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Francesco Pisanu IPRASE Trentino

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Presentazione sul tema: "Francesco Pisanu IPRASE Trentino"— Transcript della presentazione:

1 Francesco Pisanu IPRASE Trentino
Il Progetto Modenese: complessità e sinergia di risorse. Analisi dei dati e osservazioni Francesco Pisanu IPRASE Trentino Convegno “Una sfida possibile: scuola e territorio in rete per il successo formativo di tutti” Modena 13 Maggio 2011

2 Struttura della presentazione
Introduzione e finalità del progetto Destinatari del progetto Chi realizza le attività Tipologia di interventi Monitoraggio sulla struttura e sugli esiti del progetto (ricerca-azione) Un esempio di monitoraggio sugli esiti psico-sociali negli studenti Considerazioni conclusive “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

3 1. Introduzione e finalità del progetto
La ricerca e la prassi in ambito educativo ha ormai consolidato la visione di un contributo generalmente positivo delle attività extracurriculari nella prevenzione dell’abbandono scolastico, già nel passaggio tra il primo e il secondo ciclo di istruzione. In genere, gli studenti considerati a rischio abbandono (per caratteristiche individuali, famigliari e di rendimento scolastico) che possono beneficiare di continue e significative attività extracurricolari, che ne supportano il coinvolgimento rispetto allo studio e all’apprendimento, hanno poi tassi di abbandono molto più bassi rispetto a coloro che non hanno avuto questa possibilità. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

4 1. Introduzione e finalità del progetto
Dall’altra parte queste attività extracurricolari necessitano di essere svolte in piena continuità rispetto a quelle curricolari, e dunque con una partecipazione centrale da parte della scuola, per evitare possibili effetti negativi negli apprendimenti e nei livelli di competenze simili a quelli individuati dalla ricerca educativa per quanto riguarda l’efficacia dei compiti a casa. Si tratta dunque di non improvvisare, una volta usciti dalle classi, e di continuare a dare struttura e linee di azione e sviluppo ai singoli studenti. Tra questi l’impegno e la partecipazione percepita vengono considerate come prioritarie, anche in un’ottica di equilibrio cognitivo e socio-affettivo del singolo studente, soprattutto nel passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

5 1. Introduzione e finalità del progetto
Sono principalmente due le tipologie di attività extracurricolari riconducibili all’impegno e al coinvolgimento da parte degli studenti: attività individuali, non cooperative e spesso senza supervisione degli adulti (ad esempio giocare ai videogiochi, guardare la televisione); dall’altra parte attività altamente strutturate, collaborative, e spesso sotto la guida di uno o più adulti considerati esperti o competenti in un determinato ambito disciplinare o di competenza (in genere gli stessi insegnanti). Tecnicamente queste attività vengono indicate con il nome di Attività Strutturate Extracurricolari. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

6 1. Introduzione e finalità del progetto
Il progetto è nato da un gruppo di docenti e genitori che hanno diffuso e ampliato iniziative già avviate da tempo in alcune scuole della città di Modena. Si è partiti dalla constatazione che era necessario promuovere attività specifiche mirate a far riacquisire autostima e motivazione, ormai noti elementi basilari per la qualità degli apprendimenti e del successo formativo. Il presupposto fondamentale è che se si riesce a favorire il benessere dei ragazzi in difficoltà, tutti gli altri ragazzi della scuola, in una sorta di diffusione “virale” positiva, ne trovano giovamento, perché si crea un clima più favorevole e questo, a sua volta, determina una situazione favorevole al superamento delle difficoltà scolastiche e personali. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

7 2. Destinatari del progetto
Il progetto mira a raggiungere: (potenzialmente) la totalità degli alunni, attraverso interventi genericamente orientati alla promozione del benessere e dell’inclusione; specifiche tipologie di alunni (in situazione di disagio, con difficoltà relazionali e/o problematiche comportamentali, alunni stranieri), attraverso interventi specialistici. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

