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BIBLIOGRAFIA UTILIZZATA Grigorij Sur, Gli ebrei di Vilna. Una cronaca dal ghetto 1941-1944. A cura di Vladimir Porudominskij, traduzione dal russo di Paola.

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1 BIBLIOGRAFIA UTILIZZATA Grigorij Sur, Gli ebrei di Vilna. Una cronaca dal ghetto 1941-1944. A cura di Vladimir Porudominskij, traduzione dal russo di Paola Buscaglione Candela, Firenze, la Giuntina, 2002 Dina Porat, The Jewish Councils of the Main Ghettos of Lithuania: A Comparison. Modern Judaism, Vol. 13, No. 2 (May, 1993), pp. 149-163 Samuel Gringauz, Some Methodological Problems in the Study of the Ghetto. Jewish Social Studies, Vol. 12, No. 1 (Jan., 1950), pp. 65-72

2 LITUANIA (1918-1941) Centro di vita culturale ebraica Si proclama indipendente nel 1918, trasformandosi in repubblica dopo la firma del trattato di Brest- Litovsk Diatribe con la Polonia alla quale è costretta a cedere Vilna nel 1922 1939/1940: Entra nell’orbita tedesca in seguito al patto Molotov – Von Ribbentrop anche se ben presto viene ceduta all’Unione Sovietica per una maggior porzione di territorio in Polonia

3 LITUANIA (1918-1941) Primo paese ad essere invaso dalla Germania dopo la decisione di attaccare l’Unione Sovietica Fa parte del Reichkommissariat Ostland ed è una dei quattro General bezirk 24 giugno conquistata Vilna

4 GRIGORIJ SÛR Nasce a Vilna nel novembre 1888 Con l’occupazione tedesca viene rinchiuso nel ghetto dove lavora presso la pellicceria Kailis Ci ha lasciato 39 quaderni con i suoi scritti in merito alla vita nel ghetto La sua opera giunge a noi grazie al lavoro di Ona Simajte Ciò che scrive non è un diario ma una cronaca

5 CONTENUTO DEL TESTO Descrizione dei massacri Azioni volte allo sterminio della popolazione ebraica Sadismo e ipocrisia dei nazisti Politica del “divide et impera”

6 VITA NEL GHETTO «Stato nello stato» Tra gli ebrei rinchiusi 2 linee di condotta verso i nazisti: LINEA EROICA e LINEA PRAGMATICA

7 LINEA EROICA Inizia a maturare nel giugno 1943 con la cosiddetta «Rivoluzione di palazzo», guidata da Josef Glazman, uno dei fondatori dell’FPO A causa della mancanza di armi l’unica soluzione è provare la fuga nei boschi

8 LINEA PRAGMATICA Promossa dal capo del ghetto JACOB GENS Collaborazione con i tedeschi→ Bisogna temporeggiare il più possibile in attesa di tempi migliori È quella che alla fine prevale come nel caso dell’eccidio di Ošmiany

9 DISCORSO SULL’ECCIDIO DI OŠMIANY (27 ottobre 1942) "Amici miei, vi ho invitato qui oggi per parlarvi di una delle più immani tragedie della vita ebraica: ebrei che mandano a morte altri ebrei... Una settimana fa Weiss venne e ci ordinò nell'interesse della SD di procedere a Oszmiana. Disse che in quel ghetto vi erano circa 4.000 ebrei e che era impossibile tenervi quel numero, il ghetto doveva essere ridotto, la gente di cui i tedeschi non avevano bisogno doveva essere selezionata ed uccisa. In primo luogo le donne i cui mariti sono stati catturati lo scorso anno dai sequestratori, e i loro figli. In secondo luogo le famiglie con molti figli... Ci è stato ordinato di selezionare almeno 1.500 persone. Abbiamo risposto che non potevamo colmare tale quota. Abbiamo mercanteggiato. La verità è che 406 anziani sono stati scelti a Oszmiana e consegnati. Quando all'inizio Weiss venne a richiedere donne e giovani, gli dissi che al loro posto dovevano prendere le persone anziane. Rispose: "I vecchi moriranno comunque durante l'inverno e noi siamo obbligati a ridurre la popolazione del ghetto ora". La polizia ebraica ha salvato tutti coloro che dovevano vivere. Quelli i cui giorni erano in ogni caso prossimi alla fine dovettero andare... Non è mio desiderio sporcarmi le mani e mandare i miei agenti a eseguire questo spregevole lavoro. Ma oggi vi dico, è mio dovere sporcarmi le mani, poiché ora il popolo ebraico sta attraversando la sua epoca più terribile. "

