La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

lez lavoro sociale con i gruppi 2012

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "lez lavoro sociale con i gruppi 2012"— Transcript della presentazione:

1 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Il gruppo nel servizio sociale Annamaria Campanini Università degli studi di Milano Bicocca università Bicocca università Bicocca 1

2 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Fasi di sviluppo del servizio sociale di gruppo: I prodromi L’uso del gruppo nelle attività sociali nasce nell’ambito delle attività delle Friendly society, in particolare con le organizzazioni giovanile e l’esperienza delle Ragged School (punti di accoglienza per bambini indigenti e abbandonati) sviluppatesi in Scozia nel 1841 che precede nel Regno Unito l’obbligo del’istruzione Un’altra esperienza significativa dell’uso del gruppo nel lavoro di comunità riguarda i settlements come ambito dove far convivere e realizzare attività comuni da persone provenienti da differenti background Da ricordare anche le attività ricreative/educative che si svolgevano verso i giovani 1 fase – 1976 Gruppo come: a) mezzo di ri – socializzazione (ssg vero e proprio) – funzione dell’AS di organizzazione e conduzione, pre promozie della cooperazione tra i membri e il conseguimento di obiettivi assunti strumento primario del servizio sociale di comunità (comitato di rappresentanza) – as pro,uove la capacità dei partecipanti di impegnarsi come sostenitori di istanze collettive fase di assimilazione metodologica e inzio di un’elaborazione autonoma dal sapere USA esperienze micro collettive (osperdali, istituti, scuole, imprese) – l’AS è l’unico operatore con funzioni di promozione e guida dei gruppi Centri sociali per riforma agraria, enti di edilizia pubblica: strumento di integrazione sociale e osservatorio ambientale Digressione sul servizio sociale di comunità – inserire box Anni 60 – 70 Spostamento verso azione macro collettiva. Ssg criticato perché non incide sulle diseguaglianze sociali e perché potenzia l’integrazione (in un sistema ingiusto), marcato da matrice culturale lontana e manipolativa Il gruppo viene visto come azione sociale e come luogo di ‘coagulo di energie attorno ai problemi sociali’ (conferenza di servizio sociale di Fregane, 1961?. AS passa da essere un tecnico esperto nella conduzione a quella di un compnente del gruppo in una posizione di corresponsabilità (Reboulaz, 1987) cit da Ferrario Diz – AS è un soggetto politicizzato capace di mobilitare la comunità su obiettivi comuni III fase anni 80 Istituzione dei servizi territoriali – gruppo di lavoro come ‘emblema dell’epoca’, l’uipe rappresenta lo strumento di realizzazione del processo di deistituzionalizzazione e ridefinizione organizzativa dei servizi residenziali.in quelli territoriali (vedi il consultorio o l’asilo) il gruppo misto rappresenta un luogo di ormozione della partecipazione (Bianchi 1993) L’AS non è più l’unico professionista a gestire il gruppo IV fase – da metà fine anni ’80 l’attenzione agli aspetti relazionali e all’ambiente caratterizzano la riflessione metodologia del ss, in parallelo al consolidarsi del processo di riconoscimento formale della professione. L’emblema del periodo è il lavoro con i gruppi ovvero l’attenzione alle relazioni con le agenzie del territorio nella prospettiva sia del lavoro per progetti (coinvolgimentoi di gruppi di attori in progetti) sia dell’approccio di rete. Si parla cosa di lavoro di e con i gruppi. 2 università Bicocca università Bicocca 2

