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PubblicatoAnnalisa Silvestri Modificato 10 anni fa
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MALDINI ANDREA 3° C
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L'Agenzia Internazionale dell'energia (IEA), ha pubblicato il Key World Energy Statistics, dove sono messe in evidenza le moltissime emissioni di CO 2, prodotte dalla combustione di carburante. Il totale dei consumi finali di combustibile nel mondo ha assunto, nel 2008, un valore di 8.428 Mtoe (milioni di TOE, ovvero la quantità di energia rilasciata dalla combustione di una tonnellata di petrolio grezzo) ed è quasi raddoppiato rispetto al 1973 (4.676 Mtoe). Per quanto strano, in questi anni si è assistito a una riduzione del consumo di petrolio,carbone e torba, invece è aumentato il consumo di elettricità e di energie rinnovabili.
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Attualmente si stima che la produzione globale di petrolio ammonti a 87 milioni di barili di petrolio al giorno, Ammettendo che il tasso ed il tipo di consumi energetici possa rimere costante, alcuni studiosi affermano che il petrolio (da fonti convenzionali) verrà esaurito in 35 anni e il carbone in 200 anni. Nella pratica nessuna delle risorse arriverà ad esaurirsi del tutto. I primi 10 consumatori di petrolio del mondo:1 USA 6820 milioni di barili 21,7%,2 Cina 3148 milioni di barili 10,4%,3 Giappone 1604 milioni di barili 5,1%,4 India 1161 milioni di barili 3,8%,5 Russia 984 milioni di barili 3,2%,6 Arabia Saudita 954 milioni di barili 3,1%, 7 Germania 884 milioni di barili 2,9%, 8 Brasile 878 milioni di barili 2,7%,9 Corea del Sud 849 milioni di barili 2,7%,10 Canada 801 milioni barili 2,5%, 16 Italia 577 1,9%
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Consumo di energia in Italia Secondo dati pubblicati ufficialmente da Terna nel 2008, risulta che il nostro paese ha aumentato il suo consumo di energia elettrica del 0,7% rispetto al 2006, per un consumo totale di 339,9 miliardi di kWh. Per quanto riguarda, in particolare, la produzione termoelettrica, il 2007 ha confermato il primato del gas naturale quale combustibile maggiormente utilizzato. Crescono i consumi nellAgricoltura (+2,8%) e nel Terziario (+2,3%), ferma lIndustria. Nel 2007 la suddivisione dei consumi di energia elettrica per settore economico conferma lindustria al primo posto con una quota pari al 48,8% del totale; seguono il terziario con il 28,3%, il domestico con il 21,1% e lagricoltura con l1,8%. Il consumo energetico per le regioni italiane vede in testa la Lombardia, con una domanda di energia elettrica pari a 70,5 miliardi di kWh (20,7% del totale), seguono Veneto( 32,7% di kWh) e l Emilia Romagna(29,4 kWh). I 339,9 miliardi di kWh sono stati distribuiti per il 46,3% al Nord, per il 29,5% al Centro e per il 24,2% al Sud.
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Consumo in Italia di energie non rinnovabili Il confronto tra il 2009 e il 2010 determina un calo, live ma in grado di superare i due punti percentuali, dei consumi di petrolio. Allinterno della nostra nazione, infatti, i consumi petroliferi sono risultati pari a circa 73,2 milioni di tonnellate nel 2010, con una diminuzione del 2,7%. la benzina ha mostrato una flessione del 5,9,mentre sul versante gasolio ci si trova ad annoverare una flessione dello 0,5%. Secondo delle stime fatta dallEni, le emissioni di CO 2 (dovute alla ripresa delle attività di produzione di energia) negli ultimi 20 anni (1990-2009) supererebbero con una media del 13% le normative del protocollo di Kyoto.
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Dei consumi finali in agricoltura e pesca circa il 70% è sotto forma di combustibili, il 15% sotto forma di energia elettrica per usi obbligati ed il restante 15% sotto forma di calore per bassa temperatura (essenzialmente essiccazione prodotti e soprattutto climatizzazione delle serre). Il settore industriale è stato responsabile di circa il 47 % dei consumi elettrici nazionali. In particolar modo lindustria meccanica, siderurgica e chimica, insieme, contribuiscono per il 41 % ai consumi in questo settore. Secondo dati Terna, il settore terziario è stato responsabile del consumo di 93.6 TWh di energia elettrica, pari al 30 % del totale. In particolare, il settore terziario, nei prossimi 20 anni, registrerà un incremento di domanda elettrica di quasi 30 TWh, lequivalente di 6 grandi impianti a ciclo combinato a gas naturale. Tale crescita deriverà soprattutto allutilizzo di apparecchiature elettroniche ed informatiche ed il raffrescamento degli ambienti di lavoro nei mesi estivi.
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