10 L’INIZIO - 1941 Il racconto di Šur inizia a partire dalla notte tra il 21 e il 22 giugno I tedeschi entrano a Vilna il 24 (subito i cosiddetti “attivisti” lituani iniziano delle retate contro i bolscevichi e gli ebrei con quest’ultimi che vengono rapinati e fucilati) Il comandante Von Ostmann, a partire dal 3 luglio, introduce le prime norme contro gli ebrei che vengono integrate con la successiva gestione di Zehnpfenning

11 L’INIZIO - 1941 A fine agosto iniziano i primi pogrom 6 Settembre: → Inizia il trasferimento degli ebrei nel ghetto (Inizialmente i ghetti sono 2: Il numero 1 comprende parte della via Rudnizkaja, le vie Dispenskaja, Mjasnaja, Gospital’naja, Strasun e parte del vicolo Lidskij mentre il numero 2 occupa parte della via Antokol’skaja, le vie Evrejskaja, Stekljannaja e Gaon / popolazione nel ghetto 1: 29000 persone circa popolazione del ghetto 2: 9000

12 L’INIZIO - 1941 Primi lavori forzati per gli ebrei, soprattutto in fabbriche e cantieri Dal 2 al 21 ottobre iniziano i trasferimenti nel ghetto 1, con la soppressione del 2 15 ottobre: I tedeschi, visto l’alto numero di persone in possesso dei permessi di lavoro distribuiscono 3000 Scheine gialli in sostituzione degli altri (Distribuiti dall’ufficio del lavoro – ogni impresa tedesca presso cui lavorano degli ebrei riceve un numero molto ristretto di permessi → Spesso lotta fra gli ebrei per riceverli anche a costo di sborsare cifre imponenti)

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14 1942 11 luglio → I tedeschi sciolgono lo Judenrat ufficialmente a causa della lentezza con cui venivano eseguiti gli ordini (E’ probabile invece che ciò possa essere stato dovuto dal fatto che il consiglio ebraico avesse evitato in tutti i modi di soddisfare la loro richiesta di un’epurazione di tutti i ragazzi al di sotto dei 13 anni)

15 LA CHIUSURA – settembre 1943 Tra il 23 e il 25 settembre il ghetto viene evacuato (Alla vigilia si annuncia agli ebrei che sarebbero stati trasferiti nel ghetto di Shavli e nel campo di lavoro di Vejvarig in Estonia) Al termine dell’evacuazione sono rimasti in tutta Vilna un migliaio nel blocco della fabbrica Kailis, un migliaio di persone nel blocco delle officine automobilistiche militari, 50 nell’ospedale militare e 70 che lavoravano in laboratori della Gestapo

16 DOPO LA CHIUSURA DEL GHETTO Il racconto di Šur prosegue narrando le vicende che avvengono alla fabbrica dove lavora e nelle fabbriche limitrofe 27 marzo 1944 con la descrizione del cosiddetto «RAPIMENTO DEI BAMBINI» si conclude il manoscritto di Šur

17 GLI EBREI, IL GHETTO, L’ATTEGGIAMENTO VERSO ESSO OSKAR GLIK (Nasce in Polonia poi si trasferisce a Vienna fino a quando, con l’annessione dell’Austria da parte della Germania, decide di trasferirsi a Varsavia, Riga e infine Vilna. Grazie alla conoscenza di un amico d’infanzia, militare nell’esercito tedesco, riesce ad ottenere un lavoro presso la fabbrica di pellicce Kailis e a nascondere la sua origine ebraica grazie ad un nuovo passaporto → Cerca così di salvare il maggior numero di ebrei dalla morte proponendo ai tedeschi un progetto di riqualificazione della fabbrica di pellami e pellicce ma alla fine viene scoperto e fucilato nell’ottobre 1942)

18 GLI EBREI, IL GHETTO, L’ATTEGGIAMENTO VERSO ESSO FECCIA (Nome dispregiativo con cui vengono definiti quegli ebrei che, seppur disonesti riescono ad ingraziarsi i potenti e a fare affari sporchi con lituani e tedeschi → esponenti di questa banda si macchiano dell’omicidio e della decapitazione di un uomo con cui erano in affari di riciclaggio di denaro → Alcuni membri sono costretti a confessare chi sono stati gli esecutori materiali dell’omicidio → il 4 giugno 1942 gli ebrei, in presenza delle autorità tedesche del ghetto impiccano gli omicidi (“I tedeschi rimasero molto soddisfatti: gli ebrei stessi avevano imparato il mestiere del carnefice. Che depravazione! Nel ghetto dove, sembrava, tutti erano resi uguali dal timore della costante attesa della morte, esistevano ladri, assassini, provocatori, denunziatori, agenti segreti e infine carnefici”)

