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1 Epistemologia Scienze dell’educazione Università di Bologna – Rimini Corso di “Educatore sociale” Università di Bologna – Rimini Corso di “Educatore.

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Presentazione sul tema: "1 Epistemologia Scienze dell’educazione Università di Bologna – Rimini Corso di “Educatore sociale” Università di Bologna – Rimini Corso di “Educatore."— Transcript della presentazione:

1 1 Epistemologia Scienze dell’educazione Università di Bologna – Rimini Corso di “Educatore sociale” Università di Bologna – Rimini Corso di “Educatore sociale” A cura di Mariella Spinosi ApprendimentiSaperiCompetenze nei processi di formazione della società della conoscenza ApprendimentiSaperiCompetenze nei processi di formazione della società della conoscenza Mariella Spinosi

2 2 5-6 maggio 2006 Articolazione del seminario Presentazione del seminario I saperi per l’Europa Le scienze dell’educazione nella società attuale Mariella Spinosi 12-13 maggio 2006 CompetenzeApprendimentiMetacognizione 19-20 maggio 2006 ValutazioneDocumentazionePortfolio 26-27 maggio 2006 Progettazione Prove finali

3 3 Rimini 19 e 20 maggio 2005 Documentazione Mariella Spinosi Portfolio Valutazione

4 4 A chi serve la valutazione? Sistema paese StudentiStudenti Singole scuole Comunità scolastica Mariella Spinosi

5 5 Macro indicatori StudentiStudenti Mariella Spinosi GlobalizzazioneProduttivitàLavoroSviluppoQualitàGlobalizzazioneProduttivitàLavoroSviluppoQualità Struttura economica del territorio Politiche e servizi di supporto alle scuole Investimenti Monitoraggi e controlli Esiti (livelli di apprendimento, dispersione, scelte post-scolastiche Struttura economica del territorio Politiche e servizi di supporto alle scuole Investimenti Monitoraggi e controlli Esiti (livelli di apprendimento, dispersione, scelte post-scolastiche Organizzazione, gestione, clima, funzionamento… Insegnanti (livelli di preparazione, formazione e sviluppo professionale…) Risorse strutturali e finanziarie (e utilizzazione) Servizi di supporto Qualità dei curricoli Organizzazione, gestione, clima, funzionamento… Insegnanti (livelli di preparazione, formazione e sviluppo professionale…) Risorse strutturali e finanziarie (e utilizzazione) Servizi di supporto Qualità dei curricoli Famiglie Cultura di base Numero di studenti per classi AtteggiamentiCompetenzeFamiglie Cultura di base Numero di studenti per classi AtteggiamentiCompetenze Comunità scolastica Singole scuole Sistema paese

6 6 Valutazione esterna: nazionale ed internazionale Valutazione esterna: nazionale ed internazionale Cosa è importante conoscere, apprezzare ed essere in grado di fare, per diventare cittadini autonomi, critici e responsabili? Rileva il livello di competenze degli studenti 15enni nelle aree della lettura, matematica e scienze: literacy, numeracy e literacy scientifica PISA Indagine internazionali INValSI Indagine nazionali Misura il grado di raggiungimento dei livelli di conoscenze ed abilità CONOSCENZE e ABILITÀ COMPETENZE Mariella Spinosi

7 7 Valutazione esterna Indagini internazionali: OCSE-PISA Valutazione esterna Indagini internazionali: OCSE-PISA Cosa significa per PISA raggiungere un livello di competenze accettabili? È un programma per la valutazione internazionale degli studenti. È stato avviato nel 2000 e valuta ogni tre anni le competenze dei quindicenni in lettura (2000), matematica (2003) e scienze (2006) Literacy[lettura] Literacy[scientifica] La comprensione e l’utilizzazione di testi scritti e la riflessione su di essi al fine di raggiungere i propri obiettivi, sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità e svolgere un ruolo attivo nella società La capacità di identificare, capire, utilizzare la matematica, e di dare giudizi fondati sul ruolo che la matematica gioca nella vita privata presente e futura degli individui, nella vita lavorativa, nella vita sociale e nella vita di cittadini impegnati e riflessivi Literacy[matematica] La capacità di usare le conoscenze scientifiche, di identificare i problemi, di trarre conclusioni basate sulle prove per poter assumere decisioni in merito al mondo naturale e ai cambiamenti operati su di esso dall’attività umana Mariella Spinosi

