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1 Sessione Poster selezione

2 Caratteristiche Poster
Aree aspetti organizzativi (gestione RT/integrazione servizi): 5 sopravvivenza/follow up: 4 mesotelioma (clinico-epidemiologico): 3 mortalità Tumori a livello regionale: 2 aspetti metodologici: 2 accesso ai servizi: 1

3 ^Il mesotelioma in Italia: una stima integrata da fonti diverse di mortalità
Susanna Conti, Maria Masocco, Paola Meli, Monica Vichi, Pietro Comba, Valeria Ascoli, Silvia Bruzzone, Roberta Crialesi Analisi descrittiva della mortalità per Mesoteliona pleurico in Italia nel confrontando i database ISTAT: il database ufficiale (codifica causa iniziale) con il database extenso ( ) Quanto la codifica ICD-IX 163 esprima un decesso per Mesotelioma pl. Quanti i decessi per Mesotelioma (pelurico e non) presenti sul certificato di morte e non codificati con il codice 163.

4 Il mesotelioma in Italia: una stima integrata da fonti diverse di mortalità
1080 codifiche causa iniziale: 163 - 851: Mesotelioma pleurico - 52: Carcinoma pleura -156: Tumore pleurico maligno - 21: Altre affezioni pleuriche 66 Mesoteliomi pleurici non codificati come 163 Altri 131 casi di diagnosi di Mesotelioma di altre e non specificate sedi Commento Controllo dell’esattezza della diagnosi “a posteriori” Controllo di qualità in sede locale=certificatori/codificatori locali

5 I TUMORI IN ITALIA. Dieta e sedentarietà: epidemiologia e azione sanitaria
A Micheli , P Baili, A Verdecchia, M Vercelli, E Stagnaro, V Gennaro, E Paci, B De Mei, R Talamini, S Saltarelli, A Cifalà, I Casella, B Terracini Presentazione della Task Force per un Piano Nazionale di Prevenzione Alimentare e contro la sedentarietà A fronte della modifica del pattern dell’epidemiologia dei tumori Nord/Sud: i dati epidemiologici disponibili, le evidenze di efficacia disponibili in materia di promozione di una corretta alimentazione e dell’attività fisica messi a disposizione per un’azione di Sanità Pubblica da sviluppare nelle Regioni.

6 I TUMORI IN ITALIA. Dieta e sedentarietà: epidemiologia e azione sanitaria
Possibile/auspicabile inserimento del programma all’interno del Piano della Prevenzione Attiva , coordinato dal CCM Commento Necessità di un programma educazione alimentare nell’adulto che sia gestito anche dai servizi sanitari Necessità di affiancare con azioni di prevenzione primaria gli interventi di prevenzione secondaria delle neoplasie colo-rettali Tradurli in piani di intervento regionali che siano EB e che al tempo stesso possano confrontarsi tra loro.

7 ^Integrazione tra dati clinici dell’ASMN e il Registro Tumori Reggiano: costruzione di un Network Epidemiologico Clinico Debora Formisano, Patrizia Zanoni, Lucia Mangone, Iva Manghi Gruppo di Clinici dell’Az. Ospedaliera di Reggio Emilia interessati nei percorsi dei pazienti neoplastici Presentazione di una rete clinica-epidemiologica prototipale che all’interno dell’A. O. di Reggio Emilia consenta di collegare i dati del RTP con i dati clinici disponibili, considerando in via prioritaria 4 sedi: Colon, tiroide, polmone, SNC Dataset clinico-epidemiologico: Oltre alle specifiche Anatomopatologiche e usuali dei RTP compaiono anche dati qualitativi integrati.

8 Integrazione tra dati clinici dell’ASMN e il Registro Tumori Reggiano: costruzione di un Network Epidemiologico Clinico Dati qualitativi integrati Anagrafici Fattori di rischio Diagnostici Terapeutici Follow up Commento Avvicinamento tra clinici e mondo dei RT (RTP). Utilizzo dei dati dei Registri per la valutazione dei percorsi diagnostico-terapeutici, della qualità dell’assistenza, del consumo delle risorse, per la valutazione della clinical governance.