8 2. Destinatari del progetto
Per questi ragazzi nella normale attività della classe è molto difficile intervenire se non con attività complessive di miglioramento del clima di classe o di scuola, oppure con la realizzazione di ambienti di apprendimento inclusivi. È per questo che una delle soluzioni che più frequentemente si sta diffondendo in ambito scolastico è riconducibile all’attività strutturata extrascolastica. In questo caso il prefisso “extra” non significa che viene fatto al di là della scuola, ma bensì con il supporto, logistico, organizzativo e, ovviamente educativo e pedagogico, da parte della scuola stessa. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

9 2. Destinatari del progetto
Quantità di studenti in difficoltà nelle scuole coinvolte (sul totale di 4431 alunni). “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

10 2. Destinatari del progetto
Per questa tipologia di allievi è necessario pensare e progettare percorsi individualizzati che lavorino sugli aspetti psico-sociali individuali (come l’autoefficacia, la motivazione, ecc.) che vengono considerati in letteratura tra i principali antecedenti del rischio abbandono scolastico. L’idea di scuola sottintesa a questa idea progettuale è integrativa e supportava, nonché migliorativa, rispetto allo standard tradizionale delle lezioni frontali e della trasmissione prevalente di conoscenza di tipo dichiarativo (alias contenuti), che ha meno strumenti per “lavorare” su altri elementi psico-sociali dell’apprendimento (come la partecipazione, lo sviluppo morale, la socializzazione, la cittadinanza, ecc.). “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

11 3. Chi realizza le attività
“Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

12 3. Chi realizza le attività
Insegnanti interni alla scuola e educatori professionisti Il volontariato All’interno di questo progetto sono state evidenziate delle sinergie rispetto a questo punto, attivando ad esempio gruppi di volontari nella gestione di singole attività (tutoraggio, compiti assieme, …). sono in atto accordi con l’Università per stage per studenti universitari. Il volontariato dei genitori “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

13 3. Chi realizza l’attività
E’ richiesta a queste tipologie di persone/opertatori l’adesione ad un unico criterio nella gestione delle attività, cioè la realizzazione di laboratori e non di lezioni teoriche, per non snaturare il significato e le finalità delle attività stesse. La linea di tendenza è quella di potenziare il volontariato per tutte le attività, eccetto quella del tutoraggio e dello sportello dove servono competenze specifiche per saper coinvolgere ragazzi fortemente problematici. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

14 4. Tipologia di interventi
Il modello proposto prevede una molteplicità di interventi per le varie tipologie di problemi. Due tipologie di interventi sono rivolti in particolar modo a ragazzi in difficoltà (tutoraggio e compiti insieme ), mentre altre due attività sono indirizzate in linea generale a tutti i ragazzi della scuola (laboratori e sportello di ascolto ), che all’occorrenza possono rivelarsi utili anche per i ragazzi in difficoltà. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

15 4. Tipologia di interventi
Il tutoraggio I destinatari di questa attività sono ragazzi problematici segnalati dagli insegnanti. L’attività viene svolta a livello individuale (talvolta con un piccolo gruppo) con un docente del consiglio di classe. E’ attuata secondo formule molto diverse, sulla base delle necessità del singolo alunno (ascolto attivo, contratto formativo, rinforzo metodologico, ecc.). La metodologia di fondo è quella di prendersi cura, cioè un team di operatori si prende cura in modo specifico di uno o più allievi e li accompagna nel raggiungimento degli obiettivi di cui sopra. Il contenuto proposto agli studenti dovrebbe comunque avere una valenza di tipo formativo. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

16 4. Tipologia di interventi
I compiti assieme L’attività consiste principalmente in studio guidato da un adulto esperto. Per uno o due pomeriggi alla settimana (o spesso anche più se possibile) i ragazzi in attività pomeridiane vengono aiutati a attivare una serie di processi di apprendimento, per favorire il realizzarsi di performance scolastiche nei giorni successivi (ad esempio durante le interrogazioni), oppure sul periodo medio lungo per migliorare l’acquisizione di autostima e autoefficacia percepita. Le formule organizzative prevedono varie soluzioni: dal coinvolgimento dei docenti della scuola in prima persona, all’ausilio di volontari, per arrivare all’utilizzo di alunni delle scuole superiori (preferibilmente ex alunni della stessa scuola); collegata all’attività di compiti insieme è la collaborazione con i doposcuola presenti sul territorio (Parrocchie, gruppi di volontariato, ecc.). “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

