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NOTE TECNICHE SUL PROGRAMMA REGIONALE per la SANITA’ Elezioni regionali TOSCANA 2015 A cura del GDL SANITA’ regione Toscana M5S Pisa, 23 aprile 2015.

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1 NOTE TECNICHE SUL PROGRAMMA REGIONALE per la SANITA’ Elezioni regionali TOSCANA 2015 A cura del GDL SANITA’ regione Toscana M5S Pisa, 23 aprile 2015

2 SOMMARIO Introduzione storica (5 minuti) Dichiarazione di principi: la salute non è una merce (10 minuti) I punti del programma (10 minuti) Come governare la sanità regionale: un programma … a costo zero! (30 minuti)

3 1850 GERMANIA: rivolte dei lavoratori contro i capitalisti. Il cancelliere BISMARK (dal 1865 al 1880) inventa … le pensioni ! (di anzianità, ai superstiti e di invalidità). 1885: Creazione delle “mutue”. I lavoratori ed i datori di lavoro (entrambi !) pagano un contributo per l’assistenza sanitaria. Solo chi paga “la mutua” ne ha diritto

4 Ventennio fascista: nascono le MUTUE Politica assicurativo – previdenziale INAIL, INPS, ENPAS, ENPAM, … Esclusione di chi non paga “la mutua” (ad esempio i disoccupati); Sono istituiti anche gli “elenchi dei poveri”. Per loro resta una (misera) assistenza diretta da parte del comune Monica Pecori, 20 aprile 2015, Firenze

5 INGHILTERRA, secondo dopoguerra : il problema dei reduci (disoccupati con formazione militare …!). BEVERIDGE (professore di scienze sociali a York), concepisce il primo Sistema di Sicurezza Sociale (Pensioni, Educazione, Salute) Nel 1947, in Gran Bretagna nasce il Servizio Sanitario Nazionale che eroga prestazioni uguali per tutti i cittadini ed è finanziato tramite la fiscalità generale (con le tasse)

6 INGHILTERRA, secondo dopoguerra : il problema dei reduci (disoccupati con formazione militare …!). BEVERIDGE (professore di scienze sociali a York), concepisce il primo Sistema di Sicurezza Sociale (Pensioni, Educazione, Salute) Nel 1947, in Gran Bretagna nasce il Servizio Sanitario Nazionale che eroga prestazioni uguali per tutti i cittadini ed è finanziato tramite la fiscalità generale (con le tasse)

7 Legge 833/78 istituzione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) 1) UNIVERSALE: esteso a tutti i cittadini 2) UNIFICATO: contributo unico (finanziato dal Fondo sanitario Nazionale) 3) UNIFORME: stesse prestazioni per tutti i cittadini Monica Pecori, 20 aprile 2015, Firenze

8 OGGI nel MONDO la sanità viene erogata secondo tre sistemi: 1) Privatistico (totalmente o parzialmente): quasi tutti pagano cifre rilevanti di tasca propria (> 50% degli stati dell’ONU) 2) Mutualistico (BISMARK): è assistito completamente solo chi paga i contributi (< del 30%) 3) Nazionale (BEVERIDGE): tutti sono assistiti completamente, il finanziamento proviene dalla fiscalità generale (< del 20%)

9 1. DICHIARAZIONE DI PRINCIPI Elezioni regionali TOSCANA 2015 A cura del GDL SANITA’ regione Toscana M5S Prato, 20 marzo 2015

10 1. La salute non è una merce … ma … LA SANITA’ E’, DI FATTO, UN GRANDE MERCATO… LA SANITA’ E’, DI FATTO, UN GRANDE MERCATO. 1)muove molti soldi (In Italia: 15% PIL, > 120 miliardi di euro); CONSEGUENZA 1: sono in gioco elevati interessi economici 2) I beni sanitari si comportano come “beni di lusso”: CONSEGUENZA 2: Non esiste un limite alle dimensioni del mercato 1) Dei tre sistemi (privato – mutue - SSN), i sistemi Beveridge (SSN) sono quelli di gran lunga più efficienti. CONSEGUENZA 3: più i sistemi sanitari sono efficienti, più è difficile fare profitti sulla salute, 2) La richiesta di prestazioni ha una dinamica inarrestabile LA SANITA’ DEVE ESSERE GOVERNATA CONSEGUENZA 4: LA SANITA’ DEVE ESSERE GOVERNATA

