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HUMANISTIC JOURNALISM: LE NUOVE FRONTIERE DEL GIORNALISMO

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Presentazione sul tema: "HUMANISTIC JOURNALISM: LE NUOVE FRONTIERE DEL GIORNALISMO"— Transcript della presentazione:

1 HUMANISTIC JOURNALISM: LE NUOVE FRONTIERE DEL GIORNALISMO
Università degli Studi di Pavia Corso di Laurea in Comunicazione Interculturale e Multimediale HUMANISTIC JOURNALISM: LE NUOVE FRONTIERE DEL GIORNALISMO Relatore: Prof. Marco Minghetti Tesi di Elisa Zanola

2 Le 15 Variazioni Impermanenti per spiegare la Rivoluzione Internet
Dallo Humanistic Management, al Giornalismo. Un Humanistic Mindset. Come la tecnologia ha cambiato il mondo dell’informazione giornalistica

3 Dal giornalismo tradizionale alle nuove forme di comunicazione
Mc Luhan: “Il mezzo è il messaggio” “Nelle ere della meccanica, avevamo operato un'estensione del nostro corpo in senso spaziale. Oggi, dopo oltre un secolo di impiego tecnologico dell'elettricità, abbiamo esteso il nostro stesso sistema nervoso centrale in un abbraccio globale che, almeno per quanto concerne il nostro pianeta, abolisce tanto il tempo quanto lo spazio” Mc Luhan L’UOMO SIMULTANEO E LA MORTE DELLA DISTANZA “Il giornale è uno degli organismi più complessi e più delicati della società moderna. E’ il sismografo che ne segna e ne indica le minime pulsazioni. Di qui la necessità che esso abbia una grande sensibilità di impressione, una grande prontezza al movimento”. Alfredo Frassati Giampaolo Azzoni: Un flusso d’informazione continuo

4 Crescita nell’ uso di internet e dei cellulari
Nel XIX-XX secolo Produzione seriale di notizie e rigidità rispetto al cambiamento Nell’ultimo decennio: Il computer prende il posto della macchina da scrivere Un modo di fare giornalismo nuovo. -Citizen journalism -Ruolo attivo dell’utente -Internet, media “freddo”, alta partecipazione Crescita nell’ uso di internet e dei cellulari

5 Come evitare i rischi di un giornalismo sottomesso al potere e fortemente deresponsabilizzato
Il meccanismo schiacciasassi della modernità, macchina per la produttività che deresponsabilizza gli attori e depotenzia la politica, nasce già con delle crepe… L’allontanamento di Montanelli da Il Giornale MARCO TRAVAGLIO: LA SCOMPARSA DEI FATTI Quando il giornalismo è servo del potere. Per motivi di: -ignoranza e superficialità -paura e timore -riconoscenza o emulazione -accondiscendenza al potere -interesse personale, opportunismo o servilismo Rinvio di responsabilità non adempiute tra televisione e giornali; la notizia senza nome. Una nuova forma partecipativa e responsabile: Da Wikipedia, la soluzione. "Dato un numero sufficiente di occhi, tutti i bug vengono a galla". Funzione Wikipedia condivisa anche da Massimo Maugeri, editore del blog Letteratitudine ed Andrea Notarnicola, impegnato nella business television.

6 Vi è il rischio di commettere grossolani errori:
Il ruolo del giornalista: filtro vigile in un mondo sospeso tra verità e sogno <<Bisogna accettare “il paradosso secondo cui la realtà è contemporaneamente soggettiva e oggettiva [in quanto] ci impegniamo in realtà oggettive in maniera soggettiva”, mai dimentichi, però, che “organizziamo nello stesso modo in cui immaginiamo ed è sempre possibile immaginare in modo diverso.” [Morgan, 1996]>> La sintesi di Schopenhauer: -I Veda e I Purana: Il velo di Maya -Platone -Pindaro “Un sogno d’ombra è l’uomo” -Sofocle “Non siamo altro che simulacri e lievi ombre” -Shakespeare: “We are such stuff As dreams are made of” -Calderon de la Barca: “La vita es suegno” Leopardi, Il cantico del gallo silvestre. La vita deve essere interrotta  Second life Data la tendenza delle persone comuni a costruirsi realtà immaginifiche e parallele che il giornalismo, invece, deve rimanere sempre sveglio e vigile ALTRIMENTI: Vi è il rischio di commettere grossolani errori: -BONSAI KITTEN -HUNTING FOR BAMBI “I fatti separati dalle opinioni”, il motto di Panorama condiviso anche da Filippo Grassia, giornalista e Presidente del CONI