17 4. Tipologia di interventi
Laboratori in orario extracurriculare (1) I destinatari sono tutti gli alunni interessati e ragazzi problematici comportamentali. L’attività viene svolta nel pomeriggio sotto la guida di genitori e volontari. In questi gruppi possono essere inseriti anche ragazzi problematici, affiancati da personale specializzato. L’attività dei laboratori ha collegamenti con scuola nelle attività mattutine, in parallelo gli insegnanti del mattino vengono informati dei “successi” degli allievi problematici . “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

18 4. Tipologia di interventi
Laboratori in orario extracurriculare (2) Nello specifico si tratta di laboratori di cucina, informatica, falegnameria, riparazione di biciclette, modellismo, ecc., nei quali si esercita il fare e il pensare. Sono laboratori che consentono a tutti i ragazzi e le ragazze di tenere insieme sia l’aspetto cognitivo che quello affettivo e morale, comprendendo qualcosa di sé mentre realizzano un prodotto specifico. Nei laboratori si lavora e si impara dal modello di una persona esperta (modelling), dal fare insieme con i compagni, dal manipolare oggetti, attrezzi, materiali; si impara ad aspettare i tempi giusti, ad osservare e prestare attenzione, a gustare il piacere di un lavoro ben fatto. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

19 4. Tipologia di interventi
Sportello d’ascolto I destinatari di questa attività sono i ragazzi eventualmente interessati, cioè potenzialmente tutti i ragazzi della scuola. Si tratta di un’attività svolta a livello individuale, per aiutare ad affrontare problemi di tipo relazionale o di apprendimento. Da questo punto di vista lo sportello può rivelarsi come un momento di ascolto per far emergere situazioni difficili (in una sorta di attività di counseling non professionale) e come aiuto soprattutto per l’orientamento. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

20 4. Tipologia di interventi
Interventi specifici per alunni stranieri Si tratta di attività curricolari di didattica interculturale che possono comprendere interventi di consolidamento su discipline fondanti come le lingue o la matematica. Possono avere la forma di laboratori pomeridiani multietnici (cucina, danza, ecc.), che a volte sono gestiti da genitori stranieri (perché pescano da attività tradizionali di altre culture). “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

21 “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011
5. Monitoraggio sulla struttura e sugli esiti del progetto (ricerca-azione) Ad oggi l’attività principale di monitoraggio è stata realizzata su indicatori di tipo strutturale e funzionale. Tra questi: numero dei partecipanti; numero alunni stranieri coinvolti; numero alunni con difficoltà coinvolti; indicatori didattici; indicatori del grado di coinvolgimento; frequenze; numero ore interventi pro capite (con relazione tra specifiche attività e specifiche difficoltà); numero docenti coinvolti nelle diverse attività e impegno orario; numero esperti e collaboratori esterni coinvolti e impegno orario; numero volontari e impegno orario; numero genitori coinvolti nella progettazione di istituto e dei partecipanti alle diverse iniziative. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

22 “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011
5. Monitoraggio sulla struttura e sugli esiti del progetto (ricerca-azione) Gli strumenti utilizzati per la misura degli indicatori sono riconducibili alle seguenti categorie: rilevazione dei dati relativi alla progettualità delle azioni (AUDIT); rilevazione dei dati motivazionali rispetto alle singole iniziative da intraprendere (agli alunni, ai genitori); monitoraggio in itinere delle azioni e delle iniziative intraprese; rilevazione dei dati in uscita, sia in relazione al percorso attuato, sia in relazione ai risultati ottenuti nel piano specifico di applicazione (didattico, coinvolgimento numerico, produzioni realizzate); si utilizzano vari strumenti quali il diario di bordo , la scheda tutoraggio di scuola. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