3 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Fasi di sviluppo del servizio sociale di gruppo Inizialmente inteso come metodo professionale specifico degli AS, nasce degli Stati Uniti con principi ed obiettivi differenziati dalle altre metodologie (case work e community work) 1934 National conference of social work creazione dell’American Association of group workers Tratto da Ferrario F. Dizionario di serv soc 1 fase – 1976 Gruppo come: a) mezzo di ri – socializzazione (ssg vero e proprio) – funzione dell’AS di organizzazione e conduzione, pre promozie della cooperazione tra i membri e il conseguimento di obiettivi assunti b) strumento primario del servizio sociale di comunità (comitato di rappresentanza) – as pro,uove la capacità dei partecipanti di impegnarsi come sostenitori di istanze collettive fase di assimilazione metodologica e inzio di un’elaborazione autonoma dal sapere USA esperienze micro collettive (osperdali, istituti, scuole, imprese) – l’AS è l’unico operatore con funzioni di promozione e guida dei gruppi Centri sociali per riforma agraria, enti di edilizia pubblica: strumento di integrazione sociale e osservatorio ambientale Digressione sul servizio sociale di comunità – inserire box Anni 60 – 70 Spostamento verso azione macro collettiva. Ssg criticato perché non incide sulle diseguaglianze sociali e perché potenzia l’integrazione (in un sistema ingiusto), marcato da matrice culturale lontana e manipolativa Il gruppo viene visto come azione sociale e come luogo di ‘coagulo di energie attorno ai problemi sociali’ (conferenza di servizio sociale di Fregane, 1961?. AS passa da essere un tecnico esperto nella conduzione a quella di un compnente del gruppo in una posizione di corresponsabilità (Reboulaz, 1987) cit da Ferrario Diz – AS è un soggetto politicizzato capace di mobilitare la comunità su obiettivi comuni III fase anni 80 Istituzione dei servizi territoriali – gruppo di lavoro come ‘emblema dell’epoca’, l’uipe rappresenta lo strumento di realizzazione del processo di deistituzionalizzazione e ridefinizione organizzativa dei servizi residenziali.in quelli territoriali (vedi il consultorio o l’asilo) il gruppo misto rappresenta un luogo di ormozione della partecipazione (Bianchi 1993) L’AS non è più l’unico professionista a gestire il gruppo IV fase – da metà fine anni ’80 l’attenzione agli aspetti relazionali e all’ambiente caratterizzano la riflessione metodologia del ss, in parallelo al consolidarsi del processo di riconoscimento formale della professione. L’emblema del periodo è il lavoro con i gruppi ovvero l’attenzione alle relazioni con le agenzie del territorio nella prospettiva sia del lavoro per progetti (coinvolgimentoi di gruppi di attori in progetti) sia dell’approccio di rete. Si parla cosa di lavoro di e con i gruppi. 3 università Bicocca università Bicocca 3

