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Centro per lo Sviluppo delle Abilità Cognitive

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Presentazione sul tema: "Centro per lo Sviluppo delle Abilità Cognitive"— Transcript della presentazione:

1 Centro per lo Sviluppo delle Abilità Cognitive
27/03/2017 Centro per lo Sviluppo delle Abilità Cognitive LA PEDGOGIA DELLA MEDIAZIONE: UNO STRUMENTO PER IL POTENZIAMENTO COGNITIVO . METODO FEUERSTEIN C.S.D.A.C.

2 Per diventare cognitivamente autonomi bisogna:
Essere permeabili alle novità Saper confrontare, saper percepire analiticamente, saper cogliere delle relazioni e le loro relative trasformazioni all’interno di strutture costanti Avere una motivazione intrinseca all’apprendimento - A volte soccombe per ripetute esperienze di fallimenti - Attinge a fattori emotivi C.S.D.A.C.

3 I Postulati Teorici La Pedagogia della Mediazione afferma che :
Gli esseri umani sono modificabili L’individuo che sto educando è modificabile Io sono in grado di modificare l’individuo Io stesso sono una persona che può e deve essere modificata la società è modificabile e deve essere modificata C.S.D.A.C.

4 Il modello di Esperienza di Apprendimento Mediato (EAM)
Il mediatore si frappone fra lo stimolo e la risposta allo stimolo stesso Interviene facendo osservazioni o dando spiegazioni costantemente sullo stimolo Utilizza i criteri di mediazione Insegna al mediato “a pescarsi i pesci da solo” Prevede la ripetitività dell’azione per cristallizzare le conoscenze Anticipa le difficoltà al mediato Crea l’insight sia sul compito sia sulle reazioni del mediato relative al compito (il mediatore è un osservatore attento delle reazioni del mediato) Riassume esperienze Crea l’ambiente modificante C.S.D.A.C.

5 Criteri di Mediazione Apprendimento Mediato
27/03/2017 Criteri di Mediazione Apprendimento Mediato 1. INTENZIONALITA’ e RECIPROCITA’ 2. TRASCENDENZA 3. MEDIAZIONE del SIGNIFICATO 4. MEDIAZIONE del SENTIMENTO di COMPETENZA 5. MEDIAZIONE di REGOLE e di CONTROLLO del COMPORTAMENTO 6. MEDIAZIONE del SENTIMENTO di CONDIVISIONE C.S.D.A.C.

6 Criteri di Mediazione Apprendimento Mediato
7. MEDIAZIONE dell’ INDIVIDUAZIONE e della DIFFERENZIAZIONE PSICOLOGICA 8. MEDIAZIONE della RICERCA, della PIANIFICAZIONE e del RAGGIUNGIMENTO dell’OBIETTIVO 9. MEDIAZIONE della SFIDA, RICERCA della NOVITA’ e della COMPLESSITA’ C.S.D.A.C.

7 Criteri di Mediazione Apprendimento Mediato
10.MEDIAZIONE del CAMBIAMENTO o dell’ ESSERE UMANO COME ENTITA’ MUTEVOLE 11.MEDIAZIONE dell’ ALTERNATIVA OTTIMISTICA 12. MEDIAZIONE del SENTIMENTO di APPARTENENZA C.S.D.A.C.

8 La Modificabilità Cognitiva Strutturale (MCS)
Modificabilità = EVOLUZIONE del PENSIERO, EMOZIONALE E COMPORTAMENTALE Distingue tra cambiamento e modificazione Vede nell’individuo degli stati anziché dei tratti Riguarda la dicotomia tra uomo “biologico” e uomo “culturale” C.S.D.A.C.

9 La Modificabilità Cognitiva Strutturale (MCS)
Cognitiva = LA PERCEZIONE, L’APPRENDIMENTO, LA MEMORIA Senza attività cognitiva è impossibile l’adattamento ai mutamenti sociali L’EAM favorisce lo sviluppo della cognizione Lo sviluppo cognitivo garantisce l’autonomia della persona C.S.D.A.C.

10 La Modificabilità Cognitiva Strutturale (MCS)
Strutturale = RIGUARDA LA STRUTTURA PSICOLOGICA Distingue tra struttura psicologica e fisica Un cambiamento su una parte della struttura psicologica può influenzare le altri parti di essa E’ in grado di modificarsi Ha un’ energia autostimolante e autoperpetrante Riguarda una modificazione a livello neurologico che genera il bisogno nella persona di usare le sue funzioni cognitive in modo efficiente C.S.D.A.C.

