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Quali novità su probiotici e fitoterapia in Urologia

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Presentazione sul tema: "Quali novità su probiotici e fitoterapia in Urologia"— Transcript della presentazione:

1 Quali novità su probiotici e fitoterapia in Urologia
Dr. Gaetano Ressa Poliambulatorio Territoriale ASL Taranto Servizio di Urologia

2 Il Dolore Pelvico Cronico (CPP)
Dr. Gaetano Ressa Poliambulatorio Territoriale ASL Taranto Servizio di Urologia

3 Dolore Pelvico Cronico (CPP)
Esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad un potenziale danno tissutale e peggioramento della Qualità di Vita. Perchè il Dolore Pelvico Cronico è così “differente”? Diagnosi difficile / Soluzioni Insoddisfacenti

4 Definizione Dolore pelvico acuto: sintomo di un sottostante danno tissutale Dolore pelvico cronico: “dolore, non di origine tumorale, percepito in strutture dell’area pelvica, sia nella donna che nell’uomo, con caratteristiche di dolore ciclico o non ciclico, di durata superiore a sei mesi e con conseguenze negative sia sul piano cognitivo che su quello comportamentale e sociale” European Society for the Study of IC/PBS (ESSIC)

5 Sorgenti del dolore pelvico cronico
Ginecologiche Urologiche Gastrointestinali Muscoloscheletriche Neuropatiche

6 Tipologia di dolore Dolore viscerale Dolore muscolo - scheletrico
Iperalgesia Dolore neuropatico infiammatorio MA Giambardino, Atti Società Italiana Ginecologia ed Ostericia, LXXXVII

7 Incidenza 14 - 24% popolazione femminile adulta
Rapporto femmine/maschi di12: 1 Impatto economico significativo 1/3 non consulta un medico 60% consulta solo il MMG Apparati: GI (37%), Urinario (31%), Gyn (20%) Laparoscopia : Nessuna patologia (35%), Endometriosi (33%), Aderenze (24%).

8 Classificazione EAU del CPP nel distretto Uro - Genitale
Sindrome della Vescica Dolorosa (BPS) Sindrome del Dolore Uretrale Cronico Prostatite Cronica Abatterica Sindrome del Dolore Scrotale Sindrome del Dolore Penieno M. Fall, European Urology, 2010

9 Diagnosi Differenziale
Disfunzione vescicale (instabilità detrusoriale/OAB) Patologia uretrale acuta/cronica Cistite Interstiziale (IC) Disfunzione psicosessuale /abusi sessuali

10 La Fitoterapia – definizione OMS
La fitoterapia, o fitomedicina, è quella disciplina di natura allopatica (contraria curantiis curantur) che fa riferimento agli stessi principi della medicina convenzionale per definire natura e trattamento delle patologie, impiegando rimedi di origine vegetale. Non si pone come «alternativa» , ma è riconducibile alla medicina ufficiale in quanto si basa su parametri diagnostici tipici dell’ Evidence Based Medicine. Farmaci di origine vegetale finalizzati a svolgere un’azione terapeutica.

11 Fitoterapia – legislazione UE
Fitoterapici propriamente detti (Decreto Legislativo 24 aprile 2006 n° 219) – farmaci a tutti gli effetti, capaci di modificare, correggere o ripristinare funzioni organiche nell’uomo – immissione in commercio autorizzata, come per tutti i comuni medicinali, dopo esame di dossier che attesti l’esistenza di un favorevole rapporto rischio/beneficio, supportato da evidenze scientifiche Integratori alimentari (Decreto legislativo 21 maggio 2004 n° 169) – la commercializzazione segue le norme previste dalla legislazione alimentare sulla sicurezza degli alimenti – effiacacia non dimostrata da alcuno studio sperimentale.