11 1. La salute non è una merce … ma … LA SANITA’ E’, DI FATTO, UN GRANDE MERCATO… LA SANITA’ E’, DI FATTO, UN GRANDE MERCATO. 1)muove molti soldi (In Italia: 15% PIL, > 120 miliardi di euro); CONSEGUENZA 1: sono in gioco elevati interessi economici 2) I beni sanitari si comportano come “beni di lusso”: CONSEGUENZA 2: Non esiste un limite alle dimensioni del mercato 1) Dei tre sistemi (privato – mutue - SSN), i sistemi Beveridge (SSN) sono quelli di gran lunga più efficienti. CONSEGUENZA 3: più i sistemi sanitari sono efficienti, più è difficile fare profitti sulla salute, 2) La richiesta di prestazioni ha una dinamica inarrestabile LA SANITA’ DEVE ESSERE GOVERNATA CONSEGUENZA 4: LA SANITA’ DEVE ESSERE GOVERNATA

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14 1. La salute non è una merce … ma … LA SANITA’ E’, DI FATTO, UN GRANDE MERCATO… LA SANITA’ E’, DI FATTO, UN GRANDE MERCATO. 1)muove molti soldi (In Italia: 15% PIL, > 120 miliardi di euro); CONSEGUENZA 1: sono in gioco elevati interessi economici 2) I beni sanitari si comportano come “beni di lusso”: CONSEGUENZA 2: Non esiste un limite alle dimensioni del mercato 1) Dei tre sistemi (privato – mutue - SSN), i sistemi Beveridge (SSN) sono quelli di gran lunga più efficienti. CONSEGUENZA 3: più i sistemi sanitari sono efficienti, più è difficile fare profitti sulla salute, 2) La richiesta di prestazioni ha una dinamica inarrestabile LA SANITA’ DEVE ESSERE GOVERNATA CONSEGUENZA 4: LA SANITA’ DEVE ESSERE GOVERNATA

15 1. La salute non è una merce … ma … LA SANITA’ E’, DI FATTO, UN GRANDE MERCATO… LA SANITA’ E’, DI FATTO, UN GRANDE MERCATO. 1)muove molti soldi (In Italia: 15% PIL, > 120 miliardi di euro); CONSEGUENZA 1: sono in gioco elevati interessi economici 2) I beni sanitari si comportano come “beni di lusso”: CONSEGUENZA 2: Non esiste un limite alle dimensioni del mercato 1) Dei tre sistemi (privato – mutue - SSN), i sistemi Beveridge (SSN) sono quelli di gran lunga più efficienti. CONSEGUENZA 3: più i sistemi sanitari sono efficienti, più è difficile fare profitti sulla salute, 2) La richiesta di prestazioni ha una dinamica inarrestabile LA SANITA’ DEVE ESSERE GOVERNATA CONSEGUENZA 4: LA SANITA’ DEVE ESSERE GOVERNATA

16 1. La salute non è una merce … ma … LA SANITA’ E’, DI FATTO, UN GRANDE MERCATO… LA SANITA’ E’, DI FATTO, UN GRANDE MERCATO. 1)muove molti soldi (In Italia: 15% PIL, > 120 miliardi di euro); CONSEGUENZA 1: sono in gioco elevati interessi economici 2) I beni sanitari si comportano come “beni di lusso”: CONSEGUENZA 2: Non esiste un limite alle dimensioni del mercato 1) Dei tre sistemi (privato – mutue - SSN), i sistemi Beveridge (SSN) sono quelli di gran lunga più efficienti. CONSEGUENZA 3: più i sistemi sanitari sono efficienti, più è difficile fare profitti sulla salute, 2) La richiesta di prestazioni ha una dinamica inarrestabile LA SANITA’ DEVE ESSERE GOVERNATA CONSEGUENZA 4: LA SANITA’ DEVE ESSERE GOVERNATA

