La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI OMOGENEE

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI OMOGENEE"— Transcript della presentazione:

1 EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI OMOGENEE
6c_EAIEE_ONDE ELETTROMAGNETICHE PIANE (ultima modifica 04/12/2012) EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI OMOGENEE Esse servono per determinare la distribuzione del campo in mezzi non conduttori, ossia in una regione dello spazio priva di cariche libere dove  e sono entrambi uguali a zero. Nei dielettrici puri sono predominanti le correnti di spostamento e in questa categoria rientrano tutti i fenomeni di propagazione e radiazione. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

2 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Nel vuoto, (al di là dell’atmosfera terrestre), u=c e le espressioni delle equazioni d’onda in assenza di sorgenti diventano: dove c é la velocità di propagazione dell’onda (velocità della luce) nel vuoto . ______________________________________________________ M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

3 Onde elettromagnetiche piane
L’onda elettromagnetica piana é una particolare soluzione delle equazioni di Maxwell e costituisce una buona approssimazione delle onde elettromagnetiche reali in molte applicazioni pratiche. Le caratteristiche delle onde piane uniformi sono particolarmente semplici e il loro studio è fondamentale sia dal punto di vista teorico che pratico. Si definisce fronte d’onda il luogo geometrico dei punti dello spazio in cui in cui le grandezza di campo presentano contemporaneamente la stessa fase. Un onda è piana si verifica quando il suo fronte d’onda è un piano. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

4 Onde elettromagnetiche piane
Le onde elettromagnetiche piane sono caratterizzate da da campi sempre e ovunque in fase, cioè per ogni valore di z la loro variazione temporale è sempre identica anche se le loro direzioni spaziali sono ortogonali. Esse sono caratterizzate dal fatto che sia il campo che il campo assumono la stessa direzione, ampiezza e fase in piani perpendicolari alla direzione di propagazione. In altre parole i campi sono: in fase nel tempo e in quadratura nello spazio direzione di propagazione delle onde M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

5 Campi e di un’onda piana uniforme per t=0
M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

6 Onde elettromagnetiche piane
Radiofrequenze a grande distanza dal trasmettitore e da oggetti con curvatura trascurabile, che causano difrazione, possono essere studiate come onde piane. L’approssimazione delle onde piane è molto utilizzata nell’ottica. Lo studio delle onde piane è molto importante perché, onde più complesse possono essere considerate come formate dalla sovrapposizione di onde piane. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

7 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Nella ipotesi di regime sinusoidale lo studio delle onde si può semplificare considerandole con i fasori. Nelle regioni in cui non sono presenti sorgenti (cariche a riposo nulle e correnti elettriche nulle) e il mezzo non è dissipativo, le onde sono descritte dalle soluzioni delle equazioni di Helmholtz vettoriali omogenee: = numero d’onda in un mezzo di trasmissione qualsiasi M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

8 Onde elettromagnetiche piane nei mezzi privi di perdite
L’equazione (vettoriali) esplicitate delle onde elettromagnetiche nel vuoto (nello spazio libero k=ko ), in assenza di sorgenti, sono: dove k0 é il numero d’onda nello spazio libero (k0 = free space wavenumber), esso é il reciproco della lunghezza d’onda nel vuoto: M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

9 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
In coordinate cartesiane la prima equazione di Helmholtz equivale a tre equazioni (scalari) di Helmholtz, una per ciascuna componente: Ex, Ey e Ez: M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

10 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Se si considera un’onda piana uniforme, caratterizzata da una Ex uniforme (ampiezza e fase uniforme), sulle superfici piane (xy) perpendicolari a z, l’equazione diventa: con essa é una equazione differenziale ordinaria poiché Ex dipende solo da z, ossia Ex = f(z). M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

11 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
La soluzione della equazione: é : sono costanti arbitrarie che devono essere determinate con le condizioni al contorno. Si consideri da prima solo primo termine: usando come fasore di riferimento e assumendo costante reale ( fase = 0 per z = 0) si ha: M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

