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I SUMERI Intorno al a. C. i Sumeri penetrarono nella Mesopotamia,

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Presentazione sul tema: "I SUMERI Intorno al a. C. i Sumeri penetrarono nella Mesopotamia,"— Transcript della presentazione:

1 I SUMERI Intorno al a. C. i Sumeri penetrarono nella Mesopotamia, “La terra tra i due fiumi", e ne occuparono la parte meridionale Scuola Secondaria di 1° Grado - Classe I F - Favara

2 Mesopotamia

3 LE BONIFICHE La Mesopotamia Meridionale era in gran parte ricoperta di paludi e i villaggi erano spesso protagonisti di violente innondazioni.I sumeri allora costruirono dighe e argini,crearono canali per l'irrigazione e bonificarono le terre paludose

4 MA CHI ERANO I SUMERI? Non abbiamo molte notizie sui Sumeri, ma sappiamo che erano di razza semitica, avevano la fronte bassa, pelle bruna, statura piccola e naso aquilino. La loro terra d'origine potrebbe essere l'India.

5 LA POLITICA SUMERA E LA LORO STORIA
I Sumeri, intorno al a. C a. C., crearono una serie di "città/stato", all'inizio governate da assemblee di anziani. Ma questo governo quasi "democratico" non durò a lungo, e col tempo passò nelle mani dei sacerdoti che facevano credere di possedere un potere di origine divina. Dopodiché passò nelle mani del "Sugal"(=uomo grande), che di solito era un guerriero. La civiltà sumerica raggiunse il suo più alto splendore tra il 2200 e il 2000 a.C. In quel periodo le diverse città si unirono in una federazione sotto la guida della città di Ur, la più ricca e la più potente tra tutte le città.

6 La società Esistevano una classe regale ed una sacerdotale. Quest’ultima deteneva il controllo su latifondi terrieri e beneficiava dei relativi proventi. Ogni città era governata da un ensi , signore locale, che spesso si proclamava anche sommo sacerdote, conosciuto come EN, al fine di controllare anche il potere religioso che era molto forte presso i sumeri. Inoltre c'era il LUGAL che esercitava una podestà sovraregionale.

7 Classe borghese Parallelamente vi era anche una classe borghese, risultato dei fiorenti commerci sumeri, che costituivano l'unica ricchezza per un paese povero di materie prime che era costretto ad importare tutto dall'estero. La sua unica ricchezza era la rete fluviale della regione che costituiva una buona fonte di commercio.

8                                            Condizione femminile Poco si conosce della condizione femminile e del resto della popolazione. Il tenore di vita era comunque medio alto. Ciò è testimoniato dall’opulenza delle città e dalla presenza di diversi schiavi. Oltre ad essi vi erano i contadini ed i pastori, che godevano di un basso tenore di vita.

9 Le attività Il regno di Sumer era caratterizzato da diverse depressioni geologiche e da varie inondazioni fluviali che rendevano la zona estremamente paludosa. Solo l'abilità e l'ingegno sumero, attraverso numerose opere di bonifica, la resero fertile e ricca di pascoli. Le attività principali erano dunque la pastorizia e l'agricoltura; non mancavano però numerosi segni di civilizzazione che trasmisero ai Babilonesi ed al mondo intero. 

10 Cultura Furono grandi conoscitori dell’astrologia: inventarono un calendario che non si discosta molto da quello impiegato attualmente, individuarono tutte le costellazioni. Grandi matematici, risolvevano equazioni algebriche di terzo grado e sistemi vari. Eseguivano calcoli complicati nel campo dell’ingegneria edile. Furono i primi ad usare i numeri. Inventarono la scrittura, anche se poi venne perfezionata dai Cretesi.                                                                                                       

11 Numerose sono le stele, in cui i Sumeri registravano gli eventi che accadevano nella loro cultura.
                                                             stele in oro (a sinistra) Vittoria di Naram (a destra)

12 La scuola sumerica I Sumeri istituirono la scuola come luogo di cultura ed istruzione. Inoltre furono propositori nel diritto, in particolare con il re Eannatum, uno dei primi re sumeri, che cercò di regolamentare una situazione di sopraffazione e di ingiustizia. Avevano una buona educazione sanitaria e si curavano nell'abbigliamento. Erano profondi conoscitori delle erbe mediche. Nell'ambito della letteratura, osservando tutti i loro poemi, si può dire che furono dei grandissimi precursori della cultura. Fra tutti si ricorda lo scrittore Sinleqe Unnini.

