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Le fratture articolari da impatto dell’estremità distale del radio.

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Presentazione sul tema: "Le fratture articolari da impatto dell’estremità distale del radio."— Transcript della presentazione:

1 Le fratture articolari da impatto dell’estremità distale del radio.
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI SASSARI Facoltà di Medicina e Chirurgia Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia Direttore: Chiar.mo Prof. Paolo Tranquilli Leali Hôpital Edouard Herriot Lyon Service de chirurgie main membre supérieur Chef du service: Prof. Guillaume Herzberg Le fratture articolari da impatto dell’estremità distale del radio. Considerazioni su un caso clinico Relatore: Prof. Guillaume Herzberg Tesi di specializzazione del Dott. Michele Atzori Anno accademico

2 Fratture articolari dell’estremità distale del radio
      Fratture articolari dell’estremità distale del radio Distribuzione bimodale: fratture in anziani con osso porotico e fratture in individui giovani dalle alte richieste funzionali 2/3 di tutte le fratture del radio distale (Laulan) Fratture da impatto: 3-5% sul totale delle fratture distali del radio secondo le casistiche

3 Definizione di impatto
L’impatto si verifica quando la superficie articolare della glena radiale in seguito a degli stress assiali collassa in direzione del più fragile osso spongioso meta-epifisario. L’atteggiamento della mano al momento del trauma è generalmente in estensione e deviazione neutra

4 Principalmente due tipi di impatto
Localizzato o “infossamento cartilagineo” a sua volta suddiviso in: Della faccetta lunare o “die punch” Della faccetta scafoidea Centrale Diffuso: Collasso sub-condrale dei frammenti intra-articolari Accorciamento radiale Comminuzione Fratture articolari complete tipo AO C

5 Necessità di un metodo di classificazione: Attualizzazione delle scelte terapeutiche in funzione del paziente e dei più svariati quadri anatomo-patologici Definire gli obiettivi terapeutici in funzione del sesso, dell’età, dello stato generale e delle richieste funzionali Obiettivi terapeutici: anatomici: ripristinare l’anatomia nel modo più preciso possibile secondo delle tecniche invasive funzionali: il trattamento è adattato ai bisogni del paziente (es gesso); pazienti anzìani, polipatologici, non autonomi. Trattamento semplice e consono per un ritorno rapido ad una funzione limitata.

6 Metodo PAF (Herzberg 2008) Choix thérapeutiques pour le traitement des fractures du radius distal. Lett. Med Phys Readapt Springer G. Herzberg, Y. Izem, M. Al-Saati, M. Atzori, M. Baaklini, M. Jessu

7 P Al centro di questo trattamento c’è il paziente con il suo sesso, l’età e le sue richieste funzionali A: accident. Le caratteristiche dell’infortunio con l’entità dell’energia del trauma e la presenza di una concomitante sindrome del tunnel carpale F I fattori del trattamento con i parametri radiografici articolari ed extra-articolari , la classificazione AO e le possibili lesioni ulnari e/o carpali

8 Classificazione AO: A – B – C (modificata)

9 A: extra – articolari. L’epifisi è completamente separata dalla diafisi
B: parziali: Una parte di continuità tra diafisi-metafisi ed epifisi è conservata ma un blocco antero laterale o postero laterale o antero mediale è distaccato C: totali. L’epifisi è completamente separata dalla diafisi e i tratti irradiano verso la RC o la RUD

10 Analisi radiologica. Pianificazione pre-operatoria
Quattro parametri extra-articolari epifisari sono analizzabili in P/A L’inclinazione radiale L’accorciamento radiale in rapporto all’ulna L’irradiazione del tratto della frattura verso la diafisi La translazione epifisaria mediale Quattro criteri epifisari extra articolari sono analizzabili L/L Rx L’inclinazione sagittale La comminuzione L’indice articolare sagittale La translazione diafisaria anteriore o posteriore Quattro criteri radiografici articolari sono analizzabili L’incongruenza articolare Il numero dei frammenti L’impatto articolare La perdita di sostanza articolare o superficie irreparabile RX TC Artroscopia

11 Inclinazione radiale V. N: 15-30° Condiziona le manovre di riduzione
La perdita di 5° comporta delle conseguenze funzionali nel 90% dei casi (Kopylov)

12 Accorciamento radiale in rapporto all’ulna
tra il termine distale e l’angolo mediale del radio e la testa dell’ulna (1) Accorciamento misurato dalla stiloide radiale (2) V.N: 0±1 mm costituisce il secondo fattore artrogeno dopo l’impatto articolare l’accorciamento del radio più di 2 mm comporta in maniera significativa un aumento dei sintomi e una riduzione della forza (Mc Queen) E’ una caratteristica inerente alle fratture extra-articolari A e articolari complete C E’ correlato al il conflitto ulno lunare e alla disgiunzione radio ulnare

13 L’irradiazione del tratto della frattura verso la diafisi
E’ un segno di gravità e influenza direttamente la scelta del metodo chirurgico (fig. frattura tipo C3)