12 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Esaminando in dettaglio l’equazione trovata: si può pensare di tracciare il grafico in un istante definito in funzione di z . In particolare per t=0, essendo: per cui in un dato istante, nello spazio varia come una cosinusoide con una ampiezza Per tutti gli istanti successivi le curve relative avranno un andamento identico, ma traslano nella direzione positiva di z. Ciò dimostra che la curva é viaggiante nella direzione positiva di z con una velocità up che dipende da k0, ossia da  e quindi dalla frequenza f. Si deduce che per aumentare la velocità di trasmissione up, che dipende da , si può aumentare la frequenza f. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

13 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Onda viaggiante nella direzione positiva z, per diversi valori di t M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

14 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Per determinare la velocità di propagazione si consideri il fatto che la fase A è costante in ciascun piano normale alla direzione z di propagazione e imponendo questa condizione : t-koz =A , e lo spazio percorso Inoltre per le onde piane, al variare del tempo i piani in cui la fase è costante (fronti d’onda), viaggiano alla velocità della luce c nella direzione z. Quindi imponendo che t-koz sia costante all’aumentare di z e di t, si ottiene l’espressione della velocità di propagazione (up=c): k0 numero d’onda, misura il numero di lunghezze d’onda in un ciclo completo. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

15 le onde riflesse viaggianti nella direzione opposta.
Analogamente si può verificare che il secondo termine della relazione : rappresenta una onda viaggiante cosinusoidale nella direzione - z con la stessa velocità c: essa è chiamata onda riflessa. Si consideri per ora solo l’onda diretta assumendo l’ipotesi che: anche se in presenza di discontinuità nel mezzo, devono essere considerate anche le onde riflesse viaggianti nella direzione opposta. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

16 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Il campo magnetico associato alla sola onda diretta può essere determinato dalla relazione che lo lega al campo elettrico: In forma matriciale: dalla quale si ottengono le seguenti relazioni, dove risulta l’unica componente diversa da zero: M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

17 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Per un’onda piana uniforme, caratterizzata da una Ex uniforme (ampiezza e fase uniforme) sulle superfici piane perpendicolari a z, risulta che le componenti del campo elettrico e del campo magnetico siano rispettivamente uguali a: quindi il campo elettrico risulta nello spazio in quadratura con il campo magnetico. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

18 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Esplicitando la relazione che lega il campo elettrico e magnetico si ha: 0 è l’ impedenza intrinseca dello spazio libero (essa è un numero reale). M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

19 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Poichè 0 è un numero reale risulta in fase con e si può scrivere l’espressione di come: Quindi per un’onda piana e uniforme il rapporto delle ampiezze di e é l’impedenza intrinseca del mezzo: Inoltre risulta che é perpendicolare ad e che entrambe sono normali alla direzione di propagazione. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

20 Campi e di un’onda piana uniforme per t=0
M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

21 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Effetto Doppler Quando c’é un movimento relativo tra la sorgente armonica nel tempo e un ricevitore, la frequenza dell’onda intercettata dal ricevitore tende ad essere diversa da quella emessa dalla sorgente . Questo fenomeno é noto come effetto Doppler, esso si manifesta in acustica come nell’elettromagnetismo. Si assuma che la sorgente T (Trasmettitore) di un’onda armonica nel tempo di frequenza f si muova con velocità con una deviazione di un angolo  rispetto alla direzione della congiungente Trasmettitore-Ricevitore. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

22 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Le onde elettromagnetiche emesse da T nell’istante t = 0 raggiungeranno il ricevitore R nell’istante Nell’istante successivo t = t, la sorgente T si é spostata nella nuova posizione T’ e l’onda emessa da T’ in quell’istante raggiungerà il ricevitore nell’istante t2: T R r0 t = 0 t = t r’ ut T’ H M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

23 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
ut T’ H M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

24 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Se l’equazione precedente diventa: Quindi il ritardo temporale in R pari a t =t2-t1 é: che non é uguale al t . Se t rappresenta un periodo della sorgente armonica nel tempo, cioè t =1/f, allora la frequenza dell’onda ricevuta da R per la condizione più comune (u/c)2 << 1 é: M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