4 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Fasi di sviluppo del servizio sociale di gruppo I Fase- dal dopoguerra ad anni mezzo di risocializzazione e strumento del servizio sociale di comunità. Sviluppatosi grazie alla missione degli esperti americani (Sullivan) si concentra in una prima fase in un approccio più terapeutico in ambiti spcifici e settoriali Assume successivamente lo scopo di sostenere lapartecipazione a istanze collettive, sviluppo rapporti democratici e di collaborazione (riforma agraria,nuclei edilizia pubblica ) AS unico operatore, con funzione di organizzazione e promozione e guida dei gruppi, fase di assimilazione metodologica USA e inizio di un’elaborazione autonoma Tratto da Ferrario F. Dizionario di serv soc 1 fase – 1976 Gruppo come: a) mezzo di ri – socializzazione (ssg vero e proprio) – funzione dell’AS di organizzazione e conduzione, pre promozie della cooperazione tra i membri e il conseguimento di obiettivi assunti b) strumento primario del servizio sociale di comunità (comitato di rappresentanza) – as pro,uove la capacità dei partecipanti di impegnarsi come sostenitori di istanze collettive fase di assimilazione metodologica e inzio di un’elaborazione autonoma dal sapere USA esperienze micro collettive (osperdali, istituti, scuole, imprese) – l’AS è l’unico operatore con funzioni di promozione e guida dei gruppi Centri sociali per riforma agraria, enti di edilizia pubblica: strumento di integrazione sociale e osservatorio ambientale Digressione sul servizio sociale di comunità – inserire box Anni 60 – 70 Spostamento verso azione macro collettiva. Ssg criticato perché non incide sulle diseguaglianze sociali e perché potenzia l’integrazione (in un sistema ingiusto), marcato da matrice culturale lontana e manipolativa Il gruppo viene visto come azione sociale e come luogo di ‘coagulo di energie attorno ai problemi sociali’ (conferenza di servizio sociale di Fregane, 1961?. AS passa da essere un tecnico esperto nella conduzione a quella di un compnente del gruppo in una posizione di corresponsabilità (Reboulaz, 1987) cit da Ferrario Diz – AS è un soggetto politicizzato capace di mobilitare la comunità su obiettivi comuni III fase anni 80 Istituzione dei servizi territoriali – gruppo di lavoro come ‘emblema dell’epoca’, l’uipe rappresenta lo strumento di realizzazione del processo di deistituzionalizzazione e ridefinizione organizzativa dei servizi residenziali.in quelli territoriali (vedi il consultorio o l’asilo) il gruppo misto rappresenta un luogo di ormozione della partecipazione (Bianchi 1993) L’AS non è più l’unico professionista a gestire il gruppo IV fase – da metà fine anni ’80 l’attenzione agli aspetti relazionali e all’ambiente caratterizzano la riflessione metodologia del ss, in parallelo al consolidarsi del processo di riconoscimento formale della professione. L’emblema del periodo è il lavoro con i gruppi ovvero l’attenzione alle relazioni con le agenzie del territorio nella prospettiva sia del lavoro per progetti (coinvolgimentoi di gruppi di attori in progetti) sia dell’approccio di rete. Si parla cosa di lavoro di e con i gruppi. 4 università Bicocca università Bicocca 4

5 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Fasi di sviluppo del servizio sociale di gruppo II Fase - Anni gruppo per azione macro collettiva, luogo di ‘coagulo di energie attorno ai problemi sociali’ (conferenza di servizio sociale di Fregene, 1961) AS passa da tecnico esperto nella conduzione a componente del gruppo in una posizione di corresponsabilità Esperienze di mobilitazione, di co-gestione dei servizi (asili nido, consultori familiari, psichiatria, handicap, servizi di base…) Assistente sociale insieme ad altri operatori svolge una funzione politica (fase dell’operatore unico) Tratto da Ferrario F. Dizionario di serv soc 1 fase – 1976 Gruppo come: a) mezzo di ri – socializzazione (ssg vero e proprio) – funzione dell’AS di organizzazione e conduzione, pre promozie della cooperazione tra i membri e il conseguimento di obiettivi assunti b) strumento primario del servizio sociale di comunità (comitato di rappresentanza) – as pro,uove la capacità dei partecipanti di impegnarsi come sostenitori di istanze collettive fase di assimilazione metodologica e inzio di un’elaborazione autonoma dal sapere USA esperienze micro collettive (osperdali, istituti, scuole, imprese) – l’AS è l’unico operatore con funzioni di promozione e guida dei gruppi Centri sociali per riforma agraria, enti di edilizia pubblica: strumento di integrazione sociale e osservatorio ambientale Digressione sul servizio sociale di comunità – inserire box Anni 60 – 70 Spostamento verso azione macro collettiva. Ssg criticato perché non incide sulle diseguaglianze sociali e perché potenzia l’integrazione (in un sistema ingiusto), marcato da matrice culturale lontana e manipolativa Il gruppo viene visto come azione sociale e come luogo di ‘coagulo di energie attorno ai problemi sociali’ (conferenza di servizio sociale di Fregane, 1961?. AS passa da essere un tecnico esperto nella conduzione a quella di un compnente del gruppo in una posizione di corresponsabilità (Reboulaz, 1987) cit da Ferrario Diz – AS è un soggetto politicizzato capace di mobilitare la comunità su obiettivi comuni III fase anni 80 Istituzione dei servizi territoriali – gruppo di lavoro come ‘emblema dell’epoca’, l’uipe rappresenta lo strumento di realizzazione del processo di deistituzionalizzazione e ridefinizione organizzativa dei servizi residenziali.in quelli territoriali (vedi il consultorio o l’asilo) il gruppo misto rappresenta un luogo di ormozione della partecipazione (Bianchi 1993) L’AS non è più l’unico professionista a gestire il gruppo IV fase – da metà fine anni ’80 l’attenzione agli aspetti relazionali e all’ambiente caratterizzano la riflessione metodologia del ss, in parallelo al consolidarsi del processo di riconoscimento formale della professione. L’emblema del periodo è il lavoro con i gruppi ovvero l’attenzione alle relazioni con le agenzie del territorio nella prospettiva sia del lavoro per progetti (coinvolgimentoi di gruppi di attori in progetti) sia dell’approccio di rete. Si parla cosa di lavoro di e con i gruppi. 5 università Bicocca università Bicocca 5

