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Energia nucleare E = m x c 2 Mappa

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Presentazione sul tema: "Energia nucleare E = m x c 2 Mappa"— Transcript della presentazione:

1 Energia nucleare E = m x c 2 Mappa
Energia nucleare è una forma di energia che deriva da modificazioni della struttura stessa della materia. La materia può trasformarsi in energia secondo la legge fisica ,scoperta dallo scienziato Albert Einstein. E = m x c 2 Dove per c si intende la velocità della luce cioè km al secondo . Le scoperte della Scienza e della Tecnica hanno per ora permesso di sfruttare questo principio in forma molto limitata :nei processi nucleari attualmente conosciuti, solo una piccolissima parte della materia si trasforma in energia. Due sono i processi che possano produrre energia nucleare: La fissione nucleare La fusione nucleare Mappa

2 la fissione nucleare La fissione o scissione nucleare consiste nella disintegrazione del nucleo dell’atomo di alcuni elementi,detti fissili,per mezzo di piccolissime particelle (neutroni ) che lo colpiscono e lo spezzano in due nuclei più leggeri . I prodotti della scissione hanno una massa più piccola di quella del nucleo,durante il processo una parte della materia si è trasformata in energia .Se la quantità di materiale fissile è sufficiente , durante la fissione si liberano altri neutroni capaci di colpire nuovi nuclei generando una reazione a catena. L’uranio 235 costituisce il combustibile introdotto nei reattori svilupperà una notevole quantità di energia termica. Durante la fissione infatti si ottiene un materiale fissile presente in natura il plutonio,il torio. La pila atomica ,chiamata anche reattore nucleare ,è il cuore delle centrali termonucleari ,dove l'energia atomica viene sfruttata per produrre energia elettrica

3 La fissione artificiale è stata realizzata per la prima volta a Roma verso il 1935 da Enrico Fermi .
Se la quantità di uranio è piccola , e se i neutroni veloci vengono dosati intercettandoli con barre di grafite , allora lo sviluppo di energia può essere controllato , come avveniva nella pila atomica di Fermi a Chicago nel 1942. Se la quantità di uranio 235 supera la cosiddetta massa critica, allora la reazione a catena non è più arrestabile e tutta l’energia si libera repentinamente in forma di esplosione.

4 ciclo uranio

5 Durante questo processo viene emessa radioattività ad alta intensità.
Gli oggetti e i metalli esposti alle radiazioni diventano radioattivi. Le scorie dovranno essere stoccate per migliaia di anni fin quando non decade il livello di radioattività. Il grado di radioattività non consente all’ uomo di avvicinarsi alle scorie . La scienza non è ancora in grado di distruggere le scorie radioattive o di accelerare il periodo di decadimento della radioattività.

6 Su certi aspetti il nucleare non trova ancora valide risposte:
Il principale svantaggio del nucleare sono le drammatiche conseguenze in caso di incidente. L’ epilogo di Chernobyl ha causato conseguenze globali e,ancora oggi, non si conosce il reale impatto sulla salute. Le scorie radioattive devono essere stoccate per migliaia di anni. Nessun paese al mondo è giunto a una soluzione definitiva di stoccaggio. La produzione di armi nucleari resta l’ ultimo grande handicap. Non si può negare un legame tecnologico tra la produzione civile di energia nucleare e l’ industria bellica. Il costo reale del nucleare. Da circa 15 anni nessun paese occidentale, salvo la Finlandia, ha messo in cantiere nuove centrali nucleari. Il nucleare comporta costi elevati fin dalla realizzazione degli impianti. Vanno ad aggiungersi i costi militari per garantire la sicurezza dagli attentati terroristici e i costi per smantellare la centrale nucleare al termine della sua attività.

7 PRINCIPALI PRODUTTORI DI URANIO tonnellate
Canada 10.515 Australia 3.712 Niger 2.918 Russia 2.100 USA 2.380 Namibia 2.007 Rep. Sudafricana 1.650 Kazakistan 1.640 Ucraina 1.000 Francia 980

8 fusione nucleare La fusione nucleare consiste nell’unione di nuclei di atomi più leggeri, quali l’idrogeno, per formare nuclei più pesanti:quando due nuclei leggeri di deuterio e trizio-isotopi dell’idrogeno, sono spinti a forza l’uno contro l’altro , possono saldarsi , fondersi insieme e formare un solo nucleo, l’elio, il quale risulta un pò meno pesante degli altri due.La quantità di materia mancante si è trasformata in energia. Questa reazione avviene continuamente sul Sole e sulle altre stelle ad una temperatura di alcuni milioni di gradi Il Sole emette grandi quantità di energia trasformando una parte della sua materia e diventando sempre più leggero.

9 Sulla Terra gli scienziati sono riusciti a realizzare la fusione nucleare soltanto in forma non controllata in micidiali bombe con la produzione delle bombe ad idrogeno .Queste infatti hanno addirittura come innesco una bomba atomica all’uranio necessaria per portare l’idrogeno alla temperatura richiesta perché inizi la fusione in elio. Gli scienziati non sono ancora riusciti a far sprigionare questa enorme energia in maniera controllata, la ragione principale sta nelle altissime temperature:milioni di gradi

10 ALBERT EINSTEIN (ULM 1879 - PRINCETON 1955)
Dopo gli studi a Monaco, Milano e Zurigo, lavorò all'Ufficio brevetti di Berna dal 1902 al 1909, periodo nel quale venne maturando le sue teorie più importanti. Dal 1914 al 1933 ricoprì la carica di direttore del Kaiser Wilhelm Institut di Berlino, dove confrontò le proprie idee con altri illustri fisici, quali Planck, Shrödinger, von Laue. Trasferitosi negli USA in seguito all'avvento del regime nazista, insegnò all'Institute for Advanced Studies di Princeton. Tra i suoi contributi principali all'evoluzione della fisica del novecento, ricordiamo l'introduzione del concetto di fotone, la teoria dei moti browniani e la teoria statistica dei campi gravitazionali. La sua fama è però legata alla formulazione della teoria della relatività ristretta (1905) e generale (1916), le cui conseguenze, insieme a quelle della meccanica quantistica, segnarono il superamento delle concezioni della fisica classica. Negli ultimi anni della sua vita cercò di formulare una teoria unitaria che comprendesse tanto il campo gravitazionale che quello elettromagnetico. Convinto pacifista, dopo la Seconda guerra mondiale prese più volte posizione in favore del disarmo e contro l'uso delle armi nucleari. Fu insignito del premio Nobel per la fisica nel 1921. Fisico tedesco naturalizzato svizzero e cittadino americano dal 1941.