25 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Questa é una formula approssimata che non é valida quando  é prossimo a /2, e in base a questa relazione si può dire che: quindi si può avere che f’ > f : la frequenza in ricezione é maggiore della frequenza di trasmissione quando T si muove avvicinandosi a R (il massimo incremento di f si ha per  = 0), mentre f’ < f : la frequenza in ricezione é minore della frequenza di trasmissione quando T si muove allontanandosi da R (il massimo decremento di f si ha per  = ) M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

26 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Risultati simili si ottengono se R si muove e T é fissa. L’effetto Doppler si verifica ogni volta che esiste movimento relativo tra un ricevitore e un emettitore. L’effetto Doppler é alla base del funzionamento del radar Doppler usato dalla polizia per valutare la velocità di un veicolo. Il funzionamento del Radar Doppler è basato sul fatto che la variazione di frequenza dell’onda di ricezione riflessa dal movimento del veicolo è proporzionale alla velocità del veicolo e può essere misurata e visualizzata nell’unità di misura stabilita, infatti: M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

27 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
L’effetto Doppler è anche la causa, in astronomia, della cosiddetta red shift (variazione rossa) dello spettro della luce emessa da una stella distante che si allontana. Quando la stella si allontana ad alta velocità rispetto ad un osservatore sulla terra, la frequenza nel punto di ricezione trasla verso una frequenza più bassa dello spettro (si verifica un allungamento della lunghezza d’onda). M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

28 Onde elettromagnetiche trasversali
Un’onda piana uniforme caratterizzata da che si propaga nella direzione + z è associato a un campo magnetico Quindi e sono perpendicolari uno con l’altro ed entrambi sono trasversali alla direzione di propagazione. Questo è un caso particolare di onda trasversale elettromagnetica (transverse electromagnetic wave: TEM wave). Le grandezze di campo vettoriali sono funzioni della sola distanza z e quindi variano lungo un singolo asse di coordinate. Si considera ora la propagazione di un’onda piana uniforme lungo una direzione arbitraria, che non coincide necessariamente con un asse delle coordinate. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

29 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
L’intensità del fasore campo elettrico per un’onda piana uniforme che si propaga nella direzione +z è: dove è un vettore costante. L’espressione più generale per un’onda che si propaga in una direzione generica sarà: Si dimostra facilmente per sostituzione diretta che questa espressione soddisfa l’equazione omogenea di Helmholtz e che: M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

30 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Definendo un vettore numero d’onda come: e un vettore radiale dall’origine: La relazione precedente può essere scritta in forma compatta: con versore nella direzione di propagazione. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

31 per cui: è l’equazione di un piano normale ad
Per la relazione: per cui: è l’equazione di un piano normale ad , direzione di propagazione. x y z P Piano con fase costante M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

32 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Se un’onda si propaga nella direzione z, nel piano z = costante il campo ha fase costante e ampiezza uniforme. Analogamente si dimostra che l’onda che si propaga in una direzione generica definita dalla relazione: ha fase costante e ampiezza uniforme nel piano Infatti in una regione dello spazio priva di cariche, per cui , essendo un vettore costante. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

33 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Ma per cui l’equazione diventa : ciò implica che il campo sia trasversale alla direzione di propagazione delle onde. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

34 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Il campo magnetico associato al campo elettrico: può essere ottenuto dalla equazione di Maxwell: o dove: è l’impedenza intrinseca del mezzo o l’impedenza d’onda. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

35 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Dalla espressione trovata per il campo magnetico: appare chiaramente come un’onda piana uniforme che si propaga in una direzione arbitraria sia un’onda trasversale elettromagnetica TEM con il campo elettrico e il campo magnetico perpendicolari tra di loro ed entrambi normali alla direzione di propagazione dell’onda, ossia la direzione del versore M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

36 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Analogamente assumendo il campo magnetico: in base alla equazione di Maxwell; si ottiene: o Dalle quali sono deducibili le stesse considerazioni fatte in base alle espressioni del campo magnetico M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

37 Polarizzazione delle onde piane
La polarizzazione di un’onda piana uniforme, caratterizza l’onda e descrive come variano l’ampiezza e la fase del vettore intensità campo elettrico in un dato punto dello spazio, al variare del tempo. Essa indica come il campo elettrico e quindi il campo magnetico oscilla durante la propagazione dell’onda. Le onde elettromagnetiche hanno polarizzazione lineare, circolare ed ellittica in base al fatto che l’estremità del vettore campo elettrico in ogni punto dello spazio, dove avviene la trasmissione, si muova su una retta, su un cerchio o su un’ellisse. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

