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Quadro delle priorità 1. Reddito – Indipendenza – Lavori delle donne 2. Incremento dell’occupazione femminile – Incremento del tasso di attività femminile-

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Presentazione sul tema: "Quadro delle priorità 1. Reddito – Indipendenza – Lavori delle donne 2. Incremento dell’occupazione femminile – Incremento del tasso di attività femminile-"— Transcript della presentazione:

1 Quadro delle priorità 1. Reddito – Indipendenza – Lavori delle donne 2. Incremento dell’occupazione femminile – Incremento del tasso di attività femminile- Diminuzione del tasso di disoccupazione

2 Quadro delle priorità 1. Risorse umane:valorizzazione del potenziale occupazionale e imprenditoriale femminile Maggiore redditività della formazione Riduzione lavoro irregolare, sommerso Riduzione dei divari: carriere, ruoli, retribuzioni, settori Offerta posti di lavoro adeguati Reinserimento professisonale Servizi alle persone adeguati Miglioramento della posizione sul posto di lavoro Formalizzazione del valore economico delle attività di cura e creazione di attività sociali ed economiche

3 Quadro delle priorità Adeguamento del sistema di welfare locale e sviluppo economia sociale Piano dei tempi e degli orari delle città Infrastrutturazione civile-culturale adeguata Informazioni, orientamento e formazione per l’occupabilità delle risorse umane

4 Quadro delle priorità 2. Sviluppo del sistema delle imprese Presenza imprese femminili Presenza lavoro autonomo femminile Creazione nuove imprese e lavoro autonomo femminile Consolidamento e rafforzamento nuove imprese e lavoro autonomo

5 Quadro delle priorità Risorse umane adeguate/0ccupabilità/adattabilità Concentrazione degli aiuti/interventi nei settori innovativi, ad elevata base conoscitiva Servizi di sostegno alle imprese Servizi alle imprese femminili Accesso al credito-finanza innovativa-sviluppo dei servizi finanziari

6 Quadro delle priorità Informazioni, orientamento e formazione per l’adattabilità delle imprese Creazione e sviluppo di reti di relazione e diffusione dell’ innovazione Incentivi

7 Obiettivi prioritari Crescita dell’occupazione Aumento della partecipazione al lavoro Miglioramento della qualità del lavorare

8 Assumere le pari opportunità come rilevanti per le politiche generali, e quindi: contrastare le disuguaglianze tra donne e uomini, vigilare ed intervenire nei meccanismi di esclusione e discriminazione.

9 Gli obiettivi si articolano in cinque punti: 1.Pi ù donne ( e uomini) occupati/occupabili. 2.Promuovere una pluralit à di modelli di vita e di lavoro. 3.Rompere i meccanismi che escludono le donne dalle posizioni decisionali e dai posti migliori. 4.Migliorare la qualit à del lavorare. 5.Creare una cultura del “ lavorare con pari opportunit à”.

10 Le azioni 1.Pi ù donne ( e uomini) occupati/occupabili. 1.1 contrastare l ’ esclusione dal lavoro 1.2 orientare al lavorare 1.3 favorire l ’ inserimento 1.4 intervenire sui processi di passaggio tra scuola e lavoro 1.5 contrastare la segregazione scolastica e

11 Le azioni 2.Promuovere una pluralit à di modelli di vita e di lavoro. 2.1 Fare in modo che pi ù donne (e uomini) riescano a realizzare al meglio vita professionale e vita familiare.

12 Le azioni 3.Rompere i meccanismi che escludono le donne dalle posizioni decisionali e dai posti migliori. 3.1 Favorire scelte (di studio e professionali, per donne e uomini) non tradizionali. 3.2 Mettere in luce e contrastare i meccanismi che creano e mantengono disparit à tra donne e uomini:  nelle carriere  nelle retribuzioni  nei trattamenti previdenziali

13 Le azioni 4.Migliorare la qualit à del lavorare. 4.1 Pi ù sicurezza, dignit à, vivibilit à nei luoghi di lavoro. 5.Creare una cultura del “ lavorare con pari opportunit à”.

14 VISPO e i Fondi strutturali 4 Obiettivi prioritari: - migliorare le condizioni di vita al fine di rispondere meglio ai bisogni delle donne, - migliorare l’accesso delle donne al mercato del lavoro e alla formazione, - migliorare la condizione delle donne sul lavoro e redistribuire il lavoro di cura, - promuovere la partecipazione delle donne alla creazione di attività socio-economiche.

