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Il Bilancio e i Principi Internazionali IAS-IFRS parte I

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Presentazione sul tema: "Il Bilancio e i Principi Internazionali IAS-IFRS parte I"— Transcript della presentazione:

1 Il Bilancio e i Principi Internazionali IAS-IFRS parte I
Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

2 La contabilità generale
La contabilità generale ha una valenza prevalentemente esterna, in quanto è finalizzata alla redazione del bilancio di esercizio Il bilancio presenta informazioni relative a: I risultati economici La struttura e composizione del patrimonio aziendale La posizione finanziaria Se l’azienda è a capo di un gruppo, è tenuta a redigere anche un bilancio consolidato, ovvero a fornire una rappresentazione del gruppo stesso come se fosse un’unica entità In Italia i vincoli legislativi di redazione del bilancio, di esercizio e consolidato, hanno subito recentemente profondi cambiamenti, a seguito del processo di armonizzazione contabile promosso dall’UE Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

3 Il processo di armonizzazione contabile
Necessità di aver un’informativa economico finanziaria comparabile su scala europea e mondiale. Unione Europea dopo lunghi studi non ha emesso nuovi principi contabili ma ha recepito i principi già internazionalmente riconosciuti emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board). Lo IASB: Organismo privato internazionale costituito nel 1973 da 16 organismi professionali Missione: migliorare ed armonizzare pratiche contabili internazionali lo IASC emanava gli “International Accounting Standard” (IAS) ed ora lo IASB emette gli “International Financial Reporting Standard” (IFRS) Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

4 Sintesi dell’ambito di applicazione degli IAS/IFRS a livello italiano
[1]Il termine “Società minori” indica le società che in base all’art bis del codice civile possono redigere il bilancio in forma abbreviata. Si fa riferimento a società che “nel primo esercizio o, successivamente, per due esercizi consecutivi non abbiano superato due dei seguenti limiti: (a) totale dell’attivo dello stato patrimoniale: euro; (b) ricavi delle vendite e delle prestazioni (fatturato): euro; (c) dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 50 unità. (fonte: Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

5 L’evoluzione ancora in corso
Ridefinizione di alcuni principi risultati problematici a fronte della prima applicazione Approvazione di IAS “leggeri” per PMI Adeguamento della grammatica contabile (IAS/IFRS versus tradizionale italiana): Favorire una corretta ed equa applicazione delle regole di determinazione dell'imponibile fiscale in presenza del nuovo metodo di redazione del bilancio. Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

6 Vantaggi degli IAS/IFRS nel “mondo”
L’utilizzo degli IAS/IFRS è più ampio del contesto europeo: Società dei Paesi in via di sviluppo Società quotate su mercati stranieri (IOSCO) Applicazione nell’UE (2005), Australia (2005), Nuova Zelanda (2007). I vantaggi nel loro utilizzo sono molti: Analisti e investitori: comparabilità internazionale; minori costi di analisi; trasparenza e comprensibilità. Società emittenti: minori costi di riconciliazione; facilità nel reperimento dei capitali; incentivo alla globalizzazione Revisori: competenze internazionali; agevolazioni nelle verifiche Paesi in via di sviluppo: nessun costo per emanare standard; possibilità di attrarre investitori Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

7 Gli schemi di Bilancio IAS/IFRS
 Gli schemi obbligatori previsti dagli IAS/IFRS sono: Stato patrimoniale Conto economico Prospetto delle variazioni delle voci di patrimonio netto Rendiconto finanziario Note al bilancio Gli IAS/IFRS non forniscono schemi rigidi ma elencano un contenuto minimale dei prospetti di bilancio. Lo standard setter italiano è l’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) nato nel 2001. Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

8 Lo stato patrimoniale IAS/IFRS
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10 Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009
Lo Stato Patrimoniale Descrive la situazione dell’impresa in un dato istante di tempo (generalmente il 31/12 di ogni anno) E’ composto da due sezioni: Attivo: include le risorse che potenzialmente possono contribuire ai flussi finanziari e mezzi equivalenti che affluiranno all’impresa. Attività sono registrate a moneta corrente Passivo: include i diritti vantati dagli azionisti o da terzi sulle risorse dell’impresa. Possono vantare diritti: Gli azionisti, che hanno investito il proprio capitale Finanziatori espliciti, che hanno fornito le risorse finanziarie per il funzionamento (istituti di credito, banche) Finanziatori impliciti (fornitori, dipendenti) MEZZI PROPRI MEZZI DI TERZI Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