11 pensieri degli anni difficili
Io non mi considero il padre dell’ energia atomica. La mia parte in questo campo è stata molto indiretta. Non ho previsto ,infatti , che si potesse arrivare a produrre l’energia atomica entro il corso della mia vita. Essa diventò un fatto pratico grazie alla scoperta accidentale della reazione a catena. Essa fu scoperta da Otto Hahn a Berlino .Fu Lise Meitner colei che fornì la corretta interpretazione e fuggì dalla Germania per affidare l’informazione nelle mani di Niels Bohr”.

12 “Non vedo altro modo di uscire dalle attuali condizioni se non quello di una di una lungimirante ,onesta e coraggiosa politica che si prefigga lo scopo di ristabilire la sicurezza su basi internazionali.” “Tutti siamo consapevoli della difficile e minacciosa situazione in cui si trova la società umana ,stretta in una sola comunità da un destino comune “.

13 Solo pochi agiscono tenendo che la maggior parte della gente continua a vivere la propria vita ogni giorno per giorno per metà spaventati per metà indifferenti ,se ne stanno a guardare la spettrale tragicommedia che viene rappresentata sulla scena internazionale di fronte agli occhi e alle orecchie del mondo.” “Fino a quando i contatti fra le due frazioni si limitano a dei negoziati ufficiali , non vedo che scarse prospettive per il raggiungimento di un accordo intelligente” “Le condizioni di prestigio nazionale ,come pure messinscene dei discorsi dei balconi ad uso e consumo delle masse non possono che generare dei progressi quasi nulli.”

14 Noi scienziati crediamo che ciò che noi e i nostri simili faremo o non faremo entro i prossimi pochi anni determinerà il destino della nostra civiltà ,aiuterà la gente a rendersi conto di tutto ciò che in gioco , e lavora non per mettere in pace la coscienza ,ma per la comprensione e per un accordo finale fra popoli e nazioni che sono su posizioni divergenti”. ”Da quando è stata approntata la prima bomba atomica nessun tentativo è stato fatto per rendere il mondo più sicuro dalla guerra mentre molto è stato fatto per aumentare la capacità distruttrice della guerra stessa” “se non la si impedisce ,è probabile che una nuova guerra porti la distruzione su una scala ritenuta impossibile

15 Noi rivolgiamo un appello come esseri umani ad esseri umani:ricordate la vostra umanità e scordate il resto. Se sarete capaci di farlo è aperta la via di un nuovo paradiso,altrimenti è davanti a voi il rischio della morte universale

16 Il rischio nucleare   Ogni tecnologia ha i suoi rischi dovuti a difetti di funzionamento o ad errori umani.Un aereo può precipitare , una nave affondare . I rischi dovuti a reattore nucleare a fissione sono i seguenti: 1    La relazione nucleare produce , oltre al calore che aziona la turbina ,anche una certa dose di radiazione, anche una serie di radiazioni penetranti . Queste vengono schermate con poderose muratore in cemento . Tuttavia se reazione nucleare sfugge al controllo una certa dosa di radiazione si diffonde nell’ambiente circostante . Tramite la fissione dell’uranio si formano atomi più piccoli , detti radionuclidi perché hanno le caratteristiche di essere radioattivi , ossia di emettere radiazioni penetranti ,per un periodo di tempo , più o meno lungo Tra di essi ricordiamo lo jodio 131 il cui potere radioattivo si dimezza in 8 giorni ; il cesio 137 che ha un tempo di dimezzamento di circa 30 anni e addirittura jodio 129 il cui potere si dimezza in 17 milioni di anni !altri radionuclidi sono lo stronzio90 e il bario 140 , molto simile al calcio .

17 -le scorie radioattive si formano a tonnellate e solo in minima parte sono utilizzate in medicina; la maggior parte, oltre che dannose, sono ineliminabile. Esse vanno prima lasciate in vasche di acqua fino a far “decadere “l’eccesso di colore, poi vanno accumulate in speciali contenitori e conservate per centinaia di anni nella profondità di miniere in disuso.

18 Depositi di scorie nucleari nel mondo:
Esistono quattro tipologie di depositi per stoccare le scorie nucleari: Depositi di superficie; Depositi di superficie con opera ingegneristica: Depositi in cavità o miniera; Depositi geologici. I depositi di scorie attualmente presenti al mondo sono circa 80, quasi tutti di tipo (A) (B) e (C) , ossia depositi in grado di ospitare scorie a bassa o media attività radioattiva. depositi di tipo geologico (D), costruiti in profonde cavità nel terreno, sono invece pochissimi. Soltanto gli Stati Uniti hanno iniziato la costruzione del primo deposito geologico nel New Mexico, dopo oltre 25 anni di studio.

19 Chernobyl Disastro di Chernobyl
Il disastro di Chernobyl avvenne il 26 Aprile 1986 con l’ esplosione del reattore n.4 della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina (allora parte dell’ Unione sovietica), vicino al confine con la Bielorussia. A seguito delle esplosioni della centrale si sollevarono delle nubi di materiali radioattivi che raggiunsero L’Europa orientale e la Scandinavia oltre alla parte occidentale dell’ URSS.Vaste aree vicine alla centrale furono pesantemente contaminate rendendo necessaria l’evacuazione e il reinsediamento in altre zone di circa persone.

20 La centrale La centrale di Chernobyl è situata vicino all’ insediamento di Pripyat, in Uraina, 18 km a nord-ovest della città di Chernobyl e 110km a nord della capitale Kiev, e dista 16 km dal confine con la Biellorussia. L’ impianto era composto da 4 reattori, ognuno in grado di produrre 1gw di energia elettrica ( 3.2 giga watt di energia termica) i 4 reattori insieme producevano il 10% della elettricità ucraina. I reattori erano di tipo rbmk-1000, un reattore a canali, moderato a grafite e refrigerato ed acqua. Una caratteristica di questo reattore è che con l’ aumentare della temperatura, la reazione nucleare anziché fermarsi diverge. Tale caratteristica è vietata nei reattori occidentali per motivi di sicurezza,infatti se manca il liquido refrigerante, il reattore deve essere in grado di spegnersi automaticamente, senza interventi umani o di mezzi meccanici.

21 Questo tipo di reattore produce una potenza di circa 3200mw termici, producendo 1000mw elettrici. A tale scopo può ammontare l’efficienza del sistema, ogni caratteristica era volta a questo fine, anche a costo di diminuire la sicurezza. Innanzitutto la scelta della grafite come moderatore: questa sostanza viene utilizzata per moderare i neutroni e soprattutto per facilitare la produzione di Plutonio 239. Per semplificare il progetto e per produrre direttamente vapore da convogliare alle turbine, senza circuiti intermedi. L’ acqua e la grafite ad alte temperature reagiscono, liberando idrogeno.