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16 VISPO e il FSE Ob.3 O biettivo: migliorare le condizioni di vita al fine di rispondere meglio ai bisogni delle donne - migliorare il sistema di welfare a livello territoriale, - creare e potenziare reti in grado rispondere ai bisogni delle persone e di offrire servizi alle famiglie con speciale riguardo ai servizi di prossimità, - potenziare e sostenere i servizi, i piani degli orari e dei tempi delle città, - favorire l’innovazione e il trasferimento di conoscenze in tema di servizi di prossimità;

17 VISPO e il FSE Ob.3 Obiettivo: migliorare l’accesso delle donne al mercato del lavoro e alla formazione - aumentare l’occupabilità femminile, - promuovere un approccio orientato al genere dell’insieme dei soggetti istituzionali con competenze nelle politiche del lavoro, - sostenere e promuovere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, sia nei settori produttivi ad alta concentrazione femminile sia in quelli innovativi ed emergenti, - diffondere competenze e metodologie tra gli operatori dei servizi per l’impiego sulla promozione delle pari opportunità, - sostenere e promuovere la partecipazione delle donne al sistema formativo, - promuovere e sensibilizzare l’adeguamento del sistema formativo alle problematiche di genere, - integrare i sistemi dell’istruzione, della formazione e della ricerca;

18 VISPO e il FSE Ob.3 Obiettivo: migliorare la condizione delle donne sul lavoro e redistribuire il lavoro di cura - ridurre i divari tra lavoratori e lavoratrici nei percorsi professionali e di carriera, - promuovere azioni di sostegno a favore di donne occupate con modalità contrattuali atipiche e/o discontinue al fine di stabilizzare le condizioni di lavoro e accrescere la conciliabilità tra vita lavorativa ed extra-professionale, - promuovere la partecipazione delle donne nei ruoli decisionali, - promuovere forme di incentivazione e/o criteri preferenziali nell’attribuzione di incentivi per le aziende che adottino orari, tempi e organizzazione del lavoro family friendly, - promuovere forme di accompagnamento per il rientro delle lavoratrici e dei lavoratori nei periodi di assenza per lavoro di cura, - promuovere l’adattabilità dei lavoratori e delle aziende;

19 VISPO e il FSE Ob.3 Obiettivo: promuovere la partecipazione delle donne alla creazione di attività socio - economiche - migliorare l’accessibilità e la fruizione per le donne delle leggi di incentivazione e sostegno alla creazione d’impresa, - stimolare e sensibilizzare il mondo del credito alla definizione di programmi orientati al genere nell’ambito del credito alle imprese, - creare un fondo di garanzia pubblico/privato finalizzato al credito per imprese e al lavoro autonomo femminile, - orientare l’imprenditorialità e il lavoro autonomo femminile verso ambiti produttivi in espansione e/o a carattere innovativo, - favorire la nascita, la localizzazione e la stabilizzazione di imprese femminili, in particolare legate allo sviluppo locale, - predisporre misure di accompagnamento alla creazione d’impresa da parte di donne e diffondere la cultura della imprenditorialità.

20 VISPO e i Fondi strutturali 4 Obiettivi prioritari: - migliorare le condizioni di vita al fine di rispondere meglio ai bisogni delle donne, - migliorare l’accesso delle donne al mercato del lavoro e alla formazione, - migliorare la condizione delle donne sul lavoro e redistribuire il lavoro di cura, - promuovere la partecipazione delle donne alla creazione di attività socio-economiche.

21 VISPO e il FSE Ob.3 Obiettivo: migliorare le condizioni di vita al fine di rispondere meglio ai bisogni delle donne - migliorare il sistema di welfare a livello territoriale, - creare e potenziare reti in grado rispondere ai bisogni delle persone e di offrire servizi alle famiglie con speciale riguardo ai servizi di prossimità, - potenziare e sostenere i servizi, i piani degli orari e dei tempi delle città, - favorire l’innovazione e il trasferimento di conoscenze in tema di servizi di prossimità;

22 VISPO e il FSE Ob.3 Obiettivo: migliorare l’accesso delle donne al mercato del lavoro e alla formazione - aumentare l’occupabilità femminile, - promuovere un approccio orientato al genere dell’insieme dei soggetti istituzionali con competenze nelle politiche del lavoro, - sostenere e promuovere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, sia nei settori produttivi ad alta concentrazione femminile sia in quelli innovativi ed emergenti, - diffondere competenze e metodologie tra gli operatori dei servizi per l’impiego sulla promozione delle pari opportunità, - sostenere e promuovere la partecipazione delle donne al sistema formativo, - promuovere e sensibilizzare l’adeguamento del sistema formativo alle problematiche di genere, - integrare i sistemi dell’istruzione, della formazione e della ricerca;

23 VISPO e il FSE Ob.3 Obiettivo: migliorare la condizione delle donne sul lavoro e redistribuire il lavoro di cura - ridurre i divari tra lavoratori e lavoratrici nei percorsi professionali e di carriera, - promuovere azioni di sostegno a favore di donne occupate con modalità contrattuali atipiche e/o discontinue al fine di stabilizzare le condizioni di lavoro e accrescere la conciliabilità tra vita lavorativa ed extra-professionale, - promuovere la partecipazione delle donne nei ruoli decisionali, - promuovere forme di incentivazione e/o criteri preferenziali nell’attribuzione di incentivi per le aziende che adottino orari, tempi e organizzazione del lavoro family friendly, - promuovere forme di accompagnamento per il rientro delle lavoratrici e dei lavoratori nei periodi di assenza per lavoro di cura, - promuovere l’adattabilità dei lavoratori e delle aziende;