11 Relazioni tra Attivo e Passivo
Dal momento che ogni risorsa deve spettare a qualcuno in ogni istante vale la relazione: Totale Attivo = Totale Passivo Ogni operazione di gestione toccherà almeno due voci dello SP. Le operazioni si possono dividere in: Operazioni di scambio: consistono nel trasferimento tra diverse voci di attivo e passivo (es. Incasso crediti commerciali) Operazioni di variazione dei diritti di terzi: utilizzo di risorse aziendali per ripagare diritti di terzi o disponibilità di nuove risorse di terzi che acquisicono un diritto (pagamento debito commerciale) Operazioni di sbilanciamento: modificano il valore delle risorse disponibili in misura superiore o inferiore rispetto al valore dei diritti vantati sulle risorse (vendo a 100 un prodotto iscritto a bilancio a 80 e genero un utile di 20) Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

12 L’attivo di Stato Patrimoniale
Lo Stato Patrimoniale è presentato distinguendo tra: Attività non correnti Attività correnti Attività non correnti classificate come possedute per la vendita La distinzione tra attività correnti e non correnti è fatta con riguardo al ciclo operativo dell’impresa, definito come il tempo che intercorre tra l’acquisizione di beni per il processo produttivo e la loro realizzazione in disponibilità liquide o mezzi equivalenti Se il normale ciclo operativo di un’impresa non è chiaramente identificabile, si suppone che la durata sia di dodici mesi. Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

13 Le voci di Stato patrimoniale Attivo
Di seguito si analizzeranno le voci principali di Attivo (IFRS/IAS) e le differenze con l’attivo “tradizionale” Immobili, Impianti e macchinari Investimenti Immobiliari Attività immateriali Partecipazioni Attività finanziarie Rimanenze I lavori in corso su ordinazione Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

14 Immobili, Impianti e macchinari (1)
Beni detenuti dall’impresa, di uso durevole, come strumentali per la produzione del reddito (utilizzo diretto nella produzione di beni o servizi, per usi nell’amministrazione aziendale o per locazione). Gli IAS non prevedono rigide categorie, ma forniscono alcuni esempi. Sono qui inclusi: terreni, fabbricati, macchinari, navi, aerei, autoveicoli, mobili e attrezzature, macchine d’ufficio… Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

15 Immobili, Impianti e macchinari (2)
Valore iniziale: l’iniziale iscrizione delle immobilizzazioni materiali è al costo Valore successivo: Costo al netto degli ammortamenti cumulati e di eventuali svalutazioni per riduzioni di valore (BT) I terreni non devono essere ammortizzati avendo vita utile illimitata, salvo casi particolare come cave e miniere Rivalutazione (Fair Value) (AT) Gli immobili (compresi i terreni), gli impianti ed i macchinari sono iscritti al costo di acquisto[1] o, se realizzati internamente, al costo di produzione, rappresentato dal costo dei materiali, della manodopera e della quota ragionevolmente attribuibile di costi indiretti e degli oneri accessori. Il prezzo di acquisto o il costo di produzione si intende al netto dei contributi pubblici in conto capitale che sono rilevati quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all’uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all’uso, qualora l’investimento non fosse stato fatto. In presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività e la bonifica dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell’abbandono delle strutture, rilevati in contropartita a uno specifico fondo. Queste ultime due tipologie di oneri vengono anche identificati con il termine “oneri di diretta attribuzione”. [1] Nel caso in cui i beni siano acquisiti in operazioni di aggregazione d’impresa (business combination) devono essere necessariamente iscritti al fair value (il corrispettivo al quale un’attività può essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti). Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

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Ammortamento Si opera come se l’immobilizzo venisse parzialmente consumato ogni anno, definendo un ammortamento annuo sulla base del prodotto tra il valore iniziale del bene e la percentuale di consumo dell’anno L’ammortamento viene effettuato in base alla vita utile del bene; non viene indicata preferenza per i diversi criteri di ammortamento: quote costanti quote decrescenti quantità prodotte I principi italiani privilegiano l’ammortamento a quote costanti Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

17 Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009
Il Fair value Il modello della rivalutazione si basa sul concetto di fair value (o valore equo) Fair value is "the amount for which an asset could be exchanged or a liability settled between knowledgeable, willing parties in an arms length transaction". Il Fair Value o valore equo è l’ammontare a cui un’attività può essere scambiata o una passività estinta in una transazione fra parti indipendenti, consapevoli e disponibili Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