19 GLI EBREI, IL GHETTO, L’ATTEGGIAMENTO VERSO ESSO Šur (“Coloro che sono venuti ad ascoltare il concerto non vogliono assolutamente uccidere nessuno. Forse […] in realtà non vogliono questo, non vogliono far del male a ciascun innocente; è qualcun altro che li ha strappati alle loro consuete, pacifiche occupazioni e ha intossicato le loro anime con l’astio e con l’odio verso il prossimo ed è intenzionato a usarli come strumenti per il raggiungimento dei propri fini barbari, disumani, per tradurre in realtà le nuove dottrine menzognere”)

20 GLI EBREI, IL GHETTO, L’ATTEGGIAMENTO VERSO ESSO “Una vecchietta malata, ripiegata su se stessa, debole al punto che quasi non si reggeva in piedi, si era trascinata fino al primo e al secondo blocco del Kailis pregando di accoglierla almeno per la notte, ma tutte le porte rimasero chiuse. Tutti temevano i suoi cenci, i suoi pidocchi, avevano paura di contagiarsi, temevano per sé, per la propria pelle, temevano di disubbidire ai tedeschi. […] Se i tedeschi avessero avuto il sospetto che nel blocco c’era un caso di tifo, avrebbero eliminato l’intero blocco. L’anziana fu costretta a morire in strada, come un cane randagio”.

21 GLI EBREI, IL GHETTO, L’ATTEGGIAMENTO VERSO ESSO ZELIG KALMANOVITCH (Autore anch’esso di un diario a Vilna - egli loda la selezione in Oszmiana come un atto inevitabile, chiama Gens un eroe) → Nel suo diario scrive però anche La vigilia di Simchat Torah, su invito del rabbino, sono andato per i servizi in una casa che prima era una sinagoga ed ora era una scuola di musica... Ho detto poche parole: 'La nostra canzone e la danza sono una forma di culto. La nostra gioia è dovuta a colui che decreta la vita e la morte. Qui, in mezzo a questa piccola congregazione, nella sinagoga poveri e rovinati, siamo uniti con tutta la casa d'Israele, non solo con quelli che sono qui oggi... So che il popolo ebraico vivrà... E ogni giorno il Santo, benedetto Egli sia, nella sua misericordia ci dà un dono che noi accogliamo con gioia e grazie al suo santo nome.)

22 VILNA E IL RAPPORTO CON GLI ALTRI GHETTI LITUANI DIVERSITA’ ESTERNE Nell’estate 1943 Shavli e Kovno sono trasformati in campi di concentramento, mentre Vilna viene chiuso con gli ultimi abitanti rimasti che sono o uccisi oppure trasferiti in Estonia I ghetti di Shavli e Kovno sono isolati dalla città, mentre quello di Vilna si trova all’interno di essa

23 VILNA E IL RAPPORTO CON GLI ALTRI GHETTI LITUANI DIVERSITA’ INTERNE Differenze tra Shavli e Kovno (I membri dello Judenrat non sono stati eletti attraverso un decreto tedesco ma dalle persone del luogo, conosciute già da prima dello scoppio delle ostilità) e Vilna (Inizialmente anche qua i membri sono indicati dalle persone del luogo ma vengono ben presto assassinati dai tedeschi e sostituiti da persone sconosciute) Gens utilizza molto spesso la polizia che creano un clima di terrore e operano attraverso punizioni molto severe mentre Elkes e Leibowitz sono molto meno oppressivi con la popolazione A Vilna si è molto più propensi a consegnare gli ebrei alla Gestapo, soprattutto quelli più anziani o dalle condizioni di salute più precarie mentre a Kovno i giudici e i rappresentanti del consiglio giurano di operare secondo i valori morali e la responsabilità collettiva → Diversi consiglieri a Kovno e Shavli si offrono come ostaggi da prendere al posto di altri prigionieri del ghetto, e in altri casi membri di questi consigli sono stati arrestati e torturati

24 VILNA E IL RAPPORTO CON GLI ALTRI GHETTI LITUANI ELEMENTI IN COMUNE INTERNI Distribuzione di certificati di lavoro che permettevano alle persone più forti di sopravvivere Nonostante le pessime condizioni igieniche non si sono verificate grandi epidemie, la fame non ha raggiunto i livelli di alcuni ghetti in Polonia, le strade erano pulite

25 CONCLUSIONI Abbiamo visto come vi siano state numerose problematiche, non solamente nel rapporto tedeschi / ebrei, ma anche in quello degli stessi ebrei nei confronti di altri ebrei e del ghetto → Per Samuel Gringauz le problematiche nello studio sono essenzialmente metodologiche in quanto è necessario capire la distinzione tra i rapporti sociali nel ghetto che sono stati regolamentati dall'esterno e quelle verificatesi da condizioni interne. Il ghetto moderno, a differenza di quello medievale, è un caso di comunità FULLFLEDGED ( “ a tutti gli effetti”)


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