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Programma in favore dei bambini e adolescenti in condizioni di vulnerabilità in due aree selezionate dellEtiopia: Regione di Addis Abeba e Regione Oromia.

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Presentazione sul tema: "Programma in favore dei bambini e adolescenti in condizioni di vulnerabilità in due aree selezionate dellEtiopia: Regione di Addis Abeba e Regione Oromia."— Transcript della presentazione:

1 Programma in favore dei bambini e adolescenti in condizioni di vulnerabilità in due aree selezionate dellEtiopia: Regione di Addis Abeba e Regione Oromia Ercolano, 23 novembre 2004 Sandro De Luca Responsabile Programmi in Africa Ministero degli Affari Esteri S T O A'

2 Il CISP opera in Etiopia da circa venti anni. Nel maggio 1986 il CISP ha avviato la sua presenza a Pawe per realizzare un programma multisettoriale a favore delle popolazioni che erano state ricollocate nellarea da varie regioni del paese. Il CISP opera in Etiopia da circa venti anni. Nel maggio 1986 il CISP ha avviato la sua presenza a Pawe per realizzare un programma multisettoriale a favore delle popolazioni che erano state ricollocate nellarea da varie regioni del paese. Dal 1986 il CISP ha realizzato e sostenuto più di 60 programmi nelle attuali regioni di Oromia, Tigray, Benishangul Gumuz, Afar. Finora i settori più significativi di intervento sono stati: sviluppo rurale, sicurezza alimentare, Water & sanitation, microfinanza, creazione di lavoro ed educazione.

3 Interventi a supporto dei diritti dei minori.

4 A partire dagli ultimi tre anni il CISP ha prestato unattenzione crescente, in Etiopia, al tema dellinfanzia in condizioni difficili, alla luce della gravità e dellintensità che il fenomeno dellinfanzia abbandonata ha assunto nel paese..

5 IL FENOMENO DELLINFANZIA ABBANDONATA IN ETIOPIA Per molti aspetti, il fenomeno appare legato a sua volta ad alcune macro problematiche che attraversano il paese, quali: a. a.Il trend migratorio dalle campagne ai centri urbani, come effetto delle carestie che colpiscono le capacità di auto produzione alimentare nelle zone rurali. l85% della popolazione etiopica dipende da agricoltura e allevamento per il proprio sostentamento e che di questa percentuale una gran parte è dedita ad attività esclusivamente legate allautoconsumo familiare;

6 b. b.Lindebolimento, nelle città, dei tradizionali legami di solidarietà intra familiari, grazie ai quali, ad esempio, bambini orfani vengono posti sotto la tutela dei parenti più prossimi; c. c.Limpoverimento di vasti strati della popolazione; d. d.La perdita, in molti casi, di risorse essenziali quali la terra e il bestiame, che obbliga nuclei familiari poveri a identificare opportunità di reddito alternative, quali laccattonaggio. In questi casi, i bambini si trasformano da soggetti da tutelare a potenziali fonti di reddito per lintera famiglia, a scapito della crescita equilibrata, dellistruzione, della salute dei bambini stessi

7 La Cooperazione Italiana ha progressivamente identificato e definito a partire degli anni 90 programmi di intervento multisettoriale di sostegno alla condizione dei minori in Etiopia Dallesperienza di questi programmi nasce un intervento studiato per due aree specifiche: Addis Abeba e lHararghe occidentale

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9 La DGCS svilupperà direttamente – nella forma della gestione diretta - la componente di appoggio istituzionale al MOLSA (Ministry of Labour and Social Affairs) la componente a livello regionale/BOLSA (Bureau of Labour and Social Affairs) Addis Abeba e Oromia – è affidata al Consorzio di ONG COOPI (capofila)-CISP. Lente esecutore si avvarrà di un pool di ONG e associazioni locali per eseguire le attività progettuali, selezionate come specificato al punto precedente. Le istituzioni a livello locale saranno direttamente coinvolti nella realizzazione delle attività progettuali sul territorio sulla base delle specifiche competenze.

10 La Municipalità di Addis Abeba Nel 1999 Addis Abeba aveva una popolazione di circa 2,5 milioni di abitanti. La popolazione della città è cresciuta a un tasso annuo del 3% fra il 1994 e il 1999. Laumento della popolazione si è sommato a migrazioni da altre zone del paese e ad ondate di profughi a causa dei conflitti etnici e militari, della carestia e della povertà diffusa nelle campagne etiopiche. Addis Abeba, dunque, è un centro urbano che cresce velocemente, assalito dai problemi che affliggono la maggior parte delle metropoli del terzo mondo: povertà, disoccupazione, alloggi inadeguati, grave affollamento, congestione e sottosviluppo delle infrastrutture. Non a caso, nellultimo decennio, è andata aumentando lentità dei problemi sociali, come la prostituzione, laccattonaggio, delinquenza giovanile, bambini e adolescenti senzatetto che vivono e lavorano in strada.

