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L’ECONOMIA EUROPEA IL SETTORE TERZIARIO.

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Presentazione sul tema: "L’ECONOMIA EUROPEA IL SETTORE TERZIARIO."— Transcript della presentazione:

1 L’ECONOMIA EUROPEA IL SETTORE TERZIARIO

2 LO SVILUPPO DEL TERZIARIO
Settore in crescita nei paesi sviluppati (gli addetti al terziario superano i lavoratori nel primario e nel secondario). Particolarmente sviluppati tre rami: servizi: economici (banche, assicurazioni, negozi, servizi alle imprese) e servizi sociali (scuole, ospedali, giornali, impianti sportivi). commercio: all’ingrosso o al dettaglio. Difficoltà dei piccoli negozi a resistere alla concorrenza di supermercati e ipermercati. terziario avanzato: ricerca scientifica, informatica. Attività che si svolgono in metropoli dove sono attive le multinazionali o in centri specializzati per la ricerca (tecnopoli).

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4 I TRASPORTI Reti del trasporto (stradale, ferroviaria, aerea, marittima, fluviale). Formate dal collegamento di vari elementi. Tentativo di “sconfiggere” le distanze abbattendo i tempi di percorrenza e grazie alle comunicazioni a distanza. Logistica: cerca l’organizzazione migliore dei mezzi materiali (treni, camion, ecc.) e umani (autisti, magazzinieri ecc.) che assicurano il trasporto.

5 LA RETE STRADALE Già sviluppata in epoca romana. Strade romane utilizzate anche nel Medioevo e in alcuni casi ancora oggi. Rete stradale e autostradale europea: la più estesa del mondo. Rete autostradale in Italia: la prima autostrada (Milano-Varese) risale al 1932, ma il grande sviluppo si ebbe negli anni ‘60. In Italia la maggior parte del traffico passeggeri e merci viaggia su strada (problemi di inquinamento).

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7 Sviluppata soprattutto in Europa occidentale.
Rete stradale europea Sviluppata soprattutto in Europa occidentale. In Europa orientale le autostrade sono praticamente assenti. Alcune città importanti (Milano, Parigi, Londra, Rotterdam) costituiscono i nodi principali della rete stradale.

8 Rete autostradale in Italia (2006)

9 LA RETE FERROVIARIA Un terzo di tutte le ferrovie del mondo è in Europa. Linee ad alta velocità. Eurotunnel (sotto la Manica), tunnel sotto lo stretto di Gibilterra ancora on costruzione. Progetto di un tunnel sottomarino tra Sicilia e Tunisia, troppo costoso. Ferrovie in Italia: Pianura Padana, costa adriatica e costa tirrenica (ostacolo degli Appennini). Usata soprattutto dai pendolari per recarsi al lavoro, su piccole io medie distanze. Preferita l’auto per le lunghe distanze. Poco praticato il trasporto merci su treno, perché le operazioni di carico e scarico sono lunghe.

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11 Rete ferroviaria in Italia (2005)

12 IL TRAFFICO FLUVIALE E MARITTIMO
Navi usate soprattutto per il commercio internazionale di merci pesanti e non deperibili. Porti attrezzati per carico e scarico dei container. Porti principali su Atlantico e Mare del Nord (Rotterdam, Le Havre, Amburgo, Londra, Anversa). Principale porto italiano: Genova. Navigazione su fiumi e canali: idrovie che collegano il Reno con il Danubio e il Volga con i fiumi della Russia (Mosca città “dei 5 mari”)

13 Principali porti per traffico di container (2010)

14 IL TRASPORTO AEREO Trasporto passeggeri: aereo mezzo più conveniente sulle distanze maggiori di 800 km. Molto costoso invece per le merci. Sviluppo negli ultimi 20 anni, grazie al turismo. In particolare, tra 1980 e 1990 il traffico passeggeri in Europa è aumentato del 50%. Nodi di connessione intercontinentale: aeroporti di Londra, Parigi, Amsterdam, Francoforte, Milano, Roma, Madrid.

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16 PROBLEMI AMBIENTALI Conciliare i vantaggi economici derivati dallo sviluppo dei trasporti con la trasformazione del paesaggio e i danni ecologici. Bisogna saper guardare “a lunga distanza”. Esempio dei TAV: contestati per i danni all’ambiente, consentirebbero invece di collegare meglio nord e sud Europa, favorendo il traffico ferroviario, meno inquinante rispetto al traffico su strada.