17 1. La salute non è una merce … ma … LA SANITA’ E’, DI FATTO, UN GRANDE MERCATO… LA SANITA’ E’, DI FATTO, UN GRANDE MERCATO. 1)muove molti soldi (In Italia: 15% PIL, > 120 miliardi di euro); CONSEGUENZA 1: sono in gioco elevati interessi economici 2) I beni sanitari si comportano come “beni di lusso”: CONSEGUENZA 2: Non esiste un limite alle dimensioni del mercato 1) Dei tre sistemi (privato – mutue - SSN), i sistemi Beveridge (SSN) sono quelli di gran lunga più efficienti. CONSEGUENZA 3: più i sistemi sanitari sono efficienti, più è difficile fare profitti sulla salute, 2) La richiesta di prestazioni ha una dinamica inarrestabile LA SANITA’ DEVE ESSERE GOVERNATA CONSEGUENZA 4: LA SANITA’ DEVE ESSERE GOVERNATA

18 COME IL POTERE ECONOMICO TENTA LO SFRUTTAMENTO DEL MERCATO DELLA SALUTE Impadronendosi direttamente delle fonti di reddito più vantaggiose Favorendo le spese “capital intensive” Realizzare nuove opere Dequalificare e depotenziare le strutture pubbliche e la loro immagine Indurre falsi bisogni di salute A livello finanziario: Competizione per le risorse a disposizione (il caso della Grecia) A livello economico: la buona sanità non fa crescere il PIL A livello internazionale : il TTIP 1. La salute non è una merce

19 2. SINTESI DEL PROGRAMMA Elezioni regionali TOSCANA 2015 A cura del GDL SANITA’ regione Toscana M5S Prato, 20 marzo 2015

20 2. I punti del programma a) Prevenzione b) Il sistema dell’urgenza c) Ospedale d) Territorio e) Disabilità e sociale f) Profit e no profit

21 2. I punti del programma a) Prevenzione b) Il sistema dell’urgenza c) Ospedale d) Territorio e) Disabilità e sociale f) Profit e no profit

22 Primaria: non fare ammalare i cittadini (ambiente, territorio, acqua, cibo, aria, posto di lavoro, …..) Tutela ma anche … educazione sanitaria sugli stili di vita sani! Secondaria e terziaria : gli screening gratuiti ed estesi a tutti Disease mongering. Educazione sanitaria come lotta alla induzione di falsi bisogni di salute (colesterolo, diete, medicina estetica, …) 2. I punti del programma: a) prevenzione

23 2. I punti del programma a) Prevenzione b) Il sistema dell’urgenza c) Ospedale d) Territorio e) Disabilità e sociale f) Profit e no profit

24 LA NOSTRA VISIONE DI FUTURO Il primo soccorso deve essere un “soccorso di prossimità” ( il BLS come cultura diffusa) Il trasferimento deve avvenire direttamente nel posto più adeguato (serve conoscenza del territorio e dell’offerta sul territorio, personale adeguatamente formato, punti CUP, …) I problemi dei pronto soccorso ospedalieri (“DEA”) 2. I punti del programma: b) emergenza -urgenza

25 LA CRISI DEI PRONTO SOCCORSI : UNA SINDROME … POLIDETERMINATA Scarsa educazione sanitaria: (educazione sanitaria) Il problema dei medici di base: (monitoraggio, …) Mancanza di presa in carico da parte del territorio: (vedi nostra proposta per il governo del territorio) Carenza di posti letto in ospedale: (vedi nostra proposta per l’aumento dei posti letto a costo zero Medicina difensiva: sono impossibili soluzioni locali (depenalizzazione dell’atto medico) 2. I punti del programma: b) il DEA