18 Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009
Il Fair value Il concetto di fair value riflette valori “oggettivi” esterni all’impresa legati alla conoscenza e alle stime di venditori e acquirenti (consapevoli e disponibili) La determinazione del fair value quindi si riferisce generalmente al valore di mercato; tuttavia gli IAS/IFRS danno indicazioni specifiche per le diverse categorie, ad esempio: Terreni e edifici, valutazione con parametri di mercato mediante perizia (sebbene non obbligatoria) Impianti e macchinari: valore di mercato mediante perizia (sebbene non obbligatoria) Attività immateriali: simili alle precedenti ma è necessaria la presenza di un mercato attivo, in cui sono presenti contemporaneamente: Omogeneità degli elementi commercializzati sul mercato Disponibilità in ogni momento di compratori e venditori Prezzi disponibili al pubblico Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

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Il test di impairment I principi IAS/IFRS prevedono che le imprese determino e rilevino eventuali perdite di valore durature delle attività; questa verifica prende il nome di test di impairment. La periodicità del test di impairment varia a seconda delle voci: Generalmente una tantum, quando ci sono segnali evidenti della non recuperabilità del valore di un’attività. Annualmente (o più frequentemente) per : Avviamento Altre attività immateriali a vita utile indefinita Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

20 Rivalutazione immobili, impianti e macchinari: Rivalutazione fair value
Un immobile è stato acquistato allo 01/01/2000 (vita utile 30 anni) ad un valore di € (ammortamento è a quote costanti). L’impresa adotta il modello della rivalutazione (o fair value). Fino al 2005 il valore dell’immobile rimane allineato al valore di iscrizione. Nel 2005 si riscontra un incremento dei parametri di mercato e il fair value è di € (valore di bilancio a inizio 2005 pari a ). L’incremento di valore viene così contabilizzato: incremento € della voce Immobili, Impianti e macchinari (Attivo) incremento di € della riserva di rivalutazione (Passivo) È necessario adeguare l’ammortamento: Ammortamento ricalcolato pari a € ( / 25 anni). Il valore finale dell’immobile nel 2005 è €. Immobili Riserva di rivalutazione 25.000 11.000 Ammortamento Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

21 Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009
Rivalutazione immobili, impianti e macchinari: Perdita duratura di valore Il test di impairment su questa categoria viene effettuato quando è evidente una perdita non recuperabile di valore. Supponiamo che nel 2006 l’immobile si svaluti e il suo valore recuperabile è € (valore di bilancio €). La svalutazione sarà così contabilizzata: Diminuzione riserva per € Svalutazione in CE per € Si ricalcola l’ammortamento pari a diviso 24 anni (8.333€) Il valore finale è € Immobili Riserva 25.000 64.000 Ammortamento 8.333 Svalutazione 39.000 Il valore recuperabile di un bene è definito come il più elevato tra il suo fair value al netto degli oneri di vendita ed il suo valore d’uso. Nell’effettuare la valutazione delle perdite durature di valore si dovrà quindi far riferimento anche al valore d’uso. Il valore d’uso è il valore dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine da un’attività (ottica interna). Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

22 Investimenti immobiliari (1)
Lo IAS 40 definisce “investimento immobiliare” una proprietà immobiliare posseduta al fine di percepire canoni di locazione. Nel bilancio tradizionale le voci si trovano in: Immobilizzazioni materiale Attivo circolante se destinati alla vendita Nella transizione agli IAS/IFRS la classificazione degli immobili può presentare alcune criticità, tuttavia sono previste indicazioni puntuali sui beni da includere e non: Ad esempio si includono: terreni posseduti per investimento; edifici di proprietà dell'impresa, locati a terzi con leasing operativo; Ad esempio non si includono: immobili posseduti per la vendita; immobili ad uso del proprietario. immobili che, al momento attuale, sono costruiti e sviluppati per un utilizzo futuro come investimenti immobiliari, prima del termine della costruzione o dello sviluppo; Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