7 Crisi della modernità apollinea, La fine delle grandi burocrazie
Da Nietzsche a Charles Handy: Apollo e Dioniso “I tempi di reazione di questi giganti sono troppo lenti, mentre i tempi di apprendimento delle loro articolazioni sono lunghissimi, data la vischiosità dei comportamenti che tendono a riprodursi immutati, la gestione e gli itinerari burocratici fissati da una tradizione che non si riesce a modificare non può essere riprodotta in modo efficiente dai sistemi informatici che vivono di logiche diverse.” Sergio Valzania Lo scandalo del contraddirsi e la fine della “one best way”. Da un sistema verticale ad una nuova struttura circolare: una leadership convocativa in un sistema giornalistico dove tutti possono partecipare La capacità aggregativa dei giornali come plus valore secondo Andrea Notarnicola.

8 La fuga dei talenti spiegata con l’economia dell’informazione: Stiglitz
“Gran parte della mia ricerca è basata sulle asimmetrie informative, sul fatto che persone distinte sanno cose distinte: i lavoratori conoscono meglio le loro competenze rispetto all’azienda per cui lavorano. (…) Mentre alcuni individui hanno un incentivo a divulgare le informazioni, i meno abili hanno un incentivo a far sì che le informazioni non vengono divulgate” Nel citizen journalism ognuno contribuisce apportando conoscenza: è questa la vera risorsa radicata nell’individualità di ciascuno e capace di trasformare l’organigramma in personigramma ed evitare altre Diktat Bulgaro Le redazioni come regimi dittatoriali secondo Paolo Costa, giornalista esperto di internet e dintorni ed Enzo Riboni, giornalista del Corriere della Sera L’organigramma nelle redazioni tradizionali che lo sviluppo di Internet sta sempre più modificando

9 Postmodernità e umanesimo
LA PERSONALIZZAZIONE DELLA NOTIZIA Internet: mezzo di comunicazione di massa? Criterio guida: LA SCELTA. Non più una notizia omologata e identica per tutti: è la fine fordiana T nera. Attraverso software particolari è possibile far confluire su una pagina on-line le notizie provenienti dalle fonti più diverse: ognuno può creare il suo quotidiano digitale su misura. La postmoderna crisi delle certezze: fine delle Ideologie, fase dell’incertezza. Caduta degli schemi economici e concettuali invalsi fino ad ora. GIORNALISMO E POLITICA Prodi e Berlusconi: ovvero, esiste una scelta tra un’ alternativa e il suo opposto? La complessità umana non può essere ridotta a questo assurdo manicheismo e gli italiani si sentono traditi, con al governo politici che non li rappresentano e nel loro letto, metaforicamente giornalisti fedifraghi: come la madre di Amleto nel letto dello zio omicida. Le nuove generazioni probabilmente non leggono perchè non si sentono rappresentate da quanto trovano scritto. E mentre continuano a sfogliare i libri di Heminguay e di Proust così non avviene per i giornali tradizionali che tendono a riproporre assurdi dualismi. Ecco perché tanto successo hanno le versioni ondine dei giornali a discapito di quelle cartacee: perché possono adattarsi meglio alla molteplice varietà dei loro lettori.

10 Non solo trasposizione on-line del giornale cartaceo
GLI AGGREGATORI DI NOTIZIE My Yahoo! è un servizio di informazione personalizzata: attraverso un filtro automatico dei contenuti giornalistici sul web restituisce all’utente una pagina con le informazioni che più assecondano i suoi interessi. Non più dunque una gerarchia di notizie imposta attraverso l’attribuzione ad un evento della prima pagina piuttosto che dell’ultima, ma un sistema libero, dove in primo luogo sta l’utente con i contenuti da lui prescelti. E questi non avranno più la sacra protezione di una testata importante a dar loro autorevolezza: ma saranno tanto più scelti e letti quanto più grande sarà l’abilità giornalistica dei loro scrittori a renderli chiari, fruibili, condivisibili. CRAYON: Create your own newspaper! Agio nel ricevere la notizia dove e quando si desidera; autonomia nel creare pagine che rispondono ai soli criteri spontaneamente suggeriti da quella libera volontà che è anche indice anche del principio di autoespressione. Non solo trasposizione on-line del giornale cartaceo La notizia segue il lettore nella sua giornata: attraverso Pc, telefonini e free press

