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PRELIEVI PER ESAMI EMATOCHIMICI

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Presentazione sul tema: "PRELIEVI PER ESAMI EMATOCHIMICI"— Transcript della presentazione:

1 PRELIEVI PER ESAMI EMATOCHIMICI
Docente : dott.ssa Suor Filomena Nuzzo Anno accademico

2 Prelievo ematico: introduzione in un vaso sanguigno di un ago allo scopo di prelevare sangue, generalmente ai fini diagnostici, raramente a scopo terapeutico (ES. SALASSO)

3 Prelievo ematico E' il tipo di prelievo più usato di competenza infermieristica. Consiste nell'estrarre un campione di sangue dal torrente ematico venoso. Per svolgere adeguatamente un prelievo ematico l'Infermiere deve possedere CONOSCENZE : - Principi scientifici - Indicazioni al prelievo prescritto - Patologia del paziente - Materiale necessario - Organizzazione del laboratorio analisi ABILITA' : - Esecuzione corretta della tecnica - Sapere organizzare e valutare il proprio lavoro - Valutare lo stato fisico e psicologico del paziente - Essere in grado di fornire le giuste e adeguate informazioni al paziente - Essere capace di trasmettere le informazioni relative alle funzioni svolte - Applicare le tecniche di asepsi e sterilita'

4 Le responsabilità infermieristiche
riguardano: - Sicurezza - Comfort - Efficacia - Economia La prescrizione di qualsiasi tipo di prelievo spetta al medico. A prescrizione medica avvenuta, l'Infermiere   deve provvedere al prelievo di sangue con: - Il giusto protocollo - Alla giusta ora Con il materiale adeguato - E … al paziente giusto

5 PREPARAZIONE DEL MATERIALE
- Moduli esami da effettuare - Per l' esecuzione di un solo prelievo è sufficiente porre il  materiale su un vassoio - Per l' esecuzione di più prelievi è opportuno l'utilizzo di un carrello Materiale occorrente sul carrello adibito ai prelievi ematici: vano superiore: porta cotone, cerotto di carta, arcella, laccio emostatico, disinfettante; cassetti: aghi a farfalla di varie misure, adattatori sistema vacutainer, aghi vacutainer, supporto adattatore, tappini perforabili, siringhe monouso, provette di riserva . vano sottostante: contenitore per la raccolta delle provette piene, contenitore per smaltimento  taglienti, contenitore per materiale infetto

6 Il sistema Vacutainer, per il prelievo, il trattamento e la conservazione dei campioni ematici venosi, è costituito da tre componenti fondamentali:

7 I dispositivi per l’accesso Venoso :  aghi dedicati, adattatore Luer e i set da prelievo con ago
di sicurezza. Tutti i dispositivi sono sterili, in confezione singola con sigillo di sicurezza e classificati in base al diametro esterno . L’ampia gamma consente di adottare, in ogni situazione operativa la soluzione più idonea sia per il comfort del paziente, sia per la sicurezza degli operatori. Gli accessori dedicati :  diverse tipologie di prodotti e di sistemi integrati per l’appropriato utilizzo e il sicuro smaltimento degli aghi.

8 Le provette sottovuoto: provette aspirazione precalibrata, pre-etichettate ed internamente sterili. La gamma comprende provette con e senza additivi, in vetro rinforzato o in struttura polimerica (PET) per meglio assecondare le necessità analitiche del laboratorio. Il tappo di sicurezza Hemogard® riduce drasticamente l’ esposizione al rischio biologico sia nel momento del prelievo che durante il trattamento dei campioni ematici, consentendo agli Operatori Sanitari di lavorare nella massima sicurezza. Le diverse versioni di provette proposte, che differiscono per caratteristiche tecniche e vantaggi applicativi, sono tutte compatibili con la linea di prodotti per l’accesso venoso e con gli accessori che completano il sistema di prelievo e ne garantiscono la migliore sicurezza e qualità operativa.

9 Preparare il materiale
Compilare in modo completo il Foglio di laboratorio - oppure Etichettare la provetta; Iscrizione sulle provette Vacutainer (notare il nome del paziente e il codice di ricovero assolutamente prima della presa di sangue) Montare l’ago sul supporto

10 Attività Infermieristiche :
FASE PREPARATORIA Tutti i giorni dopo la visita medica, l'Infermiere deve annotare sull'apposito diario infermieristico i vari esami ematici richiesti durante il giro visita . Contemporaneamente viene compilata l'apposita richiesta e/o etichetta che accompagnera' le provette dopo l'esecuzione dell'esame. Il paziente mantiene il digiuno per ore prima dell'esecuzione del prelievo ematico, ad eccezione di esami urgenti o di altri che non necessitano del digiuno.