22 L’ incidente Il 26 Aprile 1986 alle ore 01:23:58 locali, nel corso di una prova, definita di sicurezza, in cui si voleva verificare se la turbina potesse continuare a produrre energia. Si tentò lo spegnimento del 4 reattore manualmente. Entrato in zona di instabilità dopo pochi secondi emise una potenza di circa 100 volte superiore : 100GW, la temperatura del reattore raggiunse i 700°c e l’ acqua reagì con la grafite, iniziò a decomporsi con idrogeno e ossigeno dando inizio all’esplosione. Questa distrusse tutte le parti in muratura del reattore e liberò nell’aria tonnellate di materiali radioattivi. La centrale non era dotata di un edificio di contenimento delle radiazioni. Il reattore fu coperto con sacchi di sabbia lanciata da elicotteri(5000 tonnellate). Inizialmente il disastro fu tenuto nascosto . La notizia che un grave incidente nucleare era accaduto fu resa nota non da fonti sovietiche, ma da fonti svizzere quando il 27 aprile trovarono delle scorie radioattive sugli indumenti degli addetti ai lavori .

23 Conseguenze immediate
200 persone furono ricoverate immediatamente, 31 morirono ( 28 di queste morirono per l’ esplosione del reattore ). Molti di loro erano pompieri e addetti cercarono di mantenere l’ incidente sotto controllo e che non erano stati informati di quanto pericolosa fosse l’ esplosione diretta alle radiazioni abitanti furono evacuati dalla zona, inclusi tutti i abitanti della vicina città di Pripyat . La contaminazione dell’ incidente di Chernobyl si diffuse irregolarmente secondo le condizioni atmosferiche. Gli scienziati sovietici ed occidentali indicano che il 60% delle zone contaminate si trova nella Bielorussia. Anche una vasta area a sud di Bryansk, in Russia e parte del Ucraina nord-occidentale furono contaminate. Lavoratori e soccorritori I lavoratori addetti alle pulizie ricevettero alte dosi di radiazioni.Secondo le stime sovietiche, nella pulizia dell’ area evacuata furono impiegate tra le e persone, molti dei quali però entrarono nella zona dopo 2 anni dall’ incidente. Il numero di addetti alla pulizia che lavorarono nella zona furono , questi lavoratori ricevettero una dose media stimata

24

25 Impatto globale Impatto a lungo termine
Subito dopo l’ incidente la principale preoccupazione derivò dalla presenza nell’ area di iodio-131. Ora le preoccupazioni si concentrano sulla contaminazione del suolo con stronzio-90 e cesio-137. I più alti valori di cesio-137 si trovano sugli strati superficiali del terreno. Test recenti hanno dimostrato che il livello di cesio-137 negli alberi continua a crescere. Impatto globale L’Agenzia Internazionale energia atomica ha calcolato che l’ incidente di Chernobyl ha rilasciato radiazioni 400 volte superiori a quella della bomba caduta su Hiroshima, ma ha rilasciato radiazioni da 100 a 1000 volte inferiori a quelle causate dai test di armi nucleari effettuati a metà del XX secolo in conclusione l’ incidente di Chernobyl è stato un disastro a livello locale,ma non su scala globale.

26 Civili Alcuni bambini nelle zone colpite, bevendo il latte locale, assunsero iodio-131. Molti studi hanno rilevato che l’ incidenza del cancro alla tiroide, “ 1800 casi di cancro alla tiroide che all’ epoca erano compresi tra 0 e 14 anni, dato di molto superiore alla media “.

27 Impatto sull’ambiente
La cosiddetta “foresta rossa” di pini uccisi dalle radiazioni si trova immediatamente dietro l’ impianto. La “ foresta rossa” ricopriva circa 4 kmq; solo i pini morirono mentre le betulle e i pioppi sopravvissero. La “foresta rossa” è stata cosi soprannominata perché gli evacuati riportarono che nei giorni seguenti al disastro gli alberi diventarono rossi probabilmente a causa del massiccio fallout radioattivo. L’ evacuazione della zona che circonda l’ impianto ha generato un rifugio unico per la fauna selvatica . Non si sa se la contaminazione da radiazioni avrà effetti a lungo termine sulla flora e la fauna della regione, poiché le piante e gli animali hanno tolleranze radiologiche significativamente diverse e varie da quella degli uomini. La biodiversità nella zona dell’ incidente sia aumentata in seguito alla assenza delle attività umane.Si sono rilevate mutazioni in alcune piante della zona, tali notizie hanno portato a racconti non dimostrati su una presunta “ foresta delle meraviglie” popolata da molte piante che hanno subito strane mutazioni. La zona è nota per essere silenziosa segno che non è ancora stata ripopolata dagli uccelli.

28 Necessità di future riparazioni
Il sarcofago non è un contenitore permanente e duraturo per il reattore distrutta a causa della sua affrettata costruzione, spesso eseguita a distanza con impegno di robot industriali; la struttura sta invecchiando male e se collassasse potrebbe esserci il rilascio di un altre nube di polvere radioattiva. Sono stati discussi molti piani per la costruzione di un contenitore più duraturo ma, finora, si sono rivelati tutti troppo costosi e pericolosi da mettere in atto.

29 Tokaimura 30 Settembre 1999 L'impianto di Tokaimura è un impianto per la preparazione di  combustibile nucleare, che si trova in Giappone, a circa 120 Km a nord di Tokyo. Il 30 Settembre 1999 alle 10 e 30, circa (ora locale), durante quella che doveva essere una normale operazione di routine, degli operai hanno versato circa 16 chili di uranio (invece dei circa 3 previsti dalle procedure) in una vasca di purificazione contente acido nitrico. Si è innescata una reazione, che ha portato all'emissione di un  lampo di luce blu, neutroni neutroni e raggi g . Se si mette insieme una massa eccessiva di materiale fissile (come l'uranio o il plutonio) si innesca una reazione a catena  simile a quella che si innesca in un reattore, ma non controllabile come si controlla un reattore.  Per motivi fisici  non si tratta di una reazione potenzialmente esplosiva come quella di una bomba atomica, ma di una reazione che si autosostiene, emettendo radiazioni, prodotti di fissione e neutroni.                                                                                  

30 Gli operatori sono fuggiti dalla zona, e la reazione, in mancanza di interventi, è proseguita fino alla mattina dopo. Per spegnerla sono dovuti entrare nell'impianto tre lavoratori, che hanno ricevuto dosi di radiazioni rispettivamente di 3, 8 e 17 sievert. Il primo, grazie alle pronte cure ospedaliere, è sopravvissuto alla sindrome acuta da radiazioni, ed è stato dimesso dopo due mesi. Gli altri due sono morti in ospedale dopo rispettivamente tre e sette mesi.  Altre 32 persone sono state esposte a dosi comunque inferiori ai 100 Millisievert, e quindi non considerate particolarmente pericolose.                                                                                   Il problema, oltre alla contaminazione dei lavoratori, è stato che, in mancanza di un piano previsto per un incidente di criticità Sono state evacuate quasi trecentomila persone, nella zona circostante, e, per un po', c'è stata la paura che lo iodio radioattivo che si genera in questi casi come prodotto di fissione, raggiungesse nella zona circostante una concentrazione eccessiva. I più esposti, come a Chernobyl, sarebbero stati i bambini, che hanno un metabolismo più rapido e immagazzinano più iodio nella tiroide.