23 “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011
5. Monitoraggio sulla struttura e sugli esiti del progetto (ricerca-azione) Ciascuna metodologia utilizzata per le attività extracurricolari può essere esplorata con particolari strategie di analisi, per verificarne gli impatti, o semplicemente gli esiti di soddisfazione rispetto all’utenza di riferimento. si è deciso di utilizzare il grande contenitore della ricerca-azione per individuare e descrivere al meglio il disegno della ricerca e gli strumenti relativi, soprattutto con la partecipazione attiva degli attori di progetto (staff di progetto, insegnanti, genitori, ricercatori esterni, ecc.). La raccolta dei dati, nell’ottica della ricerca-azione ha inoltre la caratteristica di sviluppare strumenti di lavoro e di intervento sempre più precisi ed efficaci, riformularli (pianificando osservando-monitorando riflettendo e valutando, in cicli continui di attività) adattandoli alle specifiche esigenze. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

24 “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011
5. Monitoraggio sulla struttura e sugli esiti del progetto (ricerca-azione) L’attività di ricerca-azione ha per ora portato a incontri periodi di confronto, tra lo staff e gli altri operatori per giungere a metodologie più incisive. A questi si aggiungono situazioni più formali, come incontri e convegni di formazione (ad esempio almeno un incontro di questo tipo all’anno). Da un punto di vista pratico operativo, questa attività sta portando alla definizione di strumenti operativi condivisi: ad esempio uno di questi strumenti è il manuale dei laboratori e attualmente si sta predisponendo anche il manuale dei compiti insieme. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

25 “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011
5. Monitoraggio sulla struttura e sugli esiti del progetto (ricerca-azione) È necessario sottolineare, in un’ottica di meta-riflessione sugli aspetti organizzativi del progetto, che si tratta di un’attività di ricerca-azione fortemente condizionata dalla quantità dei fondi a disposizione. Ad esempio, per valutare l’effettiva portata della tipologia degli interventi di tutoraggio, spesso realizzati in maniera individuale, sarebbero necessarie risorse ulteriori per esplorare in maniera analitica e soggettiva le rappresentazioni dei singoli su questa attività. Un discorso simile è applicabile a possibili nuove versioni dell’attività di tutoraggio, proprio per questa sua natura individualizzata. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

26 6. Un esempio di monitoraggio sugli esiti psico-sociali negli studenti
L’obiettivo dell’indagine è la valutazione degli impatti psico-sociali sugli studenti delle medie coinvolti in due tipologie di attività utilizzate nell’ambito del progetto, e cioè “Compiti assieme” e “Tutoraggio” (N = 314). L’indagine è stata svolta, ex-ante, nel secondo quadrimestre dell’anno scolastico Gli ambiti di approfondimento selezionati si riferiscono ad aspetti che vanno al di là del semplice “gradimento” delle attività da parte degli utenti/studenti, come il coinvolgimento, la motivazione, ecc. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

27 6. Un esempio di monitoraggio sugli esiti psico-sociali negli studenti
Lo strumento di raccolta dati è un questionario composto dalle seguenti misure: RPII (Revised Personal Involvement Inventory), che misura la percezione di partecipazione ad attività curricolari e extracurricolari attraverso variabili come importanza, rilevanza, senso, interesse, coinvolgimento, fascino, ecc.; SEI (Student Engagement Instrument), che misura l'impegno cognitivo e psicologico di uno studente rispetto ad una determinata attività curricolare o extracurricolare in base ai seguenti indicatori: le relazioni studenti insegnanti; il controllo percepito e la rilevanza rispetto all'attività svolta; il supporto tra pari per l'apprendimento; aspirazioni future e obiettivi; supporto della famiglia per l'apprendimento; motivazione estrinseca; Variabili socio-anagrafiche e di sfondo; misura delle intenzioni nel proseguire la carriera scolastica dopo le medie. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

