La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Anno accademico 2010-2011 1 Input e Output in C. Anno accademico 2010-2011 2 Sommario Input e outputInput e output I flussi di I/O I flussi di I/O Luso.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Anno accademico 2010-2011 1 Input e Output in C. Anno accademico 2010-2011 2 Sommario Input e outputInput e output I flussi di I/O I flussi di I/O Luso."— Transcript della presentazione:

1 Anno accademico 2010-2011 1 Input e Output in C

2 Anno accademico 2010-2011 2 Sommario Input e outputInput e output I flussi di I/O I flussi di I/O Luso di buffer Luso di buffer Apertura e chiusura di file Apertura e chiusura di file Lettura e scrittura di dati Lettura e scrittura di dati La selezione di un metodo di I/O La selezione di un metodo di I/O I/O non bufferizzato I/O non bufferizzato Laccesso diretto a file Laccesso diretto a file

3 Anno accademico 2010-2011 3 Introduzione La gestione dellI/O su file è uno degli aspetti più complessi dei linguaggi di programmazione, perché strettamente correlato con le particolari modalità di accesso a file ed alle periferiche dettate dal sistema operativo difficoltà nella progettazione di servizi di I/O portabili bufferizzatoStoricamente, lapposita libreria di run time del C e la libreria di I/O di UNIX erano parzialmente sovrapposte: tuttavia, la libreria C tratta lI/O bufferizzato, contrariamente alla libreria UNIX Le funzioni ANSI di I/O sono tutte bufferizzate (con possibilità di modifica della dimensione del buffer) Le funzioni ANSI di I/O operano inoltre una distinzione tra accesso a file in modalità binaria o testuale; in ambiente UNIX la distinzione è poco significativa poiché UNIX tratta file binari e file di testo alla stessa stregua come sequenze di byte (in altri sistemi operativi, tale distinzione è invece importante)

4 Anno accademico 2010-2011 4 I flussi di I/O 1 flussi streamIl linguaggio C non distingue tra periferiche e file su disco: in entrambi i casi le operazioni di I/O sono realizzate attraverso flussi o stream di I/O associati a file o periferiche Un flusso di I/O è una sequenza ordinata di byte: la lettura e la scrittura di un file o di una periferica implicano la lettura/ scrittura di dati da/su un flusso I flussi di I/O: i programmi C accedono ai dati memorizzati in file attraverso array monodimensionali di caratteri, detti flussi di I/O Flusso Flusso File File Sorgente C

5 Anno accademico 2010-2011 5 I flussi di I/O 2 Per eseguire lI/O, è necessario associare un flusso ad un file o a una periferica FILE occorre dichiarare un puntatore alla struttura FILE FILEstdio.hLa struttura FILE, definita in stdio.h, è costituita da campi che contengono informazioni quali il nome del file, la modalità di accesso, il puntatore al prossimo carattere nel flusso FILEI campi della struttura FILE, istanziati allatto dellapertura di un flusso (o in fase di utilizzo), sono dipendenti dallim- plementazione e differiscono per sistemi operativi diversi

6 Anno accademico 2010-2011 6 I flussi di I/O 3 FILE FILE puntatore a fileLe strutture FILE forniscono al sistema operativo le informazioni necessarie per la gestione dei file: lunico meccanismo di accesso ad un flusso è il puntatore alla struttura FILE, detto puntatore a file fopen()Il puntatore a file deve essere dichiarato nel programma, contiene lidentificatore del flusso restituito da una chiamata alla fopen(), e viene utilizzato per leggere, scrivere e chiudere il flusso Ciascun programma può aprire pi ù flussi simultaneamente, nel rispetto dei limiti imposti dalla particolare implemen- tazione

