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L’EVOLUZIONE DELLE VISIONI E DELLE TEORIE DELL’ORGANIZZAZIONE

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Presentazione sul tema: "L’EVOLUZIONE DELLE VISIONI E DELLE TEORIE DELL’ORGANIZZAZIONE"— Transcript della presentazione:

1 L’EVOLUZIONE DELLE VISIONI E DELLE TEORIE DELL’ORGANIZZAZIONE
Anno Accademico

2 Le teorie post classiche

3 Teorie fenomenologiche e cognitiviste
Teorie delle transazioni Teorie evolutive Teorie istituzionaliste Teorie contingenti

4 Le teorie fenomenologiche e cognitiviste

5 Introduzione Studiano come gli individui si pongono nei confronti di un’organizzazione. Considerano l’organizzazione come una realtà umana e sociale e non come un costrutto oggettivo. Esempio Partita di calcio Filone fenomenologico Struttura come insieme di ruoli assunti Filone cognitivista Struttura come modalità di coordinamento e controllo

6 Alcuni concetti chiave
Attenzione rivolta all’attore individuale e non al sistema organizzativo Hughes ha esplorato il modo con cui gli impiegati si costruiscono una propria definizione della loro mansione e del sistema organizzativo Individui Realtà Attribuzione di significato Schemi appresi

7 L’approccio cognitivista
La cognizione comprende l’acquisizione, lo stoccaggio, il recupero e l’uso della conoscenza La metafora organizzativa utilizzata è il cervello, sistema che processa le informazioni La razionalità limitata è riferita alla capacità della mente umana rispetto alla dimensione dei problemi la cui soluzione è richiesta per un comportamento oggettivamente razionale Importanza della gerarchia come meccanismo che tramite la divisione del lavoro riduce la complessità

8 Herbert SIMON TEORIA DELLA RAZIONALITA’ LIMITATA
RAZIONALITA’ OGGETTIVA RAZIONALITA’ LIMITATA Completa conoscenza alternative azione Incompleta conoscenza alternative azione Conoscenza completa conseguenze azione Conoscenza frammentaria conseguenze azione Massimizzare utilità agente Ricerca soluzioni soddisfacenti TEORIA ORGANIZZATIVA

9 SIMON: TEMI AFFRONTATI
ORGANIZZAZIONE come SISTEMA che elabora INFORMAZIONI a supporto delle DECISIONI analizza i COMPORTAMENTI UMANI all’interno delle organizzazioni pone le DECISIONI come OGGETTO FONDAMENTALE della conoscenza organizzativa confuta il principio di razionalità assoluta affermando quello di RAZIONALITA’ LIMITATA individua nell’EQUILIBRIO tra INCENTIVI e CONTRIBUTI il principio generale di funzionamento dell’organizzazione

10 SIMON: FATTORI che LIMITANO la RAZIONALITA’
INCOMPLETEZZA della RELAZIONE (CATENA) MEZZI-FINI alla base dei processi decisionali IMPOSSIBILITA’ di CONOSCERE TUTTE LE ALTERNATIVE (cioè tutti i mezzi per il raggiungimento di un fine/scopo) e tutte le conseguenze di ciascuna di esse INCOMPLETEZZA delle INFORMAZIONI possedute DIFFICOLTA’ di effettuare PREVISIONI relativamente ad un numero elevato di variabili (ambiente complesso) DECISIONI espressione di GRUPPI, non di singoli individui, per cui si ricorre a SOLUZIONI DI COMPROMESSO decisioni / soluzioni SODDISFACENTI, non ottime

11 SIMON: REGOLAZIONE dei COMPORTAMENTI
AUTORITA’ CONFORMITA’ agli ordini; sospensione delle proprie facoltà critiche INFLUENZA CONVINZIONE dell’OPPORTUNITA’ degli ordini impartiti, perché: si ha stima di chi li dà si è autonomamente convinti

12 FASI del PROCESSO DECISIONALE
Identificazione del problema Ricerca delle informazioni Individuazione delle alternative Ponderazione delle alternative Realizzazione alternativa scelta Scelta alternativa soddisfacente