8 8 Cosa significa per PISA 2006 raggiungere un buon livello di competenze scientifiche Il concetto di LITERACY SCIENTIFICA comprende: Conoscenze Consapevolezza Le conoscenze scientifiche, il loro uso per identificare domande di tipo scientifico, per acquisire nuove conoscenze e per trarre conclusioni fondate su problemi di carattere scientifico Comprensione Disponibilità La comprensione delle caratteristiche che contraddistinguono la scienza come forma di conoscenza umana e come forma di indagine La consapevolezza di come la scienza e la tecnologia concorrano a determinare l’ambiente materiale, intellettuale e culturale in cui si è inseriti La disponibilità a confrontarsi criticamente con problemi di tipo scientifico e con le idee della scienza Mariella Spinosi Indagini internazionali: OCSE-PISA Il che cosa di… Indagini internazionali: OCSE-PISA Il che cosa di…

9 9 Il che cosa di… una valutazione esterna I contributi e i limiti di PISA I risultati non determinano la qualità delle singole scuole Fornisce indicazioni preziose sull’ambiente di apprendimento degli studenti Né permettono di esprimere valutazioni sulla qualità degli insegnanti L’archivio potrebbe essere utile per avviare indagini di secondo livello sulla qualità delle scuole e degli insegnanti – sulle differenze tra aree geografiche ed indirizzi di studio – sulle variabili di contesto che influiscono sulle prestazioni degli studenti (organizzazione, didattica…) – sulle caratteristiche degli studenti e sulle strategie di apprendimento – sull’influenza delle variabili socio-culturali sui livelli di prestazione Permette di studiare i sistemi scolastici nel loro complesso: Mariella Spinosi

10 10 Valutazione esterna… Indagini nazionali Le responsabilità del sistema nazionale di valutazione CONOSCENZE e ABILITÀ dell’INValSI 2005-2006 Hanno partecipato obbligatoriamente le scuole del 1° ciclo d’istruzione, a livello volontario le scuole del 2° ciclo Le prove d’apprendimento consistono in quesiti accompagnati da risposte chiuse, tra le quali l’allievo deve individuare quella esatta. Hanno riguardato le discipline ItalianoItaliano MatematicaMatematica ScienzeScienze La somministrazione è avvenuta con tre modalità: su supporto cartaceo (94%), su supporto informatico (1%) e mista (5%). Per la III secondaria di II grado le prove hanno tenuto conto dei vari indirizzi. In Matematica e in Scienze sono state proposte due forme della stessa prova: di alfabetizzazione (A) e specialistica (B). Anno coinvolto livelli scolastici: II e IV primariaII e IV primaria I secondaria di primo gradoI secondaria di primo grado I e III secondaria di secondo gradoI e III secondaria di secondo grado Mariella Spinosi

11 11 Valutazione esterna… Indagini nazionali Punti di forza… La scuola deve rendere conto del proprio operato in maniera trasparente e responsabile [accountability] In sistema nazionale italiano si adegua agli altri sistemi europei ed internazionali e punti di debolezza… I risultati di un processo formativo sono frutto di una serie di fattori che si intrecciano… ma qui non se ne tiene conto Si può verificare tutto ciò che è oggetto di insegnamento… ma non tutte le conoscenze e le abilità dei test INValSI sono sempre stati oggetto di insegnamento Mancano controlli seri sulle procedure di somministrazione Si tralascia, inoltre, la questione della qualità dei test su cui è già reperibile molta letteratura Se i test devono riflettere la cultura della scuola, sarebbe stato necessario un ampio processo di coinvolgimento… ma ciò è venuto a mancare Mariella Spinosi