7 Anno accademico 2010-2011 7 I flussi di I/O 4 FILE indicatore di posizione nel fileUno dei campi della struttura FILE è un indicatore di posizione nel file, che punta al successivo byte da leggere o scrivere: a fronte di operazioni di lettura/scrittura, il sistema operativo modifica conseguentemente lindicatore di posizione Lindicatore di posizione del file non può essere manipolato direttamente (in maniera portabile), ma può essere letto e modificato tramite funzioni di libreria, permettendo accessi al flusso non sequenziali Attenzione:Attenzione: il puntatore a file identifica un flusso aperto, che è connesso ad un file o a una periferica, lindicatore di posizione nel file identifica uno specifico byte allinterno di un flusso

8 Anno accademico 2010-2011 8 I flussi standard flussi standard stdinstdoutstderrEsistono tre flussi standard, che vengono aperti automati- camente per ogni programma: stdin, stdout, stderr I flussi standard sono connessi al terminale, per default, ma molti sistemi operativi ne permettono la redirezione (ad es., è possibile inviare messaggi di errore ad un file per effettuare diagnostica) printf() scanf() stdinstdout freopen()Le funzioni printf() e scanf() utilizzano i flussi standard di I/O; possono essere utilizzate anche per fare I/O su/da file, ridirigendo stdin e stdout a file per mezzo della funzione freopen() fprintf() fscanf()Tuttavia, esistono le funzioni di libreria apposite, fprintf() e fscanf(), che permettono di specificare il flusso su cui operare

9 Anno accademico 2010-2011 9 I formati testo e binario modalità testo binariaI dati possono essere acceduti in modalità testo o binaria: flusso testuale Un flusso testuale è composto da una sequenza di linee, concluse da newline (sistemi operativi diversi possono memorizzare linee con formati diversi, utilizzando un carattere differente di terminazione linea) flussi standard I flussi standard sono testuali formato binario In formato binario il compilatore non effettua alcuna interpre- tazione dei byte: i bit sono letti e scritti come un flusso continuo I flussi binari sono utilizzati quando è fondamentale preservare lesatto contenuto del file

10 Anno accademico 2010-2011 10 Luso del buffer 1 Confrontate con la memoria centrale, le unità di memoria di massa sono estremamente lente: nei programmi, il tempo richiesto per accedere alle periferiche eccede largamente il tempo impiegato dalla CPU per i calcoli bufferizzazioneÈ di fondamentale importanza ridurre il numero di operazioni di lettura/scrittura, mediante tecniche di bufferizzazione bufferUn buffer è unarea di memoria in cui i dati sono memorizzati temporaneamente, prima di essere inviati a destinazione Mediante luso di buffer, il sistema operativo può limitare il numero di accessi effettivi alla memoria di massa Tutti i sistemi operativi utilizzano buffer per leggere/scrivere su unità di I/O: laccesso a disco, per esempio, avviene con granularità di blocco, con blocchi di dimensione 512/4096 byte

11 Anno accademico 2010-2011 11 Luso del buffer 2 bufferizzazione a linee bufferizzazione a blocchiLe librerie di run time del C contengono un ulteriore livello di bufferizzazione che può assumere due forme distinte: bufferizzazione a linee e bufferizzazione a blocchi Nella bufferizzazione a linee, il sistema immagazzina i caratteri fino a quando si incontra un newline (o il buffer è pieno), inviando lintera linea al sistema operativo (ciò che accade per linserimento da tastiera) Nella bufferizzazione a blocchi, il sistema immagazzina i caratteri fino a riempire un blocco, trasferendolo quindi al sistema operativo Tutti i flussi di I/O a file utilizzano una bufferizzazione a bloc- chi, i flussi riferiti a terminale sono dipendenti dal sistema operativo, ma sono o non bufferizzati o bufferizzati a linee