13 L’economia dei costi di transazione

14 Governo efficiente delle transazioni
L’economia dei costi di transazione sceglie come unità fondamentale di analisi la TRANSAZIONE L’impresa viene considerata come un’insieme di “scambi atomistici regolati dal criterio competitivo dell’efficienza” MERCATO GOVERNO TRILATERALE GOVERNO BILATERALE GOVERNO UNIFICATO INVESTIMENTO FREQUENZA Non specifico Idionsincratico Bassa Alta Governo efficiente delle transazioni Trasferimento di beni o servizi attraverso un’interfaccia separabile sotto il profilo tecnologico (Williamson, 1985). Possono essere ricondotti alla categoria delle transazioni sia gli scambi di beni e servizi tra imprese, sia le relazioni tra un’impresa e i suoi dipendenti, sia ancora i rapporti tra superiori e subordinati o tra diverse unità organizzative. Investimento: Tanto è maggiore il volume degli investimenti transaction-specific contenuti nell’oggetto della transazione, tanto più difficile è la determinazione del suo valore (prezzo) di scambio attraverso il mercato e tanto più efficiente risulta effettuare la transazione attraverso meccanismi gerarchici. Frequenza: all’aumentare della frequenza delle transazioni tra le parti, poiché i costi di impianto sono ripartibili su più transazioni, la gerarchia diventa la forma organizzativa comparativamente più efficiente. Laddove le transazioni sono meno frequenti invece, è più efficiente una struttura di costi di transazione più flessibile, come quella della “forma mercato”, in cui prevalgono contratti di spot e azioni di adattamento reciproco tra le parti ad hoc e una tantum. Governo TRILATERALE: si ha quando, riconosciuta l’impossibilità di una contrattazione esaustiva, le parti decidono di affidare a una terza parte con funzione di arbitro la risoluzione di eventuali controversie e la valutazione dei risultati. La transazione rimane un rapporto di mercato esterno, tra soggetti che mantengono cioè la propria autonomia, ma viene assistita da meccanismi di tipo burocratico. Governo BILATERALE: caratterizzato dall’importanza attribuita alle parti alla CONTINUITA’ del rapporto. La parti mantengono la propria autonomia giuridica ma è necessario espandere il rapporto contrattuale al di là dei suoi confini naturali, creando così un rapporto di fiducia reciproca. Tre esempi semplici e banali: Mercato: acquisto al supermarket Governo trilaterale: acquisto immobile mediante intermediazione di una agenzia Governo bilaterale il pizzicagnolo sotto casa Governo unificato cucinare a casa

15 Le ipotesi della teoria
Razionalità limitata Opportunismo degli uomini Specificità delle risorse Cade l’ipotesi di concorrenza perfetta Contemporanea presenza di costi di produzione e di costi di transazione, che possono essere estremamente rilevanti e non possono essere trascurati TESI: LA VARIETÀ DELLE FORME ORGANIZZATIVE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE HA ORIGINE DALL’ESIGENZA DI RIDURRE I COSTI DI TRANSAZIONE

16 Diverse forme di governo
Ogni forma di governo è supportata da un diverso regime contrattuale. MERCATO: regolato dal regime contrattuale classico, che “fa riferimento alla transazione ideale in cui l’identità delle parti è irrilevante; MODELLI IBRIDI: regolato dal regime contrattuale neoclassico, che considera il contratto una “cornice che quasi mai indica in maniera precisa le reali relazioni di lavoro, ma che fornisce un’indicazione di massima entro cui si muovono quelle relazioni”; GERARCHIA: in cui le parti devono risolvere le loro differenze internamente, mediante mutuo aggiustamento, e la gerarchia funge da tribunale di ultimo appello. Si scegli la forma che permette di minimizzare di costi di transazione

17 L’Organizational failure framework
Identifica un’insieme di caratteristiche umane e ambientali in grado di spiegare l’efficienza delle diverse forme di governo delle transazioni. Fattori umani Fattori ambientali Razionalità limitata Opportunismo Incertezza/ Complessità Piccoli numeri Blocco Informativo Williamson, 1975 ATMOSFERA La presenza contemporanea di opportunismo e razionalità limita dei soggetti, elevata incertezza ambientale e bassa numerosità degli attori determinano una crisi del mercato E rende conveniente adottare come meccanismo di governo l’organizzazione interna. ATMOSFERA: per comprendere sinteticamente un insieme di questioni sistemiche come il ruolo della fiducia, la propensione a rispettare gli impegni, la tendenza a cooperare e più in generale la qualità del rapporto personale sotteso al rapporto di scambio. Incertezza = nasce quando l’attore non può prevedere gli input del sistema, le regole del gioco e l’ambiente circostante Complessità = nasce quando pur conoscendo gli input del sistema, le regole del gioco e l’ambiente circostante l’attore non è in grado di ipotizzare tutti i loro possibili sviluppi Comportamento sleale = contravvenzione di un rapporto esistente Comportamento strumentale = assumere un atteggiamento finalizzato a conseguire determinati obiettivi Opportunismo = assumere impegni a cui non si crede per conseguire il proprio interesse REGOLE CONTRATTUALI Pochi concorrenti o poche transazioni riducono le alternative di scelta Blocco informativo: Si manifesta quando circostanze rilevanti per la transazione sono conosciute solo da un soggetto, mentre gli altri ne sono tenuti all’oscuro