28 RPII (Revised Personal Involvement Inventory)
“Compiti assieme” “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

29 RPII (Revised Personal Involvement Inventory)
“Tutoraggio” “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

30 Indicatore: “Controllo percepito e rilevanza del lavoro a scuola”
Esempi di domande: “Ho dei buoni risultati in questa attività perché mi impegno tanto” “Si imparano delle cose importanti con questa attività” “Questa attività è utile perché migliora il mio comportamento in classe” “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

31 Indicatore: “Controllo percepito e rilevanza del lavoro a scuola”
Distribuzioni di frequenza delle tre modalità dell’indicatore Controllo percepito e rilevanza del lavoro a scuola (dati in %; compiti assieme N = 243; tutoraggio N = 71). “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

32 Indicatore: “Future aspirazioni e obiettivi”
Esempi di domande: “Grazie a questa attività, avrò maggiori opportunità in futuro” “Grazie a questa attività mi sento di avere più fiducia nel mio futuro” “Questa attività mi fa pensare di continuare a studiare alle superiori” “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

33 Indicatore: “Future aspirazioni e obiettivi”
Distribuzioni di frequenza delle tre modalità dell’indicatore Future aspirazioni e obiettivi (dati in %; compiti assieme N = 243; tutoraggio N = 71). “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

34 Indicatore: “Motivazione estrinseca”
Esempi di domande: “Mi sembra di imparare meglio con questa attività se l'insegnante mi supporta e mi premia (ad esempio con un "bravo!" detto a voce) per quello che faccio” “Mi sembra di imparare meglio con questa attività se i miei genitori mi supportano e mi fanno i complimenti per quello che faccio” “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

35 Indicatore: “Motivazione estrinsenca”
Distribuzioni di frequenza delle tre modalità dell’indicatore Motivazione estrinseca (dati in %; compiti assieme N = 243; tutoraggio N = 71). “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

36 Indicatore: “Supporto famigliare”
Esempi di domande: “Se dovessi avere dei problemi in questa attività i miei genitori sarebbero sempre pronti ad aiutarmi” “Quando qualcosa di bello succede durante l'attività, i miei genitori vogliono sapere come è andata” “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

37 Indicatore: “Supporto famigliare”
Distribuzioni di frequenza delle tre modalità dell’indicatore Supporto famigliare (dati in %; compiti assieme N = 243; tutoraggio N = 71). “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

38 Indicatore: “Supporto tra pari per l’apprendimento”
Esempi di domande: “Parlo volentieri con gli altri di quello che faccio durante questa attività” “Grazie a questa attività, mi sembra di avere rapporti migliori con i miei compagni di classe” “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

39 Indicatore: “Supporto tra pari per l’apprendimento”
Distribuzioni di frequenza delle tre modalità dell’indicatore Supporto tra pari per l’apprendimento (dati in %; compiti assieme N = 243; tutoraggio N = 71). “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

40 Indicatore: “Relazioni studenti-adulti”
Esempi di domande: “Complessivamente, in questa attività c'è un buon rapporto tra insegnante e studente” “Mi piace parlare con l'insegnante in questa attività” “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

41 Indicatore: “Relazioni studenti adulti”
Distribuzioni di frequenza delle tre modalità dell’indicatore Relazioni studenti adulti (dati in %; compiti assieme N = 243; tutoraggio N = 71). “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

42 “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011
Schema riassuntivo degli effetti significativi delle variabili indipendenti considerate sulle variabili dipendenti psico-sociali (solo per Compiti assieme) “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

43 Un esempio di monitoraggio sugli esiti psico-sociali negli studenti
Effetto significativo dell’indicatore “Future aspirazioni e obiettivi” sulle intenzioni a proseguire nella carriera scolastica (cioè iscriversi alle scuole superiori, all’università, ecc.) “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

44 7. Considerazioni conclusive
Sul progetto: Area di intervento in cui ci sono sempre meno possibilità di supporto per studenti in difficoltà. Azione su aspetti cognitivi e psico-sociali (rendimento e comportamento). Rimodulazione del concetto classe e possibilità di integrazione tra “dentro la classe” e il “fuori la classe” “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