13 La produzione della birra
Questo sigillo fu rinvenuto a Tepe Gawra, nell’ Iraq del nord e risale al 4000 a.C. Si vedono due persone che bevono da una giara, usando due bastoncini cavi. E’ questa la prima evidenza diretta che gli antichi bevevano birra. Tuttavia vi sono prove che l’uomo produceva birra dall’ orzo prima del 6000 a.C. Si ritiene che essa sia la bevanda fermentata più antica e che abbia accompagnato quella parte della evoluzione umana che si basò sullo sviluppo e la coltivazione di cereali non selvatici: quest’ultima fu una vera e propria rivoluzione agricola, le cui prime testimonianze risalgono al 8000 a.C. Difficile stabilire come l’uomo scoprì l’arte della birrificazione e si pensa che all’inizio essa fosse considerata più un cibo che una bevanda. Certo è che 4500 anni fa esistevano presso i Sumeri almeno 19 ricette documentate.

14 Produzione di birra I Sumeri chiamavano la birra se-bar-bi-rag, letteralmente "bevanda che fa veder chiaro" . Quando i Babilonesi soppiantarono i Sumeri, 2000 anni prima di Cristo, ereditarono il loro modo di fare la birra, arricchendolo con nuove ricette. Grazie al commercio crescente di cereali, svilupparono la prima “Premium”, che distinguevano dalle birre “nera”, “nera fine”, ”rossa”, “speziata” e “di frumento”. Il re Hammurabi emise il primo editto di purezza (1800 a.C), che prevedeva la pena di morte per affogamento nella propria birra per i produttori di birra “non pura”. I Babilonesi producevano la se-bar-bt-sag commercializzandola in tutto il mondo antico. Lo stato controllava la produzione di birra, che avveniva ad opera dei mastri birrai, i prestigiosi gat-bi-sag. La fabbricazione era semplice ma efficiente: l’orzo veniva inumidito per farlo germinare, quindi veniva seccato al sole. Poi veniva macinato ed impastato con acqua, a formare dei pani che lievitavano spontaneamente. I pani si facevano cuocere a fuoco alto e all’interno rimanevano mollicci. Per ottenere la birra, venivano spezzati e fatti cuocere in acqua: alla birra così ottenuta si aggiungevano le erbe aromatiche (ad es. salvia o rosmarino). I pani da birra si chiamavano Bapiru o, in modo abbreviato, Piru, da cui si pensa derivino sia la parola “pivo” dei popoli slavi, che le varie “bier”, “birra”, “beer” europee.

15 ziqqurat Sumeri e Egizi Non amavano molto la guerra, anche se utilizzarono il carro da guerra, impiegato dagli Sciti, ma erano dediti al commercio. Fondamentale fu il commercio con l'Egitto, il quale subì anche diverse influenze dai sumeri sia dal punto di vista architettonico che religioso: il mito di Osiride, riprende quello di Dumuzi; le piramidi si rifanno agli ziqqurat.

16 Sumeri e Amorrei Verso il 2000 a.C. la regione dei Sumeri fu invasa dal popolo degli Amorrei, rozzi seminomadi che imposero il loro dominio sulle fiorenti città dei Sumeri. Sembrava che l'antichissima civiltà sumerica fosse giunta alla fine. Ma, dopo un periodo di contrasti, si attuò fra i due popoli una pacifica convivenza e, in contatto con i civili Sumeri, anche gli Amorrei fecero grandi progressi, e una splendida civiltà riprese a fiorire sulla terra dei fiumi Tigri e Eufrate.

17 Il Leone di Babilonia

18 Gli amorrei ovvero i babilonesi
Verso il 2000 a.C. la regione dei Sumeri fu invasa dal popolo degli Amorrei, rozzi seminomadi che imposero il loro dominio sulle fiorenti città dei Sumeri. Sembrava che l'antichissima civiltà sumerica fosse giunta alla fine. Ma, dopo un periodo di contrasti, si attuò fra i due popoli una pacifica convivenza e, in contatto con i civili Sumeri, anche gli Amorrei fecero grandi progressi, e una splendida civiltà riprese a fiorire sulla terra dei fiumi Tigri e Eufrate.