26 2. I punti del programma a) Prevenzione b) Il sistema dell’urgenza c) Ospedale d) Territorio e) Disabilità e sociale f) Profit e no profit

27 PROBLEMI E SOLUZIONI Troppo pochi posti letto: è vero? SI ! riportarli alla media europea Ospedale per intensità di cure: superarne il modello Piccoli ospedali: funzionali al territorio e inseriti nella rete aziendale Un grande problema: il Project financing a general contractor: no al PF ! 2. I punti del programma: c) ospedali per acuti

28 2. I punti del programma a) Prevenzione b) Il sistema dell’urgenza c) Ospedale d) Territorio e) Disabilità e sociale f) Profit e no profit

29 E’ IL GRANDE NODO DA AFFRONTARE: il territorio va governato, non abbandonato. Non lasciare soli il paziente e la famiglia e anche … il curante ! : empowerment onlus Percorsi ospedale > territorio e territorio > territorio: dare attuazione a progetti esistenti importanza del monitoraggio Case della salute ? AFT e distretti? 2. I punti del programma: d) il territorio

30 2. I punti del programma a) Prevenzione b) Il sistema dell’urgenza c) Ospedale d) Territorio e) Disabilità e sociale f) Profit e no profit

31 1.Definizione e approvazione dei LIVEAS. 2.Sviluppo di modelli organizzativi innovativi dei servizi sociali. 3.Tutela delle fasce deboli della popolazione, non degli interessi di partito. 4. Liberiamo il terzo settore dal giogo dei partiti. 5. Tutela dell’infanzia, dell’adolescenza e delle responsabilità familiari. 6.Inclusione sociale e parità di condizione. 7. Contrasto alla povertà e al disagio abitativo. 8. Aiuto domestico familiare finalizzato a favorire l’autonomia e la permanenza nel proprio domicilio di persone disabili e non autosufficienti. 9. Protezione di persone con limitazioni dell’autonomia e non assistibili a domicilio. 10.Inserimento sociale di soggetti affetti da disabilità psichiatrica, psicofisica o dipendenza 2. I punti del programma: e ) disabilità e sociale

32 2. I punti del programma a) Prevenzione b) Il sistema dell’urgenza c) Ospedale d) Territorio e) Disabilità e sociale f) Profit e no profit

33  Il rapporto col volontariato e il no profit deve essere improntato al criterio della sussidiarietà. Le associazioni senza fini di lucro debbono essere inserite in rete e governate di concerto tramite un programma coerente con le finalità regionali  Le strutture profit (liberi professionisti, degenze, riabilitazione, diagnostiche, farmacie,...) non debbono sostituirsi al pubblico per la gestione ordinaria, ma debbono permanere integrate con il pubblico ed in un contesto che consenta ai cittadini la più libera scelta 2. I punti del programma: f) profit e non profit

34 3. LA SOSTENIBILITA’ DEL SISTEMA Elezioni regionali TOSCANA 2015 A cura del GDL SANITA’ regione Toscana M5S Prato, 20 marzo 2015

35 LA NOSTRA VISIONE DI FUTURO … LA NOSTRA VISIONE DI FUTURO SI BASA SU DUE CAPISALDI: Analisi di HTA (health technology assessment, valutazione della tecnologia sanitaria nella sua globalità). E’ come quando bisogna rifare il tetto di casa: si fanno i conti dei costi e dei benefici e si coinvolge la famiglia (stakeholder = portatori di interesse) Trasparenza: la rottura della asimmetria informativa. E’ come quando, poi, ci si rivolge ad una impresa edile per farsi rifare il tetto (“rapporto di agenzia”). I CITTADINI NON SONO … MINORATI MENTALI !

36 … a costo zero! IL PROGRAMMA E’ A COSTO ZERO. “a costo zero” significa che per ciascuno dei punti del programma NON sono previste risorse aggiuntive, tutto può essere fatto con quel che già esiste. “a costo zero” non significa “a somma zero”, ovvero NON si trasferiscono risorse da un settore di produzione ad un altro (somma = zero), ma si riorganizza quel che c’è.