11 Dalla spirale del silenzio ai blog
La tecnologia come mezzo e non fine; processo riflessivo e identità molteplice Il nuovo giornalismo su internet: filtro e guida nel labirinto dell’informazione “Credo che sia finito il tempo del giornalista che scriveva il pezzo senza pensare troppo al pubblico” Massimo Maugeri La tecnologia adattata ai tempi immediati del giornalismo: mentre un tempo era il giornalista a dover raggiungere i luoghi dove questa avveniva, seguendo i tempi lenti dei trasporti, come ricorda anche Paolo Costa, ora è la notizia a raggiungerlo, apparendo su un monitor. Con il sex gate la rivoluzione digitale entra a pieno titolo nel mondo del giornalismo e il giornale tradizionale mostra la sua incapacità di adeguarsi alla rapidità delle notizie: la sua lentezza sarà la sua condanna. Internet, nato per scopi militari, dimostra così di essere incontrollabile da regimi e organi militari, facendo di questa sua incontrollabilità la sua forza : Radio B92 in Kosovo Dalla spirale del silenzio ai blog

12 -Palinsesto televisivo e identità molteplice
“Un protagonismo diverso non solo legato al fatto che questi mezzi favoriscono l’interattività: tutte queste forme di rivoluzione tecnologica hanno permesso al lettore di diventare un cittadino consapevole, modificando strutturalmente l’atteggiamento di chi si mette di fronte a questi mezzi e diventa produttore della comunicazione.” Giovanni Anversa, giornalista RAI -Gadget e nuovi spazi dedicati anche sui giornali cartacei alla costruzione di life-styles -Palinsesto televisivo e identità molteplice -Nuova attenzione del giornalista alla tendenza delle persone di creare realtà immaginarie. Anche se c’è il pericolo che “proprio strumenti come i blog e i wiki, per esempio, rischiano di relegare le persone in piccoli mondi interpersonali interessati solo a fette ristrette della realtà (quelle relative alle proprie "passioni", condivise con i propri omologhi” Enzo Riboni “Oggi l’opinione pubblica si fa struttura giornalistica, produce informazione da sé stessa senza bisogno del giornalista. Ma questo porta a un grandissimo impoverimento della capacità critica, uno dei requisiti fondamentali per fare giornalismo. Il giornalista è sempre servito ad andare oltre al fatto, a interpretarlo.” Paolo Costa Rischio di un’informazione NON in mano a professionisti anche per Filippo Grassia e Giampaolo Azzoni. -Sito antibufale e intervista on-line a Paolo Attivissimo: il ruolo importante del giornalista, oggi più che mai, è quello di FILTRO dell’informazione. -Center for Media and Democracy

13 Convivialità e ruolo del giornalista-leader
Ogni cittadino è un reporter: ma il giornalista resta un’importante guida La moltiplicazione delle informazioni la moltiplicazione delle fonti “ Internet è una rete che può anche trarre in inganno ma ha la potenzialità che consentono di poter controllare in tempo reale le proprie osservazioni, oltre a consentire l’accesso agli archivi e opportunità nuove per verificare idee, opinioni, scritti…Rappresenta un grossissimo salto di qualità.”Giovanni Anversa La mediazione del giornalismo L’informatizzazione della società la creazione di un sistema d’informazione multimediale ed interattivo IL CITIZEN JOURNALISM Il vantaggio principale del citizen journalism consiste nel dare voce anche a quelle persone che solitamente non trovano spazio nei canali dell’informazione tradizionale: il caso di The Vision Necessità da parte del giornalista di controllare l’infinito numero di informazioni che provengono dalla rete. Sense makers e ruolo di agenda setting, dando la priorità a quelle che ritiene di maggior importanza ed interesse Glocalizzazione: act global think local: la riscoperta della dimensione locale per i quotidiani Ohmy news, Bluffton Today, The Bild: quando i cittadini sono chiamati a partecipare alla costruzione della notizia