12 Fitoterapia – dati epidemiologici
USA : il 50% dei pazienti urologici assume farmaci estratti da piante. ITALIA: incremento delle vendite di farmaci fitoterapici in campo urologico, del 50% in un anno. GER/FRA: registrazione fitoterapici = farmaci di sintesi – trattamento di 1a linea più comune mente raccomandato in uomini con LUTS di grado lieve. Mirone V. e Morgia G. La Fitoterpia in Urologia, 2010

13 Le PROSTATITI sono processi infiammatori della prostata ad eziologia batterica
e non, che si manifestano con più alta incidenza nei soggetti giovani con una sintomatologia disurica ed algica. 4,5% 13,8% Bartoletti et al., 2007 PREVALENZA INCIDENZA ITALIA Gli stati infiammatori associati alle prostatiti croniche generano e rilasciano elevate quantità di radicali liberi responsabili del danno cellulare e dell’amplificazione del dolore prostatico. Zhou J.F. et al Asian. J. Androl.

14 FLOWER POLLEN EXTRACT Estratto standardizzato di polline da fiori di SEGALE, CEREALI e FLEOLO contenente principi attivi in frazioni idrosolubile e liposolubile nel rapporto 20:1. IL PROCESSO ESTRATTIVO PREVEDE LA RIMOZIONE DELL’INVOLUCRO ESTERNO ALLERGENICO E L’ ASSENZA DI SOLVENTI

15 CARATTERISTICHE FLOWER POLLEN EXTRACT: frazioni idrosolubile e liposolubile nel rapporto 20:1.

16 L’involucro esterno allergenico viene rimosso
Flower Pollen Extract Estratto standardizzato di polline da fiori di SEGALE, CEREALI e FLEOLO contenente principi attivi in frazioni idrosolubile e liposolubile nel rapporto 20:1. FLOWER POLLEN ALLERGIC PORTION (OUTER) FLOWER POLLEN ACTIVE COMPOUNDS (INNER) L’involucro esterno allergenico viene rimosso

17 Azione antinfiammatoria Azione sulla muscolatura liscia
Evidenze scientifiche dimostrano come la combinazione tra la frazione idro- e lipo-solubile del Flower Pollen Extract contribuisca a migliorare in maniera significativa i sintomi tipici della cistite. Azione antinfiammatoria Azione sulla muscolatura liscia

18 x Pa Azione antinfiammatoria Azione sulla muscolatura liscia
Il Flower Pollen Extract inibisce l’attività degli enzimi ciclossigenasi e 5-lipossigenasi, potenti modulatori delle risposte flogistiche, determinando riduzione dose-dipendente della biosintesi di prostaglandine e di leucotrieni, attivamente coinvolti nella cronicizzazione delle reazioni infiammatorie. 5-lipossigenasi ciclossigenasi x acido arachidonico PGE2 LTB4 Azione sulla muscolatura liscia L’AZIONE SULLA MUSCOLATURA LISCIA PROVOCA: Riduzione della pressione uretrale; Minore resistenza al flusso urinario durante la minzione; Riduzione del volume urinario residuo; Facilitato svuotamento della vescica. SI HANNO QUINDI EVIDENTI SEGNI URODINAMICI FAVOREVOLI!!!! Contrazione del muscolo detrusore Rilascio della muscolatura liscia uretrale Pa Il flower pollen extract induce: Contrazione del muscolo detrusore (attivazione dei recettori muscarinici) Rilascio della muscolatura uretrale e della parete pelvica (azione antiadrenergica)

19 FLOWER POLLEN EXTRACT AZIONI
Inibizione dell’attività degli enzimi Ciclossigenasi e 5-Lipossigenasi, con conseguente riduzione dose-dipendente della biosintesi di prostaglandine e di leucotrieni. Studi sperimentali dimostrano che il Flower Pollen Extract riduce la concentrazione di malondialdeide ed ha un elevato indice ORAC. Ciò dimostra la pronunciata attività antiossidante. Asakawa K. et al Wojcicki J. et al Azione Antiossidante Azione Antiinfiammatoria FLOWER POLLEN EXTRACT AZIONI Azione Apoptosica Azione sulla muscolatura liscia Onodera S. et al. 1991 Kimura I. et al. 1986 Kamijo T. et al. 2001 Evidenze scientifiche dimostrano che il FPE determina: a livello vescicale contrazione del muscolo detrusore per attivazione dei recettori muscarinici; a livello uretrale rilasciamento della muscolatura liscia grazie all’azione alfa- simpaticolitica. Il trattamento con FPE determina riduzione del danno acinare e della proliferazione stromale ed aumento dell’attività ghiandolare e dei fenomeni apoptotici.