12 12 Valutazione esterna… Indagini nazionali Zoom su un punto di debolezza I risultati di un processo formativo sono frutto di una serie di fattori che si intrecciano… Conoscenze e competenze degli studenti acquisite nella scuola precedentemente frequentata Conoscenze e competenze derivanti dalle condizioni socio economiche e culturali della famiglia di provenienza Struttura e composizione della classe: capacità e caratteristiche dei compagni (effetto dei rapporti tra pari) Risorse materiali messe a disposizione nella classe: numero degli insegnanti, strumenti, organizzazione della didattica… Risorse immateriali: qualità professionale, clima della scuola, relazioni Mariella Spinosi

13 13 Valutazione degli studenti: uno sguardo indietro Le riforme in atto Dalla pagella alla scheda di valutazione Dalla scheda al documento di valutazione, verso la valutazione di sistema Avvio alla costruzione di un nuovo sistema valutativo Mariella Spinosi Microriformismo degli anni Settanta La valutazione degli anni Novanta

14 14 Oggi…Oggi… Le scelte istituzionali e gli approcci culturali MisurazioneMisurazione DescrizioneDescrizione Approccio docimologico e descrittivo-formativo Approccio costruttivistico Mariella Spinosi La pagella La scheda del 1977 Il documento 1993-1996

15 15 Misurazione Misurare le prestazione degli allievi Confrontare tra classi di grandezze omogenee Garantire il massimo dell’oggettività possibile (testing) Descrizione Capire il soggetto in tutte le sue manifestazioni (cognitive, affettive, relazionali…) Proiettare le azioni formative verso il curricolo Giudizio Attraverso analisi di posizione e di prestazione, bilancio di competenze… (modello manageriale) Approccio costruttivista Processo politico sociale Modello collaborativo Intreccio tra misurazione, interpretazione e stima Misurazione Misurare le prestazione degli allievi Confrontare tra classi di grandezze omogenee Garantire il massimo dell’oggettività possibile (testing) Descrizione Capire il soggetto in tutte le sue manifestazioni (cognitive, affettive, relazionali…) Proiettare le azioni formative verso il curricolo Giudizio Attraverso analisi di posizione e di prestazione, bilancio di competenze… (modello manageriale) Approccio costruttivista Processo politico sociale Modello collaborativo Intreccio tra misurazione, interpretazione e stima Gli approcci culturali Mariella Spinosi

16 16 Le antinomie non ancora risolte Mariella Spinosi SI DEVE VALUTARE CHE COSA SI DEVE VALUTARE RISPETTO A CHE COSA CHE VALORE HA LA VALUTAZIONE CHI DEVE VALUTARE CON QUALI STRUMENTI Sì – No Processi, esiti, conoscenze, competenze… Ai progressi, alla classe, a standard… Valore formativo, certificativo documentativo Insegnante, valutatore esterno… Qualitativi, quantitativi, test, prove aperte, osservazione, descrizione…

17 17 Dal punto di vista legislativo Le soluzione provvisorie del regolamento dell’autonomiaLe soluzione provvisorie del regolamento dell’autonomia Le soluzioni ancora in via di definizione della legge 53/2003Le soluzioni ancora in via di definizione della legge 53/2003 Mariella Spinosi

18 18 Secondo il Regolamento dell’autonomia individuare –Gli obiettivi generali del processo formativo –Gli obiettivi specifici di apprendimento –Le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale –I criteri di valutazione periodica dei risultati rispetto agli obiettivi prefissati Mariella Spinosi definire –Gli obiettivi generali del processo formativo –Gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni –Gli indirizzi generali della valutazione degli alunni –I criteri per il riconoscimento dei debiti e dei crediti formativi e la relativa certificazione adotta –Nuovi modelli per la certificazione le quali indicano conoscenze, competenze, capacità acquisite, crediti formativi riconosciuti Le istituzioni scolastiche devono Il ministero deve