19 Babilonia Il centro di questa nuova civiltà fu Babilonia. Dal suo nome, la civiltà che fiorì nella regione fu detta Babilonese. Essa fu, in realtà, il proseguimento dell'antica civiltà sumerica, la quale aveva ripreso il suo sviluppo su una zona più vasta.

20 I confini Babilonia diventò la capitale di un vasto Stato. Un Impero che comprendeva l'intera Mesopotamia, dal Golfo Persico fino all'Assiria (a nord) e si spingeva fino al Mediterraneo e all'Asia Minore (attuale Turchia).

21 Organizzazione politica
Vi era un solo re, che risiedeva a Babilonia e che si considerava, come nelle antiche civiltà sumeriche, mandato dagli dèi. Lo assisteva un consiglio di sacerdoti, che scrutavano il cielo per conoscere la volontà dei padroni celesti. Questo tentativo di unificare le varie città stato non ebbe, tuttavia, un successo duraturo, perché era costrastato dalle singole città, ognuna delle quali preferiva continuare una sua vita autonoma.

22 Il re Hammurabi Il più noto dei sovrani di Babilonia fu Hammurabi, che legò ìl suo nome ad una grande opera di pace: il Codice delle Leggi. una raccolta in cui egli riunì le leggi e le usanze. Provvide a fare incidere il Codice su una colonna di marmo nero, che è giunta fino a noi e viene conservata a Parigi nel Museo del Louvre.

23 Il Codice di Hammurabi È composto di 300 articoli e di circa 3600 righe a caratteri cuneiformi. È il documento più importante che esista nella storia della razza umana, raccoglie le prime leggi scritte che l'uomo si è dato nel mondo e sta a documentare la splendida e matura civiltà di un popolo .

24 Il codice Il re quattromila anni fa in premessa al codice scriveva queste parole: “Le presenti leggi sono state incise nel marmo perché la giustizia sia nota a tutti, per distruggere i malvagi e i malfattori e per impedire che i forti opprimano i deboli”.

25 Alcuni articoli tratti dal Codice:
"Se qualcuno ha trascurato di rafforzare gli argini e l'acqua vi apre una breccia inondando i campi, costui sarà condannato a restituire il grano che per sua colpa è andato perduto ". “Se qualcuno ha dato a un contadino un campo perché lo trasformi a orto e il contadino lo coltiva con cura per quattro anni, al quinto anno l'orto sarà diviso in parti uguali tra il padrone e il contadino; il proprietario avrà però il diritto di scegliere la parte che preferisce ".

26 Il codice "Se un figlio avrà percosso suo padre, gli saranno tagliate le mani". "Se un architetto ha costruito una casa e non l'ha resa abbastanza solida, se la cava crolla ed uccide il padrone della cava, l'architetto può essere mandato a morte".

27 La scuola ovvero La casa delle tavolette
Scriveva un tavoliere: Leggevo la mia tavoletta, studiavo le mie lezioni, preparavo la mia tavoletta, la scrivevo, la finivo. Alla fine della scuola andavo a casa. Entravo in casa e trovavo là mio padre seduto. Leggevo la mia tavoletta a mio padre. Poi gli facevo l’addizione sulla mia tavoletta. Egli la trovava buona. Svegliandomi presto la mattina, mi volgeva a mia madre e le dicevo: — Dammi la mia colazione, devo andare nella casa delle tavolette.

28 LA MATEMATICA E L'ASTRONOMIA DEI BABILONESI
Perfezionarono i sistemi di calcolo inventati dai Sumeri. Fecero osservazioni sugli astri molto importanti: riuscirono a calcolare le posizioni del pianeta Mercurio e a stabilire l'orbita della Luna, con una differenza di appena 0,4 rispetto ai nostri calcoli moderni.

29                                Il fascino del dodici Per misurare il tempo, le ore del giorno e lo scorrere dell’anno, così come i pesi, le lunghezze, i prezzi ed ogni altra cosa, i babilonesi presero come base il numero 12, con i suoi multipli e sotto-multipli: a tale numero, infatti, molte civiltà antiche attribuirono un valore sacro, quasi magico. Dodici, pertanto, furono i mesi dell’anno, e dodici più dodici le ore del giorno; sessanta (cioè 12x5) i minuti di un’ora, sessanta i secondi di un minuto. Questo sistema di calcolo viene perciò detto "sessagesimale".