31 La concentrazione di iodio radioattivo non è stata pericolosa per il pubblico, anche perché la reazione è stata fermata dopo 18 ore dall'incidente. La causa dell'incidente è stata l'ordine di trattare insieme diverse partite di uranio. L'ignoranza del personale (che non aveva idea della possibilità di incidenti di criticità) e la consuetudine di non seguire le procedure di sicurezza ha fatto il resto. .                                       L'incidente ha avuto un fortissimo impatto emotivo  in Giappone, al punto da far quasi riconsiderare la politica energetica del paese. Vista l'impossibilità di uscire dal nucleare (il Giappone prende quasi il 40% della sua energia elettrica dal nucleare), l'incidente ha portato a un notevole giro di vite sulle regole per la sicurezza degli impianti.    

32 Three mile island è una centrale in Pennsylania dotata di reattori Pwr , raffreddati ad acqua in pressione, e contenuti in edifici di contenimento di cemento armato spesso oltre un metro. In questi tipi di centrali la cosa fondamentale da controllare è l'integrità del circuito  primario di raffreddamento, dal quale dipende la temperatura e quindi l'integrità dl nocciolo. three mile islands

33 Il 27 marzo 1979, alle 4 di mattina,  in una delle due unità della centrale, per la rottura di una valvola del CIRCUITO PRIMARIO l'acqua di raffreddamento iniziò ad uscire dal circuito e andò a riempire l'edificio di contenimento di vapore. I sistemi automatici di sicurezza spesero il reattore (inserendo le barre di controllo), e gli altri sistemi intervennero per mettere in sicurezza il sistema.                           Ma per un leggero difetto del sistema che doveva abbassare la pressione del vapore nell'edificio di contenimento, insieme ad alcune difficoltà incontrate dagli ingegneri di turno nella lettura del quadro di controllo, estremamente complesso e di difficile gestione in situazioni di crisi,  non tutto funzionò come doveva. Il liquido di raffreddamento, scendendo di pressione, iniziò a bollire, rischiando di rompere la pompa del primario (un a macchina grande come un autocarro e 20 volte più potente) e, quello che è peggio, di scoprire il nocciolo. 

34 In realtà, quando un reattore è fermo, e al suo interno non si hanno più reazioni di fissione, vengono prodotti comunque molti megawatt  di calore (circa 100, contro i 3000 del normale funzionamento) dovuti al fatto che il materiale che compone il nocciolo è molto radioattivo, e decadendo, emette grosse quantità di energia in radiazioni Questo vuol dire che un reattore spento non rischia una fusione violenta come quello di Chernobyl ma, se non viene raffreddato, gli elementi di combustione rischiano di riscaldarsi troppo e di danneggiarsi, rilasciando nell'edificio del reattore i prodotti di fissione (la parte peggiore di quelle che vengono chiamate impropriamente scorie nucleari). Alla fine, con il liquido di raffreddamento a una pressione molto bassa e non più in grado di raffreddare il reattore, fu quello che accadde .

35 Ci fu molta paura per una bolla di idrogeno che sarebbe potuta esplodere all'interno dell'edificio di contenimento, e che avrebbe potuto danneggiarlo, ma gli ingegneri della centrale riuscirono a risolvere il problema.                              Ma l'edificio di contenimento, di fatto, fece bene il suo lavoro e solo una piccola parte dei gas radioattivi venne dispersa nell'ambiente  Fu decretata un'emergenza locale e la zona vicino alla centrale fu evacuata. .Furono evacuate circa persone, ma nessuno subì danni da radiazioni; si pensa che la persona più esposta abbia ricevuto una dose di 35-40  Milli sievert Si pensa che l'unità due della centrale (quella incidentata) sarà dismessa nel 2005: l'unità uno funziona tuttora benissimo. L'incidente, che non ha avuto praticamente conseguenze sulle persone, è stato tuttavia vissuto molto intensamente dall'opinione pubblica, e ha portato a una rivisitazione dei piani energetici americani e a uno stop al nucleare americano per parecchi anni

36 Il National Energy Policy Development Group raccomanda inoltre, nello sviluppo di nuove tecnologie e cicli di combustibile per i reattori avanzati di nuova generazione, di riesaminare le politiche di condizionamento del combustibile e ridurre i rifiuti e le possibilità di proliferazione. Gli USA continueranno in ogni modo a scoraggiare nel mondo l’ accumulo di plutonio separato. Inoltre, in collaborazione con i paesi sviluppati nel campo e disponibili, gli Stati Uniti metteranno a punto tecnologie per sviluppare trattamenti di riprocessamento del combustibile esaurito più puliti ed efficienti, garantendo maggiormente la non proliferazione. Lo sfruttamento di combustibili come uranio e plutonio impone un'analisi dettagliata del problema dello smaltimento e dell'immagazzinamento delle scorie radioattive, che costituiscono il sottoprodotto dei processi nucleari. considerazioni

37 uso nucleare Applicazioni mediche
Esiste una grossa branca della medicina che si occupa dell’utilizzo di radiazioni e di sostanze radioattive per fini diagnostici e terapeutici. Le applicazioni diagnostiche più diffuse sono le Radiografie, la Tac,la Scintigrafia e la Pet. Le applicazioni terapeutiche sono utilizzate soprattutto nella cura dei tumori,la più nota la radioterapia .

38 I metodi diagnostici che utilizzano radiazioni sono utilizzati perché
permettono di ricostruire immagini di parti interne del corpo, senza fare danni al paziente. Rispetto ad altri tipi di esami danno migliori risultati creando un disagio minimo. Le terapie che utilizzano radiazioni per la cura dei tumori sono in generale utilizzate perché le radiazioni permettono di distruggere le cellule malate,permettendo di ridurre le masse tumorali in modo efficace e riducendo l’impatto degli interventi chirurgici. L’impatto di queste pratiche sul organismo è di solito molto basso. Le radiografie comportano per un paziente una dose che, di solito, è nell’ ordine di un millisievert ,altri esami comportano dosi che vanno dai 3-4 millisievert per una Tac,ai circa per una Pet o per una scintigrafia.