14 La rete come Aleph: il mare della conoscenza
Le metafore più adatte per la nuova realtà giornalistica. Le redazioni come organizzazioni occamiste, caratterizzate da relatività, interconnessione, meta-disciplinarietà e non permanenza La rete come Aleph: il mare della conoscenza La comunicazione si fa metadisciplinare, multimediale, connettendo milioni di utenti tra loro. Non si può più pensare di controllare gli avvenimenti, per lo più auto-determinati, out of control. Il labirinto partecipativo della rete “Dall’attuale organizzazione verticale e geometrica (direttori, redattori-capo, capiservizio, redattori, collaboratori) si passerà ad un’organizzazione del lavoro circolare” Carlo De Martino Le persone di nuovo al centro della scena: dalle rubriche di Sergio Romano al caso Mastrogiacomo

15 Dall’ Antologia di Spoon River al sense-making
“Dare un senso alla propria vita Può condurre alla follia, Ma una vita senza senso è la tortura dell'inquietudine e del vano desiderio. E' una barca che anela al mare Eppur lo teme.” Dall’ Antologia di Spoon River al sense-making L’Ipertesto: nuovi approfondimenti e percorsi concessi dallo sviluppo on-line delle notizie Non più “homo videns”: il recupero della scrittura attraverso internet Nuove evoluzioni per il diritto d’autore: verso la knowledge sharing e la licenza Creative Commons In questo “mondo vitale”, non vengono creati inutili specializzazioni, secondo il rasoio di Occam per cui “Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem” , ma vengono esaltate le singole individualità all’interno di una “unità molteplice.”

16 Valorizzazione delle menti e adesione a valori umanistici
Non sono un mostro, sono un essere umano! “Ci ricordano - se pure lo fanno - non come anime Perdute e violente, ma solo Come gli uomini vuoti Gli uomini impagliati…” T.S.Eliot Non più giornalisti cloni, ma mutanti. Nuovo spazio per le opinioni del giornalista attraverso i blog. Loro funzione di aggregazione sociale e di formazione dell’opinione pubblica; contribuiscono anche a chiarire fatti che rimarrebbero altrimenti inspiegati, anche se accaduti davanti agli stessi giornalisti. Il caso Trent Lott

17 Non più “cagnolino da grembo”ma “cane da guardia” della democrazia
L’infotaintment e i pregi/difetti della televisione Pasolini contro la televisione Riproducibilità dei format Teorie sugli effetti dei media: -L’ago ipodermico -Teoria della coltivazione e la diffusione della violenza Internet va meno incontro rispetto alla televisione, a questi effetti negativi. Valide le teorie dell’opinion leader e del knowledge gap. L’informazione non è più subita in modo passivo. Verso una maggiore conoscenza di sé e i molteplici percorsi aperti dall’ipertesto

18 L’etica della responsabilità
Il dilemma etico Nonostante i codici deontologici è molto difficile riuscire a comprendere cosa è eticamente corretto e cosa no. Gli ambiti più difficili riguardano senza dubbio i casi in cui sono coinvolti i minori, le situazioni che riguardano la vita privata delle persone e non da ultimo, la rappresentazione della morte Una prova di etica: come portare a termine un servizio su un’esecuzione capitale con la sedia elettrica ? Il 39% si recherebbe a intervistare i familiari della vittima, il 31% chiederebbe ad un attore di impersonare il condannato e il 30% cercherebbe di fotografare il malcapitato.

19 Diretta dell’esecuzione di due mafiosi guatemalesi 2000
La prima fotografia di un giustiziato sulla sedia elettrica, ad opera di Tom Howard, inviato del “Daily News”, durante l’esecuzione di Ruth Snyder 1928 Diretta dell’esecuzione di due mafiosi guatemalesi 2000 Dimissioni di Gad Lerner dalla RAI per le fotografie sulla pedofilia 2000 Esecuzione di Saddam Hussein dic.2006 Ritorna il dilemma: realtà o finzione? La dignità umana prima di tutto “I giornali che non scrivono quello che vogliono i lettori rischiano il fallimento economico, ma adagiarsi troppo sui gusti del pubblico fa venire meno la loro funzione etica e sociale” V.Sabadin Una questione di autodiciplina  Massimo Maugeri Un’etica da riformare  Giovanni Anversa E’parte dell’etica giornalistica andare alla ricerca del fatto a tutti i costi  Paolo Costa Bisogna distinguere l’etica di chi è un professionista da chi lo fa a livello amatoriale  Giampaolo Azzoni e Filippo Grassia