6 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
III fase seconda metà anni 70 Istituzione dei servizi territoriali – gruppo di lavoro come ‘emblema dell’epoca’. équipe come strumento di realizzazione del processo di deistituzionalizzazione e integrazione socio-sanitaria gruppo mantiene una sua funzione nell’attivare processi partecipativi IV fase – da metà anni ’80 l’attenzione agli aspetti relazionali e al contesto sociale L’emblema del periodo è il lavoro con i gruppi lavoro per progetti (coinvolgimento di gruppi di attori in progetti) e approccio di rete. Istituzione dei servizi territoriali – gruppo di lavoro come ‘emblema dell’epoca’, l’uipe rappresenta lo strumento di realizzazione del processo di deistituzionalizzazione e ridefinizione organizzativa dei servizi residenziali.in quelli territoriali (vedi il consultorio o l’asilo) il gruppo misto rappresenta un luogo di ormozione della partecipazione (Bianchi 1993) L’AS non è più l’unico professionista a gestire il gruppo 6 università Bicocca università Bicocca 6

7 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
È una proposta culturale e professionale Mira alla ricerca di soluzioni in modo partecipato Si fonda sui concetti di parità e socializzazione delle difficoltà È un luogo di confronto e di sviluppo delle conoscenze 7 università Bicocca

8 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Quattro filoni culturali: Principi professionali - (principi umanistici, riconoscimento delle diversità, partecipazione) Attenzione al positivo e alle risorse Auto/mutuo aiuto - aiuto reciproco Empowerment 8 università Bicocca

9 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Diverse teorie di riferimento : Modello medico (Pratt, Lazell, Marsh) Psicanalisi (Burrow - analisi di gruppo; Wolf, Bion- analisi in gruppo; Moreno- psicodramma) Teoria di campo (Lewin) Gestalt (Perls) Psicologia umanistica (Rogers) Analisi transazionale (Berne) Approccio sistemico 9 università Bicocca

10 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Esistono due diversi livelli di lavoro con i gruppi : Gruppi di terapia- mirano a cambiare i comportamenti che generano sofferenza in persone che chiedono aiuto a uno specialista per essere alleviate da disagi e difficoltà nei rapporti interpersonali 10 università Bicocca

11 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Esistono due diversi livelli di lavoro con i gruppi : Gruppi di addestramento- mirano a far apprendere in maniera partecipativa, attraverso l'esperienza ciò che avviene in una situazione non strutturata acquisendo maggior consapevolezza di certe dinamiche delle relazioni interpersonali 11 università Bicocca

12 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Il gruppo come opportunità per: Prevenire il disagio e promuovere il cambiamento Coinvolgere e attivare la partecipazione dei cittadini Progettare l'organizzazione dei servizi in una logica di community care Rafforzare le capacità di scelta dell'utente (empowerment) Operare con una logica di rete 12 università Bicocca

