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2 BASILEA II Banca - impresa. BASILEA II2 IL RUOLO DEGLI ISTITUTI DI CREDITO Otto classi per distinguere i clienti buoni ed individuare in anticipo i.

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1 2 BASILEA II Banca - impresa

2 BASILEA II2 IL RUOLO DEGLI ISTITUTI DI CREDITO Otto classi per distinguere i clienti buoni ed individuare in anticipo i futuri default

3 BASILEA II3

4 4

5 5 Come le banche misurano limpresa

6 BASILEA II6 Il nuovo diritto societario e la riforma fiscale hanno introdotto una serie di previsioni che consentiranno alle imprese (in particolare alla PMI), di ottenere un buon rating. Ricordiamo che Basilea II entrerà in vigore nel 2007, ma è previsto che le relative procedure siano sottoposte a tre anni di test (quindi dal 2004).

7 BASILEA II7 Nellottica del rating assume rilievo ladozione di scelte statutarie che privilegiano la stabilità del patrimonio sociale e della compagine stessa, ad esempio riducendo le ipotesi di recesso, escludendo il sistema monistico* e cercando di creare regole che consentano una chiara governance. * SISTEMA MONISTICO Il sistema monistico è forse il più innovativo tra i nuovi sistemi introdotti. Il controllo e i poteri di gestione sono accentrati in un unico organo: il consiglio di amministrazione. Il consiglio nomina un comitato col compito di effettuare un controllo interno sulla gestione.

8 BASILEA II8 Altrettanto importante è una chiara informativa contabile e finanziaria, seppure non imposta per le società non tenute allapplicazione degli Ias/Ifrs*, ma della quale possono individuarsi richiami in taluni passaggi del codice civile. Con particolare attenzione allinformativa contabile, si notano le informazioni richieste in nota integrativa che, correttamente evidenziate, agevolano la procedura di determinazione del rating. * IAS/IFRS Gli International Accountig Standards (IAS) ridenominati IFRS, International Financial Reporting Standards, sono i principi contabili internazionali che introducono nuove logiche e regole di redazione dei bilanci.

9 BASILEA II9 La direttiva n. 62/2005 prevede lintroduzione dei due principi chiave di prevalenza della sostanza sulla forma (es: leasing contabilizzato secondo il metodo finanziario piuttosto che patrimoniale) e del fair value*, che obbliga le imprese alla redazione del rendiconto finanziario come pure di un ulteriore prospetto di stato patrimoniale basato sulla distinzione tra attività e passività correnti e non correnti. È naturale ed evidente che effettuare tale redazione sarà interesse delle imprese al fine di ottenere un buon rating. * FAIR VALUE (VALORE TEORICO) Valore di unopzione derivato dalluso di un modello probabilistico di valutazione, attraverso cui sia il venditore che il compratore raggiungono il punto di equilibrio.

10 BASILEA II10 I timori delle imprese

11 BASILEA II11 Le imprese sembrano essere molto perplesse. Si è evidenziato soprattutto il timore della perdita del contatto personale con la banca, ma la preoccupazione più insistente è che con il rating vengano standardizzati tutti i processi di valutazione e che lattribuzione del credito si realizzi attraverso lelaborazione meccanica dei dati.

12 BASILEA II12 Nelle banche, la valutazione basata sul rating non comporta solo modifiche organizzative per la creazione e gestione dei sistemi interni di valutazione. Allo stesso modo nelle imprese, il rating non comporta solo la predisposizione di dati quantitativi per lanalisi del rischio finanziario e dati qualitativi per la valutazione del rischio dimpresa. Il nuovo accordo impone un cambiamento nellimpostazione del rapporto banca-impresa.

13 BASILEA II13 Il cambiamento imposto da Basilea II Il credito rappresenta la fonte primaria di finanziamento delle imprese e svolge un ruolo rilevante nella crescita delle imprese. Questo ha fatto sì che le imprese italiane siano riuscite ad affermarsi, soprattutto a livello internazionale. Il panorama bancario però è molto cambiato, soprattutto per quanto riguarda: 1.Il credito, che da solo non è più sufficiente per lo sviluppo dellimpresa; 2.Il nuovo ruolo delle banche.

14 BASILEA II14 1.Il credito da solo non è più sufficiente a sostenere la crescita delle imprese e che un ruolo nuovo deve essere attribuito alla finanza: le imprese devono passare da una finanza residuale a una finanza peculiare in relazione a ciascuna tappa del ciclo di vita dellimpresa o del prodotto; deve quindi essere rafforzata la funzione finanziaria per trasformare la gestione familiare della finanza in finanza dimpresa e consentire allimpresa il corretto utilizzo delle fonti finanziarie rispetto ai fabbisogni. 2.Le banche possono però ricoprire un ruolo significativo nello sviluppo delle imprese, sia promuovendo lutilizzo di nuovi strumenti di finanziamento sia trasformandosi in partner delle imprese, sostenendole nei processi di crescita. Quindi, non più banche come semplici erogatrici di credito, ma soggetti capaci di sostenere il sistema produttivo attraverso lofferta di servizi e consulenza.