9 ^MORTALITA’ ED INCIDENZA DEI TUMORI IN FRIULI-VENEZIA GIULIA, 1980-2003.
Autori: Bidoli E., Bernardinelli L., Bruzzone S., Pappagallo M., De Dottori M., Romor P., French S., Serraino D., Zanier L., Franceschi S., Vicario G. Tipo di studio: Analisi geografica e temporale dei dati di mortalità /e incidenza/ per tumori a livello regionale Utilizzando dei modelli per ridurre la variabilità associata ai piccoli numeri, gli Autori evidenziano una distribuzione sub-regionale della mortalità per alcune sedi tumorali che attribuiscono al diverso sviluppo socio-economico. Associazioni come pleura e vescica con aree industriali o vie aerodigestive e zone montane sono correttamente evidenziate

10 MORTALITA’ ED INCIDENZA DEI TUMORI IN FRIULI-VENEZIA GIULIA, 1980-2003
MORTALITA’ ED INCIDENZA DEI TUMORI IN FRIULI-VENEZIA GIULIA, Bidoli E. et al. Messaggio chiave: mediante l’analisi temporale e geografica dei dati di mortalità e incidenza è possibile predisporre interventi mirati e sorvegliarne il risultato Commento: L’analisi aggiunge uno strumento utile alla caratterizzazione dei problemi sanitari su base geografica e alla valutazione complessiva del controllo della patologia oncologica. Non necessariamente l’applicazione migliore riguarda piccole aree Nell’introduzione si afferma che questo tipo di analisi consente di localizzare e dirigere interventi di prevenzione, diagnosi e cura a livello del singolo comune. 2 osservazioni: il metodo tende all’opposto a mediare tra aree comunali. 2. La maggior parte degli interventi ha un livello di applicazione corrispondente ad asl o regione.

11 ^Adeguamento delle popolazioni alle stime censuarie 2001: problemi nella determinazione dei denominatori dei tassi di incidenza. Autori: Carlotta Buzzoni, Adele Caldarella, Emanuele Crocetti, Teresa Intrieri, Gianfranco Manneschi, Guido Miccinesi, Claudio Sacchettini, Eugenio Paci Tipo di studio: valutazione tecnica Gli Autori hanno calcolato i tassi utilizzando due diversi insiemi di popolazioni, quelle fornite dall’ISTAT e quelle basate sulle anagrafi municipali. I risultati differiscono per alcune sedi dell’1.5%. Messaggio chiave: standardizzazione delle procedure e qualità dei dati sono alla base dell’utilità dei dati dei rt; attenzione deve essere posta, quindi, anche ai denominatori Commento: il messaggio appare tutto sommato rassicurante e non sembra che la scelta delle popolazioni possa essere altrettanto rilevante rispetto alle caratteristiche della rilevazione e codifica dei casi incidenti

12 Registro specializzato
Il Registro Italiano Trombocitemie (RIT): aspetti epidemiologici, clinici e biologici. Autori: Luigi Gugliotta, Alessia Tieghi, Simona Bulgarelli, Gloria Mellini Registro specializzato

13 Rischio di secondo tumore in una coorte di uomini con precedente diagnosi di tumore della vescica.
Autori:Ilaria Panzini, Carla Fabbri, Chiara Balducci, Alessandra Ravaioli, Flavia Foca, Stefania Giorgetti, Franco Desiderio, Lauro Bucchi Tumori multipli

14 EUROCARE-EUROCHIP-CAMON: aggiornamento dello studio sulla relazione tra variabili socio-economiche e sopravvivenza oncologica Autori: P Baili, A Verdecchia, I Casella, R Capocaccia, C Amati, A Quaglia, A Cifalà, A Micheli Tipo di studio: studio ecologico di correlazione tra sopravvivenza e variabili strutturali Riassunto e Messaggio chiave: la sopravvivenza relativa a 5 anni correla con il PPP e il numero di TC pro capite fino ad un certo livello di ricchezza. Nei paesi più ricchi la correlazione si osserva solo con la disponibilità di TC che viene interpretata come un indicatore indiretto dell’investimento sanitario Si potrebbero affiancare alcuni numeri assoluti a correlazione e regressione. Il passo ulteriore sopravvivenza a 5 anni come indicatore della efficacia del sistema oncologico andrebbe ulteriormente discusso alla luce di livelli di incidenza, interventi di prevenzione primaria e screening.


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