11 Per quanto riguarda lunità socio-amministrativa identificata dalla missione di formulazione, la Woreda 05 è situato nella prima Zona dellex-Regione 14, oggi Municipalità (City Administration) di Addis Abeba. Allinterno dellunità socio-amministrativa si colloca larea di quello che è comunemente noto come il Merkato. Il territorio della Woreda ha una popolazione totale di 91.294 persone La popolazione sotto i 15 anni rappresenta il 32%, allinterno di questa fascia di età, il 13.8% non frequenta la scuola, di cui il 58.5% sono ragazze. La popolazione infantile sotto i 5 anni è del 7%. Il numero totale delle famiglie è 15.368 di cui l83% hanno a capofamiglia di sesso maschile. Lalfabetizzazione primaria è stimata essere del 78%; della restante porzione di popolazione non scolarizzata più del 70% sono donne.

12 LA REGIONE OROMIA Lo Stato regionale dellOromia si trova nellEtiopia centro- meridionale. Amministrativamente, la regione è divisa in 12 Zone le quali a loro volta sono divise in 180 Woreda. Le Woreda sono ulteriormente suddivise in minori unità (kebele) al cui interno possono essere presenti diverse associazioni contadine (Peasant Associations) e cittadine. La Regione Oromia è la più vasta dei nove Stati regionali dellEtiopia, con unarea stimata di circa 360.000 kmq (più del 30% della superficie totale del paese) e una popolazione di 18.732.525 unità (Central Stastical Authority 1998), circa un terzo della popolazione totale etiopica. La popolazione residente nei centri urbani è allincirca di due milioni di persone (10.5% della popolazione della Regione).

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14 Dal punto di vista economico, lagricoltura è la colonna portante delleconomia della Regione ed è il mezzo di sussistenza di circa il 90% della popolazione della Regione. Tuttavia, il settore è caratterizzato da bassa produttività. La Regione soffre di un basso livello di sviluppo delle infrastrutture sia primarie sia sociali, in particolare energia, rifornimento dacqua, trasporti e comunicazioni, alloggi, incentivi per educazione e salute. I settori dell'economia urbana a rurale soffrono di collegamenti carenti a causa della natura di mera sussistenza della produzione rurale, dellassenza di attività manifatturiere basate su risorse locali, della carenza delle infrastrutture. Il rapido tasso di urbanizzazione deriva da diversi fattori push and pull: richiamo dei centri urbani e la miseria della vita rurale. Il deteriorarsi delleconomia rurale e il degrado ambientale, associati alla espulsione dalle campagne per lelevata crescita della popolazione nelle aree rurali, sono i principali fattori che spingono a trasferirsi dalla campagna alla città.

15 Secondo i dati disponibili, nel 1997/98 cerano in Oromia 4.067 scuole primarie e circa 1.7 milioni di studenti. Nonostante siano stati compiuti progressi significativi nellallargamento dell'educazione primaria, il suo livello rimane basso. Il tasso lordo di scolarizzazione calcolato sulla stima della popolazione in età scolare era per lo stesso anno del 39.6%, ma persiste un elevato tasso di abbandono della scuola primaria (34% per i bambini iscritti alla prima classe nel 1995/96). Alla fine degli anni 90 il tasso di partecipazione era del 46.8% per i maschi e del 22.6% per le femmine. Nonostante limpegno preso dal Governo Regionale di fornire uneducazione primaria, nelle aree rurali non ci sono scuole in prossimità di zone con popolazione in età scolare. Alla fine degli anni 90 il tasso di partecipazione era del 46.8% per i maschi e del 22.6% per le femmine. Nonostante limpegno preso dal Governo Regionale di fornire uneducazione primaria, nelle aree rurali non ci sono scuole in prossimità di zone con popolazione in età scolare.