45 7. Considerazioni conclusive
Sul progetto: Coinvolgimento di differenti attori sul territorio Buon mix tra professionalità “professionali” e non professionali (ma non per questo meno efficaci) Ruolo del volontariato e dei genitori Importanza della ricerca-azione e dell’uso dei dati costantemente aggiornati per il miglioramento “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

46 7. Considerazioni conclusive
Sugli esiti del monitoraggio (1): Per ambedue le strategie gli unici possibili punti di attenzione e di sviluppo per eventuali edizioni future sono aspetti di maggiore coinvolgimento e identificazione da parte degli studenti La strategia dei compiti assieme sia stata probabilmente più ricca di sfaccettature e di legami con la realtà scolastica e famigliare rispetto al tutoraggio. Questo aspetto è evidente nelle variabili che sottolineano il possibile transfer tra la strategia extrascolastica e l’attività prettamente scolastica oppure negli aspetti sociali e relazionali legati alla strategia e in parte nelle future aspirazioni e obiettivi (anche se la modalità prevalente si centra nella posizione mediana e non in quella più elevata). “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

47 7. Considerazioni conclusive
Sugli esiti del monitoraggio (2): Le analisi successive sull’impatto di alcune variabili di sfondo rispetto agli indici psico-sociali evidenziano come i livelli di impegno e coinvolgimento percepito varino in maniera sostanziale rispetto alle classi frequentate: le prime classi sembrano maggiormente centrate sul transfer e sui riconoscimenti esterni (da parte di insegnanti e famigliari) e utilizzano dunque queste attività extracurricolari per lavorare su questo; allo stesso tempo le prime classi cercano apprezzano il maggiore supporto tra pari presente nelle attività di compiti assieme e l’evidente relazione, di per sé asimmetrica, tra studenti e alunni; questi aspetti vanno via via a sfumare nelle classi successive. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

48 7. Considerazioni conclusive
Sugli esiti del monitoraggio (3): L’unico elemento che crea delle differenziazioni per quanto riguarda la durata delle attività a cui partecipano gli studenti, è la tipologia di queste attività. Nello specifico i dati ci dicono che preparare le verifiche in maniera molto frequente aumenta la probabilità di avere maggior Controllo percepito e rilevanza del lavoro a scuola e maggiori Future aspirazioni e obiettivi. Inoltre sempre questo livello alto di frequenza di preparazione delle verifiche modula in maniera più positiva la relazione tra studenti e adulti. In linea di massima questo elemento potrebbe essere considerato come una possibile traccia di sviluppo per le prossime edizioni delle attività. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

49 7. Considerazioni conclusive
Sugli esiti del monitoraggio (4): Un altro elemento di positiva evidenza è legato alle possibilità di inclusione di questa attività. I dati, in maniera contro intuitiva, indicano che gli studenti che hanno almeno un genitore non italiano percepiscono maggiori Future aspirazioni e obiettivi e maggiore Supporto tra pari per l’apprendimento. Questa potrebbe essere, come già sottolineato, un’ottima chiave di lavoro per migliorare l’inclusione prodotta da queste attività extracurricolari, e dunque per una maggiore aderenza di possibili ragazzi a rischio rispetto al coinvolgimento con le attività scolastiche tradizionali. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

50 7. Considerazioni conclusive
Sugli esiti del monitoraggio (5): In chiusura, l’ultimo elemento legato alla strumentalità del coinvolgimento nelle attività extrascolastiche. Un elemento in particolare legato all’attività di compiti assieme pare contribuire in maniera sostanziale alle intenzioni e aspirazioni formative future: le Future aspirazioni e obiettivi, che rimandano alla percezione di utilizzo pragmatico e strumentale degli esiti di questa attività nello sviluppo successivo della carriera scolastica dei singoli alunni. “Una sfida possibile" - Modena 13 maggio 2011

51 Grazie per l’attenzione!
Contatti:


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