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Dott.ssa Carla Bagna Montepulciano 17 marzo 2008

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Presentazione sul tema: "Dott.ssa Carla Bagna Montepulciano 17 marzo 2008"— Transcript della presentazione:

1 Dott.ssa Carla Bagna Montepulciano 17 marzo 2008
Riconoscimento dei livelli di competenza ed elaborazione di prove d’ingresso linguistiche Dott.ssa Carla Bagna Montepulciano 17 marzo 2008

2 Il Quadro comune europeo
Profilo A dell’utente basico Profilo B dell’utente indipendente Profilo C dell’utente competente

3 locutore/ apprendente COMPETENTE C2 Comprende con facilità praticamente tutto ciò che sente o legge. Sa riassumere informazioni provenienti da diverse fonti sia parlate che scritte, ristrutturando gli argomenti in una presentazione coerente. Sa esprimersi spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso, individuando le più sottili sfumature di significato in situazioni complesse. C1 Comprende un'ampia gamma di testi complessi e lunghi e ne sa riconoscere il significato implicito. Si esprime con scioltezza e naturalezza. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, professionali e accademici. Riesce a produrre testi chiari, ben costruiti, dettagliati su argomenti complessi, mostrando un sicuro controllo della struttura testuale, dei connettori e degli elementi di coesione. AUTONOMO B2 Comprende le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti che astratti, comprese le discussioni tecniche nel suo campo di specializzazione. È in grado di interagire con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile un'interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l'interlocutore. Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su un'ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie opzioni. B1 Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libero, ecc. Sa muoversi nella maggioranza delle situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel Paese in cui si parla la lingua. È in grado di produrre un testo semplice relativo ad argomenti che siano familiari o di interesse personale. È in grado di descrivere esperienze ed avvenimenti, sogni, speranze ed ambizioni e spiegare brevemente le ragioni delle sue opinioni e dei suoi progetti. BASICO A2 Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente relative ad ambiti di immediata rilevanza (es. informazioni personali e familiari di base, fare la spesa, la geografia locale, l'occupazione). Comunica in attività semplici e di routine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini semplici aspetti del suo background, dell'ambiente circostante. Sa esprimere bisogni immediati. A1 Comprende e utilizza espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e gli altri ed è in grado di fare domande e rispondere su particolari personali come dove abita, le persone che conosce e le cose che possiede. Interagisce in modo semplice purché l'altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a collaborare.

4 Dimensioni dell’apprendimento della L2 secondo il QCER
DIMENSIONE VERTICALE: la scala ascendente di livelli che segnano il continuum della competenza DIMENSIONE ORIZZONTALE: parametri di gestione dell’attività comunicativa (ambiti e domini d’uso della L2, contesti di comunicazione, abilità, testi)

5 RUOLO DEL DOCENTE Si confronta con
le competenze richieste (spesso non coincidenti con la propria formazione iniziale) le condizioni di insegnamento I destinatari (bambini o adulti) con i loro bisogni gli strumenti a disposizione le politiche educative

6 dai bisogni domini contesti curricolo e sillabo

7 Curricolo Identificazione dei bisogni Determinazione degli obiettivi
Definizione dei contenuti generali Metodi di insegnamento e apprendimento impiegati Indicazioni generali sui materiali Testing e valutazione

8 L’importanza dell’individuazione dei bisogni formativi
stabilire quali sono i ‘reali’ bisogni formativi degli apprendenti è necessario per costruire un adeguato percorso di insegnamento di italiano L2

9 Quali variabili è necessario considerare nell’analisi dei bisogni degli apprendenti?
le situazioni comunicative in cui gli apprendenti si troveranno ad agire gli atti linguistici che saranno chiamati più di frequente a svolgere le motivazioni che li sostengono nello studio le abilità linguistiche, scritte o parlate, che saranno loro più utili

10 Quali variabili è necessario considerare nell’analisi dei bisogni degli apprendenti?
i tipi di testo che dovranno più frequentemente usare e decodificare i contenuti con cui dovranno confrontarsi e, sul piano linguistico, le forme e le strutture che si troveranno ad utilizzare le competenze in entrata, quelle cioè possedute dall’apprendente prima dell’inizio del corso

11 Attività 1 Individuazione del pubblico Motivazioni Bisogni formativi
Variabili Quale lingua insegnare?

12 Domande per la definizione dell’apprendente (QCER)
Inquadramento generale Chi è l’apprendente? Da dove viene? Che età ha? Da quanto tempo è in Italia? Che cosa lo spinge ad apprendere? Qual è la sua condizione socioculturale?