12 Anno accademico 2010-2011 12 Luso del buffer 3 gestore di bufferLe librerie standard di I/O del C comprendono un gestore di buffer che mantiene il buffer in memoria il più a lungo possibile: se si accede alla stessa porzione di un flusso più volte, si ha alta probabilità che il flusso sia stato mantenuto nella memoria centrale (si possono verificare problemi di accesso concorrente, gestibili via sistema operativo, se il file è condiviso da più processi) fflush()Sia nel caso di bufferizzazione a righe che a blocchi, è possibile richiedere esplicitamente al sistema operativo di forzare linvio del buffer a destinazione in un momento qualsiasi, per mezzo della funzione fflush() Il C consente di personalizzare il meccanismo di bufferizzazione (modificando le dimensioni del buffer) fino ad eliminarla, ponendo la dimensione del buffer a zero

13 Anno accademico 2010-2011 13 Il file header stdio.h stdio.hPer utilizzare le funzioni di I/O è necessario includere il file header stdio.h che contiene: Le dichiarazioni dei prototipi di tutte le funzioni di I/O FILE La dichiarazione della struttura FILE stdinstdoutstderrEOF Le macro costanti, come stdin, stdout, stderr, EOF EOF EOF corrisponde al valore restituito dalle funzioni di I/O in corrispondenza dellidentificatore di fine file Nota: NULL stddef.hNota: La definizione di NULL, per lANSI C, è invece contenuta nel file stddef.h #ifndef NULL #define NULL (void *) 0 #endif

14 Anno accademico 2010-2011 14 La gestione degli errori EOFOgni funzione di I/O restituisce un valore speciale in caso di errore: alcune restituiscono zero, altre un valore diverso da zero o EOF FILEPer ogni flusso aperto, esistono due campi booleani nella struttura FILE che registrano condizioni di errore o di fine file feof() ferror()Si può accedere ai campi di fine file e di errore utilizzando le funzioni feof() e ferror() clearerr()La funzione clearerr() pone entrambi i campi a zero include define ERR_FLAG 1 define EOF_FLAG 2 char stream_stat(fp) FILE *fp; { /* se nessun campo booleano è alterato, * stat vale 0; se il solo campo di errore * è alterato, stat vale 1; se il solo * campo di fine file è alterato, stat * vale 2; se sono alterati entrambi, stat * vale 3 */ char stat = 0; if (ferror(fp)) stat |= ERR_FLAG; if (feof(fp)) stat |= EOF_FLAG; clearerr(fp); return stat; }

15 Anno accademico 2010-2011 15 Apertura e chiusura di file 1 fopen()Prima di poter accedere al contenuto di un file, è necessario aprirlo tramite la funzione fopen(), che prevede due parametri: il nome del file e la modalità di accesso Esistono due insiemi di modalità di accesso, per i flussi testuali e per i flussi binari r Apre un file testuale esistente in lettura, posizionandosi allinizio del file; se il file non esiste, la funzione ritornerà il codice di errore NULL w Crea un nuovo file testuale e lo apre in scrittura, posizionandosi allinizio del file; se il file esiste, i dati precedenti vengono eliminati a append Apre un file testuale esistente in modalità append ; la scrittura può avvenire solo alla fine del file; se il file non esiste verrà creato automaticamente, in caso contrario il contenuto del file preesistente verrà mantenuto rr Apre un file testuale esistente in lettura e scrittura, posizionandosi allinizio del file; se il file non esiste, la funzione ritornerà il codice di errore NULL ww Crea un nuovo file testuale e lo apre in lettura e scrittura aa Apre un file testuale esistente o ne apre uno nuovo in modalità append; la lettura può avvenire in una posizione qualsiasi del file, la scrittura solo alla fine

16 Anno accademico 2010-2011 16 Apertura e chiusura di file 2 b rbLe modalità binarie differiscono per laggiunta di una b (es., rb ) fopen()La funzione fopen() restituisce un puntatore a file, utilizzabile per accedere successivamente al file aperto Proprietà di file e flussi rispetto alle modalità di apertura della fopen() rwa r w a Il file deve esistere prima dellapertura ** Il file preesistente viene reinizializzato ** Possibilità di lettura del flusso **** Possibilità di scrittura sul flusso ***** Possibilità di scrittura solo alla fine **