39 Sono dosi che potrebbero essere considerate abbastanza alte, se
confrontate con quelle ricevute dai lavoratori in campo nucleare. Vengono spesso date a persone che necessitano di una diagnosi,ma eventuali danni(una probabilità su mille di tumore per una dose di 20 Msv a tutto il corpo nel peggiore delle ipotesi)a seguito di una Pet o di una scintigrafia, sono ampiamente controbilanciati dai benefici ottenuti. Mentre un tempo le radioterapie erano molto pesanti per i pazienti al giorno d’oggi si riesce a sagomare la zona da distruggere molto meglio

40 Applicazioni industriali
Le radiazioni nucleari hanno un’enorme quantità di applicazioni nella produzione industriale. Vengono usate rendere sterili prodotti medicali e alimentari, uccidere eventuali parassiti dei cereali conservare cibi trattare rifiuti

41 I paesi con l’ energia nucleare:
Sono circa 438 i reattori nucleari attivi nel mondo. I paesi con maggiore presenza di reattori nucleari sono i seguenti: -104 negli USA -59 in Francia -53 in Giappone I paesi che soddisfano il proprio fabbisogno energetico interno tramite l’ energia nucleare sono i seguenti: -Francia: % fabbisogno energetico interno -Paesi dell’Europa dell’Est: % -USA: %

42 Le armi nucleari:chi le ha !
Gli Stati che sono potenze nucleari: USA RUSSIA CINA FRANCIA GRAN BRETAGNA INDIA, PAKISTAN ISARELE Gli Stati che potranno diventarlo: SUDAFRICA IRAN IRAQ COREA DEL NORD

43 armi nucleari Le armi nucleari sfruttano la fissione di nuclei pesanti o la fusione di nuclei leggeri per produrre un’esplosione. Le reazioni nucleari sono molto più energetiche di quelle chimiche, a parità di ordigno, con poche decine di kg di esplosivo , libera energia che può essere pari a quella liberata da diversi milioni di tonnellate di tritolo. Vengono usati come esplosivi nucleari l’uranio fortemente arricchito o Plutonio, a cui si aggiungono Deuterio e Trizio per quelle a fusione.

44 L’energia di un’esplosione si ripartisce in tre modi:
15% radiazioni di raggi gamma e neutroni 50% onda d’urto che si espande a una velocità che all’inizio è molto superiore a quella del suono,che danneggia meccanicamente cose e persone Onda di calore che vaporizza i materiali più vicini e incendiando quelli lontani.

45 Esistono svariati tipi di armi nucleari,per impieghi diversi
Armi a fissione(Hiroshima), le prime ad essere costruite,nell’ordine dei kton(migliaia di tonnellate di tritolo) Armi a fusione possono liberare 50 Mton Costruire una bomba atomica non è facile , e richiede capacità industriali notevoli per trattare il materiale fissile, che si ottiene o arricchendo uranio ad altissime percentuali o separando il plutonio dal materiale combustibile in una centrale nucleare armi nucleari Molti stati aderiscono al Trattato di non proliferazione,che prevede una serie clausole volte ad evitare che lo sviluppo di armi nucleari si diffonda indiscriminatamente. Il trattato prevede che tutti gli stati che vi aderiscono e che sono in possesso di tecnologie nucleari per uso civile sottopongano al controllo della I.A.E.A. INTERNATIONAL ATOMIC ENERGY AGENCY tutti i loro impianti che potrebbero essere sensibili da questo punto di vista.

46 Si dividono quindi gli stati in tre categorie:
gli Stati dotati di armi nucleari(Usa,Gran Bretagna, Russia, Francia, India , Pakistan, Israele) gli Stati con conoscenze nucleari ad impianti tali da poterle sviluppare facilmente,e che sono a loro volta fornitori di tecnologie per il nucleare civile(Italia,molti paesi europei, Giappone e la Corea del Sud) gli Stati che non hanno la capacità di costruirle .

47 Non aderiscono al trattato potenze nucleari come Israele,il Pakistan e l’India.
Gli USA cercano di evitare il diffondersi di tecnologie sensibili e non si fidano completamente del controllo Iaea,che risulta essere uno strumento quanto meno incompleto. È famoso il caso dell’Iraq,che arrivò,nel 1991,ad un soffio dalla costruzione di armi nucleari,nonostante aderisse al trattato di non proliferazione, ed ugualmente famoso quello della Corea del nord, che, dopo aver accumulato materiale e tecnologie,si è ritirato dal trattato ed ha affermato di essere ad un soffio dalla realizzazione della bomba. Gli USA e l'URSS Ancora oggi dispongono di un impressionante arsenale,rispettivamente di e testate rispettivamente,di cui 6700 e 5700 sono utilizzabili in breve tempo.Entrambi dispongono di missili a lugnhissimo raggio, medio , corto,di bombardieri e di sottomarini strategici

48 Francia e Gran Bretagna
La Cina La Cina,invece,dispone di circa 500 testate, di Icbm (Df5)e di missili a lungo raggio.Dispongono anche di sottomarini strategici e di bombardieri. Francia e Gran Bretagna Dispongono di qualche centinaio di testate portate da sottomarini strategici o da bombardieri con gittate fino a 7000 km India e Pakistan Sono potenze nucleari relativamente recenti,e dispongono di un piccolo arsenale(50-20 testate),su missili a medio-corto raggio,tali da poter essere usati in caso di conflitto Indo-Pakistano. Il Pakistan sembra abbia costruito le sue armi con uranio arricchito con dispositivi a centrifuga abbastanza avanzati

49 Iraq L’Iraq ha cercato per molti anni di costruire un arsenale nucleare.Nonostante avesse firmato il trattato di non proliferazione,negli anni ’70 aveva costruito un reattore che doveva alimentare servire per l’arricchimento dell’uranio con il metodo della separazione elettromagnetica e fornire combustibile da ritrattare. Il reattore fu distrutto nel 1981da una squadriglia di bombardieri israeliani. Cosa sia rimasto del potenziale nucleare dell’Iraq non è chiaro.L’Iraq dispone sicuramente di un certo numero di missili Scud con circa 700km di gittata,adatti al trasporto di bombe anche non troppo raffinate. Iran A minore rischio di proliferazione è l’Iran anche se i dati che si hanno non sono assolutamente chiari.Voci parlano di quattro testate passate nel 1991 dal Kazakistan all’Iran,ma non si hanno conferme . Si sa che l’Iran è un paese con una buona esperienza dal punto di vista dell’ utilizzo civile del nucleare , e che , pur avendo sottoscritto il trattato di non proliferazione, sta sviluppando impianti di arricchimento e di ritrattamento che possono avere un doppio uso.