19 19 VALUTAZIONE degli apprendimenti e del comportamento Legge n. 53 del 28 marzo 2003 (art. 3) Gli insegnanti [Valutazione Interna] CERTIFICAZIONE delle competenze Secondo la legge 53 del 2003 VERIFICHE periodiche su: Decreti legislativi n. 59/2004 e n. 226/2005 INValSI [Valutazione esterna] qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastichequalità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche conoscenze ed abilità degli studenticonoscenze ed abilità degli studenti VALUTAZIONE degli apprendimenti e del comportamento Gli insegnanti [Valutazione Interna] CERTIFICAZIONE delle competenze VALUTAZIONE per l’ammissione al 3° e al 5° anno VALUTAZIONE esame di stato Gli insegnanti e Invalsi [Sistema misto] Mariella Spinosi

20 20 Chi deve valutare secondo la legge 53/2003… Gli Insegnanti (valutazione interna) effettuano: –una valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli studenti –la Certificazione delle competenze da essi acquisite L’invalsi (valutazione esterna) effettua –verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti –verifiche sulla qualità dell’offerta formativa Mariella Spinosi

21 21 Ma le sollecitazioni dell’attuale riforma… Legge 53/2003 DD.Lgs 59/2004 - 226/2005 CM 84/2005 Nota 1196/2006 Legge 53/2003 DD.Lgs 59/2004 - 226/2005 CM 84/2005 Nota 1196/2006 Ricorsi al Tar Pronuncia del garante della Privacy Sentenze del Tar Lazio Comunicati stampa, faq… Ricorsi al Tar Pronuncia del garante della Privacy Sentenze del Tar Lazio Comunicati stampa, faq… Mariella Spinosi devono fare i conti con…

22 22 Un punto di riferimento: la circolare 84/2005 Valutazioni periodiche –degli apprendimenti nelle discipline –degli apprendimenti nella convivenza civile –del comportamento Rilevazione degli obiettivi formativi –intermedie –Finali Certificazione delle competenze –strumenti culturali (in otto raggruppamenti disciplinari) –identità –convivenza civile Articolandolo in parti –obbligatorie e a strutture predefinita –obbligatorie e a struttura libera –consigliate e a struttura libera Mariella Spinosi

23 23 Che cosa devono valutare gli insegnanti secondo la circolare 84/2005 ApprendimentiApprendimenti –Conoscenze –Abilità –Competenze Saperi disciplinariSaperi disciplinari Saperi di cittadinanza (convivenza civile)Saperi di cittadinanza (convivenza civile) IdentitàIdentità Livelli essenzialiLivelli essenziali Standard di competenzeStandard di competenze Saperi minimiSaperi minimi Nuclei essenzialiNuclei essenziali Identità Mariella Spinosi Responsab ilità Responsab ilità Impegno Impegno Interesse Interesse Atteggiamenti Atteggiamenti Cura Cura Comportament o Comportament o

24 24 La valutazione interna: prove oggettive Che cosa sono? Prove “oggettive”di profitto Sono definite “OGGETTIVE” quelle prove di verifica di abilità, conoscenze e competenze relative ad uno o più ambiti disciplinari, costituite da una serie di quesiti, o stimoli chiusi, ciascuno dei quali è corredato da due o più risposte chiuse Le prove oggettive di profitto oltre che test di acquisizione sono denominate anche prove “STRUTTURATE DI CONOSCENZA” poiché presentano contestualmente strutturate, al momento del loro impiego, sia le domande (item, quesiti) che le risposte Ai soggetti cui vengono somministrate si richiede di scegliere tra le risposte offerte ad ogni quesito, quella o quelle, a seconda dei casi, ritenute esatte (…). Mariella Spinosi

25 25 Tipologie prove strutturate Vero/falsoVero/falso CorrispondenzeCorrispondenze Scelte multiple (ad una o più soluzioni)Scelte multiple (ad una o più soluzioni) Completamento, integrazioni, riordinamentoCompletamento, integrazioni, riordinamento Tra i diversi tipi di quesiti (…) le scelte multiple presentano il più alto livello di flessibilità della struttura. Possono consistere: in un nucleo tematico centrale in cui viene posto un – in un nucleo tematico centrale in cui viene posto un determinato problema, seguito da alcune alternative di soluzione – in una domanda con più alternative di riposta – in una affermazione incompleta che va integrata scegliendo tra i completamenti offerti quello ritenuto esatto Possono sicuramente garantire situazioni di equità, favoriscono, però, il dato mnemonico e contenutistico dei saperi e inducono ad un comportamento cognitivo convergente [con le idee che si presume abbiano ispirato gli estensori delle prove] Mariella Spinosi