16 Il distretto (Woreda) di Chiroo è situato nella provincia (Zone) dellHararge occidentale e conta una popolazione totale di circa 300.000 unità; di cui circa 22.000 (7%) vivono in centri urbani, il restante 93% vive nelle zone rurali. La composizione della popolazione mostra unelevata percentuale di giovani donne e uomini: –circa il 47% ha meno di 15 anni di età e un altro 50% ha tra i 15 e il 64 anni; il 3% ha 65 anni o più. Lagricoltura è uno dei settori economici e comprende coltivazioni ed allevamenti. La maggior parte della popolazione dellHararge occidentale, e in particolare del distretto di Chiroo, è prevalentemente occupata in questo settore e il suo contributo al PIL regionale è elevato. Nel distretto esistono 45 associazioni contadine e 6 cooperative di agricoltori.

17 La percentuale di bambini iscritti alla scuola primaria è ancora molto bassa (29%). La regione Oromia in generale, come abbiamo visto, e lHararge occidentale in particolare, sono coperte in modo non sufficiente dal servizio sanitario. La zona è caratterizzata da alta mortalità infantile (131), elevata mortalità sotto i 5 anni (194), e la più bassa aspettativa di vita (48.1 anni) riscontrata tra i distretti della Regione. Il distretto di Chiroo sta fronteggiando nuove problematiche sociali come laumento del numero di bambini di strada e di quelli senzatetto. Nel 1998 erano stimati esserci circa 370 bambini di strada di cui il 68% maschi e il 32% femmine. Ultimamente sono stati riportati casi di traffico di bambini nella Woreda di Chiroo.

18 La logica generale del progetto Contribuire al rafforzamento della rete istituzionale di protezione dei minori in condizioni di vulnerabilità e a rischio potenziando le capacità istituzionali e operative del MOLSA – a livello federale - e dei Bureaux del Lavoro e degli Affari Sociali di Addis Abeba e della Regione Oromia attuazione degli impegni assunti in sede internazionale dallEtiopia relativamente alla condizione minorile Contribuire al rafforzamento della rete comunitaria di protezione dei minori in condizioni di vulnerabilità e a rischio nelle Regioni Addis Abeba e Oromia al fine di ridurre il numero di bambini che vivono in condizioni particolarmente difficili, con particolare riferimento ai bambini soggetti ad abusi e

19 Lobiettivo Potenziare le capacità e la sensibilità delle istituzioni etiopiche responsabili e della società civile – attraverso una strategia di appoggio al processo di decentramento - determinando un incremento apprezzabile, in termini quantitativi e qualitativi, dellofferta dei servizi di base essenziali quali educazione, salute e servizi sociali, rivolti ai bambini e adolescenti maggiormente vulnerabili, per la riduzione dellesclusione sociale.

20 Rafforzare la capacità di pianificazione delle istituzioni Miglioramento della strutture dei Bureaux Rafforzare il sistema informativo e la gestione dei dati nel BOLSA AA e Oromia Formazione e Capacity Building dello staff COMPONENTE ISTITUZIONALE

21 Sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità sulle problematiche dei minori opportunità educative e ricreative nonché della prevenzione e riabilitazione per i minori a rischio di esclusione sociale, di abuso e di traffico Programma sanitario per giovani e donne su prevenzione e controllo delle malattie sessualmente trasmissibili Miglioramento delle condizioni socio-economiche delle famiglie vulnerabili Componente di intervento comunitario Miglioramento delle condizioni dei servizi Educativi e ricreativi Promozione di iniziative di cooperazione decentrata

22 Si tratta di un approccio strategico che comprende più dimensioni

23 Un approccio centrato sulla promozione dei diritti dei minori (a) Incrementando la sensibilità pubblica per i diritti e i bisogni dei minori (b) Promuovendo laccesso alleducazione formale e informale (c) Sostenendo la capacità degli attori locali di fare lobbying a favore dei diritti dei minori (d) Sostenendo le famiglie povere per ridurre lespansione del fenomeno dei bambini di strada

24 Un approccio che punta a rafforzare i legami fra istituzioni e comunità locali Questo obiettivo è coerente con la prospettiva di rendere il governo sempre più possibile responsabile nei confronti delle comunità. In questa prospettiva lintervento di Capacity building e legato allempowerment delle comunità locali: –Le comunità hanno potere efffettivo se le istituzioni che le rappresentano sono in grado di accordarsi con i loro desideri, priorità e bisogni

25 Un approccio basato sulla promozione del capitale umano del paese: (a) Sostenendo il funzionamento di scuole e centri di educazione non formale (b) Fornendo agli stakeholders istituzionali opportunità di formazione superiore (c) Migliorando le capacità dello staff locale (d) Rafforzando i legami fra ONG, università e centri di ricerca e rafforzando il partenariato fra ONG internazionali e locali


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