38 Polarizzazione delle onde piane
Poiché l’equazione delle onde è una equazione lineare , qualunque sua soluzione può essere espressa come somma di altre soluzioni. Ciò comporta che distribuzioni complesse di onde elettromagnetiche possano essere considerate come costitute dalla sovrapposizione di un gran numero di semplici onde piane con differenti ampiezze, fasi e direzioni di propagazione. Ciascuna onda può essere studiata separatamente , per poi analizzare l’onda risultante dalla sovrapposizione delle singole onde piane. In particolate lo studio della polarizzazione di una onda piana sarà sviluppato considerando l’onda come la sovrapposizione di due onde lineari. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

39 Onda polarizzata in un piano o linearmente polarizzata.
Se il vettore campo elettrico giace sempre in una stessa direzione si dice che l’onda è polarizzata in un piano o linearmente polarizzata. Si realizza questa condizione quando tutte le onde sovrapposte hanno il campo elettrico nella stessa direzione, oppure quando i diversi campi elettrici hanno differenti direzioni, ma esattamente la stessa fase. Onda polarizzata ellitticamente. Se si ha la sovrapposizione di due onde piane uniformi con la stessa frequenza, ma con differenti fasi, ampiezze e orientazioni dei vettori di campo elettrico, la combinazione che ne risulta si dice essere un’onda polarizzata ellitticamente. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

40 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Se il vettore campo elettrico giace sempre in una stessa direzione si dice che l’onda è polarizzata in un piano o linearmente polarizzata. Si realizza questa condizione quando tutte le onde sovrapposte hanno il campo elettrico nella stessa direzione, oppure quando i diversi campi elettrici hanno differenti direzioni, ma esattamente la stessa fase. Se il vettore dell’onda piana è fissato nella direzione x : dove Ex può essere positivo o negativo, l’onda è detta polarizzata linearmente nella direzione x. Una descrizione separata del campo magnetico non è necessaria, poiché la direzione di è legata a quella del campo elettrico M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

41 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
In diversi casi la direzione di dell’onda piana in un dato punto varia nel tempo e il campo si può considerare come la sovrapposizione di due onde lineari: una polarizzata nella direzione x di ampiezza E10 e l’altra polarizzata nella direzione y e ritardata di 90° (o /2 rad) nella fase temporale di ampiezza E20. La notazione fasoriale sarà: dove E10 e E20 , che indicano le ampiezze delle due onde polarizzate linearmente, sono numeri reali. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

42 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
L’espressione istantanea di è : Per studiare la variazione di direzione di in un punto dato al variare di t , è conveniente considerare il punto per il quale z = 0: come t varia da 0 a 2 , l’estremità del vettore percorre un luogo ellittico in senso antiorario. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

43 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Infatti uguagliando gli addendi corrispondenti, analiticamente si ha: che porta alla seguente equazione di una ellisse: M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

44 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Quindi il campo elettrico , ottenuto come la somma di due onde polarizzate sia nello spazio che nel tempo, è polarizzato ellitticamente se E20  E10 e polarizzato circolarmente se E20 = E10 . Quando E20 = E10 l’angolo istantaneo che forma con l’asse x per z = 0 è: ossia ruota con velocità angolare uniforme  in senso antiorario. y x E10 E20 M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

45 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Quando le dita della mano destra seguono la rotazione di , il pollice indica la direzione della propagazione dell’onda. Questa è un’onda polarizzata circolarmente positiva o destrorsa. Se E2(z) è sfasata nel tempo di 90° in anticipo rispetto a E1(z): anche in questo caso risulta ellitticamente polarizzato e se E20 = E10 , ruota in senso orario con velocità angolare -. Questa è un’onda polarizzata circolarmente negativa o sinistrorsa. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