26 26 Altre tipologie di prove Accertamento trasversale di una lingua straniera Mariella Spinosi Trattazione sintetica di argomenti Soluzioni a problemi Soluzioni di casi pratici Soluzioni di casi professionali Sviluppo di progetti [prova di gruppo]

27 27 Trattazione sintetica di argomenti Allo studente vengono proposti alcuni argomenti da trattare e/o alcuni quesiti a cui rispondere. Nell’elaborazione lo studente dovrà tener conto del tempo che gli viene concesso per l’intera prova e degli spazi (in genere, un certo numero minimo/massimo di righe o di parole) assegnati per ciascun argomento Stimolo chiuso, risposta chiusaStimolo chiuso, risposta chiusa Verifica la memoria, primo livello di conoscenza. Stimolo chiuso, risposta apertaStimolo chiuso, risposta aperta La domanda richiede una risposta circoscritta all’argomento proposto, ma comprenda anche, oltre la dimostrazione della conoscenza del tema, la capacità di riflessione. Stimolo aperto, risposta chiusaStimolo aperto, risposta chiusa Si formula un quesito corredato da altre informazioni che lo illustrano e lo sostengono, ma la risposta è chiusa. Si tratta di uno stimolo che va sempre utilizzato nel percorso formativo, per l’oggettivo aiuto che offre allo studente In tale tipo di prove la sollecitazione a produrre una risposta, un testo, può essere diversa. Si analizzano le seguenti possibilità sul rapporto stimolo-risposta Mariella Spinosi

28 28 Soluzioni a problemi NON costituisce un problema quella situazione in cui la soluzione è univoca ed il percorso obbligato [in tale caso, infatti, si è di fronte ad una pura e semplice applicazione di una regola]. NON costituisce un problemaquella situazione in cui la soluzione è univoca anche se in presenza di più percorsi per arrivarci NON costituisce un problema quella situazione in cui la soluzione è univoca anche se in presenza di più percorsi per arrivarci Si ha una situazione problematica quando le variabili in gioco, oggettive e soggettive, sono diverse: –ipotesi di soluzioni – metodologie da adottare – strade da percorrere La prova richiede il concorso di più discipline, che dipenderanno – ovviamente – dagli specifici indirizzi di studi La situazione problematica presentata allo studente conterrà alcuni vincoli da cui non si deve prescindere, ma anche l’indicazione di una serie di opportunità e di sollecitazioni che stimolino l’originalità, se non la creatività, nella ricerca della soluzione. Mariella Spinosi Consiste nella presentazione di una situazione problematica della quale il candidato deve indicare una o più soluzioni possibili.

29 29 Soluzioni di casi pratici Lo studente viene chiamato all’applicazione di una serie di conoscenze, di regole, di metodi, desunti dalle diverse materie che possono servire ad affrontare e risolvere la situazione pratica che gli viene presentata A differenza della prova “Soluzioni a problemi”, questa si presenta meno teorica ma non meno impegnativa, in quanto, mentre le materie coinvolte nella prova precedente vengono di fatto esplicitate fin dall’enunciato della stessa, in questo caso, la situazione reale che viene presentata può non rendere immediatamente visibili gli strumenti disciplinari ed interdisciplinari da mettere in campo È una prova che appare più adatta a stimolare soluzioni personali, originali e creative Mariella Spinosi Rientra nella “analisi di caso”, e costituisce una prova più articolata e ricca della “soluzione di problemi”.