11 ☼ controllo dell'ambiente (devono essere allontanate le fonti di
Prevenire la contaminazione: ☼ controllo dell'ambiente (devono essere allontanate le fonti di contaminazione come ad es. storte, padelle ecc) ; ☼ controllo luminosità ; Non eseguire prelievi durante il rifacimento dei letti Lavaggio mani

12 VALUTAZIONE DEL PAZIENTE
Valutare l'eta' e le capacità di collaborazione del paziente . Controllare anomalie agli arti . Controllare le condizioni della cute: ematomi, lesioni…. Valutare le condizioni delle vene: calibro, elasticità parete… Individuare le sedi adeguate per l'esecuzione del prelievo . Non eseguire prelievi nello stesso braccio della Fistola AV. Non eseguire prelievi a livello dei polsi in pazienti con IR per non  produrre lesioni venose  che possono compromettere il confezionamento della Fistola AV.

13 PREPARAZIONE PAZIENTE
Assicurarsi del rispetto del digiuno. Verificare se il paziente è informato e se ha gia avuto precedenti esperienze (negative o positive) . Allontanare i visitatori; eventualmente lasciare le persone significative in situazioni particolari .

14 FATTORI DETERMINANTI PER LA SCELTA DELLA VENA
Si  sceglie una vena ben evidente ,elastica e facilmente palpabile ,in modo da evidenziarne la direzione e la profondità. E' necessario tenere conto delle condizioni delle vene e della patologia del paziente in modo da salvaguardarne  il  patrimonio  venoso ( es. vasculopatici, nefropatici …). Tenere conto di eventuali terapie infusionali in corso . LE SEDI DEL PRELIEVO PIU' COMUNEMENTE USATE SONO: - Piega del gomito ; - Avambraccio ; - Raramente dorso della mano e caviglia ;

15 Preparare il paziente Sdraiare il paziente in una posizione comoda e informarlo. Appoggiare convenientemente il braccio: per cercare la vena usare il laccio emostatico.

16 Preparazione per il prelievo
Posare il laccio emostatico Disinfettare ampiamente il luogo di punzione

17 Inserire l’ago nella vena Inserire la provetta Vacutainer
Inserire l’ago nella vena, non sciogliere il laccio emostatico. Inserire la provetta Vacutainer Lasciarla riempire di sangue Se servono più provette Vacutainer, sostituirle con cautela senza spostare l’ago: tenere ben fermi supporto e ago

18 Togliere le provette Vacutainer Capovolgere delicatamente.
Estrarre il supporto del Vacutainer con l’ago Sciogliere il laccio emostatico Comprimere il luogo della punzione con un tampone imbevuto di disinfettante alcoolico

19 Tenere sollevato il braccio Applicare un cerotto con medicazione
Comprimere Tenere sollevato il braccio Applicare un cerotto con medicazione Eliminare e ristabilire il materiale Portare il più rapidamente possibile al laboratorio il sangue con il foglio di laboratorio o con l’apposita etichetta che indica la tipologia di esami.

20 DOPO IL PRELIEVO : EVITARE L'EMOLISI
L'emolisi è la fonte più frequente di errore nell'analisi del sangue. Determina risultati errati in alcuni esami : potassio, enzimi ecc. ecc. Può avvenire in seguito a : - utilizzo provette calde (il calore emolizza il sangue); - aghi con calibro troppo piccolo   ( G.23 ) ; aspirazione violenta; - sbattimento delle provette; - errata conservazione del campione ( posizione della provetta ).

21 IL SANGUE PRELEVATO Le provette con il sangue per analisi sul plasma devono essere delicatamente capovolte affinche‘ il sangue si mescoli con l'anticoagulante . Sistemare le provette senza anticoagulante in posizione verticale .

22 MODALITA' D’ INVIO DELLE PROVETTE IN LABORATORIO
Terminati i prelievi venosi  si provvede ad inserire tutte le provette di uguale colore negli appositi contenitori. Alcune provette  particolari es. Ammonio, Pth ecc., devono pervenire nel servizio di laboratorio in un contenitore con ghiaccio . N. B. TUTTI I CAMPIONI DEVONO ESSERE  TRASPORTATI NEI CONTENITORI  METALLICI O IN CASSETTINE DI   SICUREZZA.


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