18 Il Neoistituzionalismo

19 Neoistituzionalismo Il punto di partenza è che un’organizzazione in realtà non è libera di definire i propri assetti perché è influenzata dalla presenza di molte istituzioni che ne condizionano l’agire.

20 Elementi fondamentali del neoistituzionalismo
Rilevanza dell’impatto dell’ambiente istituzionale sull’assetto organizzativo Il contesto in cui operano le organizzazioni è composto da elementi culturali condivisi e sedimentati che funzionano come schema di riferimento per organizzare le attività Processi di isomorfismo e convergenza Le pressioni del contesto istituzionale tendono a produrre convergenza nei modelli organizzativi adottati Resistenza al cambiamento Le organizzazioni sono caratterizzate da inerzia al cambiamento

21 Concetti Base Regole istituzionalizzate: insiemi di comportamenti rituali che godono di consenso e legittimazione (protocolli sanitari, principi contabili, sistemi di selezione etc.) Stabilizzazione: le organizzazioni “incorporano” al loro interno le regole istituzionalizzate (miti) per garantirsi a loro volta consenso e legittimazione Isomorfismo: dal momento che tutte le organizzazioni tendono ad incorporare le stesse regole, in un dato ambiente tenderanno tutte ad assomigliarsi

22 Precisazione sull’isomorfismo
Forze che portano ad una crescente omogeneità delle organizzazioni COERCITIVO : lo statuto dei lavoratori induce le imprese a rimanere piccole, es.: legge 626, accreditamento, certificazione MIMETICO: impresa leader influenza le altre, processi di reengineering, qualità totale, benchmarking NORMATIVO: gli ordini professionali influenzano l’organizzazione degli ospedali es.: principi contabili,protocolli di ricerca, tecniche manageriali COERCITIVO Pressioni esercitate da altre organizzazioni e da aspettative culturali della società MIMETICO Tendenza ad imitare altre organizzazioni NORMATIVO Base formativa comune e associazionismo del management

23 Assiomi Le istituzioni impediscono ai soggetti di agire per il perseguimento dei propri interessi Le strutture formali (stato, associazioni professionali etc.) riflettono i miti dell’ambiente Oggetto di analisi: non la singola organizzazione ma il campo organizzativo

24 Corollario VALUTAZIONI CERIMONIALI ESTERNE INCORPORAZIONE
Sono strumenti per accrescere il consenso rispetto alle proprie scelte CERIMONIALI Comportamenti rituali che inducono legittimazione e consenso sociale Campo organizzativo INCORPORAZIONE Introdurre al proprio interno regole istituzionali

25 Le teorie evolutive

26 Differenti teorie Da un lato vi sono le teorie della selezione che considerano l’organizzazione incapace di modificarsi (metafora dell’evoluzione in ambito biologico). Dall’altro le teorie dell’adattamento che collocano all’interno dell’organizzazione il motore del cambiamento, sottolineando la capacità di innovazione e di sviluppo dell’azione manageriale (metafora dell’evoluzione in ambito sociale).

27 Teorie della selezione
La società è un organismo naturale che si differenzia in organi e funzioni specializzate. Il cambiamento è dato dalla sopravvivenza: le organizzazioni sono affette da un’inerzia strutturale, pertanto non possono modificarsi: sarà la selezione naturale che spiegherà l’emergere di diverse forme organizzative

28 Teorie dell’adattamento
Identificano nei processi di evoluzione la capacità di sopravvivenza delle organizzazione Evoluzione e rivoluzione (Greiner) adattamento per via interna Teoria degli Stadi (Scott-Chandler), adattamento per via ambientale


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