17 Ferrovie ad alta velocità in Europa

18 LE TELECOMUNICAZIONI “Mezzo di trasporto” per le informazioni.
Sviluppo delle telecomunicazioni da metà ‘800 al 2000: telegrafo (alfabeto Morse), telefono, radio, TV, internet. ICT: Information and Communication Technology. Settore a cavallo tra secondario e terziario: produzione di apparecchi per le telecomunicazioni (computer, telefoni) + servizi radio, tv, editoria … UE leader mondiale dello sviluppo dell’ITC, ma l’Italia è ancora abbastanza indietro.

19 Fonte: ISTAT 2010

20 IL COMMERCIO Europa, Giappone e USA: aree mondiali dove il commercio è più intenso. In Europa principali poli di scambio sono Germania e Inghilterra. I paesi mediterranei hanno relazioni commerciali con Africa e Medio Oriente. Importazioni: prodotti tropicali (caffè, cacao, tè, banane ecc..), cereali dal Nord America, petrolio e gas naturale, apparecchi elettronici dal Giappone. Esportazioni: elettrodomestici, auto, aerei, macchinari agricoli, prodotti chimici e abbigliamento. Bilancia commerciale spesso passiva (= importazioni maggiori delle esportazioni). Molti traffici all’interno della UE (libera circolazione di merci). I paesi del nord esportano legname, pesce, minerali; i paesi mediterranei esportano i loro prodotti agricoli tipici.

21 LA DISTRIBUZIONE DELLE MERCI
Commercio all’ingrosso: tramite tra i produttori e i vari negozianti. Ma si cerca sempre di più di ridurre i passaggi da produttore a consumatore. Grande distribuzione: nata nel nord Europa tra il 1960 e il 1970, poi diffusa in tutto il continente. Nei paesi mediterranei sono ancora numerosi i piccoli negozi. Commercio a distanza: vendita su catalogo, televendita, e-commerce (tramite internet).

22 Commercio via internet in Europa (2012)

23 LA FINANZA Banche: raccolgono il denaro dei risparmiatori e lo prestano a chi ne ha bisogno (prestito ad interesse). Ruolo di internet anche nelle operazioni bancarie (e- banking). Borsa: luogo di compravendita delle azioni, cioè delle parti di una azienda. Wall Street (New York): borsa più famosa del mondo. Principali borse europee: Londra e Francoforte. Principale borsa italiana: Milano.

24 IL TURISMO Origini: grand tour fra le maggiori città d’arte europee (dal 1700) e villeggiatura in campagna dei nobili. In epoca preindustriale, solo mercanti, soldati e pellegrini di spostavano abitualmente. Turismo di massa: fenomeno recente, grazie allo sviluppo dei trasporti e alla maggiore ricchezza. In Italia, quasi il 10% del PIL è prodotto dal turismo. Spagna, Portogallo e Grecia sono i paesi europei in qui il turismo incide di più sul PIL. 9 milioni di addetti al turismo in Europa, ma molti sono occasionali o stagionali.

25 La via Francigena Nel Medioevo le principali vie di pellegrinaggio conducevano a Santiago de Compostela (Spagna), a Gerusalemme e a Roma. Il collegamento tra il nord Europa e Roma era assicurato soprattutto dalla via Francigena, che collegava Canterbury (Inghilterra) all’Italia.

26 Per il numero di arrivi dall’estero, il primo paese mondiale è la Francia. In Europa, al secondo e terzo posto troviamo Spagna e Italia.

27 I FLUSSI TURISTICI Molto movimento turistico all’interno del continente europeo, per la varietà di mete. - Turismo balneare: soprattutto da nord a sud (verso il Mediterraneo). - Turismo montano: regioni alpine di Italia, Austria, Svizzera. Turismo culturale: città d’arte, musei, siti archeologici diffusi in tutta Europa. Turismo religioso: città mete di pellegrinaggio. Turismo termale: molto diffuso in Francia, Italia, Germania. Negli ultimi decenni, dopo la fine del comunismo, si sono aperti al turismo anche i paesi del’Europa dell’est.

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29 IL TURISMO IN ITALIA Turismo balenare: in riva al mare o sui laghi
Turismo montano: Alpi e Appennini Turismo culturale: un po’ ovunque, perché l’Italia ha uno dei patrimoni più ricchi del mondo Turismo religioso: es. Roma o Assisi Turismo termale: es. Salsomaggiore o Fiuggi

30 Turismo in Italia nel 2011: percentuali di turisti delle varie tipologie

31 LE NUOVE TENDENZE Nuove tipologie: agriturismo (diffuso soprattutto in Italia, Germania, Francia) e trekking. Nuove modalità di organizzare il viaggio, attraverso internet (ricerca di informazioni e pagamenti di trasporti e alloggi ) Già 5 anni fa internet era la fonte più utilizzata per informarsi sulle destinazioni turistiche (dati 2009)


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