17 Anno accademico 2010-2011 17 Apertura e chiusura di file 3 Esempio: testEsempio: Funzione che apre un file testuale, denominato test, con accesso in lettura Note:Note: fprintf() printf() La funzione fprintf() è analoga alla printf(), eccettuato un parametro aggiuntivo, che identifica il flusso di uscita open_test() test La funzione open_test() è poco flessibile, perché permette lapertura del solo file test e soltanto per accessi in lettura include FILE *open_test() { /* restituisce un puntatore ad una struttura FILE */ FILE *fp; fp fopen(test, r); if (fp NULL) fprintf(stderr,Errore nellapertura del file test\n); return fp; }

18 Anno accademico 2010-2011 18 Apertura e chiusura di file 4 include FILE *open_file(file_name, access_mode) char *file_name, *access_mode; { FILE *fp; if ((fp fopen(file_name, access_mode)) NULL) fprintf(stderr, Errore nellapertura del file %s \ con modalità di accesso %s\n, file_name, access_mode); return fp; } open_file() fopen()La funzione open_file() è equivalente alla fopen(), a meno della notifica esplicita di errore se il file non può essere aperto

19 Anno accademico 2010-2011 19 Apertura e chiusura di file 5 fclose() FILEPer chiudere un file viene utilizzata la funzione fclose(), con argomento il puntatore alla struttura FILE da chiudere FILELa chiusura del file provoca il rilascio della struttura FILE, per la successiva allocazione ad altri file La chiusura del file forza anche la scrittura del contenuto del buffer associato al flusso Dato che tutti i sistemi operativi stabiliscono un numero massimo di flussi aperti contemporaneamente, è buona norma chiudere i file quando se ne è conclusa lelaborazione Tutti i flussi aperti vengono comunque chiusi dal sistema operativo quando il programma termina correttamente (nel caso di terminazione anomala, il comportamento non è standardizzato)

20 Anno accademico 2010-2011 20 Lettura e scrittura di dati letturascritturaSu un file aperto è possibile utilizzare il puntatore a file per svolgere operazioni di lettura e scrittura granularitàLe operazioni di accesso al file possono essere effettuate su oggetti di granularità diversa, in particolare a livello di… …carattere …linea …blocco fseek() rewind() fflush()Qualsiasi sia la granularità, è impossibile leggere da un flusso e quindi scrivere sullo stesso flusso senza che fra le due operazioni venga effettuata una chiamata a fseek(), rewind() o fflush() fseek() rewind() fflush()Le funzioni fseek(), rewind() e fflush() sono le uniche funzioni di I/O che forzano la scrittura del buffer sul flusso

21 Anno accademico 2010-2011 21 Lettura e scrittura per caratteri 1 Esistono due modalità per la lettura/scrittura di caratteri da un flusso getc() getc() : macro che legge un carattere da un flusso fgetc() getc() fgetc() : analoga a getc(), ma realizzata come una funzione putc() putc() : macro che scrive un carattere su un flusso fputc() putc() fputc() : analoga a putc(), ma realizzata come una funzione getc() putc()Le macro getc() e putc(), in quanto tali, sono normalmente molto più veloci delle analoghe funzioni fgetc() fputc()Tuttavia, se un parametro attuale contiene operatori che implicano effetti collaterali, fgetc() ed fputc() sono preferibili Per le altre macro di libreria, lo standard ANSI prevede che gli argomenti possano comparire una sola volta nel corpo della macro, per evitare (il sommarsi degli) effetti collaterali