13 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Il gruppo, nell’esperienza dell’as, Versante programmatorio Dimensione organizzativa Favorisce lo sviluppo di comunità Accompagna partenariati e reti di progettazine partecipata Veicolo di formazione e informazione Strumento di prevenzione e promozione sociale Contestualizza la collaborazione interprofessionale È il presupposto metodologico del lavoro di rete È una forma di sostegno nella relazione di aiuto 13 università Bicocca università Bicocca 13

14 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Tipologie e classificazioni deI gruppo nel servizio sociale Prendendo in considerazione alcune variabili si possono analizzare le caratteristiche dei gruppi: Origine: il gruppo può essere spontaneo su iniziativa di cittadini singoli o associati o può essere organizzato per rispondere a specifiche finalità Vincoli istituzionali: il gruppo può essere formale e in questo senso la partecipazione viene formalmente definita (UVG, UVM, commissioni di accertamento invalidità…) o informale promossi da As o da soggetti privati (gruppi di ascolto, di opinione, di consultazione, di vicinato…) 14 università Bicocca università Bicocca 14

15 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Tipologie e classificazioni deI gruppo nel servizio sociale Destinatari: gruppi primari sono costituiti da persone legate da vincoli di parentela, convivenza o che hanno comunque rapporti frequenti faccia a faccia, gruppi secondari i rapporti sono determinati da condivisione di contenuti o obiettivi comuni Composizione: il gruppo può essere omogeneo o eterogeneo rispetto a variabili queli età, genere, classe sociale, provenienza, presenza di fattori caratterizzanti (uno stesso problema…) 15 università Bicocca università Bicocca 15

16 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Tipologie e classificazioni deI gruppo nel servizio sociale Volontarietà: partecipazione obbligatoria quando ci sono ad esempio prescrizioni dell’autorità giudiziaria o un contratto terapeutico- riabilitativo, o volontari quando l’adesione è spontanea Dimensione: il piccolo gruppo può essere considerato tale quando ha da 3 a 6 membri, medio da 7 al 16, gruppo esteso oltre i 16 partecipanti 16 università Bicocca università Bicocca 16

17 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Tipologie e classificazioni deI gruppo nel servizio sociale Tempo: permanente quando vi è una continuità e una collocazione strutturale, a tempo limitato, con finale definito o aperto; di breve (entro i tre mesi) o lunga durata; a frequentazione assidua (incontri a cadenza settimanale, bisettimanale o mensile) sporadica (oltre una volta al mese) Regole d’accesso: aperti con libertà di accesso e di uscita (es. gruppi di famiglie affidatarie) o chiusi 17 università Bicocca università Bicocca 17

18 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Tipologie e classificazioni deI gruppo nel servizio sociale Scopo: gruppi di competenza sono contesti dove si privilegia lo sviluppo di processi di influenzamengto, di apprendimento, di socializzazione; gruppi di lavoro sono indirizzati ad uno scopo esterno, spesso allo sviluppo, al funzionamento e all’organizzazione dei servizi, alla progettazione di iniziative nella comunità. Un particolare gruppo di lavoro è il gruppo di compito Focus: gruppi autocentrati affrontano aspetti legati a dimensioni personali e relazionali; gruppi eterocentrati hanno come componente dominante quella razionale/operativa del fare 18 università Bicocca università Bicocca 18

19 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Tipologie e classificazioni deI gruppo nel servizio sociale Forma: gruppi strutturati quando il modello delle sessioni di incontro e la struttura interna di ciascuno sono definiti secondo un “pacchetto” predisposto e validato (es. gruppi di preparazione alla domanda di adozione) o non strutturati quando il format lascia più spazio alla spontaneità nella scelta dei temi, alla scansione dei tempi alle modalità di sviluppo e all’intervallo di tempo tra gli incontri. 19 università Bicocca università Bicocca 19