46 Onda polarizzata elliticamente negativa o sinistrorsa
(direzione della propagazione entrante nel foglio) Onda polarizzata elliticamente positiva o destrorsa (direzione della propagazione uscente nel foglio) Agendo sullo sfasamento di E2 rispetto a E1 si può invertire il senso di propagazione dell’onda. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

47 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Se E20 e E10 sono in quadratura nello spazio ma in fase nel tempo, la loro somma sarà polarizzata linearmente lungo una linea che forma un angolo con l’asse x e l’espressione istantanea di per z = 0 è: L’estremità di sarà nel punto P1 quando t = 0. La sua ampiezza decrescerà verso zero come t aumenta verso /2. Quindi inizia ad aumentare di nuovo, in direzione opposta verso il punto P2 dove t = . y P1 E20 E10 x P2 M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

48 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Variando le ampiezze delle due onde componenti è possibile ottenere una polarizzazione lineare con un angolo di deviazione θ qualsiasi rispetto all’asse delle x, essendo: Nel caso generale E20 e E10 sono in quadratura nello spazio ma hanno ampiezza diversa E20  E10 e possono avere una differenza di fase arbitraria non necessariamente nulla o multipla di /2. La loro somma sarà: polarizzata ellitticamente e gli assi principali dell’ellisse di polarizzazione non coincideranno con gli assi delle coordinate. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

49 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Si noti che le onde elettromagnetiche irradiate da stazioni di trasmissione AM dalle loro torri di antenne sono linearmente polarizzate con il campo perpendicolare al suolo. Per la massima ricezione l’antenna ricevente dovrà essere parallela al campo che è verticale alla direzione di propagazione. I segnali televisivi al contrario, sono polarizzati linearmente nella direzione orizzontale, questo è il motivo per cui i conduttori delle antenne riceventi sui tetti sono orizzontali. Le onde FM irradiate da stazioni radio sono generalmente polarizzate circolarmente; quindi l’orientazione di una antenna ricevente FM non è critica, sempre che giaccia nel piano normale alla direzione del segnale. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

50 Onde piane nei mezzi dissipativi
In un mezzo dissipativo privo di sorgenti l’equazione del vettore omogeneo di Helmholz da risolvere è: dove il numero d’onda: è un numero complesso, Le onde piane in un mezzo dissipativo si studieranno in maniera analoga alle onde in un mezzo omogeneo privo di perdite sostituendo kc a k, definendo una costante di propagazione  tale che: M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

51 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Poichè  é un numero complesso si può scrivere: l’equazione di Helmholtz diventa: e la soluzione é un’onda piana uniforme che si propaga nella direzione z, nella ipotesi che l’onda sia linearmente polarizzata nella direzione x:  fattore e costante di attenuazione in [Np/m] fattore e costante di fase in [rad/m]  equivale l’attenuazione in ampiezza per 1 m di propagazione  equivale sfasamento dell’onda 1 m di propagazione. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

52 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Il Neper è utilizzato come unità di misura per esprimere un rapporto tra due grandezze dello stesso tipo, per cui una grandezza espressa in Neper: Il decibel esprime il rapporto tra due livelli, di cui uno (quello a denominatore) è assunto come riferimento: M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

53 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
l’attenuazione in ampiezza α e lo sfasamento dell’onda  dipendono dalla pulsazione  e dai parametri costitutivi ,  e  e possono essere espressi in funzione di questi. In particolare per i mezzi: dielettrici con basse perdite buoni conduttori gas ionizzati si possono ricavare delle formule approssimate, comunque valide per molte applicazioni pratiche. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

54 Dielettrici a basse perdite
M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

55 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Buoni conduttori *** il campo magnetico é traslato di 45° rispetto a quello elettrico M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

56 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Per i conduttori si definisce la skin depth o depth of penetration: essa é la distanza lungo la quale l’ampiezza di un onda piana viaggiante diminuisce di un fattore pari a e-1 (0.3679). Alle alte frequenze le onde elettromagnetiche che si propagano in un mezzo costituito da un buon conduttore si attenuano molto rapidamente, essendo sia f che  valori molto grandi. In particolare alle frequenze delle microonde la skin depth di penetrazione di un buon conduttore é così piccola, che i campi e le correnti possono essere considerati confinati in uno strato molto sottile della superficie del conduttore. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