20 REVIEW LETTERATURA Wagenlehner F. M.E. et al European Urology 2009
Elist J. Urology 2006 Buck A.C., rees R.W.M. Br. J. Urol. 1989 Rugendorff E.W. et al. Br. J. Urol. 1993 A Pollen Extract (Cernilton) in pazients with Inflammatory Chronic Prostatitis-Chronic Pelvic Pain Syndrome: A Multicentre, Randomised, Prospective, Double-Blind, Placebo-Controlled Phase 3 Study. Effects of Pollen Extract Preparation Prostat/Poltit on Lower Urinary Tract Symptoms in patients with chronic nonbacterial prostatitis/chronic pelvic pain syndrome: a randomized, double-blind, placebo-controlled study. Treatment of chronic prostatitis and prostatodynia with pollen extract. Results of Treatment with Pollen Extract in Prostatodynia and Chronic Prostatitis. Schneider H. et al. J. Urol. 2006 Kamijo T. et al. The Prostate 2001 Ebeling L. Therapi of Prostatitis Others The efficacy of Cernilton in patients with Chronic Pelvic Pain Syndrome (CP/CPPS) Type NIH IIIA: a randomized, prospective, double-blind, placebo controlled study. Effect of Cernitin Pollen-Extracton Experimental Nonbacterial Prostatitis in Rats. Therapeutic results of defined pollen-extract in patients with chronic prostatis or BPH accompanied by chronic prostatitis. In Schmiedt E., Alken J.E., Bauer H.W.

21 come trattamento Fitoterapico efficace nelle Prostatiti Croniche
Nel 2009 il Flower Pollen Extract è stato inserito nelle LINEE GUIDA EAU come trattamento Fitoterapico efficace nelle Prostatiti Croniche A Pollen Extract showed a significant symptom improvement in the Pollen treated group Elist J., Urology 67: 60-63

22 Evidenze sperimentali
Minore resistenza al flusso urinario Facilitato svuotamento della vescica Volume urinario residuo ridotto Flower Pollen (n = 11) Velocità di picco del flusso urinario (x ± SEM) in pazienti con prostatite cronica non batterica prima, durante e dopo trattamento con Flower Pollen Extract (con ed in assenza di complicazioni). Mod. da Rungendorff E.W. 1993 Andamento del volume urinario residuo (ml). Riduzione significativamente differente e ridotto del volume urinario residuo in seguito a trattamewnto con flower pollen extract. Mod. da Becker H., Urologe 1991.

23 Evidenze cliniche ARTICOLO PUBBLICATO SU EUROPEAN UROLOGY 5 6 ( ) – 5 5 1 Titolo dell’articolo: A Pollen Extract (Cernilton) in Patients with Inflammatory Chronic Prostatitis–Chronic Pelvic Pain Syndrome: A Multicentre, Randomised, Prospective, Double-Blind, Placebo-Controlled Phase 3 Study Criteri di inclusione: Uomini di età compresa tra i 18 e i 65 anni; Dolore pelvico per almeno 3 mesi nei 6 mesi precedenti l’arruolamento; NIH Chronic Prostatitis Symptom Index ≥ 7; Conta leucocitaria in VB3 ≥ 10 (VB3 = “Voided Bladder” campione raccolto al termine del massaggio prostatico) Procedura dello studio: studio prospettico di coorte condotto su 111 pazienti (51 trattati con flower pollen extract e 60 trattati con placebo) affetti da Prostatite Cronica abatterica di tipo IIIA. Per escludere possibili interferenze da parte di infezioni batteriche atipiche tutti i soggetti arruolati sono stati pre-trattati, nella settimana precedente l’inizio dello studio, con azitromicina (250 mg ogni 6 h per 1 giorno) ed i valori post-trattamento sono stati considerati come “VALORI BASE” per la valutazione dell’efficacia del flower pollen extract. Trattamento: I soggetti, in ordine randomizzato, sono stati trattati per 12 settimane con Flower Pollen extract (51 pz) o con Placebo (60 pz) Risultati: i pazienti trattati con flower pollen extract rispetto ai controlli presentano una riduzione di 6 punti nel valore dello score totale dell’NIH ed un miglioramento pari a 3 punti della sintomatologia dolorosa Florian M.E. Wagenlehner. et al European Urology 5 6 ( ) – 5 5 1