20 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppi di competenza Gruppi di informazione Gruppi di sensibilizzazione Gruppi di orientamento Gruppi di promozione sociale al benessere Gruppi di counselling Gruppi per l’accoglienza Gruppi di sostegno Gruppi di autoaiuto 20 università Bicocca università Bicocca 20

21 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppi di competenza : finalità Accompagnamento Accoglienza Auto aiuto Counselling Formazione Incontro e socializzazione Informazione Orientamento Promozione del benessere Sensibilizzazione Sostegno/supporto Supervisione 21 università Bicocca università Bicocca 21

22 Gruppi di psicoterapia
Gruppi di competenza Ambiti di intervento Primariamente l’individuo Secondariamente il gruppo Primariamente il gruppo Secondariamente l’individuo Conoscenze di base Psicologia, processi e dinamiche intrapsichiche Struttura e dinamica di gruppo, teorie della formazione e dell’apprendimento Obiettivi Cambiamento di comportamenti che generano sofferenza e che hanno a che fare con la sfera interpersonale Approfondimento di conoscenze Acquisizione di competenze e saperi Apprendimento sociale Assunzione di scelte e decisioni Avvio di legami sociali

23 Gruppi di psicoterapia
Gruppi di competenza Modalità Esplicitare gli aspetti impliciti Scambio e confronto sul qui e ora Destinatari Soggetti portatori di rilevante disagio psichico Soggetti che ricercano maggiori conoscenze, informazioni, consapevolezze Conduttori Psicoterapeuti, psicologi, psichiatri. Assistenti sociali solo a integrazione e in modo coordinato con le figure sopra indicate Assistenti sociali Altri operatori specificamente formati

24 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppi informativi Obiettivi Favorire percorsi di comunicazione sociale e informazione Dimensioni e target Esteso. Target indifferenziato e vasto Stile di conduzione Frontale con scambi unidirezionali conduttore/partecipante Durata 1-3 incontri Scopo e focus Eterocentrato Regole di accesso Gruppo aperto 24 università Bicocca università Bicocca 24

25 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppi di sensibilizzazione Obiettivi Offrire informazioni contestualizzate e approfondimenti che possono delineare percorsi motivazionali Dimensioni e target Medie dimensioni, soggetti autoselezionati in base all’interesse o coinvolti dai servizi Stile di conduzione Direttiva con scambi bidirezionali, coadiuvata da esperti Durata 2-4 incontri Scopo e focus Eterocentrato Regole di accesso Gruppo aperto 25 università Bicocca università Bicocca 25

26 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppi di orientamento Obiettivi Incoraggiare l’autovalutazione stimolando riflessività e criticità per conoscere e migliorare parti di sé e assumere scelte consapevoli Dimensioni e target Piccole o medie dimensioni, target di soggetti selezionati e motivati Stile di conduzione Direttiva con scambi bidirezionali, equamente distribuiti dai partecipanti Durata 2-5 incontri Scopo e focus Autocentrato Regole di accesso Gruppo chiuso 26 università Bicocca università Bicocca 26

27 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppi di promozione sociale al benessere Obiettivi Sviluppare azioni promozionali e culturali di inclusione sociale, di accrescimento di competenze verso il benessere Dimensioni e target Medio o esteso, rivolto a specifiche categorie di soggetti non selezionati Stile di conduzione Conduzione partecipata, distribuita Durata Di breve durata Scopo e focus Autocentrato o eterocentrato Regole di accesso Gruppo aperto 27 università Bicocca università Bicocca 27

28 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppi di counselling Obiettivi Accompagnare e guidare processi di cambiamento personale e di superamento di fasi critiche Dimensioni e target Piccole e medie dimensioni, rivolto a soggetti selezionati che ne fanno specifica richiesta Stile di conduzione Il conduttore guida e dirige le interazioni Durata 5/10 incontri Scopo e focus Autocentrato Regole di accesso Gruppo chiuso 28 università Bicocca università Bicocca 28