30 30 Soluzioni di casi professionali L’unica variante è che il caso è circoscritto ad una specifica situazione di “lavoro” previsto nel corso di studio “Una banca intende installare un dispositivo di controllo per l’accesso del pubblico. Vi sono tre ingressi sulla via principale e un ingresso di servizio sulla via secondaria. Si è valutato che il costo per più agenti privati non stop sarebbe troppo elevato, pertanto le apparecchiature di controllo, con gli opportuni collegamenti con la centrale di polizia, attive giorno e notte, dovrebbero aggirarsi attorno a costi più contenuti, inclusa la manutenzione periodica... ecc.” Un caso da proporre potrebbe avere una prima parte che illustra il caso, una seconda nella quale si danno istruzioni di lavoro. Mariella Spinosi Prova particolarmente adatta per indirizzi di studi mirati verso una prospettiva professionalizzante

31 31 Sviluppo di progetti [prova di gruppo] Si dovrà tener conto: dei tempi a disposizione [un buon progetto reale non si realizza in una mattinata]dei tempi a disposizione [un buon progetto reale non si realizza in una mattinata] dei testi e dei mezzi di cui il candidato potrà disporre [un progetto non si realizza soltanto scrivendo, ma anche calcolando, disegnando, esemplificando, simulando, ecc.]dei testi e dei mezzi di cui il candidato potrà disporre [un progetto non si realizza soltanto scrivendo, ma anche calcolando, disegnando, esemplificando, simulando, ecc.] Nella pratica docimologica si propone la “prova progetto” a fine modulo o di un itinerario di apprendimento di una certa durata e complessità. La prova progetto ha una struttura reticolare e va oltre i quesiti singoli e multipli che in genere sollecitano aspetti isolati dell’apprendimento. Richiede tempi non brevi per la sua esecuzione, un corredo di materiali e strumenti ed, eventualmente, anche una interazione di gruppo Mariella Spinosi Si tratta di una prova che chiede allo studente di realizzare un progetto sulla base di alcuni elementi noti e in funzione della soluzione di una situazione problematica. Anche in questo caso sono chiamate in causa più discipline, l’operatività, eventualmente, la pratica professionale, a seconda degli indirizzi di studio.

32 32 Accertamento trasversale di una lingua straniera È finalizzata ad accertare il principio di padronanza che non richiede solo una prova ad hoc, estemporanea, decontestualizzata, bensì una situazione in cui la conoscenza della lingua straniera sia determinante ai fini della soluzione di un problema All’interno di una prova progetto sulla gestione aziendale si può introdurre un passaggio di questo tipo. “La signorina Bianchi deve convocare una riunione ad alto livello tra lo staff di un’azienda toscana produttrice di vini e un gruppo di commercianti tedeschi interessati all’acquisto di alcuni prodotti per il loro mercato: si tratta di predisporre le lettere di convocazione e un lay-out illustrativo dei prodotti richiesti dai tedeschi...” Un esempio Mariella Spinosi Anche questa si colloca all’interno di una prova progetto

33 33 Riflessione sulla valutazione degli apprendimenti Come costruire prove che diano conto della qualità e delle diverse topologie di apprendimenti? Scegliere un argomento attinente Individuare una situazione problematica pertinente all’argomento scelto Elencare le discipline implicate Passare in rassegna tutte le conoscenze richieste Ipotizzare le abilità che la soluzione del caso comporta Chiarire quali meccanismi cognitivi, interattivi, affettivi e relazionali vengono utilizzati Mariella Spinosi

34 34 A vere consapevolezze Possiamo allora parlare di valutazione autentica… Mariella Spinosi … quando l’apprendimento presuppone un sapere in grado di: S piegare idee e concetti A pplicare conoscenze C omprendere le opinioni e le idee degli altri D imostrare empatie I nterpretare informazioni

35 35 La rubrica è uno strumento per la valutazione autentica Mariella Spinosi Per rendere trasparente gli obiettivi di un compito Per valutare un prodotto o una prestazione

36 36 Che cos’è una rubrica La rubrica è un insieme di linee guida per raccogliere informazioni che consentono di esprimere un giudizio su una prestazione o su un prodotto Mariella Spinosi Dimensioni Caratteristiche che contraddistinguono un particolare aspetto di una disciplina, di un sapere… e ne definiscono la qualità Elementi per costruire una rubrica Indicatori Ancoraggio Segnali di manifestazione concreta di una prestazione. Esempio di prodotto o prestazione attraverso il quale possono essere messe a confronto le altre prestazioni Criteri Strumenti di misurazione. Ciò che si apprezza. Aiutano a definire gli obiettivi Descrittori Indicano che cosa si deve osservare in una prestazione Scala Costituisce un “continuum” di sviluppo