24 Evidenze cliniche Elist J., Effects of Pollen Extract Preparation Prostat/Poltit on Lower Urinary Tract Symptoms in patients with chronic nonbacterial prostatitis/chronic pelvic pain syndrome: a randomized, double-blind, placebo-controlled study. Urology 67: 60–63.

25 Obiettivi: valutare in pazienti con prostatite cronica abatterica l’efficacia del flower pollen extract attraverso: DRE, uroflussometria, presenza di batteri, conta lecocitaria nelle urine, misura del complemento C3/ceruloplasmina nel fluido seminale Campione dello studio: 90 pazienti (età compresa tra i 19 e 90 anni) Disegno dello studio: pazienti senza complicazioni (n=72) e con complicazioni (n=18 sclerosi del collo vescicale, stenosi dell’uretra, numerose calcificazioni prostatiche) Durata del trattamento: 6 mesi Risultati: Evidenze cliniche Il 78% dei pazienti senza complicazioni (56 vs 72) rispondevano positivamente al trattamento con FLOWER POLLEN EXTRACT: 26 pazienti (36%) 30 pazienti (42%) GUARIGIONE COMPLETA MARCATO MIGLIORAMENTO DEI SINTOMI (incremento della velocità di flusso urinario, riduzione della conta leucocitaria urinaria dopo massaggio prostatico, riduzione del complemento C3/ceruloplasmina nel fluido seminale) Rugendorff E.W., Weidner W. et al., Results of Treatment with Pollen Extract in Prostatodynia and Chronic Prostatitis. Br. J. Urol. 71(4):433-8

26 Obiettivi: valutare efficacia e tollerabilità del FLOWER POLLEN EXTRACT nel trattamento di pazienti con prostatite cronica abatterica di tipo IIIA. Disegno dello studio: randomizzato in doppio cieco controllato verso placebo. Campione dello studio: 122 pazienti (59= Flower pollen extract; 63 = placebo). Durata del trattamento: 3 mesi Risultati: Riduzione significativa dello score dei sintomi dolorosi Miglioramento della qualità della vita Evidenze cliniche NIH-CPSI Before therapy After 12 weeks Median Scores Pollen Exstr. group n=59 Placebo group n=63 Pollen Exstr. group n=52 Placebo group n=60 U-Test Pain 10.07 10.29 5.08 7.47 p<0.0031 Urinary Symptoms 2.68 3.57 1.73 2.37 p<0.5367 Quality of Life 6.47 6.73 4.19 5.36 p<0.0021 Schneider H., Ludwig M. et al., The efficacy of Cernilton in patients with Chronic Pelvic Pain Syndrome (CP/CPPS) Type NIH IIIA: a randomized, prospective, double-blind, placebo controlled study. J. Urol. 175 (4 suppl): 34.

27 1 g DOSE EFFICACE DI FLOWER POLLEN EXTRACT
Il trattamento con Flower Pollen Extract alla dose efficace di 1 g per almeno 12 settimane determina una riduzione clinicamente significativa della sintomatologia prostatica (riduzione dello score dell’NIH).

28 Le Infezioni delle Vie Urinarie (IVU) sono considerate una delle più comuni infezioni, rappresentando una delle maggiori cause di intervento medico in ambito ambulatoriale e ospedaliero Costituiscono un problema rilevante dal punto di vista clinico e implicano un ingente impegno assistenziale ed economico

29 Escherichia coli Batterio Gram – appartenente alla famiglia delle enterobatteriacee Nell’80 % dei casi E. coli è il batterio responsabile dell’infezione E. coli aderisce alla membrana delle cellule uroepiteliali per mezzo di strutture proteiche chiamate adesine localizzate all’estremità distale di sottili filamenti (fimbrie) che si proiettano dal batterio.