29 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppi per l’accoglienza Obiettivi Accompagnare utenti dentro nuovi servizi/progetti, sviluppare legami con altri fruitori agevolando la definizione del contesto Dimensioni e target Piccole dimensioni; la partecipazione può essere resa obbligatoria come condizione di accesso al servizio Stile di conduzione Non direttiva, scambi bidirezionali spesso guidati da una coppia di operatori di discipline diverse Durata 6 incontri a cadenza ravvicinata Scopo e focus Autocentrato Regole di accesso Gruppo aperto 29 università Bicocca università Bicocca 29

30 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppi di sostegno Obiettivi Supportare e rafforzare la percezione di sé e lo sviluppo di capacità adattive, di coping e di problem solving Dimensioni e target Piccolo o di medie dimensioni composto da persone in situazioni di fragilità sociale o stress che perdura nel tempo Stile di conduzione Non direttiva non giudicante, focalizzata su aspetti di accoglienza e di supporto Durata Lunga durata, cadenza da settimanale a bimensile Scopo e focus Autocentrato Regole di accesso Gruppo aperto che può accogliere nuovi soggetti previa preparazione 30 università Bicocca università Bicocca 30

31 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppi di auto aiuto Obiettivi Attivare processi di empowerment e di cambiamento. Soddisfare bisogni comuni attraverso soluzioni facili, pratiche, alla portata dei partecipanti Dimensioni e target Medie dimensioni composto da soggetti accomunati da una stessa condizione o che l’hanno superata Stile di conduzione La presenza di un conduttore può essere prevista ma con un ruolo specifico e circoscritto (stile decentrato) Durata Lunga durata, cadenza da settimanale a bimensile Scopo e focus Autocentrato Regole di accesso Gruppo aperto che può anche scindersi in più entità gruppali 31 università Bicocca università Bicocca 31

32 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppi di lavoro Gruppi di discussione Equipe Gruppi di formazione Gruppi di supervisione 32 università Bicocca università Bicocca 32

33 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppi di lavoro Comunicazione Concertazione Coordinamento Decisione Discussione Progettazione Proposta Valutazione 33 università Bicocca università Bicocca 33

34 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppi di discussione Obiettivi Analizzare e approfondire temi, atteggiamenti, opinioni con la finalità di assumere decisioni, individuare priorità e valutare percorsi Dimensioni e target Medie dimensioni i soggetti sono selezionati sulla base del grado di omogeneità Stile di conduzione Direttiva e tecnica Durata Breve durata 2/3 incontri Scopo e focus Eterocentrato Regole di accesso Gruppo chiuso 34 università Bicocca università Bicocca 34

35 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Equipe Obiettivi Raggiungimento di obiettivi istituzionali o lavoro su progetti Dimensioni e target Piccole e medie dimensioni composto da soggetti con un ruolo specifico Stile di conduzione Paritaria, tecnica aperta al ruolo di esperti Durata Varia a seconda del compito Scopo e focus Eterocentrato Regole di accesso Gruppo chiuso/ aperto 35 università Bicocca università Bicocca 35

36 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppi di formazione Obiettivi Accrescere e consolidare competenze e conoscenze tecnico/professionali Dimensioni e target Medio o esteso suddivisibile in sottogruppi, composto da operatori in servizio o volontari Stile di conduzione Direttivo,volto alla partecipazione. aperto al ruolo di esperti Durata Variabile a medio termine Scopo e focus Eterocentrato Regole di accesso Gruppo chiuso 36 università Bicocca università Bicocca 36

37 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Gruppi di supervisione Obiettivi Rilettura e incremento della qualità dell’agire professionale. Consolidamento dell’immagine del sé professionale nel sistema organizzativo Dimensioni e target Piccole dimensioni, composto da operatori in servizio Stile di conduzione Non direttivo, volto alla partecipazione e all’autopotenziamento Durata Di medio o lungo termine, talvolta permanente Scopo e focus Auto ed Eterocentrato Regole di accesso Gruppo chiuso 37 università Bicocca università Bicocca 37