23 Investimenti immobiliari (2)
Valore iniziale: l’iniziale iscrizione è al costo Valore successivo: Rivalutazione (Fair Value): Il componente positivo o negativo di reddito derivante dalla variazione del fair value deve essere rilevato a conto economico ed il valore contabile non deve essere ammortizzato (BT). Costo: Costo al netto dell’ammortamento meno eventuali perdite di valore. L’impresa che opta per la valutazione al costo deve comunque indicare nelle note al bilancio il fair value dell’investimento immobiliare (AT) Gli IAS incoraggiano la valutazione al fair value (modalità non prevista dai principi tradizionali italiani). Se si adotta questo criterio non viene effettuato il test di impairment. Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

24 Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009
Attività immateriali Le attività immateriali sono definiti come beni non monetari, identificabili e privi di sostanza fisica, aventi le seguenti caratteristiche: identificabilità controllo da parte dell’impresa della risorsa in oggetto esistenza di benefici economici futuri. Le attività immateriali vengono suddivise in due categorie: Avviamento e Attività immateriali a vita non definita, Altre attività Immateriali La concessione ad esempio di un brevetto da parte dell’Ufficio Italiano Brevetti, o dell’Ufficio Europeo Brevetti non costituisce quindi ragione sufficiente per l’iscrizione all’attivo di un valore immateriale ma dovranno essere necessariamente rispettate le condizioni di cui sopra. Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

25 Attività immateriali: l’avviamento
La voce avviamento può originarsi a fronte di un’aggregazione di impresa (Business Combination) quando il costo di acquisizione supera la quota di partecipazione dell’acquirente nei valori correnti delle attività e delle passività. Questa voce rappresenta il potenziale futuro contributo ai flussi finanziari dell’impresa. L’avviamento non viene ammortizzato, ma deve essere ridotto per perdita di valore (impairment), l’eventuale riduzione deve essere iscritta a conto economico Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

26 Attività immateriali: l’avviamento
Esempio A acquisisce il controllo di B e il costo dell’acquisizione è di 6.800€ I valori contabili di attività e passività acquisite sono Attivo Impianti e terreni Attività immateriali Crediti commerciali Rimanenze Passivo Debiti PN Si sa inoltre che il fair value di impianti e terreni è 8.500 Il patrimonio netto acquisito è e l’avviamento è 1.800 Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

27 Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009
Attività immateriali Valore iniziale: l’iniziale iscrizione delle immobilizzazioni immateriali è al costo Valore successivo: Costo, distinguendo tra (BT): beni a vita utile definita, i quali vengono ammortizzati considerando il costo del bene e la sua vita utile. beni con vita utile indefinita, che invece non devono essere assoggettati ad ammortamento, ma almeno annualmente, a test di impairment. Rivalutazione (Fair Value) (AT): Utilizzabile solo per i beni per cui esiste un mercato attivo L’eventuale effetto della rivalutazione ha una contropartita nelle riserve di patrimonio netto. Anche optando per questo secondo metodo i beni a vita utile definita dovranno essere soggetti ad ammortamento. Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

28 Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009
Partecipazioni Includono investimenti nel patrimonio di imprese controllate, collegate e joint venture Società controllate Le società in cui un’altra società dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria - CONTROLLO DI DIRITTO Le società in cui un’altra società dispone dei voti sufficienti ad esercitare un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria - CONTROLLO DI FATTO Società collegate: le società sulle quali un’altra società esercita un’influenza notevole (cioè nell’assemblea ordinaria può essere esercitato almeno un quinto dei voti, o un decimo se la società ha azioni quotate in Borsa). Joint venture: accordo di collaborazione sulla base del quale due o più imprese collaborano per la realizzazione di un progetto di natura industriale o commerciale Valore iniziale: l’iniziale iscrizione è al costo Valore successivo: Costo Rivalutazione (Fair Value) Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

29 Altre attività finanziarie
Include due tipologie di attività: Strumenti rappresentativi di capitale (azioni) Diritti contrattuali a ricevere disponibilità liquide o altre attività Diritto contrattuale = accordo tra due o più parti che abbia conseguenze economiche chiare e quindi non evitabili in futuro La voce attività finanziarie fa riferimento più in generale alla trattazione degli strumenti finanziari. Lo strumento finanziario viene definito come “un qualsiasi contratto che dà origine ad una attività finanziaria per un’impresa e ad una passività finanziaria, ovvero ad uno strumento rappresentativo del capitale, per un’altra impresa” Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