30 Scienza e superstizione
Queste conoscenze pur essendo molto esatte non arrivarono mai a valore di scienza, perché si mescolavano alla superstizione. Si pensava per esempio che l'eclisse fosse un preavviso di sventura e che la posizione delle stelle influisse sul destino degli uomini.

31 Gli Ittiti Carro da guerra Il Regno di Babilonia durò cinque secoli. Poi, in seguito alle devastazioni provocate dai popoli indoeuropei provenienti dalle montagne, si indebolì e decadde. Particolarmente gravi furono le incursioni degli Ittiti, i quali erano muniti di un'arma nuova e micidiale: il carro da guerra.

32 Perfezione della ruota
Gli Ittiti avevano perfezionato la ruota e avevano sostituito al disco pieno dei Sumeri i raggi snelli e leggeri, costruendo dei carri rapidi e veloci, che usavano in formazioni numerose e che lanciavano trainati dai cavalli, contro le fanterie, le quali impotenti venivano travolte.

33 Il Re ittita Il Re presso gli Ittiti non era considerato un dio (come in Egitto) né un rappresentante di dio (come in Mesopotamia) ma un uomo più valoroso e più saggio degli altri che, pur essendo il capo supremo, aveva precise responsabilità davanti al suo popolo.

34 Popolo pacifista Gli Ittiti – come i sumeri – trattarono i popoli vinti con umanità e li invitarono a far parte del loro Stato sulla base di patti reciproci; il loro Stato non può considerarsi una monarchia assoluta, ma una confederazione di città sotto un'unica guida.

35 Gli Assiri La spietata durezza dei dominatori assiri spinse i babilonesi ad allearsi con altre popolazioni soggette, i medi e i caldei, per tentare la riscossa. Nel 612 a.C., pochi anni dopo la morte di Assurbanipal, Ninive fu distrutta da una coalizione guidata dal capo dei medi, Ciassarre, e dal caldeo Nabopolassar, che diede origine a una nuova dinastia

36 La torre di Babele Crollati gli assiri, il regno babilonese visse un nuovo periodo di splendore detto secondo Impero babilonese che per qualche tempo riportò Babilonia all’antica potenza. La città fu interamente ricostruita con tale grandiosità e magnificenza che, più tardi, i greci ricordarono Babilonia come una delle sette meraviglie del mondo.

37 I Persiani L’origine del popolo persiano è varia e composita, frutto di un processo di integrazione tra popolazioni autoctone e diversi processi migratori a carattere indoeuropeo.

38 Espansione Verso la metà del VI secolo a.C. i Persiani, guidati da Ciro il Grande formarono un impero che si espanse rapidamente, fino a dominare un enorme insieme di paesi che andava dalla valle dell’Indo alla Libia. Arrivando alle coste del Mediterraneo, i Persiani sottomisero le fiorenti poleis della Ionia, che dopo non molto si ribellarono. La prima fra queste fu Mileto, che però, nel 494 a.C., venne distrutta dall’esercito persiano guidato da Dario.

39 L’Impero Dal 700 a.C. al 651 d.C. i persiani governarono un estesissimo impero, approfittando, all’inizio, della debolezza mesopotamica e poi contendendo il potere prima con Roma e successivamente con Bisanzio. Il loro ricchissimo regno andava dall’Egitto, dalla Nubia e dall’Etiopia fino all’inizio dell’India; dalla Tracia, Grecia orientale e dall’Asia Minore fino all’attuale Afganistan, dal Caucaso al Mar Caspio.

40 Il primo re Il primo re che caratterizza la supremazia persiana è Achemene (che darà origine alla stirpe achemenide), che intorno al 700 a. C. fonda un piccolo principato in seno al regno elamita. Approfittando della guerra tra Assiria ed Elam, i Persiani, attraverso il re Tepsi (675 – 640 a. C.) consolidano il dominio su altri territori. Il regno viene diviso tra i due eredi Ariaramne (640 – 590 a. C.), a cui spetta il regno del Parsa, e Ciro I (640 – 600 a. C.) che regna sul Parsumash.

41 Scuola Secondaria di 1° Grado - Classe I F - Favara -
fine Scuola Secondaria di 1° Grado - Classe I F - Favara -


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