11 L’Ambiente Modificante
ATTEGGIAMENTO PASSIVO ACCETTANTE Approccio passivo: Accettazione dei limiti Poche possibilità di cambiamento forse nessuna Prospettiva alloplastica: Riduzione delle aspettative , dei programmi, adattamento dell’ambiente e delle richieste ATTEGGIAMENTO ATTIVO MODIFICANTE Approccio attivo: Si ritiene possibile il superamento del limite Moltissime possibilità di cambiamento Prospettiva autoplastica: potenziamento dell’ambiente , alte aspettative, programmi uguali a quelli previsti per un essere umano normodotato C.S.D.A.C.

12 L’ Ambiente Modificante quindi è:
Un contesto in cui i compiti complessi diventano delle sfide eccitanti Una realtà dove non si modificano le situazioni adattandole secondo i preconcetti sulla persona disabile Un luogo in cui vengono messe in risalto le potenzialità della persona La visione della persona come un sistema aperto e flessibile, incentrato sui cambiamenti C.S.D.A.C.

13 Le Funzioni Cognitive :
Compongono l’Atto Mentale nelle tre fasi : INPUT, ELABORAZIONE , OUTPUT Sono presenti in tutti gli essere umani in modo più o meno evidente Vengono corrette con il PAS e diagnosticate e analizzate con l’ LPAD Una funzione cognitiva può essere totalmente ripristinata generando la Modificabilità Cognitiva Strutturale C.S.D.A.C.

14 L’intelligenza nel pensiero di Reuven Feuerstein:
Uno stato dell’organismo in una situazione di costante cambiamento; la propensione dell’individuo di utilizzare esperienze precedenti per adattarsi a nuove situazioni. L’individuo viene modificato dall’apprendimento. L’individuo utilizza qualsiasi modificazione avvenuta in lui per adattamenti futuri. La si può costruire, non dipende dalla genetica o da fattori innati. Non è misurabile, non è un fattore statico ma dinamico. Dipende da modificazioni cerebrali che possono essere indotte dall’ambiente modificante e di conseguenza da dei mediatori. C.S.D.A.C.

15 Per diventare autonomi ci vuole intelligenza
DA DOVE PROVIENE L’INTELLIGENZA? Per Feuerstein l’intelligenza la si costruisce a qualsiasi età e nonostante vi siano fattori distali. L’intelligenza è legata ai fattori prossimali. C.S.D.A.C.

16 INTELLIGENZA fluid intelligence crystallized intelligence
capacità di stabilire relazioni abilità richieste per afferrare e con altre aree; fare proprie determinate relazioni in aree specifiche; strategie di pensiero è il prodotto delle conoscenze scevre di contenuto, ottenute dall’individuo attraverso applicabili universalmente le esperienze di vita: sui contenuti (funzioni cognitive); si tratta di un comportamento automatizzato; C.S.D.A.C.

17 fluid intelligence crystallized intelligence
L’EAM e l’MCS si basano Le conoscenze si trovano sulla fluid intelligence in diversi contesti non sempre collegati fra loro (qua ho imparato una cosa, là ne ho imparata un’altra) l’assenza di contenuti (content –free) nell’utilizzo delle strategie di pensiero genera la flessibilità dell’intelligenza C.S.D.A.C.

18 FLUID INTELLIGENCE Il mediatore potenzia abilità cognitive
(funzioni cognitive) nel mediato: per questo lavora sui processi e non sui contenuti. Sono content-free e sono relative ai processi dei contenuti. Sono strategie di pensiero pure I parametri dell’EAM sono tecniche usate per sviluppare le funzioni cognitive. Sono content- free. Si possono trovare cambiamenti strutturali: possibili solo in situazioni di content-free. C.S.D.A.C.

19 CRYSTALLIZED INTELLIGENCE
Vige il principio della compensazione: ciò che è funzionale in un’area (competenza) viene trasferito ad altra area: le competenze vengono trasferite da un’ area all’altra. I cambiamenti cognitivi sono legati al contenuto: per questo non producono modificazioni strutturali. C.S.D.A.C.

