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A cura della Task Force DPO Sintesi delle modifiche e integrazioni in chiave di genere accolte nella revisione di metà periodo del POR Sicilia 2000/2006.

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Presentazione sul tema: "A cura della Task Force DPO Sintesi delle modifiche e integrazioni in chiave di genere accolte nella revisione di metà periodo del POR Sicilia 2000/2006."— Transcript della presentazione:

1 a cura della Task Force DPO Sintesi delle modifiche e integrazioni in chiave di genere accolte nella revisione di metà periodo del POR Sicilia 2000/2006 e del CdP …Uomini e Donne compartecipi dello Sviluppo della Sicilia

2 a cura della Task Force DPO La revisione di metà periodo dei documenti programmatici Cosa si intende per “revisione di metà periodo”? Il Regolamento generale sui Fondi strutturali prevede che, conclusasi al 31.12.03 la prima fase del periodo di programmazione 2000- 2006, si possa riesaminare e, se necessario, adeguare i documenti programmatici regionali al fine di tenere conto delle esigenze avvertite nel corso dell’attuazione

3 a cura della Task Force DPO Genere e programmazione dei fondi strutturali Perché dedicare al genere un’attenzione particolare nella programmazione dei Fondi strutturali Il genere è una questione che non riguarda solo una minoranza Parlare di mainstreaming di genere nell’ambito della programmazione strutturale significa prendere in considerazione il modo in cui le politiche incidono in maniera diversa sugli uomini e sulle donne

4 a cura della Task Force DPO I passaggi fondamentali del processo di revisione I SOGGETTI AdG Servizio Politiche Trasversali Referente regionale di pari opportunità (U.O.P.O) Responsabili di Asse e di Misura Task force del DPO A.T. al POR Sicilia GLI STRUMENTI La lettura di genere dei documenti programmatrici Documenti di supporto tecnico predisposti dal DPO Tavoli d’Asse

5 a cura della Task Force DPO Le principali modifiche accolte nel POR Analisi della situazione di partenza: l’analisi viene integrata con un aggiornamento della “Situazione in termini di pari opportunità” Asse I e Asse II Nuova attenzione allo “Sviluppo partecipato”e alle modalità comunicative sensibili al genere Asse III Maggiore spazio alle politiche di conciliazione Asse IV Si è confermato l’impegno a migliorare i fattori di contesto economico- sociale; implementare le infrastrutture a servizio dei sistemi produttivi; promuovere condizioni per la conciliazione tra la vita lavorativa e familiare

6 a cura della Task Force DPO Le principali modifiche accolte nel CdP La conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare Un’organizzazione più flessibile degli orari di lavoro, il maggiore utilizzo dei congedi parentali, l’implementazione dei servizi per l’infanzia e di supporto ai soggetti non autosufficienti, una regolazione degli orari della città (ad es. orari di erogazione di pubblici servizi, orari di apertura e chiusura di scuole ed esercizi commerciali) che tenga conto delle diverse esigenze di uomini e donne impegnati tanto nel lavoro quanto nelle responsabilità familiari, l’affermazione di modelli culturali improntati ad una più equa distribuzione dei lavori di cura tra i sessi, potrebbero utilmente contribuire, in una prospettiva integrata, a consentire una maggiore presenza femminile sul mercato del lavoro ed un complessivo miglioramento delle condizioni di vita. LA CONCILIAZIONE NELLE MISURE DEL COMPLEMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL POR SICILIA Misura 3.09 - Sviluppo della competitività delle imprese con priorità alle PMI (FSE) Misura 4.02 – Potenziamento dei sistemi artigianali e commerciali (FESR) Sottomisura 4.02 a) - Riqualificazione infrastrutture a servizio delle PMI artigiane Misura 4.12 – Avviamento di sistemi di consulenza aziendale e di servizi di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole FEOGA Misura 4.17 – Interventi a sostegno della pesca e dell’aquacoltura, interventi di contesto (SFOP) Sottomisura b): azioni realizzate dagli operatori del settore

7 a cura della Task Force DPO Le principali modifiche accolte nel CdP INFORMAZIONE ORIENTAMENTO E ACCOMPAGNAMENTO ALLA CREAZIONE DI IMPRESE Nell'ottica di incidere positivamente sulla condizione femminile e di promuovere lo sviluppo di una cultura d'impresa,di particolare rilievo appaiano gli interventi atti a favorire l'ingresso e la permanenza delle donne sul mercato del lavoro: si pensi ad azioni che abbiano una forte ricaduta sul territorio in termini di posti di lavoro o ad interventi nel campo della formazione professionale, dell'aggiornamento delle competenze (formazione lungo tutto l'arco della vita ) per la promozione dell'imprenditoria femminile, soprattutto nell’ambito della micro e piccola impresa o nella cooperazione. L’'implementazione di servizi all’impiego su tutto il territorio con un approccio women friendly, può rappresentare un valido strumento di supporto impegnato nella promozione di azioni di sensibilizzazione e diffusione della cultura imprenditoriale e del gender mainstreaming. LA PROMOZIONE DELL’IMPRENDITORIALITA’ FEMMINILE NELLE MISURE DEL COMPLEMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL POR SICILIA Misura 2.03- Gestione innovativa e fruizione del patrimonio culturale Misura 3.09 - Sviluppo della competitività delle imprese con priorità alle PMI (FSE) Misura 3.12- Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro Misura 3.20- Internazionalizzazione dell’economia siciliana (ex 6.07) Misura 4.01- Potenziamento dei sistemi industriali Misura 4.15- Promozione dell’adeguamento e dello sviluppo delle zone rurali

8 a cura della Task Force DPO Le principali modifiche accolte nel CdP MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI VITA E DI ACCESSO AL MERCATO DEL LAVORO Il tema del miglioramento della qualità della vita, come asse di intervento per la programmazione di azioni volte al miglioramento delle condizioni di accesso al mercato del lavoro per le donne, nasce dalla necessità di intervenire sulle condizioni presenti nel territorio e nella vita, relative a quegli ostacoli che impediscono alle donne, in modo particolare, di costruire dei percorsi di formazione e di inserimento lavorativo adeguato alle loro potenzialità e desideri. Nasce anche dalla necessità, che l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro ha determinato, di integrare le politiche attive del lavoro con le azioni di sviluppo locale e di integrazione sociale. Altro tema connesso è quello che concerne i vincoli sociali ed i danni individuali dovuti al vissuto di violenza, intrafamiliare o sessuale. Le condizioni dettate dalla fragilità connessa alla violenza di genere e l’assenza nel territorio di adeguati servizi, impediscono alle donne di costruire quella progettualità che permetterebbe loro di inserirsi e/o di non ritirarsi nel o dal mercato del lavoro. LA PROMOZIONE DELL’ACCESSO AL MERCATO DEL LAVORO NEL CDP Misura 3.01- Implementazione e messa in rete dei servizi per l’impiego Misura 3.02- Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro Misura 3.04- Inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi svantaggiati Misura 3.11- Sostegno al lavoro regolare e all’emersione delle attività non regolari Misura 3.19- Promozione dell’integrazione sociale (ex 5.03)


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