’esperienza può spingere a svalutarla. Ciascuno ha il suo stile per separarsi Importante chiudere, altrimenti non si vede il percorso fatto. Importante la restituzione, i risultati vanno restituiti, non solo osservati 44 università Bicocca

45 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Riferimenti bibliografici sul gruppo Del Rio G., Luppi M., (2010) Gruppo e relazione di aiuto. Franco Angeli, Milano Fabbri V. (2006), Il gruppo e l’intervento sociale. Progettare, condurre, valutare. Carocci 2006 Heap K., 1985; la pratica del lavoro sociale con i gruppi, Astrolabio, Roma (testo per esame) Voce del Nuovo Dizionario di servizio sociale, Servizio sociale di gruppo (F. Ferrario) Zini, Miodini; (1999), il gruppo; uno strumento di intervento nel sociale, Carocci, Roma Heap - un po datato nel linguaggio ma molto concreto semplice ma sofisticato, con tanti punti di attenzione (una bella digressione sul tema della diagnosi) e tanti esempi Dizionario: buona perché sintetica,e per la parte di storia Zini Miodini - comprende anche molto sul lavoro in gruppo professionale (riprende la distinzione di De robertis sul lavoro indiretto), materiale per documentare il lavoro 45 università Bicocca università Bicocca 45

46 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Attivazione università Bicocca

47 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Esperienze conosciute di gruppi di utenti Mettere a fuoco osservazioni sulla metodologia utilizzate in queste esperienze: le 5 w, altri aspetti? Interrogativi? 47 università Bicocca


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