38 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Progettare un gruppo 38 università Bicocca

39 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Fasi di realizzazione del gruppo (Heap) Formazione e progettazione Chi?, verso dove (gli obiettivi)?, Perché agire così (le risorse)?, quanti?, cosa si offre?, come apparirà? La fase operativa: La prima riunione e la ‘diagnosi’ La comunicazione La cultura del gruppo, L’evoluzione del gruppo Uso di attività e conduzione collettiva La conclusione del lavoro di gruppo 39 università Bicocca università Bicocca 39

40 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Le 5 W del giornalismo applicate al gruppo (Heap) Why - le ragioni di un gruppo Who - la composizione del gruppo e l’assegnazione dei ruoli previsti What - i contenuti affettivi e di lavoro del gruppo Where - gli obiettivi del gruppo e la sua dimensione spaziale When - i diversi aspetti della dimensione temporale Non come schema ma come traccia di un percorso di riflesssione (pg 153) WHY . Perché scegliere questa metodologia Perché attivare un gruppo per affrontare i problemi Perché la persona potrebbe parteciparvi WHO - i partecipanti: valutazione ex ante sul gruppo come soggetto ma anche i soggettti del gruppo. In chiave operativa: i diversi ruoli nel gruppo, funzioni manzioni (es leader naturale, favoreggiatore, .. Richiamo a del rio WHAT - i contenuti del gruppo, i materiali e i metodi. Il conduttore deve preparasi a facilitare l’interazione - il vissuto di interdimpendezna - il gurppo deve essere sentito come ‘buono per se’ dai membri del gruppo WHERE - il verso dove si vuole andare (gli obiettivi) - ce ne sono di trasversali (uscita dall’isolamento, scambio, integrazione competente per affrontare i problemi) e di specifici. La questione operativa riguarda invece il setting fisico, l’ambiente (oltre) WHEN - i tempi di ciascuno, i tempi del gruppo, le fasi di evoluizone - quando sono maturi i tempi per un cambiamento del gruppo. Operativo: quando è più utile che il gruppo di riunisca, per quanto tempo etc 40 università Bicocca università Bicocca 40

41 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Fasi e metodologia (Zini, Miodini) La rilevazione del bisogno Definizione obiettivi e scelta dei destinatari Individuazione delle risorse e elaborazione del progetto Selezione dei partecipanti Osservazione e ascolto Guida e gestione Conclusione Riprende De Robertis 41 università Bicocca università Bicocca 41

42 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Riferimenti bibliografici sul gruppo Del Rio G., Luppi M., (2010) Gruppo e relazione di aiuto. Franco Angeli, Milano Fabbri V. (2006), Il gruppo e l’intervento sociale. Progettare, condurre, valutare. Carocci 2006 Heap K., 1985; la pratica del lavoro sociale con i gruppi, Astrolabio, Roma (testo per esame) Voce del Nuovo Dizionario di servizio sociale, Servizio sociale di gruppo (F. Ferrario) Zini, Miodini; (1999), il gruppo; uno strumento di intervento nel sociale, Carocci, Roma Heap - un po datato nel linguaggio ma molto concreto semplice ma sofisticato, con tanti punti di attenzione (una bella digressione sul tema della diagnosi) e tanti esempi Dizionario: buona perché sintetica,e per la parte di storia Zini Miodini - comprende anche molto sul lavoro in gruppo professionale (riprende la distinzione di De robertis sul lavoro indiretto), materiale per documentare il lavoro 42 università Bicocca università Bicocca 42

43 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Attivazione università Bicocca

44 lez lavoro sociale con i gruppi 2012
Esperienze conosciute di gruppi di utenti Mettere a fuoco osservazioni sulla metodologia utilizzate in queste esperienze: le 5 w, altri aspetti? Interrogativi? 44 università Bicocca


Scaricare ppt "lez lavoro sociale con i gruppi 2012"

Presentazioni simili


Annunci Google