14 La translazione epifisaria mediale
E’ un parametro poco conosciuto ma che può condizionare la riduzione

15 L’inclinazione radiale o sagittale
V.N: 10-15° La dorsalizzazione dell’inclinazione radiale porta ad un aumento degli stress (Short) Per inclinazioni maggiori di 20° sono descritte alterazioni della prono-supinazione (Kihara)

16 La comminuzione Anteriore Posteriore Circonferenziale
Fratture AO B e C (comminuzione epifisaria) Fratture extra-articolari (comminuzione metafisaria)

17 Indice articolare sagittale (ISA) o allargamento sagittale B/A
SPC criterio Gilula. Studio radiografico 100 volontari sani ISA: V.N 1,6 Utile il confronto con il polso sano. L’aumento di questo parametro indica una frattura con spostamento poco visibile nelle radiografie standard e può indicare anche la presenza di impatto articolare.* Herzberg G., Atzori M, M. Al Saati, Y. Izem. L’index articulaire sagittal (ISA) pour l’analyse des fractures fraîches du radius distal. Chirurgie de la main. Elsevier, *Atzori M. Al Saati M, Izem Y, Herzberg G. Simple radiographic indices useful for articular fractures of the distal radius. In: Herzberg G, editor. Fractures Articulaires du radius distal. Montpellier: Sauramps, 2008: 29-32

18 La translazione diafisaria anteriore o posteriore
E’un segno di gravità e può essere un immediato segno di iper riduzione anteriore di una frattura completa ad angolazione posteriore

19 L’incongruenza articolare
Artrosi post-traumatica dopo circa 7 anni per scalino> 1mm.(1) (1)Knirk JL, Jupiter JB: Intra-articular fractures of the distal end of the radius in young adults. J Bone Joint Surg 1986;68A: Riduzione del movimento di estensione a un anno dal trauma se scalino>1 mm. (2) (2) Karnezis IA, Panagiotopoulos E, Tyllianakis M, Megas P, Lambiris E. Correlation between radiological parameters and patient-rated wrist dysfunction following fractures of the distal radius. Injury 2005;36:1435–9

20 Il numero dei frammenti (Medoff)
Classificazione topografica di Medoff - colonna radiale - angolo ulnare - muro dorsale frammenti intra articolari liberi Esclusione della diafisi (compresa nella classificazione di Melone)

21 L’impatto articolare Traumi da forze assiali
Rx tradizionali – Tomografia computerizzata e/o Artroscopia Rotazione dei frammenti intra-articolari (in alcuni casi di 180°)

22 La perdita di sostanza articolare o superficie irreparabile
La ricostruzione di un difetto metafiso-epifisario in urgenza è una procedura complessa e aleatoria In caso di difetto osseo importante si può prevedere un trapianto di osso dalla cresta iliaca o l’utilizzo di sostituti ossei. In caso di distruzione totale della superficie articolare si può optare per la protesi radiale che resta la soluzione più semplice per restaurare la lunghezza del radio, l’orientamento e la superficie articolare con il condilo carpico e la testa ulnare anche se non si conoscono i risultati a lungo termine

23 Ai fini del risultato del trattamento chirurgico quali parametri radiografici risultano tollerabili in una frattura articolare del radio distale con spostamento del frammentario epifisario? Inclinazione coronale tra 15° e 30° Varianza ulnare positiva < = 2mm Inclinazione sagittale tra 0 e 15° Incongruenza articolare RC < = 1 mm

24 Lesioni della testa, collo ulnari: in linea generale osteosintesi, ulna parte più stabile avambraccio Lesione destabilizzante TFCC con o senza lussazione con o senza frattura stiloide ulnare (base o punta)devono essere trattate. Se solo TFCC a seconda dei bisogni funzionali del paziente Fratture della base: equivalenti lesioni TFCC ( Sintesi auspicabile) punta: lesione complesso ulno-carpale med sintesi non sempre necessaria dopo riduzione anche se frequente pseudoartrosi Frattura scafoide comune nell’individuo giovane in genere trattata con un una vita percutanea di Herbert o dei fili di K. Dissociazione scafo lunare: inchiodamento in artroscopia Lesione luno trichetrale: inchiodamento Sublussazioni o lussazioni radiocarpiche in genere associate a fratture tipo B e trattate con l’osteosintesi con fili di K o vite cannulata

25 TFCC

26 Caso clinico Ragazza di 20 anni, sportiva, destrimana, presentante una frattura articolare con infossamento cartilagineo centrale e una incongruenza articolare di 2,5 mm

27 Tomografia computerizzata e ricostruzione 3D

28 Tipi di trattamento per fratture articolari
Trattamento conservativo (gesso) Fili di K Placca anteriore +/- fili di k +/- ARIF (assistenza artroscopica) Fissatore estern0

29 Gesso 6 sett circa brachiale o antibrachiale Controindicazioni trattamento chirurgico Non invasività Complicazioni: ritardo di consolidazione, artrosi post traumatica, algodistrofia