30 Ruolo dei Fitoterapici nelle IVU
Le IVU nella donna tendono a recidivare per cui è consigliabile un trattamento preventivo allo scopo di ostacolare l’accesso dei batteri nel tratto urinario e incrementare le naturali difese dell’organismo La Fitoterapia oggi fornisce una valida ed efficace alternativa nel trattamento e nella prevenzione delle IVU e nel miglioramento dei sintomi urinari

31 Hibiscus Sabdariffa (Ibisco)
Estratto brevettato (e ottenuto con un procedimento brevettato) titolato al 50% in composti fenolici 40% in acidi organici L’Hibiscus Sabdariffa appartiene alla famiglia delle Malvacee ll fiore di Hibiscus è composto da calici secchi. Già la medicina popolare utilizzava bevande acide e antibatteriche ottenute da preparazioni acquose dei calici di Hibiscus Sabdariffa per acidificare e deodorare le urine e per proteggere dalle infezioni urinarie e dai disordini renali.

32 Componenti dell’Hibiscus e loro attività
L’Hibiscus Sabdariffa contiene: Antocianidine (Sambumbioantocianidina o Ibiscina) Antocianosidi - PACs: Proantocianidine Impediscono l’adesione di Escherichia Coli alle cellule uroteliali (azione antiadesiva batterica), la replicazione e la colonizzazione del tratto urinario. Acidi organici (acido Protocatecuico, Acido Malico, Acido Citrico, Acido Ibiscico) Acido Protocatecuico: Acidificazione del pH urinario: creazione di un ambiente sfavorevole per la proliferazione batterica. Possiede attività antimicrobica dose-dipendente nei confronti di diverse specie patogene (Staphilococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter baumannii) Polisaccaridi Inibiscono l’adesione di Escherichia Coli alle cellule uroteliali

33 Studi a supporto dell’efficacia dell’Hibiscus Sabdariffa Razionale di utilizzo
Studio in vivo doppio cieco controllato verso placebo su efficacia e tollerabilità Studio in vitro: Determinazione dell’attività antimicrobica Studio in vitro: Valutazione della durata e del mantenimento dell’efficacia antibatterica Studio in vivo: valutazione dell’acidificazione delle urine ed escrezione

34 RIDUZIONE DELL’89% DELLE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE
Prevenzione delle Cistiti ricorrenti nella donna: Studio in doppio cieco controllato verso placebo sull’Estratto di Hibiscus Sabdariffa F.A. Allaert – La lettre de l’Infectiologue 2010 PRIMARIO: VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DI UN ESTRATTO DI HIBISCUS SABDARIFFA VERSUS PLACEBO NELLA RIDUZIONE DEL NUMERO DELLE INFEZIONI URINARIE. SECONDARIO: MIGLIORAMENTO DEL COMFORT URINARIO; EFFICACIA DEL TRATTAMENTO PERCEPITA DALLE DONNE E DAL MEDICO;TOLLERANZA END POINT RIDUZIONE DELL’89% DELLE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE

35 Monocentrico-controllato vs placebo- randomizzato in doppio cieco
Disegno dello studio Monocentrico-controllato vs placebo- randomizzato in doppio cieco Campione 40 donne (età compresa tra i 18 e i 55 anni) Criteri di inclusione almeno 4 episodi di infezioni urinarie nel corso dell’anno precedente sconforto urinario consenso informato scritto Criteri di esclusione allergie o intolleranze alimentari gravidanza pazienti in trattamento con antibiotici Posologia 2 capsule al giorno di Hibiscus sabdariffa (ogni capsula contiene 100 mg di HS) End point primario: Valutazione dell’efficacia di un estratto di Hibiscus sabdariffa (HS) versus placebo nella riduzione del numero delle infezioni urinarie End point secondario: miglioramento del comfort urinario valutato su una scala numerica di 7 punti (da “nessun disagio” a “disagio permanente”); efficacia dei trattamenti percepita dalle donne su una scala Likert a cinque punti (da "per niente efficace" a “molto efficace") e loro tolleranza.; percezione dell’efficacia da parte del medico. Follow-up 3 mesi (J84) 6 mesi (J168) PER APPROFONDIRE LO STUDIO