22 Anno accademico 2010-2011 22 Lettura e scrittura per caratteri 2 Esempio:Esempio: Funzione che copia il contenuto di un file in un altro Note:Note: Entrambi i file vengono acceduti in modalit à binaria getc() La macro getc() legge il prossimo carattere dal flusso specificato e sposta lindicatore di posizione del file avanti di un elemento ad ogni chiamata getc() feof() In modalit à binaria, non è possibile interpretare il valore di ritorno della getc() per de- cretare la fine del file: feof() invece non presenta ambiguit à include define FAIL 0 define SUCCESS 1 int copy_file(infile, outfile) char *infile, *outfile; { FILE *fp1, *fp2; if ((fp1 fopen(infile, rb)) NULL) return FAIL; if ((fp2 fopen(outfile, wb)) NULL) { fclose(fp1); return FAIL; } while (!feof(fp1)) putc(getc(fp1), fp2); fclose(fp1); fclose(fp2); return SUCCESS; }

23 Anno accademico 2010-2011 23 Lettura e scrittura per linee 1 fgets() fputs()Esistono due funzioni di I/O orientate alle linee, fgets() ed fputs() fgets()Il prototipo per la funzione fgets() è char *fgets(char *s, int n, FILE *stream); Gli argomenti hanno il seguente significato: s s : puntatore al primo elemento dellarray in cui vengono memorizzati i caratteri letti n n : numero massimo dei caratteri da leggere stream stream : puntatore al flusso da cui leggere fgets() \0 NULLLa funzione fgets() legge caratteri fino ad un newline, la fine del file o il numero massimo specificato di caratteri, inserendo automaticamente un carattere \0 dopo lultimo carattere scritto nellarray; restituisce NULL se incontra la fine del file, altrimenti restituisce il primo argomento

24 Anno accademico 2010-2011 24 Lettura e scrittura per linee 2 fputs()La funzione fputs() scrive larray identificato dal primo argomento nel flusso identificato dal secondo argomento gets() stdinfgets() \0La differenza fondamentale fra gets() (che legge da stdin ) ed fgets() è che la seconda inserisce nellarray (prima del \0 finale) anche il carattere di newline che delimita la linea fgets() gets() EOFInoltre fgets() permette la specifica del numero massimo dei caratteri da leggere, mentre gets() procede sempre fino ad un terminatore (newline o EOF )

25 Anno accademico 2010-2011 25 Lettura e scrittura per linee 3 Note: Note: fgets() Il file è aperto in modalit à testua- le per accedere ai dati a livello di linea, altrimenti fgets() potreb- be operare in modo scorretto, cercando caratteri di newline non presenti nel file (il terminatore di linea può essere diverso per si- stemi operativi diversi) fgets() fgets(), invece, si adegua alle caratteristiche del sistema opera- tivo specifico copy_file() fgets() fputs() fgetc() fputc() La funzione copy_file() per li- nee è pi ù lenta della versione per caratteri, poich é fgets() ed fputs() sono realizzate per mezzo di fgetc() ed fputc() (meno efficienti delle analoghe macro) include define FAIL 0 define SUCCESS 1 define LINESIZE 100 int copy_file(infile, outfile) char *infile, *outfile; { FILE *fp1, *fp2; char line[LINESIZE]; if ((fp1 fopen(infile, r)) NULL) return FAIL; if ((fp2 fopen(outfile, w)) NULL) { fclose(fp1); return FAIL; } while (fgets(line,LINESIZE 1,fp1) ! NULL) fputs(line, fp2); fclose(fp1); fclose(fp2); return SUCCESS; }

26 Anno accademico 2010-2011 26 Lettura e scrittura per blocchi 1 bloccoUn blocco può essere immaginato come un array: quando si legge o si scrive un blocco è necessario specificare il numero di elementi del blocco e la dimensione di ognuno di essi fread() fwrite()Le due funzioni orientate alla gestione dei blocchi sono fread() e fwrite() fread()Il prototipo per la funzione fread() è int fread(void *ptr,int size,int nmemb,FILE *stream); Gli argomenti hanno il seguente significato: ptr ptr : puntatore ad un array in cui vengono memorizzati i dati size size : dimensione di ogni elemento dellarray nmemb nmemb : numero di elementi da leggere stream stream : puntatore a file