30 Fili di K Fratture extra-articolari con spostamento e comminuzione dorsale Fratture articolari senza spostamento Controindicati nei traumi ad alta energia con lesioni dei tessuti molli Complicazioni: Lesioni estensori, infezione, mobilizzazione fili, lesione nervo radiale

31 Placca anteriore LCP viti bloccate 3,5 Via di acceso anteriore di Henry Fratture con comminuzione anteriore anteriore o posteriore Concomitante sindrome tunnel carpale + fili di k: effetto leva per esempio in caso di frattura faccetta semilunare + assistenza artroscopica se è presente una incongruenza articolare e/o se ci sospettano delle lesioni legamentose in un paziente spesso giovane e dalle grandi richieste funzionali Complicazioni: infezione, spostamenti secondari, rottura dei mezzi di sintesi, pseudoartrosi, artrosi post-traumatica

32

33 Fissatore esterno Fratture articolari instabili con lesione dei tessuti molli e lesione nervose Frattura con comminuzione metafisaria ed epifisaria per prevenire l’accorciamento radiale Nelle fratture articolari il FE non controlla l’infossamento del frammento interno Complicazioni: infezione tessuti molli, osteomielite, frattura iatrogena, spostamenti secondari, neurite sensitiva nervo radiale, algodistrofia

34 Trattamento eseguito: Osteosintesi con placca volare e fili di K sotto assistenza artroscopica. ARIF: Arthroscopic Reduction, Internal Fixation

35 Artroscopia di polso Ruolo:
Diagnostico: scoperta lesioni legamentose(l. luno trichetrale, l. scafolunare e TFCC) e condrali Terapeutico: nei conflitti radio-scafoidei e ulnari, riparazione lesioni vascolari o periferiche TFCC, riparazione l. scafo- lunare, ablazione cisti artro sinoviali dorsali Di supporto: per guidare la riduzione nell’ osteosintesi (ARIF) Ruolo:

36 I principali portali artroscopici

37 Descrizione intervento
La paziente è stata operata sotto blocco ascellare in anestesia generale Per il reperaggio del frammento esterno è stato effettuato un altro piccolo accesso complementare dorso laterale Il braccio è stato mantenuto in trazione longitudinale con delle dita giapponesi. Quattro vie artroscopiche sono state utilizzate ¾-6R- MCR e MCU In particolare la via medio carpica radiale ci ha consentito di diagnosticare nel nostro caso una dissociazione scafo-lunare di 2° grado secondo la classificazione di Dautel nella quale è possibile creare una diastasi importante tra lo scafoide e il semilunare applicando un movimento di torsione assiale al palpatore. Questa è stata trattata con due fili di K scafo lunare e scafo-capitali di diametro 15/10 e sono state fissati dopo rilascio della trazione Il frammento stiloideo è stato riallineato da dei fili di K “leva” provvisori sostituiti in seguito da un filo di K tipo Kapanji 20/10 dorso laterale . La placca anteriore LCP a 7 fori a viti bloccate è stata introdotta attraverso l’accesso anteriore di Henry Filo di K orizzontale 15/10 Drenaggio in aspirazione Sutura per piani Doccia gessata posteriore includente il gomito

38 Riallineamento dei frammenti dopo controllo atroscopic1o

39 Follow up dopo un mese Rimozione fili di K scafo-lunare e scafo capitale. Decorso post-operatorio regolare. Gesso sostituito da un tutore termoformabile da applicare in posizione di riposo.

40 Follow up dopo 5 mesi Rimozione della placca e dei mezzi di sintesi dopo l’avvenuta consolidazione. Buone mobilità articolari e valori della forza alla pronazione misurata con il dinamometro. Restauro dell’anatomia della RC. Normalizzazione ISA= 1,5

41 Conclusioni Una attenta analisi radiologica pre-operatoria è indispensabile per pianificare l’intervento chirurgico appropriato nelle fratture articolari distali del radio: Nelle fratture articolari parziali da “impatto localizzato” un aumento dell’indice articolare e una incongruenza articolare in associazione a tutte le informazioni fornite dalla TC permettono di orientare verso un trattamento più sofisticato come l’ osteosintesi sotto assistenza artroscopica Ristabilire poi in certi casi la corretta lunghezza del radio è di estrema importanza in quelle fratture articolari complete da “impatto diffuso” conoscendo le conseguenze che può determinare l’accorciamento radiale sulla RUD e in particolar modo sul dolore e sul risultato finale L’ artroscopia permette di realizzare un bilancio preciso della lesione a livello radio carpico e medio carpico senza pari. Il controllo artroscopico realizzato in corso di una frattura articolare del radio distale ritrova tra 50% e 80% delle lesioni legamentose a seconda delle casistiche richiedendo spesso un trattamento addizionale. L’osteosintesi con assistenza artroscopica per quanto sia una procedura complessa e indaginosa permette di ristabilire in maniera ottimale l’anatomia della RC e dovrebbe essere utilizzata in tutti quei pazienti giovani o attivi con alte richieste funzionali per un migliore recupero e per ridurre gli effetti tardivi di una incongruità articolare solo parzialmente corretta

42 GRAZIE


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