57 skin depth o depth of penetration per alcuni conduttori
confrontata con quella dell’acqua Materiale  [S/m] f = 60Hz MHz GHz argento [mm] [mm] [mm] rame oro alluminio ferro acqua di mare [m] [m] M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

58 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Gas ionizzati Al di sopra della atmosfera terrestre, approssimativamente a una quota compresa tra 50 e 500 km di altezza, esistono strati di gas ionizzati: la ionosfera. 1 miglia=1,60934km La ionosfera è ulteriormente divisa in strati (D, E, F1, F2) per evidenziare le diverse proprietà elettriche, dovute: alle variazioni della composizione e dell'intensità di radiazione solare ricevuta. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

59 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Quando la radiazione solari ultraviolette*** proveniente dal sole é assorbita dagli atomi e dalle molecole della parte superiore della ionosfera, questi assorbono  parte di questa radiazione con una conseguente produzione di un elettrone libero (carica negativa) e uno ione (carica positiva). __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ *** La radiazione solare è l’energia radiante emessa nello spazio interplanetario dal Sole, generata a partire dalle reazioni termonucleari di fusione che avvengono nel nucleo solare e che producono radiazioni elettromagnetiche  a varie frequenze o lunghezze d’onda, le quali si propagano poi nello spazio alle velocità tipiche di queste onde. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

60 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Nella ionosfera la densità delle molecole di ossigeno presenti è molto bassa, quindi gli elettroni liberi possono esistere per brevi periodi di tempo prima di essere “catturati” da uno ione positivo vicino, formandosi un l’atomo neutro, che a sua volta, assorbe radiazione solare e il processo si ripete. Quindi durante l’arco della giornata (nel lato della terra investito dalle radiazioni solari), la ionosfera si può ritenere costituita da elettroni liberi e ioni positivi e, in minore quantità, da molecole del gas ( atomi di ossigeno neutri). M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

61 la ionosfera si può considerare costituita da un plasma.
Le particelle cariche tendono ad essere trattenute dal campo magnetico terrestre. L’altezza e le caratteristiche degli strati ionizzati dipendono dalla natura della radiazione solare e dalla composizione della ionosfera. Essi variano con il ciclo di sunspot, la stagione e l’ora del giorno e i paralleli terrestri in modo molto complicato. La densità degli elettroni e degli ioni nei singoli strati ionizzati sono essenzialmente uguali. I gas ionizzati con uguale densità di elettroni e ioni sono chiamati plasmi, quindi: la ionosfera si può considerare costituita da un plasma. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

62 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Poiché gli elettroni sono più leggeri degli ioni positivi, essi sono più accelerati dai campi elettrici delle onde elettromagnetiche che passano attraverso la ionosfera. La ionosfera gioca un ruolo importante nella propagazione delle onde elettromagnetiche e influisce sulla telecomunicazione. Per comprendere e valutare qualitativamente l’entità di questa influenza si analizza il fenomeno con alcune ipotesi semplificative movimento degli ioni trascurabile (esso è sensibilmente inferiore a quello degli elettroni), ionosfera costituita esclusivamente da gas di elettroni liberi e trascurare le collisioni tra gli elettroni e gli atomi e le molecole del gas. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

63 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Su un elettrone di carica -e e massa m in un campo elettrico armonico nel tempo agente nella direzione x con frequenza angolare , agisce una forza di campo: F=qE= –eE, che lo allontana da uno ione positivo di una distanza x tale che: da cui: dove e sono fasori. x x -e ione + M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

64 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
La separazione delle cariche ( ione + ed elettrone -) alla distanza x fa nascere un momento di dipolo elettrico: Se N è il numero di elettroni per unita di volume, la densità volumica del momento di dipolo elettrico o vettore di polarizzazione è: Nella precedente equazione è stato trascurato implicitamente l’effetto mutuo dei momenti dei dipoli indotti degli elettroni sugli altri elettroni. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

65 In base alle leggi dell’elettrostatica il vettore spostamento D sarà:
M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