27 Anno accademico 2010-2011 27 Lettura e scrittura per blocchi 2 fread()La funzione fread() restituisce il numero di elementi effettivamente letti, che dovrebbe coincidere con il terzo argomento, a meno di errori o di condizioni di fine file fwrite()La funzione fwrite() ha gli stessi argomenti, ma scrive nel flusso gli elementi contenuti nellarray copy_file()La funzione copy_file() può essere realizzata anche con granularit à di blocco: fread() La condizione di fine file è controllata confrontando il numero degli elementi letti, restituito da fread(), con il valore specificato nella lista degli argomenti: se sono diversi si ha una condizione di fine file o di errore ferror() La funzione ferror() viene utilizzata per stabilire quale condizione si è verificata

28 Anno accademico 2010-2011 28 Lettura e scrittura per blocchi 3 while ((num_read fread(block,sizeof(DATA), BLOCKSIZE,fp1)) BLOCKSIZE) fwrite(block,sizeof(DATA),num_read,fp2); if (ferror(fp1)) { printf(Errore in lettura del \ file %s\n,infile); fclose(fp1); fclose(fp2); return FAIL; } fclose(fp1); fclose(fp2); return SUCCESS; } include define FAIL 0 define SUCCESS 1 define BLOCKSIZE 512 typedef char DATA; int copy_file(infile, outfile) char *infile, *outfile; { FILE *fp1, *fp2; DATA block[BLOCKSIZE]; int num_read; if ((fp1 fopen(infile, rb)) NULL) { printf(Errore nellapertura del file %s \ in input\n, infile); return FAIL; } if ((fp2 fopen(outfile, wb)) NULL) { printf(Errore nellapertura del file %s \ in output\n, outfile); fclose(fp1); return FAIL; }

29 Anno accademico 2010-2011 29 La selezione di un metodo di I/O 1 putc()getc() read() write()Le macro putc() e getc() sono le pi ù veloci, ma la maggior parte dei sistemi operativi è in grado di realizzare operazioni di I/O su blocchi ancora pi ù efficienti (ad es., read() e write() in UNIX) fgets() fputs()Talvolta occorre privilegiare la semplicit à allefficienza: fgets() e fputs(), ad esempio, sono lente, ma particolarmente adatte nei casi in cui sia necessario analizzare linee Funzione che conta il numero di linee di un file include define MAX_LINE_SIZE 120 int lines_in_file(fp) FILE *fp; { char buf[MAX_LINE_SIZE]; int line_num 0; rewind(fp); /* sposta lindicatore di posizione allinizio del file */ while (fgets(buf,MAX_LINE_SIZE,fp)! NULL) line_num ; return line_num; }

30 Anno accademico 2010-2011 30 La selezione di un metodo di I/O 2 Ultimo, ma non meno importante, fattore da considerare nella scelta di un metodo di I/O è la portabilità, fondamen- tale non tanto nella scelta del tipo di I/O (granularità a caratteri, linee o blocchi), ma nella scelta della modalità testo o binaria Se il file contiene dati testuali (codice sorgente o documenti), la modalità testo e laccesso per linee sono da privilegiare Se i dati sono numerici e non sono strutturati per linee, è preferibile la modalità binaria, con accesso per caratteri o per blocchi (codice eseguibile)

31 Anno accademico 2010-2011 31 I/O non bufferizzato 1 Le librerie di run time del C consentono di modificare la dimensione del buffer: tale possibilit à deve essere utilizzata con attenzione, dato che la dimensione del buffer dovrebbe essere ottima per il particolare sistema operativo Talvolta, è tuttavia necessario eliminare completamente la bufferizzazione, tipicamente quando si vogliono elaborare immediatamente i dati di input setbuf() setvbuf()Per eliminare la bufferizzazione ci si può avvalere delle funzioni setbuf() e setvbuf() setbuf() setbuf()La funzione setbuf() richiede due parametri: un puntatore a file, ed un puntatore ad un array di caratteri da utilizzare come nuovo buffer; se tale puntatore è nullo, la bufferizzazione viene eliminata; setbuf() non restituisce valori setbuf(stdin,NULL);