37 … a costo zero! UN PRIMO CONCETTO: “LINEA DI PRODUZIONE” e “SUPPORTO ALLA PRODUZIONE” Per le industrie la “linea di produzione” è il motivo per il quale la fabbrica esiste. Ad esempio, per una fabbrica di automobili, la “linea” è dove si progettano, si costruiscono e si collaudano le vetture. Tutto il resto è “supporto”. Così sono “supporto”, non solo il magazzino e l’ufficio acquisti, ma anche la manutenzione e le pulizie e perfino … la direzione della fabbrica! Tutto si può tagliare eccetto che la linea di produzione, perchè se la fabbrica smette (o riduce) la costruzione di automobili, incassa meno soldi e quindi fallisce (concetto del margine di contribuzione, quando si fa il prezzo di vendita) Le industrie (anche quelle non in crisi) tendono a minimizzare i costi del “supporto” e, in periodi di crisi, a tagliare prima di tutto il “supporto” piuttosto che la “linea”, perché è la “linea” che garantisce il reddito. In particolare i cosiddetti “colletti bianchi” sono sempre, nelle fabbriche, meno del 9% del totale del costo del personale.

38 … a costo zero! QUANDO SI PRODUCE QUALCOSA, QUALI SONO I COSTI? I costi per la “linea di produzione” si chiamano costi DI produzione e vengono sempre attribuiti a tre fattori (della produzione, FDP): personale, attrezzature, materiali di consumo. A questi tre gruppi se ne aggiunge un quarto: costi intermedi (le batterie o le gomme, per una fabbrica di auto). I costi del ”supporto” appartengono addirittura ad un’altra categoria di costi: i costi PER la produzione. Questi costi si chiamano “costi generali di struttura” oppure “costi OVERHEAD”

39 … a costo zero! 5 ABBIAMO QUINDI 5 CATEGORIE DI COSTI: Personale, Attrezzature, Materiali di consumo, Beni finiti acquistati all’esterno e Overhead E’ all’ interno di ognuna di queste cinque categorie che abbiamo individuato modalità specifiche per la riduzione dei costi per ciascuno dei punti del programma. Esaminiamole singolarmente, individuando anche “su chi grava il peso” delle nostre proposte. Questi sono gli oppositori al nostro programma. I nostri nemici da cui aspettarsi guerra

40 … a costo zero! 5 ABBIAMO QUINDI 5 CATEGORIE DI COSTI: Personale,Personale, Attrezzature, Materiali di consumo, Beni finiti acquistati all’esterno e Overhead E’ all’ interno di ciascuna di queste cinque categorie che abbiamo individuato modalità specifiche per la riduzione dei costi. Esaminiamole singolarmente individuando anche “su chi grava il peso” delle nostre proposte. Questi sono gli oppositori al nostro programma. I nostri nemici da cui aspettarsi guerra

41 … a costo zero! IL PERSONALE. ABBIAMO 4 STRATEGIE: 1)Centralizzare il flusso sulla linea di produzione ( politica dei pensionamenti, politica sugli Staff direzionali). 2)Esistono tecniche per aumentare il personale sia dei reparti ospedalieri che del territorio 3)Ospedali di insegnamento. Futuro dei giovani professionisti, rapporto col MIUR e AUO. 4)“staffetta generazionale”. Accordi con il governo SU CHI GRAVA IL PESO? Organi regionali, direzioni, università, INPS

42 … a costo zero! 5 ABBIAMO QUINDI 5 CATEGORIE DI COSTI: AttrezzaturePersonale, Attrezzature, Materiali di consumo, Beni finiti acquistati all’esterno e Overhead E’ all’ interno di ciascuna di queste cinque categorie che abbiamo individuato modalità specifiche per la riduzione dei costi. Esaminiamole singolarmente individuando anche “su chi grava il peso” delle nostre proposte. Questi sono gli oppositori al nostro programma. I nostri nemici da cui aspettarsi guerra