37 37 Come si costruiscono le rubriche Mariella Spinosi 1.Si raccolgono i lavori e si mostrano esempi 2. Si elencano le caratteristiche 3. Si articolano le sfumature della qualità 4. Si prova ad applicare 6. Si revisiona il lavoro sulla base dei feedback dei compagni 7. Si valuta come insegnante 5. Si usa l’autovalutazione e quella con i pari

38 38 Il portfolio è lo strumento più idoneo per la valutazione autentica Mariella Spinosi Strumento efficace per lo sviluppo della metacognizione Raccolta di esperienze di apprendimento

39 39 Il portfolio: I soggetti e le funzioni Mariella Spinosi InsegnantiScuoleInsegnantiScuole FamiglieFamiglie StudentiStudenti IstituzioniIstituzioni Migliorare e comparare le pratiche d’insegnamento Conservare e trasmettere memoria InformazioneNegoziazione Coinvolgimento nel processo valutativo Autovalutazione Valutazione reciproca tra pari Covalutazione ins. - allievo Certificazione Promozione Orientamento Agenzie formative Mondo del lavoro Co-costruzioneCo-valutazione

40 40 Per chi e per che cosa serve il portfolio Mariella Spinosi 1.Capire meglio cosa si sa fare e come si apprende 2. Per l’insegnante 3. Per le famiglie 4. Per la scuola 5. Per le istituzioni che seguono 1.Per lo studente 2. Raccogliere i materiali, migliorare le pratiche d’insegnamento 3. Avere a disposizione strumenti efficaci per capire i propri figli 4. Conservare e trasmettere memoria 5. Avere informazioni più dettagliate degli studenti che accolgono

41 41 Quali sono gli obiettivi del portfolio Mariella Spinosi 1.Capire meglio cosa si sa fare e come si apprende 2. Metacognitivo 3. Orientativo 4. Valutativo 5. Certificativo 1.Formativo 2. Aiutare lo studente a riflettere meglio sui processi e sulle strategie 3. Aiutare lo studente nelle scelte di studio e di vita 4. Indicare gli apprendimenti acquisiti nel corso degli studi 5. Attestare le competenze reali: cosa lo studente sa e sa fare 2. Dimostrativo 2. Mostrare alle famiglie cosa lo studente ha acquisito

42 42 Indicazioni e modalità di utilizzo IndiceNoteLessico Un esempio in Europa: il “Progress file” Un decennio di sperimentazione: 1991-2002 Avvio con scuole apripiste ed ispettori Mariella Spinosi Viene utilizzato dal 95% delle scuole Tipi di portfolio Getting started [13-14 anni] - di partenza Moving on [14-16 anni] - di avanzato Widening Horizons [16-19 anni] - di ampliamento Broad Horizons [adulti] - di espansione

43 43 Cosa troviamo nel “Progress file” Verificare come sei Mariella Spinosi Qualità personali Gusti e preferenze Come impari Sapere ciò che sai fare Abilità Abilità di base Individuare i tuoi successi Esperienze di apprendimento importanti Risultati (accademici, personali, di lavoro Sapere ciò che vuoi realizzare Cambiamenti, miglioramenti, avanzamenti Obiettivi, sogni, ambizioni Decidere in che modo vuoi conseguire dei risultati Piani d’azione Obiettivi SMART (specifici, misurabili, accessibili, realistici, limitati nel tempo Essere consapevole delle altre persone coinvolte Persone importanti che ti possono aiutare Persone con cui condividere i tuoi successi Mantenere il controllo Tenere un archivio dei tuoi risultati Riflettere sui tuoi progressi e pianificare i passi successivi Selezionare e scegliere le informazioni prima di presentarle ad altre persone