20 Per riassumere: Concetto di abilità del fluidità compensare
fluid intelligence crystallized intelligence C.S.D.A.C.

21 La distanza nella mediazione: strada per l’autonomia
Per produrre modificazioni cognitive dobbiamo curare il TIPO e il GRADO di distanza mediazionale La distanza deve essere misurata sul CONTENUTO e sul PROCESSO del compito: Es: insegnare l’uso dei soldi: il contenuto della mediazione sono i tipi di soldi, il processo può essere come si paga e come si riceve l’eventuale resto C.S.D.A.C.

22 I gradi di distanza della mediazione
9……8……7……6……5……4……3……2……1…...0 totale totale prodotto prodotto del soggetto del mediatore aumento dell’autonomia del soggetto diminuzione della dipendenza del soggetto Intervento di mediazione esplicito intervento di mediazione implicito COME SI CREA LA MODIFICABILITA’ COGNITIVA STRUTTURALE DOSANDO LA DISTANZA DELLA MEDIAZIONE ? C.S.D.A.C.

23 ALTI LIVELLI DI RIDOTTI LIVELLI DI
RIPETIZIONE CRISTALLIZZAZIONE RICCHEZZA DI APPRENDIMENTO con variazioni costruzione nello automatizzazione delle risposte nel tempo e nello schema cognitivo spazio spontanea accessibilità ai processi intervento di mediazione attenzione alla ritenzione attivo alla permanenza della resistenza e alla flessibilità attenzione crescente verso la struttura e la intervento di mediazione minimo presentazione dei compiti ALTI LIVELLI DI RIDOTTI LIVELLI DI MEDIAZIONE NECESSARIA MEDIAZIONE NECESSARIA DISTANZA RIDOTTA DISTANZA MAGGIORE famigliarità/quantità di pratica acquisita C.S.D.A.C.

24 27/03/2017 I gradi della mediazione: mediazione di breve distanza con notevole necessità di intervento mediazionale mediatore mediato produce la risposta (operazione) attraverso una diretta imposizione al mediato (l’imposizione rispetta sempre la personalità dell’altro prima di tutto) passivo, si conforma alla pressione del mediatore per riprodurre la risposta, coglie comunque il rispetto del mediatore per la sua personalità 1 è un modello di un atto da compiere, incoraggia l’imitazione, si ritira non appena il mediato inizia a rispondere è consapevole dell’intervento del mediatore, inizia parzialmente, con successo a rappresentare il modello fornito dal mediatore 2 orienta e attiva direzioni, verbalizza regole, concetti attributi; identifica delle costanti e mette in contrapposizione degli elementi spontaneamente risponde a misura rispetto alla mediazione sul compito ricevuta; partecipa all’intervento di mediazione verbale e motoria 3 identifica (sottolinea, dimostra) le caratteristiche classiche e generali è incoraggiato ad applicarsi in situazioni o in problemi che presentano delle variazioni

25 I gradi della mediazione : mediazione di media distanza con grado di intevento mediazionale moderato e variabile mediatore mediato 4 Fa riferimento a elementi e strategie identificati in precedenza Agisce considerando la mediazione ricevuta precedentemente; applica le ripetizioni; non formula delle regole 5 Seleziona e incoraggia strategie basate su una presunta interiorizzazione e sulla consapevolezza delle regole Sceglie strategie idonee basate su un’introspezione derivata 6 Fa focalizzare strategie utilizzate in precedenza e trasferisce le relative regole verbali di strategia nel nuovo contesto del compito proposto Applica strategie precedentemente utilizzate e parzialmente interiorizzate; riflette sulla consapevolezza delle regole e delle operazioni C.S.D.A.C.

26 I gradi della mediazione : mediazione di lunga distanza con basso grado di intervento mediazionale mediatore mediato 7 focalizza l’attenzione del mediato sull’anticipazione del problema e su azioni di pre-risposta per fornire un’iniziale regolazione della risposta Formula regole specifiche, strategie, atteggiamenti, genera significati; manifesta competenza derivante da esperienza; si autoregola nella rispsota 8 allerta il mediato rispetto alla presenza di elementi metacognitivi; dirige la mediazione rispetto a cambiamenti strutturali; crea sfide di resistenza, flessibilità/adattamento Sono presenti molti elementi di cambiamento strutturale, ovvero di trascendenza (trasferisce competenze acquisite) e di complessità (ha un approccio articolato e complesso al compito) 9 attua una presenza passiva nel sollecitare risposte; accetta e convalida la performance del mediato La mediazione è completamente interiorizzata; è evidente una notevole autoregolazione nella risposta: non prende una decisione immediata sullo stimolo C.S.D.A.C.


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