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I VULCANI.

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Presentazione sul tema: "I VULCANI."— Transcript della presentazione:

1 I VULCANI

2 Un vulcano e’ una struttura geologica complessa, che si genera all'interno della crosta terrestre per la risalita, in seguito ad attivita’ eruttiva, di massa rocciosa fusa (chiamata magma) formatasi al di sotto o all'interno della crosta terrestre.

3 TIPI DI MAGMA MAGMA PRIMARIO MAGMA ANATETTICO
fonte prima di tutti i diversi tipi di magma, è costituito dal magma ultrafemico che compone la parte più superficiale del mantello terrestre, a diretto contatto con la crosta terrestre sovrastante. Tale magma avrebbe subito una progressiva acidificazione fino a produrre la maggior parte delle rocce che compongono la crosta continentale.  MAGMA ANATETTICO si formerebbe invece per fusione parziale dei componenti bassofondenti sialici delle rocce che costituiscono la crosta continentale. Tale magma, fortemente viscoso per la bassa temperatura ( °C) e per la forte presenza di silice, tende a muoversi con difficoltà, raffreddandosi in loco con formazioni di plutoniti

4 TIPI DI MAGMA I magmi sono attualmente classificati in base alla percentuale di silice presente nel fuso: su tale base, i magmi si suddividono in: acidi, neutri, basici,ultrabasici. Magmi acidi. Sono ricchissimi in silicio e alluminio, Le rocce derivate da questi magmi sono dette acide o sialiche (dalle iniziali degli elementi più abbondanti, il silicio e l'alluminio). Magmi intermedi. Hanno una composizione intermedia (dal 52 al 65% in peso di silice) e danno origine a rocce neutre, con densità superiore a quella delle rocce acide e con un rapporto equilibrato fra alluminosilicati e silicati. Magmi basici. Hanno una quantità bassa di silice (inferiore al 52%) ma sono relativamente più ricchi in ferro, magnesio e calcio; essi danno origine a rocce in genere scure (dal verde al grigio scuro e al nero), genericamente, femiche (dalle iniziali di ferro e magnesio). Magmi ultrabasici (poverissimi in silice). In questi magmi la parte in silice è inferiore al 45% in peso. Le rocce cui danno origine sono dette ultrabasiche o ultrafemiche; sono tutte di colore molto scuro, hanno densità elevata (3 g/cm3 o superiore) e sono formate essenzialmente da silicati di ferro e magnesio.

5 TIPI DI ATTIVITA’ EFFUSIVA ESPLOSIVA
Attività esclusiva di vulcani con magma basico. L’edificio del vulcano con questa attività è a scudo ESPLOSIVA Attività esclusiva di vulcani con magma acido. Questa attività è tipica degli stratovulcani

6 STRUTTURA

7 EDIFICI VULCANICI

8 VULCANI A SCUDO I maggiori vulcani del pianeta sono vulcani a scudo. Il nome viene dalla geometria degli stessi, che li fa assomigliare a scudi appoggiati al terreno. Un vulcano a scudo presenta fianchi con pendenza moderata, ed è costruito dall'eruzione di lava basaltica fluida. Questo tipo di lava tende a costruire enormi coni a bassa pendenza, in quanto la sua scarsa viscosità le consente di scorrere agevolmente sul terreno o sotto di esso, nei tubi di lava, fino ad arrivare a molti km di distanza senza consistente raffreddamento. Sono vulcani a scudo, i vulcani hawaiani con debole pendenza e ampio cratere pieno di lava fluida.

9 STRATOVULCANI Uno stratovulcano è caratterizzato da una forma conica con pendii abbastanza scoscesi, ed è anche noto con il termine di vulcano composito. E' infatti costituito dai prodotti di diversi flussi di lava, tephra, e da altro materiale piroclastico. Costruito in genere nell'arco di decine o centinaia di migliaia di anni, uno stratovulcano può eruttare succesivamente diversi tipi di magma. ( basalto, andesite, dacite, e riolite). Eccetto il basalto, gli altri magmi portano più frequentemente ad eruzioni esplosive. Vi sono in genere diverse bocche in uno stratovulcano, alcune delle quali possono produrre coni di scorie e duomi sui fianchi del vulcano stesso.

10 NEVADO OJOS DEL SALADO è uno stratovulcano situato tra Argentina e Cile, con i suoi metri è il vulcano più alto del mondo.

11 LLULLAILLACO è un vulcano che si trova nelle Ande, sul confine tra Cile e Argentina, e la sua cima raggiunge i 6723m. Si tratta del terzo vulcano più alto al mondo e fa parte della  Cordigliera delle Ande.

12 STROMBOLI Si tratta di un vulcano attivo facente
parte dell’arcipelago delle isole Eolie. vulcano esplosivo e le sue eruzioni avvengono con una frequenza media di circa una ogni ora. L'attività eruttiva è associata ad una progressiva perdita dei Gas. I materiali emessida queste esplosioni ricadono nelle immediate vicinanze e spesso formano piccoli coni ripidi di scorie saldate, alti pochi metri e detti hornitos.

13 Le eruzioni stromboliane più violente mai accadute in tempi storici risalgono al 1919 e al 1930,
ed entrambe (pare) furono causate da grandi infiltrazioni d'acqua marina nel camino vulcanico: il magma, a contatto con l'acqua, avrebbe causato violente esplosioni con grande emissione di vapori e scorie, accompagnate da violenti terremoti. Per la prima e finora unica volta nella storia del vulcano, delle colate laviche si riversarono anche al di fuori della Sciara del Fuoco, arrivando a lambire i centri abitati (Piscità fu sfiorata per appena 20 metri), causando ingenti danni e numerose vittime, e causando un piccolo tsunami che generò un'onda di 2–3 m che arrivò a far danni fino a Capo Vaticano, in Calabria.

14 Il VESUVIO Il monte Vesuvio è un vulcano esplosivo attivo (in stato di quiescenza dal 1944), situato in Campania, nel territorio dell'omonimo parco nazionale istituito nel 1995. La sua altezza, al 2010, è di m, sorge all'interno di una caldera di 4 km di diametro. Quest'ultima rappresenta ciò che è rimasto dell'ex edificio vulcanico (Monte Somma) dopo la grande eruzione del 79 d.C., che determinò il crollo del fianco sud-orientale in corrispondenza del quale si è successivamente formato il cratere attuale. È attualmente l'unico vulcano attivo di tutta l'Europa continentale. L’eruzione del 79 d.C. fu descritta da Plinio il giovane

15 IL KRAKATOA Megatone: energia liberata dalla esplosione di
 è un vulcano dell'isola indonesiana di Rakata. Conosciuto per le sue eruzioni molto violente, soprattutto per quella che si verificò il 27 agosto 1883 con energia equivalente a 500 megatoni, provocando il rumore più forte mai udito sul pianeta, un boato che arrivò a quasi 5000 km di distanza. L'esplosione ridusse in cenere l'isola sulla quale sorgeva il vulcano e scatenò un'onda di maremoto alta 40 metri che correva alla velocità di 1120 km/h Megatone: energia liberata dalla esplosione di un milione di tonnellate di tritolo

16 VULCANI ISLANDESI EYAFJALLAJOKULL

17 DISTRIBUZIONE DEI VULCANI


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