50 l'arricchimento dell' uranio
L’arricchimento dell’ uranio è un processo che separa due diversi isotopi dell’ uranio naturale . L’ uranio naturale contiene il 99% di uranio 238 ovvero uranio il qui nucleo è formato da 92 protoni e 146 neutroni e lo 0,7 % di uranio 235 il cui nucleo ha tre neutroni in meno . I due isotopi dell’ uranio hanno comportamento chimico identico e massa solo lievemente diversa ma hanno un comportamento totalmente diverso quando vengono irraggiati da neutroni . Quando un nucleo di uranio 235 viene colpito da un neutrone infatti ha circa il 90%di probabilità di dividersi in due emettendo un energia di 200 milioni di volte superiore a quella di una tipica reazione chimica .

51 Questo processo è definito processo di fissione Se un nucleo di uranio 238 viene colpito da un neutrone invece lo assorbe e si trasforma dopo un’ po’ in plutonio 239 che come l’uranio235 fa fissione . Il processo di arricchimento dell’ uranio è un processo che ,partendo da uranio naturale genera uranio con una percentuale maggiore di 235,in modo da agevolare il processo di fissione .Di solito ,per usi civili,(e cioè nelle centrali nucleari per produrre energia elettrica )si usa uranio naturale o ,più spesso uranio arricchito al 2-3% ,mentre per costruire una bomba atomica serve uranio 235 arricchito oltre l’ottanta % e di solito si cerca di arrivare all’ novanta %.

52 1-La diffusione gassosa 2-La centrifugazione
I processi che si usano per l’arricchimento sono principalmente 5: 1-La diffusione gassosa 2-La centrifugazione 3-La separazione aerodinamica 4-La separazione elettromagnetica 5-La ionizzazione selettiva laser Una volta ottenuto il materiale fissile costruire una bomba e relativamente semplice . Contrariamente a quanto si pensa la costruzione di una bomba non è una cosa elementare Il problema è che le reazioni nucleari devono avvenire molto velocemente e cioè devono finire prima che il calore generato distrugga meccanicamente il nucleo esplodente.

53 centrale mareomotrice
Le maree sono movimenti alterni e periodici di grandi masse d’acqua, causati da fenomeni di attrazione della Luna e del Sole. L’idea di impiegare questa sorgente di energia non è nuova, già nel XI secolo si utilizzavano dei mulini a marea sulle coste atlantiche della Gran Bretagna. Dal 1966 è in funzione una centrale sull’estuario del fiume Rance in Bretagna ( Francia ), sulla Manica. La centrale sfrutta la marea che su queste coste ha un’ ampiezza eccezionale circa 12 metri.L’ impianto ha una potenza complessiva di 500 MW, però funziona per 4 ore al giorno.

54 Funzionamento Si compone di una diga lunga 750 m e alta 27 m;equipaggiata da 24 turbine che funzionano a doppio effetto, sia con l’acqua in entrata(dal mare verso il bacino) sia in uscita (dal bacino al mare). In ogni collettore c’è una turbina Kaplan a bulbo, cioè con l’alternatore incapsulato, che genera corrente elettrica. La centrale funziona solo per circa 4 ore al giorno, quando c’è un dislivello utile. Le centrali mareomotrici hanno avuto scarsa diffusione perché sono poco convenienti e devono essere collocate dove il livello di marea è notevole

55 le onde Nel passato sono stati fatti diversi tentativi per sfruttare l’energia delle onde. Recentemente in Inghilterra è stato installato , alle isole Ebridi, un nuovo impianto. La turbina , mossa dall’aria, ha la caratteristica di ruotare sempre nella stessa direzione , anche se il flusso dell’acqua cambia in continuazione.

56 La carta europea dell’acqua afferma all’art
La carta europea dell’acqua afferma all’art.3:”alterare la qualità significa nuocere alla vita dell’uomo e degli altri esseri viventi che dipendono”. Inquinare l’acqua, dunque,vuol dire modificare le caratteristiche qualificative,al punto di renderla inadatta al consumo degli esseri viventi. L’ACQUA è UNA RISORSA MOLTO SENSIBILE ALL’IMPATTO CHE DERIVA DALL’USO DEL TERRITORIO. Sul ciclo dell’acqua l’essere umano ha esercitato trasformazioni di notevole importanza. Le falde freatiche sono state sfruttate senza risparmio. Dopo averla usata l’uomo restituisce all’ambiente l’acqua carica dei suoi rifiuti che determinano fenomeni di inquinamento il più delle volte irreversibili. Inquinamento

57 L’inquinamento naturale non avviene per opera dell’uomo ma a causa di frane,alluvioni, agenti atmosferici e stagionali.Altri modificazioni non traggono origine da un intervento diretto sulla risorsa acqua bensì dalle trasformazioni subite dal territorio a causa degli insediamenti urbani e produttivi Questo fenomeno pone problemi particolari, perché l’acqua è in grado di autodepurarsi entro certi limiti.

58 Cause principali inquinanti atmosfera di una città

59 L ’inquinamento del mare è dovuto
ad emissioni accidentali o intenzionali di petrolio ed oli combustibili, all’apporto di sostanze inquinanti trasportate dai corsi d’acqua agli scarichi degli insediamenti costieri I principali contaminanti sono: Metalli pesanti, Sostanze chimiche tossiche, Materiali radioattivi, agenti patogeni all’origine di epidemie Colera, tifo, salmonellosi INQUINAMENTO MARINO Gli inquinanti vengono trasportati dalle correnti marine lungo le coste e in alto mare , a media e lunga distanza. Ovviamente la contaminazione dei mari varca le frontiere delle acque territoriali dei singoli stati ed è oggetto di trattati internazionali

60 inquinamento idrico L’inquinamento idrico può avere diverse origini,
CAUSE 1.   acque di scarico contenenti materiale organico che per decomporsi assorbono grandi quantità di ossigeno 2.   parassiti e batteri 3.   i fertilizzanti e tutte le sostanze che favoriscono la crescita eccesiva di piante e alghe acquatiche 4.   i pesticidi e svariate sostanze chimiche organiche (residui industriali, tensioattivi contenuti nei detersivi,sottoprodotti della decomposizione dei composti organici 5.   il petrolio e i suoi derivati 6.   metalli ,sali minerali e composti chimici inorganici 7.   sabbie e detriti dilavati dai terreni agricoli dai suoi spogli di vegetazione, da cave, sedi stradali e cantieri 8.   sostanze o scorie radioattive provenienti dalle miniere di uranio o torio e dagli impianti di trasformazione di questi metalli dalle centrali nucleari , dalle industrie e dai laboratori medici e di ricerche che fanno uso di materiali radioattivi inquinamento idrico

