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Governare le relazioni per favorire l’inserimento lavorativo di soggetti deboli Adele Di Stefano – Dipartimento 3D ASL Frosinone.

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Presentazione sul tema: "Governare le relazioni per favorire l’inserimento lavorativo di soggetti deboli Adele Di Stefano – Dipartimento 3D ASL Frosinone."— Transcript della presentazione:

1 Governare le relazioni per favorire l’inserimento lavorativo di soggetti deboli Adele Di Stefano – Dipartimento 3D ASL Frosinone

2 12 maggio 2004A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone Organismi interessati dal problema Servizi sanitari ASL (Salute mentale, Tossicodipendenza, Handicap) Servizi sociali Ente Locale (Servizio Sociale comunale, Progetti di Piano di Zona) Servizi Pubblici per l’Impiego Enti di Formazione Terzo Settore (Cooperative Sociali, Enti Ausiliari, Volontariato) Imprese

3 12 maggio 2004A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone Gli ostacoli ad inserimenti positivi I risultati non sono assolutamente proporzionati agli sforzi profusi Ciò dipende da molteplici fattori, tra i quali, soprattutto: inserimenti, frammentari e settoriali, quasi esclusivamente avviati presso amministrazioni pubbliche e imprese sociali, collocate in settori o territori ad ‘economia debole’; la scarsa fiducia e pregiudizievole atteggiamento del mondo dell’impresa verso le potenzialità dei soggetti deboli; lo scarso investimento dei servizi locali sulla qualificazione della risorsa umana in rapporto con le esigenze del mercato; la debolezza delle forme giuridiche dei contratti di lavoro, che molto spesso si riducono a periodi di tirocini di lavoro e ad occupazioni temporanee.

4 12 maggio 2004A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone 3 passaggi per azioni di sistema per un governo di rete 1.La rete ed il ruolo degli imprenditori (Buona Pratica del D3D ASL Frosinone) 2.Le Politiche Sociali si aprono alle Politiche del Lavoro (progetto Relais) 3.L’interconnessione strategica ed operativa tra Politiche Sociali e del Lavoro (strategia di Relatium)

5 Una idea forza Unire le programmazioni istituzionali in un piano di lavoro interistituzionale teso alla costruzione di un sistema locale di interventi, fondato su due elementi: -un approccio territoriale alla programmazione - la messa in rete dei sistemi sociale, sanitario, della formazione e del lavoro

6 12 maggio 2004A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone 1.La rete ed il ruolo degli imprenditori Il cambiamento di prospettiva rispetto alla tradizionale strategia per l’inserimento è costituito da:  La rete è attivata in modo sistematico e non episodico per gestire i singoli casi in carico  La rete è basata sullo scambio reciproco tra tutti gli attori e non solo sulla suddivisione di compiti per il raggiungimento di obiettivi comuni  Gli imprenditori non sono interlocutori di una rete costituita da soggetti che si occupano di svantaggio (servizi sanitari e sociali), ma protagonisti attivi per le scelte strategiche ed operative  L’inserimento lavorativo costituisce l’incontro (match) tra il bisogno del soggetto svantaggiato e le esigenze delle imprese  L’inserimento lavorativo si basa su strategie di empowerment del soggetto svantaggiato (orientamento e formazione personalizzata)

7 12 maggio 2004A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone Rete locale tra 4 sistemi Sistema dei servizi sanitari Sistema dei servizi sociali Sistema della formazione Sistema del lavoro Soggetti deboli Produzione RE.LA.I.S.

8 12 maggio 2004A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone 2. Le Politiche Sociali si aprono alle Politiche del Lavoro Il cambiamento di prospettiva è costituito da:  Organizzazione di una rete stabile, promossa dal sistema sanitario, a cui fanno capo soggetti dei sistemi sociale, sanitario, formativo e del lavoro  Il sistema socio sanitario studia e approfondisce le opportunità date dalle politiche attive del lavoro, tenendo conto della riforma del mercato del lavoro e della riforma dei servizi pubblici per l’impiego (SPI)  I Servizi Pubblici per l’Impiego e le Imprese sono impegnati attivamente nel proporre soluzioni efficaci per l’inserimento lavorativo  L’esito della programmazione delle reti ha il suo sbocco naturale nell’ambito dei Piani di Zona  Viene promossa una visione di empowerment del soggetto svantaggiato e della collettività (la rete, l’impresa, ecc)

9 12 maggio 2004A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone 3. L’interconnessione strategica ed operativa tra Politiche Sociali e del Lavoro Il cambiamento di prospettiva è costituito da:  Costituzione di una rete stabile di programmazione delle politiche sociali e del lavoro locali (welfare di comunità), che integri gli attuali strumenti dei Piani di Zona, i Piani Sanitari Locali, i Patti Territoriali e i Piani Integrati Territoriali  La strategia operativa basata sull’empowerment del soggetto e della collettività di riferimento  Le azioni di sostegno all’individuo sono stabilite in funzione delle sue potenzialità e delle richieste ambientali  Lo sviluppo di una cultura comune tra i “nuovi” servizi pubblici per l’impiego e i servizi sociali e sanitari, sedimentabile attraverso percorsi di lavoro congiunto in iniziative di rete per l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo di soggetti deboli

10 12 maggio 2004A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone Favorire lo scambio Centralità della fiducia Individuazione dello scopo comune Definizione della programmazione Sviluppo appartenenza comune Sistema di regolazione Azioni di mainstreaming (sostenitori)

11 12 maggio 2004A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone Modelli organizzativi di governo e gestione di rete Gruppo di coordinamento ed operativo unificato intersistemi (Agenzia) Gruppo di coordinamento professionale unico e nodi operativi entro singoli sistemi (task force) Gruppo di coordinamento unico e delega a gruppo operativo di un unico sistema


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