30 Attività finanziarie: definizione
Un’attività finanziaria è una qualsiasi attività che sia: una disponibilità liquida; uno strumento rappresentativo di patrimonio netto (*) di un’altra impresa; un diritto contrattuale: a ricevere disponibilità liquide o un’altra attività finanziaria da un’altra impresa; a scambiare attività o passività finanziarie con un’altra impresa a condizioni potenzialmente favorevoli all’impresa; un contratto che sarà o potrà essere regolato con strumenti rappresentativi di patrimonio netto dell’impresa stessa La definizione di attività finanziaria include: Voci Non Correnti e Voci Correnti Voci non comunemente considerate come “finanziarie” Crediti commerciali Cassa (*) Strumento rappresentativo di patrimonio netto è un qualsiasi contratto che rappresenti una partecipazione residua nell’attivo di un’impresa al netto di tutte le sue passività. Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

31 Attività finanziarie - Impairment
Test di Impairment: Tutte le attività finanziarie ad eccezione di quelle misurate al FVTPL devono essere sottoposte ad un test di impairment per determinare se vi sono oggettive evidenze che possono far ritenere non interamente recuperabile il valore dell’attività. L’ammontare della perdita è rilevato a conto economico. Ad esempio per i crediti gli IAS/IFRS indicano come oggettive evidenze per iscrivere la perdita di valore a: mancati pagamenti di interessi; probabilità di fallimento; il venire meno di un mercato attivo per le difficoltà dell’emittente; altri fattori che indicano che il debitore non sarà in grado di rimborsare il debito. Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

32 Imposte differite attive
Voci di rettifica introdotte per tener conto delle differenze che possono sorgere tra bilancio civilistico e bilancio fiscale, relative a costi e ricavi che concorrono a formare l’imponibile fiscale in un esercizio diverso da quello nel quale concorrono a formare il risultato civilistico Le imposte differite attive fanno riferimento a delle imposte anticipate Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

33 Crediti commerciali e altri
I crediti verso clienti sono evidenziati in bilancio secondo il presumibile valore di realizzo, e quindi al netto del corrispondente fondo rischi. Concettualmente a ciascun credito è associata una probabilità di mancata riscossione del credito. Il valore effettivo del credito corrisponde alla differenza tra il suo valore nominale e la perdita attesa. Operativamente, non è di solito possibile determinare analiticamente la probabilità di insolvenza di ciascun debitore, di conseguenza si considera il fenomeno in termini statistici, definendo il valore complessivo del fondo svalutazione. Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

34 Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009
Rimanenze Beni posseduti per la vendita nel normale svolgimento dell’attività; impiegati nei processi produttivi per la vendita; o sotto forma di materiali o forniture di beni nel processo di produzione o nella prestazione di servizi La valutazione delle rimanenze deve essere effettuata al minore tra: Costo: deve comprendere tutti i costi di acquisto, i costi di trasformazione e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni in cui si trovano. Valore netto di realizzo: il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell’attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli stimati necessari per la realizzazione della vendita Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

35 Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009
Rimanenze Quando le scorte vengono valutate al costo si dovrà tenere conto della sequenza di utilizzo dei beni adottando il metodo FIFO: si ipotizza che le prime unità utilizzate siano le prime acquistate Costo Medio: si ipotizza che tutte le unità siano state acquistate allo stesso prezzo, pari al prezzo medio “pesato” Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

36 I lavori in corso su ordinazione
Definizione: IAS 11 “un contratto stipulato specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale”. Principio cont. nazionale n.23 “contratti di durata normalmente ultrannuale per la realizzazione di un’opera o di un complesso di opere o la fornitura di beni e servizi non di serie che insieme formino un unico progetto, eseguite su ordinazione di un committente secondo le specifiche tecniche da questi richieste” Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

37 I lavori in corso su ordinazione
Metodi per definire l’avanzamento Per determinare l’entità dei lavori in corso su ordinazione è necessario definire il grado di avanzamento. Gli IAS/IFRS prevedono: Metodo del costo sostenuto (cost-to-cost) Metodo delle unità consegnate Metodo delle misurazioni fisiche Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

38 Disponibilità liquide
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono: cassa, denaro in conto corrente, investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità per cui il rischio di variazioni di fair value è irrilevante Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009

39 Attività non correnti disponibili per la vendita
Questa voce raccoglie le attività che sono usate oltre il ciclo operativo dell’impresa (immobili o anche attività immateriali come i brevetti) che l’impresa prevede di vendere Una volta iscritti in questa categoria, i beni non sono più assoggettati ad ammortamento Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009


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