61 9.   anche il calore liberato nei fiumi dagli impianti industriali e dalle centrali elettriche attraverso le acque di raffreddamento può essere considerato un inquinante , in quanto provoca alterazioni della temperatura che possono compromettere l’equilibrio ecologico degli ecosistemi acquatici e causare la morte organismi meno resistenti ,accrescere la sensibilità di tutti gli organismi alle sostanze tossiche ,ridurre la capacità di autodepurazione delle acque,aumentare la solubilità delle sostanze tossiche e favorire lo sviluppo di parassiti. Effetti dell’inquinamento idrico Le sostanze contaminanti contenute nell’acqua inquinanti possono provocare innumerevoli danni alla salute dell’uomo e l’equilibrio degli ecosistemi. 1.   la presenza di nitrati(sali dell’acido idrico)nell’acqua potabile, ad esempio ,provoca una particolare condizione patologica nei bambini che in alcuni casi può condurre alla morte. 2.   il cadmio presente in certi fanghi usati come fertilizzanti può essere assorbito dalle colture e giungere all’uomo attraverso le reti alimentari se assunto in dosi elevate,può provocare forti diarree e danneggiare fegato e reni. 3.   tra gli inquinanti più nocivi dell’uomo vi sono alcuni metalli pesanti , come il mercurio,l’arsenico,il piombo e il cromo.

62 Considerazioni Gli ecosistemi lacustri sono particolarmente sensibili all’inquinamento. L’eccessivo apporto di fertilizzanti dilavati dai terreni agricoli può avviare un processo di eutrofizzazione, cioè di crescita smodata della flora acquatica. La grande quantità di alghe e di piante acquatiche che si viene a formare deturpa il paesaggio, ma soprattutto,quando si decompone consuma l’ossigeno disciolto nell’acqua , rende asfittici gli strati più profondi del lago produce odori sgradevoli.Sul fondo del bacino si accumulano sedimenti di varia natura e nelle acque avvengono reazioni chimiche che mutano l’equilibrio e la composizione dell’ecosistema(quando le acque sono molto calcaree si ha, ad esempio,la precipitazione di carbonato di calcio). Un'altra fonte di inquinamento idrico è costituita dalle cosiddette piogge acide , che hanno gia provocato la scomparsa di ogni forma di vitata molti laghi dell’Europa settentrionale e orientale e del nord America

63 Inquinamento dell'aria
L’aria che ci circonda non è sempre limpida e pura come si vorrebbe. Le attività umane immettono nell’atmosfera gas e particelle che risultano spesso assai dannose per gli organismi viventi. Questo accade soprattutto nelle grandi città, e nei centri molto industrializzati dove la contaminazione dell’atmosfera da parte degli agenti inquinanti è assai elevata.Qui le ciminiere , i camini, i forni,le raffinerie e gli impianti di riscaldamento delle abitazione liberano nell’aria fumo,gas tossici, e particelle solide: l’atmosfera diviene così sporca e irrespirabile. Il fumo emesso dalle ciminiere contiene frammenti microscopici di carbone: mentre le particelle più pesanti si depositano rapidamente sul terreno , quelle più leggere “galleggiano” nell’aria senza riuscire né a scendere al suolo,né a disperdersi negli strati più alti dell’atmosfera. Quando queste particelle inquinanti si associano alla nebbia che è dovuta alla condensazione di minuscole goccioline d’acqua negli strati d’aria più vicini al suolo, si creano le condizioni perché si produca lo smog .

64 Lo smog riduce la visibilità , fa lacrimare gli occhi,irrita la gola delle vie respiratorie, agisce anche su monumenti ed edifici, corrodendo la pietra e annerendola. Oltre all’anidride carbonica è presente l’anidride solforosa ,si tratta di un gas molto irritante che si forma quando si brucia zolfo e altro materiale che contiene questo elemento chimico. Ancora più pericoloso è il monossido di carbonio. Questo gas, inodore e incolore è molto velenoso per l’organismo. Il monossido di carbonio si forma nella combustione di carbone, petrolio,benzina ecc.

65 emissioni inquinanti in Italia
BIOSSIDO DI ZOLFO I settori che più contribuiscono sono quello energetico e quello delle industrie di trasformazione OSSIDI DI AZOTO Il contributo del settore del trasporto stradale è predominante MONOSSIDO DI CARBONIO Per quanto lo riguarda delle nel 1997 , il 71% proveniva dal trasporto stradale. Nel 1991 si è registrato il picco delle emissioni di CO con più di tonnellate. COMPOSTI ORGANICI VOLATILI benzene che proviene dalle emissioni di scarico auto POLVERI GAS SERRA Anidride carbonica, metano, ozono, protossido di azoto, acetone,benzene, biossido di zolfo, fluoroclorocarburi Aumentano il riscaldamento della superficie terrestre e degli strati bassi dell’atmosfera , derivante dall’aumento delle concentrazioni di gas che agiscono come pannelli di vetro in Una serra , consentendo l’ingresso del calore ma ne impediscono l’uscita.

66 troppa acqua :inondazioni e alluvioni
Più di tremila anni fa le regolari esondazioni del Nilo e dei grandi fiumi mesopotamici erano considerate con favore dalle popolazioni locali, visto che portavano sedimenti nutrienti per il suolo, il famoso limo, diminuivano l’arsura e impedivano le fastidiose tempeste di polvere. Cosa sia improvvisamente e drammaticamente cambiato negli ultimi decenni resta un mistero:si è rotto l’equilibrio idrogeologico del territorio Presso tutte le civiltà dell’uomo il fiume era indispensabile alla vita e veniva venerato come una divinità:Il Tevere era un “padre” per Roma e senz’altro il Po lo era anche per gli antichi popoli padani veneti . Le cause: disboscamento opere di canalizzazione esasperata, Un tempo le acque metereoriche impiegavano il doppio del tempo per raggiungere il fiume, lo scorrimento superficiale era più lento, aumentata la capacità di evaporazione e di infiltrazione , perciò il territorio era più protetto. Opere di irregimentazione indiscriminata, disboscamenti ed incendi preparano il terreno a un’erosione accelerata le cui inevitabili conseguenze catastrofiche si fanno sentire al primi evento piovoso al di sopra delle medie stagionali.

67 Se le pioggie sono abbondanti la quantità di acqua che raggiunge il corso d’acqua può crescere molto fino a far raggiungere al fiume il livello cosiddetto di piena. Se il fiume incontra un ponte basso, un restringimento dell’alveo, un cedimento dell’argine, anche in un sol punto , o incontra una mareggiata alla foce, l’altezza dell’acqua supererà quella degli argini e le acque cominceranno ad allagare il territorio circostante. L’allagamento non è l’unico danno collegato ad una situazione alluvionale :se l’acqua erode il terreno su cui scorre, trasporterà a valle anche terra, rocce ed alberi, dando origine alle lave torrentizie;lungo il percorso può erodere le sponde e scalzare al piede interi pendii, causandone il franamento o provocare il crollo di edifici costruiti lungo le sponde o travolgere infrastrutture. L’ alluvione può essere molto pericolosa , ma costituisce una minaccia mortale solo per quanti non la conoscono e non adottano comportamenti di grande prudenza.