13 Domande per la definizione dell’apprendente (QCER)
Inquadramento linguistico Di quali competenze necessita per agire con la lingua? (obiettivi) Che cosa deve apprendere per raggiungere gli obiettivi previsti? In quale sequenza? Con quali strumenti?

14 Tra il profilo e gli obiettivi….
Competenza iniziale da misurare Come misurarla? - Questionari sociolinguistici (Q) Glotto-kit per bambini stranieri (GKBS) Altri test diagnostici (progetto Crocus/Cospe) Materiale realizzato dagli stessi docenti

15 Q sociolinguistici - Quali lingue si parlano a casa tua?
- So parlare/capire/leggere/scrivere in ____________________________________ bene. un po’. male. - Con la mia mamma/il mio papà di solito parlo in ______________________________  - Con i miei fratelli/le mie sorelle più grandi di solito parlo in _______________________ - Con i miei fratelli/le mie sorelle più piccoli di solito parlo in _______________________

16 GKBS

17 GKBS

18 Il GLOTTO-KIT per Stranieri (GKS)
strumento pluridimensionale, ossia in grado di offrire una fotografia piuttosto fedele della dimensione linguistica e della dimensione socioculturale dell’apprendente strumento pluridisciplinare, che non indaga cioè solo ed esclusivamente sulla lingua, ma anche su altre dimensioni, come quella logico-matematica, musicale, cinesica-fisica

19 Il GLOTTO-KIT per Stranieri (GKS)
strumento flessibile, cioè composto da diverse prove, flessibile nel senso che può essere usato più volte, nel tempo, considerando quanto detto prima sulla variabilità dei bisogni

20 Altri strumenti Progetto Crocus/Cospe
Il gatto è bianco.                        Il gatto è nero.

21 Altri strumenti Progetto Crocus/Cospe La maestra scrive alla lavagna.
La maestra spiega la lezione.                            La maestra scrive alla lavagna.

22 Altri tipi di prove di ingresso
di difficoltà progressiva modellate su prove esistenti (per es. prove di certificazione)

23 Di quali competenze necessita per agire con la lingua? (obiettivi)
Continuum di competenza tra italiano L1 e L2 Quali competenze in comune? Quali da sviluppare? Che cosa si richiede al 3°-5° anno della scuola primaria, al 3° anno della scuola sec. di 1° grado, nel biennio sup.?

24 Sillabo domini e contesti d’uso specifici di una tipologia di apprendenti usi della lingua distinti per abilità (ricezione, interazione, produzione) tipologie e generi testuali strutture fonologiche e morfosintattiche lessico di riferimento

25 Abilità quali abilità privilegiare
come strutturare la progressione nelle varie abilità abilità di comprensione dell’ascolto abilità di comprensione della lettura abilità di produzione orale abilità di produzione scritta il ruolo delle abilità integrate il ruolo della riflessione metalinguistica

26 Attività 2 Quali tipologie e generi testuali
Quali domini e contesti d’uso specifici privilegiare Quali strutture fonologiche e morfosintattiche Quale lessico di riferimento Quale ordine/sequenza Quali tempi

27 Riferimenti bibliografici
Barki P., Gorelli S., Machetti S., Sergiacomo M. P., Strambi B., 2003, Valutare e certificare l’italiano di stranieri. I livelli iniziali, Guerra, Perugia. Vedovelli M., 2002, Guida all’italiano per stranieri, Roma, Carocci.


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