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PubblicatoAgostina Catalano Modificato 10 anni fa
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Fonti primarie e secondarie Fonti rinnovabili e fonti non rinnovabili
ISTITUTO COMPRENSIVO SAN LEONE IX – SESSA AURUNCA (CASERTA) SCUOLA SEC. DI 1° GR. “F. DE SANCTIS” Fonti primarie e secondarie Fonti rinnovabili e fonti non rinnovabili Corso di Tecnologia Prof. Giuseppe Sciacca
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Le numerose fonti energetiche esistenti possono essere classificate in diversi modi. Si dicono primarie se sono utilizzabili direttamente, così come si trovano in natura. Sono fonti primarie il carbone, il petrolio, il gas naturale, la legna, i combustibili nucleari (uranio), il sole, il vento, le maree, i laghi montani e i fiumi (da cui è possibile ottenere energia idroelettrica) e il calore endogeno che fornisce energia geotermica. Sono secondarie quelle che derivano dalla trasformazione delle fonti primarie di energia: ad esempio, la benzina, il gasolio, il GPL, l'idrogeno.
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LE FILIERE In genere, le fonti secondarie sono tali se derivate secondo catene o filiere di fenomeni collegati tra loro. Pertanto, si considerano primarie le fonti che sono alla base della filiera e secondarie quelle che derivano da essa. Esempi di filiera “prima filiera” “seconda filiera” Energia elettrica
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LE FILIERE Il calore solare, riscaldando l’aria, genera i venti e, di conseguenza, l’energia eolica, che può essere utilizzata per produrre energia elettrica. Lo stesso calore solare fa evaporare l’acqua dei mari, dei laghi e dei fiumi, innescando il ciclo dell’acqua. Il movimento delle masse d’acqua e fonte di energia meccanica, con cui è prodotta, in genere, energia elettrica. “terza filiera” Energia elettrica “quarta filiera”
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LA CONVERSIONE DELL’ENERGIA
In funzione di quanto detto, la trasformazione di una forma di energia in altra forma è detta “conversione energetica” e i dispositivi mediante i quali si attua tale modificazione sono detti “convertitori di energia”. Questa possibilità di trasformazione è alla base dell'attività produttiva in quanto permette di avere a disposizione la forma di energia più idonea al lavoro da svolgere. Il passaggio da una forma di energia all'altra non è mai completo; c'è sempre una differenza tra la quantità di energia iniziale e la quantità di energia finale. Tale differenza si ritrova generalmente sotto forma di energia termica, che è una delle forme meno pregiate di energia.
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LA CONVERSIONE DELL’ENERGIA
Esempi di trasformazione di una forma di energia in un'altra Convertitori energia in entrata energia in uscita motore elettrico energia elettrica energia meccanica pila energia chimica motore a vapore resistenza elettrica energia termica motore a combustione interna dinamo accumulatore bruciatore
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IL RENDIMENTO DEI CONVERTITORI
Ogni trasformazione non avviene a costo zero, poichè una parte dell’energia trasformata è in genere persa. Il rendimento di un convertitore è costituito dal rapporto tra la quantità di energia trasformata utilizzabile e quella fornita per la trasformazione. ENERGIA perduta non utilizzabile CONVERTITORE ENERGIA fornita per la trasformazione ENERGIA Trasformata utilizzabile
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FONTI RINNOVABILI E FONTI NON RINNOVABILI
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FINE ARGOMENTO … … non vi resta che studiare!
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