15 BASILEA II15 Autovalutazione da parte dellimpresa e attribuzione del rating

16 BASILEA II16 Il sistema di rating interno è per definizione un insieme di dati e modelli comportamentali utilizzati dalla banca per la gestione del rischio di credito. Un sistema di rating interno può essere definito come un insieme di metodologie e processi organizzativi che consentono la classificazione del merito creditizio dei clienti e la ripartizione in classi differenziate di rischiosità. La probabilità di default è la variabile più importante da considerare e molto spesso sarà lunico parametro stimato internamente dalle banche.

17 BASILEA II17 Steps 1.Stima di un indicatore: che differenzia in modo significativo imprese normali e in crisi; che permetta di ottenere una graduazione del livello di rischio associato ad ogni impresa; 2.Schematizzazione delle fasi di analisi che portano allattribuzione del rating: la formazione di un campione da analizzare; lidentificazione dellefficacia di un indicatore sintetico di rischio; la verifica dellefficacia previsionale; lattribuzione della probabilità di default (PD); 3.Nellattribuzione del rating non utilizzare solamente procedure automatiche, ma integrare con sistemi di apprezzamento soggettivo. PD = rischio di fallimento.

18 BASILEA II18 METODOLOGIA OTTIMALE INFORMAZIONI QUALITATIVE INFORMAZIONI QUANTITATIVE + METODO SOGGETTIVO METODO OGGETTIVO

19 BASILEA II19 LEFFICACIA DEI SINGOLI INDICI DI BILANCIO Scarsa efficacia per gli indici di redditività operativa. (MOL/Vendite) I ratios di efficienza dimostrano scarsa capacità di individuare la crisi dimpresa. Gli indici di liquidità sono poco accurati. Gli indici maggiormente accurati sono quelli che mettono in relazione redditività e cash flow (flusso di cassa) con lindebitamento dellimpresa, espresso sia come stock che in termini di oneri finanziari. Il rischio di fallimento deriva principalmente dalla debolezza finanziaria in rapporto al risultato della gestione! MOL= Margine Operativo Lordo

20 BASILEA II20 Centrale dei rischi La centrale rischi fornisce alle banche la situazione debitoria del cliente e dei suoi coobbligati. Le banche non dovrebbero però prendere decisioni basandosi soltanto su questi dati i quali fotografano soltanto la situazione attuale o passata (aggiornata ai soli 60 gg. precedenti). Oggi il problema di molte imprese si ritrova nel poco, se non nullo, utilizzo di procedure formalizzate per decidere le politiche dinvestimento. Sulla base di ipotesi sulla futura attività industriale è possibile ottenere: La proiezione razionale della dinamica finanziaria; La verifica della fattibilità dei piani in termini di - investimenti/disinvestimenti - politica di finanziamento

21 BASILEA II21 Cosa fare quindi per migliorare il rating? Meno evasione fiscale e più capitale proprio; Le operazioni di window dressing devono avere un peso limitato; Le relazioni di clientela continueranno ad essere importanti come la trasparenza e la reputazione. WINDOW DRESSING (PREPARAZIONE DI FINESTRA) quando i gestori acquistano titoli dei loro portafogli per migliorare la performance dei fondi. Nel linguaggio contabile finanziario era la pratica eseguita dalle banche commerciali inglesi che richiamavano i prestiti concessi alle case di sconto in occasione della preparazione dei loro rendiconti in modo da presentare una situazione apparentemente più che buona.

22 BASILEA II22 Limpresa dovrà essere consapevole delle proprie caratteristiche finanziarie, riconoscendo: Il suo posizionamento nel contesto competitivo; Leffetto di alcune decisioni sul profilo di rischio dellimpresa.

23 BASILEA II23 Il rapporto Banca-Impresa sarà maggiormente orientato alla trasparenza reciproca: sarà interesse comune di Banca e Impresa affidata fornire ed ottenere informazioni per una corretta valutazione del rischio.

24 BASILEA II24 I CONFIDI I Confidi sono organismi aventi struttura cooperativa o consortile che prestano garanzie a favore delle imprese socie o consorziate. Essi sono iscritti, ai sensi dellarticolo155, 4° comma, del Decreto legislativo n° 385/99 nellapposita sezione dellelenco tenuto dallUfficio Italiano dei Cambi. Associarsi in cooperative o consorzi per costituire un Confidi risponde allesigenza dei piccoli imprenditori di aumentare la propria forza contrattuale nei rapporti con il mondo bancario. COVENANTS Clausole contrattuali con cui si obbliga il mutuatario a rispettare determinati requisiti legali o finanziari. GARANZIA REALE Ipoteca e pegno sono esempi di garanzie reali. L'ipoteca è un diritto di garanzia che attribuisce al creditore, in caso di insolvenza del debitore, il potere di espropriare il bene sul quale l'ipoteca è stata iscritta e di essere soddisfatto con preferenza sul prezzo ricavato dalla vendita. Il pegno è anch'esso un diritto reale che il debitore o un terzo concede al creditore su una cosa mobile a garanzia di un credito. Nel pegno il possesso della cosa passa al creditore. GARANZIA PERSONALE E' l'atto con cui un soggetto, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l'adempimento di una obbligazione altrui. La garanzia è personale perché il creditore può soddisfarsi sopra il patrimonio di una persona diversa dal debitore.


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