66 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
La corrispondente frequenza del plasma è: e la permettività equivalente della ionosfera o plasma risulta : da essa si ottiene la costante di propagazione: e l’impedenza intrinseca: dove M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

67 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Dalla espressione di εp si vede come per f  fp , la permettività equivalente εp 0. Quando la permettività diventa nulla εp , lo spostamento elettrico (che dipende solo dalle cariche libere è nullo, anche quando l’intensità del campo elettrico (che dipende sia dalle cariche libere che dalla polarizzazione) non lo è. In quel caso dovrebbe essere possibile per un campo elettrico oscillante esistere nel plasma in assenza di cariche libere, ottenendo una cosi detta oscillazione di plasma. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

68 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Quando f < fp : l’argomento sotto radice è negativo e quindi  diventa puramente reale, rilevando un attenuazione senza propagazione; contemporaneamente p diventa puramente immaginario indicando una carico reattivo per cui non si verifica senza trasmissione di potenza attiva. Perciò fp é anche indicata come frequenza di taglio. Quando f > fp : l’argomento sotto radice è positivo e quindi  é puramente immaginario, e le onde elettromagnetiche si propagano sfasate senza attenuazione nel plasma (nella ipotesi di perdite di collisione trascurabili). . M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

69 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Se si sostituiscono i valori numerici di e, m e 0 nella espressione della fp, si ottiene una formula molto semplice per esprimere la frequenza di taglio del plasma: Tale espressione permette di fare delle valutazioni sulla trasmissione delle onde attraverso la ionosfera. Poichè la densità elettronica della ionosfera (N elettroni per unita di volume ) varia da: (1010/m3 nello strato più basso ÷ 1012/m3 nello strato più alto). Per cui fp varia da 0.9 a 9MHz. Essa è una misura della densità di ionizzazione dello strato riflettente. Più alta è la frequenza di taglio e maggiore è la densità di ionizzazione , che è legata a N. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

70 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Quindi se fp =0.9 ÷ 9 MHz , dovendo essere f > fp , per la comunicazione con un satellite o una stazione spaziale oltre la ionosfera, si devono usare frequenze superiori a 9 MHz. Occorre lavorare questo campo di valori della frequenza, per assicurare la penetrazione delle onde anche nello strato con N (numero di elettroni per unita di volume) più elevato e per qualunque angolo di incidenza. La situazione reale é più complessa per l’inesistenza di strati caratterizzati da densità elettronica costante e dalla presenza del campo magnetico terrestre, che agiste differentemente da punto a punto della spazio. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

71 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Riassumendo, le indicazioni di massima per la trasmissione dei segnali nella ionosfera sono : I segnali con frequenze superiori a di 9 MHz penetrano la ionosfera I segnali con frequenze tra 0,9 e 9 MHz penetreranno parzialmente negli strati più bassi della ionosfera ma saranno rinviati indietro dove N é più grande. I segnali con frequenze minori di 0.9 MHz non possono penetrare nello strato più basso della ionosfera, ma possono propagarsi molto lontano intorno alla terra per via di riflessioni multiple sul contorno della ionosfera e sulla superficie della terra. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

72 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Riassumendo, le indicazioni di massima per la trasmissione dei segnali nella ionosfera sono : f > 9 MHz f = 0.9 ÷ 9 MHz f < 9 MHz M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI

73 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI
Nella realtà, per trasmettere un segnale attraverso la ionosfera si utilizzano frequenze alte legate alle condizioni della ionosfera nella regione della terra nella quale avviene la trasmissione , dal l’ ora del giorno e dalle radiazioni solari ultraviolette che dipendono dalle sunspots. Si comprende come lo studio del plasma nella ionosfera e la misura acurata delle sunspots sia argomento di ricerca avanzata in campo militare. La frequenza di taglio fp può raggiungere 50 MHz a  mezzogiorno e nell'immediato pomeriggio e anche nei periodi di maggiore attività delle macchie solari (sunspots), può diminuire a 10 MHz nelle prime ore del mattino e diminuire sino a a 2 MHz durante la notte. M. Usai 6c_EAIEE_EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI


Scaricare ppt "EQUAZIONI D’ONDA VETTORIALI OMOGENEE"

Presentazioni simili


Annunci Google