24 VISPO e il FSE Ob.3 Obiettivo: promuovere la partecipazione delle donne alla creazione di attività socio - economiche - migliorare l’accessibilità e la fruizione per le donne delle leggi di incentivazione e sostegno alla creazione d’impresa, - stimolare e sensibilizzare il mondo del credito alla definizione di programmi orientati al genere nell’ambito del credito alle imprese, - creare un fondo di garanzia pubblico/privato finalizzato al credito per imprese e al lavoro autonomo femminile, - orientare l’imprenditorialità e il lavoro autonomo femminile verso ambiti produttivi in espansione e/o a carattere innovativo, - favorire la nascita, la localizzazione e la stabilizzazione di imprese femminili, in particolare legate allo sviluppo locale, - predisporre misure di accompagnamento alla creazione d’impresa da parte di donne e diffondere la cultura della imprenditorialità.

25 VISPO e gli Assi/Misure del FSE Ob.3 (Corrispondenze principali Obiettivi VISPOAssi/ Misure Ob.3 Migliorare le condizioni di vita al fine di rispondere meglio ai bisogni delle donne A2 – A3 / B1 / C3 – C4 / D3 – D4 / E1 Migliorare l’accesso delle donne al mercato del lavoro e alla formazione A1 – A2 – A3 / B1 / C1 – C2 - C3 – C4 / D3 – D4 / E1 Migliorare la condizione delle donne sul lavoro e redistribuire il lavoro di cura D1 – D2 - D3 – D4 / E1 Promuovere la partecipazione delle donne alla creazione di attività socio-economiche A2 – A3 / B1 / D3 / E1

26 DOMANDE VALUTATIVE (Miglioramento delle condizioni di vita al fine di rispondere meglio ai bisogni delle donne) Conciliazione tra lavoro e famiglia Sono stati sviluppati servizi di cura, politiche family friendly, iniziative di trasporto, congedo parentale, Piano degli orari, servizi di prossimità? Reti di infrastrutture civili e culturali adeguate ai bisogni delle persone Vi sono stati miglioramenti urbani ed ambientali che favoriscono la mobilità, la sicurezza? E’ stato migliorato il sistema di welfare? Equità di genere nel campo dello sviluppo locale e urbano Vi sono stati miglioramenti nella condizione occupazionale, lavorativa? Nei PIT, vi è stato il coinvolgimento dei settori a forte concentrazione femminile? Sono stati sviluppati interventi di conciliazione e formazione, volti alla componente femminile

27 DOMANDE VALUTATIVE (Miglioramento dell’accessibilità delle donne al lavoro e alla formazione) Incrementare l’occupabilità femminile E’ stata incrementata l’occupazione femminile? E’ stato promosso un approccio di genere nell’insieme dei soggetti istituzionali e del parttenariato economico e sociale? E’ migliorata la partecipazione delle donne nei settori in crescita? E’ migliorata la flessibilità in termini di localizzazione? Sono state costruite azioni di supporto al lavoro di cura per incrementare l’occupazione? Contrastare la segregazione orizzontale e verticale nel MdL E’ stata favorita la partecipazione delle donne a settori tradizionalmente maschili? Si è promossa la partecipazione delle donne nei settori della ricerca e sviluppo, tecnologia ed innovazione? E’ stata promossa la partecipazione di uomini nei settori dei servizi?

28 DOMANDE VALUTATIVE (Miglioramento della situazione lavorativa delle donne sul posto di lavoro e redistribuzione del lavoro di cura ) Sono state ridotte le disparità tra uomini e donne nei tassi di partecipazione alle attività di formazione continua e lungo tutto l’arco della vita? Sono stati favoriti interventi volti allo sviluppo delle carriere per le donne? E la loro partecipazione a posizione di vertice nelle organizzazioni del partenariato economico e sociale? Sono state sensibilizzate le parti sociali al fine di eliminare i divari retributivi? Sono state incrementate le dotazioni di strutture di servizio e di supporto alla cura? Sono stati adottati da aziende orari, tempi e organizzazione del lavoro family friendly?

29 DOMANDE VALUTATIVE (Promozione della partecipazione delle donne alla creazione di attività socio-economiche) Sono stati resi accessibili strumenti di incentivazione e sostegno alla creazione di impresa? In connessione con la promozione dell’imprenditorialità femminile sono stati previsti interventi di conciliazione? Sono migliorati i servizi finanziari? Si è favorito un riorientamento dei servizi di supporto alle PMI? Sono stati incentivati network e supportati quelli già esistenti? Sono state supportate le attività imprenditoriali femminili nei settori innovativi ad elevata base conoscitiva?


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