32 Anno accademico 2010-2011 32 I/O non bufferizzato 2 setvbuf()La funzione setvbuf() richiede due parametri aggiuntivi, che permettono di specificare la tipologia di bufferizzazione (per linee, per blocchi, o assente) e la dimensione dellarray da utilizzare come buffer stdio.hLa tipologia di bufferizzazione va specificata mediante uno dei tre simboli definiti in stdio.h : _IOFBF _IOFBF : bufferizzazione per blocchi _IOLBF _IOLBF : bufferizzazione per linee _IONBF _IONBF : bufferizzazione assente La funzione restituisce un valore diverso da zero se completata correttamente, zero se non è in grado di soddisfare la richiesta setvbuf(stdin,NULL,_IONBF,0);

33 Anno accademico 2010-2011 33 Laccesso diretto a file 1 fseek() ftell()In C, le funzioni per laccesso diretto a file sono fseek() e ftell() fseek()La funzione fseek() sposta lindicatore di posizione del file a un carattere specificato nel flusso fseek()Il prototipo della fseek() è int fseek(FILE *stream,long int offset,int whence) dove: stream stream : puntatore a file offset offset : numero di caratteri di spostamento whence whence : posizione di partenza da cui calcolare lo spostamento whence stdio.hLargomento whence può assumere uno dei tre seguenti valori, definiti in stdio.h SEEK_SET SEEK_SET : inizio del file SEEK_CUR SEEK_CUR : posizione corrente dellindicatore SEEK_END SEEK_END : fine del file

34 Anno accademico 2010-2011 34 Laccesso diretto a file 2 Esempio:Esempio: Listruzione stat fseek(fp,10,SEEK_SET); sposta lindicatore di posizione del file al carattere 10 del flusso (lundicesimo), che sarà il prossimo elemento letto o scritto fseek()La fseek() restituisce zero se la richiesta è corretta, un valore diverso da zero altrimenti Esempio:Esempio: Listruzione stat fseek(fp,1,SEEK_END); fp non è lecita se fp è aperto in sola lettura, perché sposta lindicatore oltre la fine del file ftell()Per flussi binari, lo spostamento può essere un qualsiasi numero intero che non sposti lindicatore al di fuori del file; per flussi testuali, deve essere zero o un valore restituito dalla ftell()

35 Anno accademico 2010-2011 35 Laccesso diretto a file 3 ftell()La funzione ftell() richiede, come unico argomento, un puntatore a file e restituisce la posizione corrente dellindi- catore di posizione nel file ftell()La posizione restituita da ftell() si intende relativa allinizio del file… …per flussi binari rappresenta il numero di caratteri dallinizio del file alla posizione corrente fseek() …per flussi testuali rappresenta un valore dipendente dallimplementazione, significativo solo se utilizzato come parametro per la fseek() cur_pos ftell(fp); if (search(string) FAIL) fseek(fp,cur_pos,SEEK_set); Se la ricerca di una certa stringa nel file fallisce, lindicatore di posizione nel file viene riportato al valore originale

36 Anno accademico 2010-2011 36 Esempio: dimensione del file /* Determinazione del numero di caratteri di un file con fseek e ftell */ include main(int argc, char **argv) { FILE *fp; long n; if (argc<2) printf(File non specificato\n); else { fp fopen(argv[1], rb); /* apertura del file */ if (fp ! NULL) { fseek(fp, 0, SEEK_END); /* puntatore alla fine del file */ n ftell(fp); /* lettura posizione del puntatore */ fclose(fp); printf(Dimensione del file %ld\n, n); } else printf(Errore: il file %s non esiste, argv[1]); }


Scaricare ppt "Anno accademico 2010-2011 1 Input e Output in C. Anno accademico 2010-2011 2 Sommario Input e outputInput e output I flussi di I/O I flussi di I/O Luso."

Presentazioni simili


Annunci Google