20 “I giornalisti vengono spinti (e loro lo fanno di buon grado) a superare qualunque cautela e sensibilità umana pur di fare un pezzo di "colore" e pur di essere i primi a "far parlare" qualche parente dei protagonisti del fatto.” Enzo Riboni La differenza tra etica aziendale e giornalistica  Andrea Notarnicola “Il giornalista svolge una funzione sociale, da seguire secondo una severa e rigorosa deontologia. Purtroppo in Italia questo non viene ancora accettato ed è questo a mio parere il difetto più grande del giornalismo italiano.”P.Ottone “Rifacciamo Ordine. L’ordine dei Giornalisti è da riformare o abolire?” Il giornalista deve sempre avere un’adeguata preparazione professionale: importanza etica del suo lavoro “Le corporazioni separano: bisogna smontare le separatezze”, Giovanni Anversa Filippo Grassia, pur dichiarandosi tendenzialmente contrario all’esistenza di un Ordine dei Giornalisti, richiama l’attenzione sull’importanza di un’adeguata preparazione e professionalità, senza le quali, soprattutto nel mondo contemporaneo travolto da migliaia di fonti la cui attendibilità è da provare di volta in volta, la buona informazione sarebbe impossibile. Della stessa idea anche Mario Pappagallo, Giornalista del Corriere della Sera

21 Conclusioni Lo sviluppo dei mezzi informatici a cui si è assistito negli ultimi anni ha influenzato in maniera profonda il modo di fare giornalismo. Presenti molte più informazioni di un tempo. Sviluppo di sistemi come il citizen journalism e gli aggregatori di notizie. Partecipazione maggiore. Gli abitanti di Sogdo, la città digitale secondo Sabadin. Le forme del giornalismo si evolveranno sempre di più seguendo la tecnologia anche perché il costo di una redazione tradizionale richiede risorse ed investimenti elevatissimi, producendo utili sempre in calo, mentre le redazioni on line possono essere sviluppate con costi bassi e presentano utili in crescita del 30-40% l’anno. Se il giornalismo verrà trasposto sulla rete per motivi di costi inferiori e di maggior pervasività e comodità nel raggiungere le persone, questo non significa che il buon giornalismo verrà meno. Necessaria la sua competenza e la sua capacità di indirizzare i cittadini verso la corretta informazione. Dal libro all’e-book, dalla carta al pc, dal giornalismo cartaceo a quello digitale? Solo per rispondere meglio alle esigenze umane. Non perderanno importanza l’autorevolezza e la professionalità del buon giornalismo.

22 Un ringraziamento anche a Paolo Costa ed Enzo Riboni
Questionario on-line sottoposto a Massimo Maugeri, editore del blog Letteratitudine, Enzo Riboni, Giornalista del Corriere della Sera e Marzio Remus, ex-direttore e proprietario di Inchiostro, il Giornale degli studenti di Pavia (ottobre 2007). Interviste telefoniche a Paolo Costa, giornalista esperto di internet e dintorni, responsabile di aziende ad alta tecnologia, a Giovanni Anversa, giornalista e conduttore della Rai, in particolare della trasmissione “Racconti di Vita”, a Giampaolo Azzoni, Preside e professore del corso di laurea in Comunicazione Interculturale e Multimediale, presso l’Università di Pavia, ad Andrea Notarnicola, ricercatore sociale, produttore di business television e teatro d’impresa e a Filippo Grassia, giornalista sportivo, che lavora per la radio, per la televisione e scrive su Il giornale. Intervista dal vivo a Mario Pappagallo, giornalista del Corriere della Sera. Giampaolo Azzoni Marzio Remus Andrea Notarnicola Filippo Grassia Un ringraziamento anche a Paolo Costa ed Enzo Riboni Mario Pappagallo Massimo Maugeru Giovanni Anversa


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