68 durante alluvione durante alluvione SE SEI PER STRADA SE SEI IN CASA
durante alluvione durante alluvione SE SEI PER STRADA Non avventurarti mai, per nessun motivo, su ponti o in prossimità di fiumi, torrenti, pendii Segui con attenzione la segnaletica stradale ed ogni altra informazione predisposta dalle autorità Se sei in macchina evita di intasare le strade SE SEI IN CASA Se devi abbandonare la casa, chiudi il gas e stacca il contatore dell’energia elettrica Ricordati di tenere con te i documenti personali ed i medicinali abituali Indossa abiti e calzature che ti proteggano dall’acqua

69 comportamento in caso di materiali radioattivi
durante l'alluvione SE SEI IN CASA SE SEI PER STRADA Se non puoi abbandonare la casa sali ai piani superiori ed attendi l’arrivo dei soccorritori Non percorrere le strade inondate e sottopassaggi Non usare il telefono se non per casi di effettiva necessità Presta attenzione alle indicazioni fornite dalle autorità comportamento in caso di materiali radioattivi All’aperto copri naso e bocca , tenta di proteggere la cute E cerca un riparo sicuro Togli gli indumenti esterni del tuo abbigliamento e riponili Possibilmente in una busta di plastica Usa la struttura di decontaminazione , altrimenti lavati accuratamente In caso di rilascio all’interno dell’edificio in cui ti trovi , copri naso e bocca ed esci subito Se il rilascio è avvenuto all’esterno spegni,in un locale chiusoi, tutti i sistemi di aerazione E se puoi sigilla gli infissi

70 dopo l'alluvione Non utilizzare l’acqua fino a che non viene dichiarata nuovamente potabile e non consumare alimenti esposti all’inondazione Non utilizzare apparecchiature elettriche prima di una verifica da parte di un tecnico.gli eventuali danni subiti potrebbero provocare un corto circuito Pulisci e disinfetta le superfici esposte all’acqua d’inondazione, potrebbero presentare sostanze nocive o agenti patogeni

71 L’ACQUA E IL PARTO L’acqua è il principio della vita e racchiude in sé una forte valenza simbolica rispetto alla nascita. Nella mitologia classica quest’idea è rappresentata dalla nascita d’Afrodite, le cui origini sono proprio nell’acqua (afros in greco significa, appunto, schiuma). In ogni caso, a parte una popolazione delle isole dell’Oceano Pacifico, in cui sembra che le madri diano alla luce il nascituro in mare, non esistono prove che l’essere umano abbia partorito nell’acqua prima degli anni ’60. In natura, poi, non si conoscono neanche mammiferi che entrino in acqua per partorire: quelli come i delfini e le balene, che partoriscono in acqua, in realtà non hanno altra scelta. Tuttavia, la pratica del parto in acqua sta diventando molto popolare e oggi anche in Italia molti ospedali dispongono di una vasca. Con il parto in acqua si cerca di rendere il passaggio “dall’acqua alla terra” il meno traumatico possibile per il nascituro, ma anche il meno faticoso per la madre. I vantaggi del parto in acqua per la madre sono parecchi. L’acqua migliora l’elasticità dei tessuti e il rilassamento dei muscoli perineali; questa minor tensione muscolare accelera la fase dilatante del travaglio, che nei parti in acqua dura minuti in meno rispetto ai parti normali. L’acqua, inoltre, allevia il dolore delle contrazioni, soprattutto nella fase dilatante del travaglio, anche se non lo toglie completamente. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto l’efficacia dell’idroterapia come tecnica, alternativa a quella farmacologica, in grado di ridurre il dolore: nei parti in acqua la richiesta di antidolorifici è rara. L’acqua, infine, diminuisce l’effetto della forza di gravità, rendendo più facili alla donna i movimenti e le posizioni che preferisce adottare durante il travaglio: in sostanza riduce la fatica.

72 Il vantaggio del parto in acqua per il feto è importante: nasce passando da un liquido all’altro e risente meno del trauma del parto. Un piccolo svantaggio è dato dal fatto che il neonato ottiene un adattamento alla vita extrauterina più lento, perché, in ogni modo, dovrà successivamente emergere dall’acqua per compiere i primi atti respiratori nell’aria. C’è un altro vantaggio non trascurabile: a differenza del travaglio normale, in caso di rottura delle membrane, in acqua si ha un continuo ricambio di liquido, pertanto, il liquido che avvolge costantemente il feto non diminuisce e non si manifestano episodi di sofferenza fetale.

73 LA CARTA DELL’ACQUA ECCO I 12 PRINCIPI
Promulgata nel 1968 a Strasburgo dal comitato europeo per la salvaguardia della natura e delle sue risorse, ci sembra contenga un utile suggerimento. Ciascuno di noi deve dare un piccolo personale contribuito affinché il Dodecalogo del Consiglio d’Europa diventi un costume di vita. ECCO I PRINCIPI Non c’è vita senza acqua. L’acqua è un bene prezioso, indispensabile a tutte le attività umane. Le risorse di acqua dolce non sono inesauribili. È indispensabile preservare, controllare e, se possibile, accrescerle

74 Alterare la qualità d’acqua significa nuocere alla vita dell’uomo e degli altri esseri viventi che da essa dipendono La qualità dell’acqua deve essere preservata ai livelli adatti alla utilizzazione prevista e deve specialmente soddisfare le esigenze della salute pubblica. Quando l’acqua,dopo essere stata utilizzata, viene restituita al suo ambiente naturale, essa non deve compromettere ulteriori usi, tanto pubblici che privati, dell’ambiente medesimo

75 Il mantenimento di una copertura vegetale appropriata, di preferenza forestale, è essenziale per la salvaguardia delle risorse idriche. Le risorse idriche deve essere oggetto d’inventario La buona gestione delle acque deve essere oggetto di un piano stabilito dalle autorità competenti. La salvaguardia delle acque implica un notevole sforzo di ricerca scientifica, di formazione di specialisti e d’informazione pubblica L’acqua è un patrimonio comune il cui valore deve essere riconosciuto da tutti. Ciascuno , infatti, ha il dovere di economizzarla con estrema cura.

76 La gestione delle risorse idriche deve essere inquadrata nel bacino naturale, piuttosto che entro i limiti delle frontiere amministrative e politiche. L’acqua non ha frontiere. Essa è una risorsa comune che necessita di una cooperazione internazionale.

77 Mappa


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