36 Incidenza delle infezioni urinarie
IL NUMERO MEDIO DELLE INFEZIONI URINARIE nel corso dei 3 mesi PRECEDENTI l’inclusione è 2,00 ± 0,97 (placebo) e 2,36 ± 1,40 (HS) – nessuna differenza significativa tra i 2 gruppi L’incidenza delle infezioni urinarie si riduce rispettivamente a 1,61 ± 2,52 (placebo) e 1,05 ± 1,09 (HS) nel corso del primo trimestre (M3). L’incidenza si riduce ulteriormente a 0,89 ± 1,32 (placebo) e 0,25 ± 0,55 (HS) – (p<0,001 – significativo) nel corso del secondo trimestre di studio (M6). LA RIDUZIONE % DELLA FREQUENZA DELLE INFEZIONI URINARIE a M6 È: -56% nel Gruppo Placebo -89% nel Gruppo Hibiscus Sabdariffa (p<0,01) Incidenza delle infezioni urinarie

37 Percezione dell’efficacia da parte dei Medici
I Medici hanno valutato l’efficacia del trattamento sulla base del numero di infezioni urinarie osservate nel corso del trattamento e sulla base delle dichiarazioni delle pazienti durante le visite. LA % DI PAZIENTI PER LE QUALI IL MEDICO HA GIUDICATO IL TRATTAMENTO EFFICACE: 22% Gruppo Placebo 68% Gruppo Hibiscus S.

38 Escherichia Coli è l’agente causale nell’80-95% dei casi di Cistite
Studio in vitro (1): Valutazione dell’efficacia antimicrobica dell’Hibiscus Sabdariffa Escherichia Coli: Riduzione post-trattamento da 2,8x107 a 0 Candida Albicans: Riduzione post-trattamento da 1,6x107 a 6,3x102 L’Hibiscus Sabdariffa agisce sia nei confronti di Escherichia Coli (azione antimicrobica) sia di Candida Albicans (azione antimicotica) Escherichia Coli è l’agente causale nell’80-95% dei casi di Cistite E. Coli + Candida Albicans sono responsabili di più del 95% degli episodi di Cistite

39 Studio in vitro (2): Valutazione della durata e del mantenimento dell’efficacia antibatterica
L’Hibiscus Sabdariffa riduce significativamente la contaminazione microbica iniziale da Escherichia Coli L’ AZIONE ANTIBATTERICA SI MANIFESTA IMMEDIATAMENTE SIN DAL 1° GIORNO DI TRATTAMENTO

40 Acidificazione delle urine
1h prima del trattamento: pH 7,5 ÷ 8 24h post-trattamento: pH 5,5 ÷ 6 La riduzione del pH urinario crea un ambiente sfavorevole alla proliferazione batterica

41 Escrezione Escrezione: per via urinaria
Dopo una singola somministrazione orale (2 ore) l’Hibiscus è eliminato per via urinaria; ciò fa si che il principio attivo sia disponibile nel tratto urinario dove può svolgere la sua attività antimicrobica.

42 Cranberry

43 Effetti principali Le Proantocianidine del Cranberry impediscono l’adesione dei batteri uro-patogeni (E.Coli) all’epitelio vescicale, riducendo la flogosi. Provocano il distacco di circa il 70 % dei batteri già adesi, riducendo la batteriuria con piuria. Nel 1984 Sobota dimostra che il succo di Cranberry interferisce con l’aderenza dei batteri alle cellule uroepiteliali. Questo meccanismo d’azione più spiegare un effetto terapeutico del succo nella prevenzione delle infezioni urinarie Sobota AE. Inhibition of bacterial adherence by cranberry juice: potential use for the treatment of urinary tract infections. J Urol 1984;131:1013-6