43 … a costo zero! LE ATTREZZATURE. ABBIAMO TRE STRATEGIE 1)Puntare sull’appropriatezza nell’uso delle risorse. Ruolo dell’ educazione sanitaria (Regione toscana e Friuli). Ruolo di un monitoraggio trasparente (dati SIRM). 2)per le strutture ad alto costo di impianto (diagnostiche, sale operatorie, sale parto, endoscopie, …): repertorio dell’esistente e delle performance di produzione (esiste il repertorio, anche se slegato, ma manca soprattutto la TRASPARENZA) 3)per l’innovazione: Analisi di HTA, trasparenti. SU CHI GRAVA IL PESO? Regione e direzioni (competenze tecniche); fornitori di attrezzature, banche (prestiti). Il problema del cambiamento culturale

44 ESEMPIO 9.000 “grandi macchine” e 9.000 radiologi :“Nel pubblico in Italia ci sono 9.000 “grandi macchine” (TC, RMN, angiografi) e 9.000 radiologi, i quali fanno il 25% dell’attività in radiologia tradizionale e il 25% per le ecografie …” R. Grassi, consigliere SIRM FONTE: sanità news maggio 2012 Solo il 50% dell’orario del radiologo (circa 15 ore a settimana) può essere impiegato per le “grandi macchine”, ma una macchina può lavorare 66 ore a settimana, più di 4 volte tanto. Costo-opportunità delle 6.000 macchine esistenti e sottoutilizzate: € 1.200.000 (1, 2 MILIARDI) all’anno !

45 … a costo zero! 5 ABBIAMO QUINDI 5 CATEGORIE DI COSTI: Materiali di consumoPersonale, Attrezzature, Materiali di consumo, Beni finiti acquistati all’esterno e Overhead E’ all’ interno di ciascuna di queste cinque categorie che abbiamo individuato modalità specifiche per la riduzione dei costi. Esaminiamole singolarmente individuando anche “su chi grava il peso” delle nostre proposte. Questi sono gli oppositori al nostro programma. I nostri nemici da cui aspettarsi guerra

46 … a costo zero! I MATERIALI DI CONSUMO. ABBIAMO TRE STRATEGIE, 1)Centralmente: hub & spoke: il supply chain management e le informazioni per programmare la produzione dei fornitori 2)La farmaceutica clinica. I farmacisti come professionisti 3)Soluzioni locali : kanban e JIT SU CHI GRAVA IL PESO: fornitori e soprattutto intermediari farmaceutici. Banche (prestiti). Farmacisti? Probabilmente, quelli “di linea” saranno nostri alleati.

47 … a costo zero! 5 ABBIAMO QUINDI 5 CATEGORIE DI COSTI: Beni finiti acquistati all’esternoPersonale, Attrezzature, Materiali di consumo, Beni finiti acquistati all’esterno e Overhead E’ all’ interno di ciascuna di queste cinque categorie che abbiamo individuato modalità specifiche per la riduzione dei costi. Esaminiamole singolarmente individuando anche “su chi grava il peso” delle nostre proposte. Questi sono gli oppositori al nostro programma. I nostri nemici da cui aspettarsi guerra

48 … a costo zero! L’OUTSOURCING: esternalizzazioni di servizi. Attivare un caposaldo: 1)MAI senza valutazione preventiva (HTA, health technology assessment) e trasparente. (Le cucine di Modena, le centrali di sterilizzazione, il monodose paziente, …) 2)Revisione, un po’ alla volta, di tutte le esternalizzazioni SU CHI GRAVA IL PESO: regione e direzioni (competenze tecniche per l’HTA); fornitori di servizi esterni (di solito grandi imprese private)