44 44 Un altro esempio in Europa: il “Curriculum vitae Europass” Strumento destinato ad aiutare tutti i cittadini europei che vogliono iniziare una formazione, cercare un impiego, rendere visibile ciò che si sa fare Mariella Spinosi Il formato [Decisione del parlamento europeo 15 dicembre 2004] RelazionaliOrganizzativeTecnicheArtistiche Prima lingua ed altre lingue Altre competenze e capacità Patenti o patenti … Nome Data di nascita IndirizzoNazionalità… Date Tipo d’istruzione Principali materie Qualifiche… Date Datori di lavoro Tipo di aziende Tipo di impiego …

45 45 Un terzo esempio europeo “PEL: Portfolio europeo delle lingue” Mariella Spinosi PASSAPORTOCertificativaValutativaInsegnanti BIOGRAFIA DOSSIER FormativaInsegnantiStudenti DocumentativaStudentiInsegnanti Quadro delle competenze dello studente riferito all’anno in corso (abilità formali, competenze, conoscenze) Sommario della propria storia personale (liste di controllo per l’autovalutazione, informazioni sugli sviluppi futuri, pianificazione del lavoro, riflessioni sulle attività svolte) Raccolta materiali che testimoniano le competenze raggiunte, con un elenco che le descrive e le classifica

46 46 Comprensione Parlato Scritto DimensioniScala Ascolto Lettura Interazione Produzione A1A2B1B2C1C2 Schema Passaporto: Quadro europeo delle lingue Mariella Spinosi

47 47 Il modello italiano SezioneValutazione SezioneOrientamento ValutativaCertificativa FormativaOrientativa Docenti Materiali prodotti dagli studenti Prove scolastiche Osservazione sui metodi di apprendimento Commenti sui lavori personali Indicazioni di sintesi Mariella Spinosi Docente tutor

48 48 Mariella Spinosi Processo Modello formativo [es. Progress file] Modello certificativo [es. Curriculum vitae Europass] Centralità dell’alunno Informazioni personali Un portfolio tra processi ed esiti… Cura dell’apprendimento Sviluppo della riflessività Ricerca di pratiche autovalutative Attenzione alla metacognizione Indicazioni delle esperienze formative Dichiarazione e/o Certificazione delle capacità e competenze possedute Esiti Si certifica che…

49 49 Strumento per l’alunno Supporto all’apprendimento Mariella Spinosi Il portfolio è, quindi, una risorsa? Conservare la memoria di ciò che serve Opportunità per il docente Ridurre il caos dei ricordi spontanei e delle percezioni evocate Organizzare le informazioni in maniera sistematica, Mettere ordine Potenziare l’insegnamento utilizzando al massimo la lezione dell’esperienza Riflettere meglio su se stessi Essere padroni dei propri processi di conoscenza

50 50 Mariella Spinosi Il portfolio come risorsa… acquisire progressivamente leggerezza ed essenzialitàacquisire progressivamente leggerezza ed essenzialità deve essere in grado, quindi, di… custodire solo i materiali che servonocustodire solo i materiali che servono aiutare a chiarire dubbi ed incertezze e a capirsi meglioaiutare a chiarire dubbi ed incertezze e a capirsi meglio far scoprire gli aspetti più nascosti della mentefar scoprire gli aspetti più nascosti della mente È UNO STRUMENTO DA UTILIZZARSI SOLO IN CHIAVE DIDATTICA E DA RESTITUIRE, ALLA FINE DEL PERCORSO, ALLO STUDENTE O ALLA FAMIGLIA

51 51 Mariella Spinosi Ma i rischi rimangono, se … La valenza orientativa, fin dall’infanzia Documento dimostrativo e competitivo Oggetto solo ingombrante e di difficile collocazione Tanto lavoro in più per i docenti Modo diverso per formalizzare le stesse cose se mal interpretati, possono rendere predittiva e selettiva la strada verso il futuro e il richiamo al progetto di vita

52 52 Mariella Spinosi E per concludere… … il diritto di ricominciare un percorso formativo senza etichette e senza giudizi non può essere sottratto ad alcuno Questo ha un valore assoluto Non dipende solo dalla qualità della documentazione dalla sobrietà delle informazioni che possono essere trasmesse dalle stesse indicazioni del Garante per la privacy da ogni possibile schema di regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari


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