44 Riassumendo Hibiscus Sabdariffa

45 Lactobacillus Acidophilus (probiotico)
I Probiotici sono microrganismi benefici in grado di conferire benefici alla salute dell’ospite quando consumati, in adeguate quantità, come parte di un alimento Probiotico : Lactobacillus Acidophilus I Lactobacilli Acidophili (somministrati per bocca), dopo aver colonizzato l’intestino sono in grado di raggiungere le vie urinarie Inibiscono la crescita di diversi batteri patogeni delle vie urinarie (Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella pneumoniae, Enterococcus) Inibiscono l’adesione dei batteri alle cellule della mucosa vaginale Inibiscono in modo diretto la crescita dei patogeni con meccanismo competitivo Stimolano la risposta immunitaria dell’ospite

46 Fibra Di Acacia (prebiotico)
Prebiotico è una sostanza di origine alimentare non digeribile che, se somministrata in quantità adeguata, porta beneficio al consumatore grazie alla promozione selettiva della crescita e/o dell’attività di uno o più batteri già presenti nel tratto intestinale o assunti contestualmente al prebiotico Prebiotico: Fibra D’Acacia La Fibra d’Acacia è una fibra solubile, completamente naturale Stimola la crescita e lo sviluppo dei “batteri amici” E’ il nutrimento dei “batteri buoni” Richiama acqua del colon e idrata il materiale intestinale migliorando le funzioni dell’intestino (ciò facilita l’espulsione della massa fecale) Regolano la digestione degli zuccheri e dei grassi introdotti con la dieta Acidifica il contenuto colonico: la fermentazione della fibra d’Acacia provoca a livello del colon una diminuzione del pH. Un pH più basso è un fattore favorente i processi digestivi ed è una barriera alla proliferazione dei patogeni.

47 Efficacia dimostrata su E. Coli e C. Albicans
Riduzione delle infezioni del tratto urinario Miglioramento del comfort urinario Prevenzione delle recidive Adesione alle superfici mucosali e spiazzamento dei patogeni Inibizione diretta della crescita dei patogeni per competizione Miglioramento della funzione intestinale Tindalizzazione: stabilità Lactobacillus Acidophilus Tindalizzato (Probiotico) Hibiscus Sabdariffa Flower Pollen Extract Fibra d’Acacia (Prebiotico) Azione antiinfiammatoria per inibizione degli enzimi Ciclossigenasi e 5-Lipossigenasi Azione sulla muscolatura liscia: contrazione del muscolo detrusore; rilascio della muscolatura uretrale Fibra solubile che esplica la sua azione a livello della flora intestinale fornendo nutrimento ai batteri normali colonizzatori dell’intestino e regolarizzando la funzione intestinale

48 Conclusioni La Fitoterapia, riconosciuta dall’OMS tra le branche della medicina complementare, è oggi una realtà scientifica e commerciale e sembrerebbe rappresentare una valida alternativa terapeutica, apparentemente priva di effetti collaterali, in pazienti affetti da CCP/CI/BPS, anche refrattari ad altre forme di trattamento. Applicata secondo le evidenze scientifiche, può rappresentare una risorsa per la tutela della salute e come utile supporto al trattamento di molte malattie, cui ricorrere in modo autonomo o complementare ai medicinali di sintesi.

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51 Gli autori sono concordi che differenti noxe patogene possono determinare un danno uroteliale ed in particolare la perdita dello strato superficiale dei GAGs. Questa ipotesi (Parsons, 1990) venne formulata per la definizione della patogenesi della cistite interstiziale: oggi è stata estesa anche ad altre forme di infiammazioni croniche della vescica. Lesioni dell’urotelio si riscontrano in tutte le forme di cistite qualunque sia l’eziopatogenesi. La somministrazione intravescicale di GAGs potrebbe divenire la terapia di elezione in molte forme di cistite. Oltre la Cistite Interstiziale e le cistiti ricorrenti, un forte razionale spinge la ricerca verso valutazioni sempre più mirate alla prevenzione e terapia di altre forme quali: Cistiti attiniche Cistiti iatrogene Cistiti da BCG

52 GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE


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