49 … a costo zero! 5 ABBIAMO QUINDI 5 CATEGORIE DI COSTI: OverheadPersonale, Attrezzature, Materiali di consumo, Beni finiti acquistati all’esterno e Overhead E’ all’ interno di ciascuna di queste cinque categorie che abbiamo individuato modalità specifiche per la riduzione dei costi. Esaminiamole singolarmente individuando anche “su chi grava il peso” delle nostre proposte. Questi sono gli oppositori al nostro programma. I nostri nemici da cui aspettarsi guerra

50 … a costo zero! I COSTI OVERHEAD (“costi generali di struttura”) sono i costi del supporto: gestionale, amministrativo e tecnico 1)Conoscerli e allocarli usando tecniche moderne (overhead value analysis, OVA) 2)Monitorarli in maniera corretta, tempestiva e trasparente, per contenerli il più possibile SU CHI GRAVA IL PESO: regione (competenze tecniche per l’OVA); direzioni (cambiamento culturale)

51 LA GESTIONE UN SECONDO CONCETTO: il FABBISOGNO non è il BILANCIO FABBISOGNO: quanto serve per coprire le spese (“posso spendere SOLO quanto guadagno”). BILANCIO: rapporto tra entrate e uscite. Tra le entrate si contabilizzano gli “assett” come automobili e case di proprietà. (“posso avere il bilancio in pareggio spendendo anche molto di più di quanto guadagno”). Il problema dei debiti cumulati e degli artifizi contabili.

52 LA GESTIONE OBIETTIVO: I cittadini non sono minorati mentali. Dire una verità “controllabile” (verificabile tempestivamente ) dai cittadini significa garantire onestà nella gestione. Le motivazioni intrinseche (consapevolezza del valore prodotto e chiarezza degli obiettivi) sono più forti delle motivazioni estrinseche (benefici economici e di carriera). La selezione “naturale” delle carriere. Trasparenza. “Rapporto di agenzia”. “Asimmetria informativa” e rottura della asimmetria informativa. Importanza della trasparenza SU CHI GRAVA IL PESO: dirigenza politica e dirigenza tecnica

53 Trasparenza RIPENSARE E RIFONDARE I SISTEMI INFORMATIVI REGIONALI Le informazioni debbono essere: 1) SEMPLICI e 2) FACILMENTE FRUIBILI (la terza legge del lean management): 1. Quali sono le strutture (ELENCO). Tutte le strutture (cfr dipendenti fino al 100%) 2. Perché esistono (mission) (SUL RETRO DI UN FRANCOBOLLO) e quali sono gli obiettivi (NUMERI) 3. Quanto personale hanno (proxy del costo) (UN NUMERO) 4. Cosa hanno prodotto (coerenza della mission con la vision) 5. Quanto hanno prodotto (NUMERI) SU CHI GRAVA IL PESO: dirigenza politica e tecnica (responsabilità di fronte ai cittadini che pagano)

54 Siamo vittime di una chiara truffa: l’accordo Stato-Regioni (luglio 2014) prometteva 2 miliardi in più per la sanità. Con la legge di stabilità (dicembre 2014), ce ne sono invece 4 in meno. UN PROBLEMA PER LA REGIONE TOSCANA: COME RISPARMIARE ALMENO 250 Milioni di € DALLA SOLA SANITA’? COSA PROPONE LA REGIONE ? La regione propone 3 sole aziende ? NO, o almeno non come è pensato dalla regione. E’ solo un modo per aumentare il controllo politico sulla sanità La regione propone riduzioni di personale di 2-3.000 unità … Ma adesso … non basta più il “costo zero”

55 2.000-3.000 “esuberi” ? certamente NESSUNO dalla linea di produzione. noi preferiamo attivare una reale trasparenza su tutti gli organi regionali (e non solo sulla sanità) al fine rendere pubblici gli sprechi: 1) per correggerli immediatamente 2) “gogna mediatica” per prevenirli

56 E per concludere … … un esempio di spreco (!) :

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59 … GRAZIE per commenti, critiche, o anche chiarimenti, aiuto, supporto : lippi.giuseppe@alice.it


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