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24-25.09.2010Convegno Salute Mentale ad Arezzo1 Modello terapeutico riabilitativo DSM Modello terapeuti co preventi vo DSM ZONA DISTRETTO Direttore Uff.

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Presentazione sul tema: "24-25.09.2010Convegno Salute Mentale ad Arezzo1 Modello terapeutico riabilitativo DSM Modello terapeuti co preventi vo DSM ZONA DISTRETTO Direttore Uff."— Transcript della presentazione:

1 24-25.09.2010Convegno Salute Mentale ad Arezzo1 Modello terapeutico riabilitativo DSM Modello terapeuti co preventi vo DSM ZONA DISTRETTO Direttore Uff. direzione Amministratori Comuni Com. Montane Province Dati Epidemiologici Programmazione Orientamento Culturale Verso Salute mentale INFANZIA E FANCIULLEZZA ADOLESCENTI E GIOVANI ADULTI ANZIANI MATERNITA FAMIGLIA ZONA DISTRETTO Prevenzione Primaria Prevenzione Secondaria Prevenzione Terziaria Funzione Sintetica (Management) Crhonic-care Model Nuove patologie Automutuoaiuto Gruppi Prevenzione MMG - Fedeltà istituzionale - Registro dei casi? Servizi sociali Territoriali Terzo settore Reti sociali naturali

2 24-25.09.2010Convegno Salute Mentale ad Arezzo2 Lintegrazione tra i servizi sociali e sanitari per la salute mentale Cosa possono fare i servizi e le politiche sociali per la salute mentale? –Supportare e coadiuvare il lavoro del DSM attraverso la costruzione di una rete territoriale di collaborazioni e rapporti che allievi il carico di lavoro e migliori la qualità del servizio attualmente: integrazione basata solo su buone pratiche e collaborazione tra professionisti – nessuna organizzazione sistematica, progettazione comune e pianificazione del lavoro

3 24-25.09.2010Convegno Salute Mentale ad Arezzo3 ZONA DISTR ETTO Dirett ore Uff. direzi one Ammi nistrat ori Comu ni Com. Monta ne Provin ce Dati Epidem iologici Progra mmazio ne Orient amento Cultura le Verso Salute mentale ANZIANI Preve nzione Prima ria Preve nzione Secon daria Preve nzione Terzia ria Fun zion e Sint etic a (Mana geme nt) MM G - Fedel tà istitu zional e - Regis tro dei casi? Serv izi socia li Terr itori ali Terz o setto re Reti socia li natu rali Lintegrazione tra i servizi sociali e sanitari per la salute mentale: la prevenzione Prevenzione primaria Costruire momenti di collaborazione e integrazione tra soggetti istituzionali (USL, Comuni, Scuola?) e non istituzionali (associazioni di volontariato, associazioni sportive, culturali, società civile in genere) in modo da creare un ambiente sociale in grado di cogliere e arginare situazioni di disagio. non ha un impatto economico significativo ha impatto culturale sulla popolazione e sui cittadini attualmente: promozione della salute (solo informazione); dovrebbe: modificare i contesti sociali e insegnare a fronteggiare i problemi ha bisogno di dati epidemiologici certi + programmazione (PIS?) Prevenzione secondaria (e terziaria) Naturale conseguenza di questa interazione Le Case della Salute possono essere utili per i professionisti ed i pazienti?

4 24-25.09.2010Convegno Salute Mentale ad Arezzo4 ZONA DISTRE TTO Dirett ore Uff. direzio ne Ammin istrator i Comun i Com. Monta ne Provin ce Dati Epidemi ologici Progra mmazio ne Orient amento Cultural e Verso Salute mentale ANZIANI Preven zione Prima ria Preven zione Secon daria Preven zione Terzia ria Funz ione Sint etica (Mana gemen t) MMG - Fedelt à istituz ionale - Regist ro dei casi? Servi zi socia li Terri toria li Terz o setto re Reti socia li natu rali Lintegrazione tra i servizi sociali e sanitari per la salute mentale: la rete Rete di integrazioni ed inter-azioni comunità locale collaborazione tra servizi educativi, sanitari e sociali per la salute mentale e società civile (volontariato, familiari organizzati, associazioni di utenti, etc.) dal momento del riconoscimento della malattia mentale attualmente: non c'è coordinamento tra i servizi sociali, sanitari e scolastici; presa in carico dell'utente separatamente e in momenti diversi della vita con possibilità di perdere le abilità acquisite; le azioni che il volontariato, le famiglie, i gruppi di auto-mutuo aiuto sono considerati esterni al percorso che un disabile mentale può fare

5 24-25.09.2010Convegno Salute Mentale ad Arezzo5 ZONA DISTRE TTO Dirett ore Uff. direzio ne Ammin istrator i Comun i Com. Monta ne Provin ce Dati Epidemi ologici Progra mmazio ne Orient amento Cultural e Verso Salute mentale ANZIANI Preven zione Prima ria Preven zione Secon daria Preven zione Terzia ria Funz ione Sint etica (Mana gemen t) MMG - Fedelt à istituz ionale - Regist ro dei casi? Servi zi socia li Terri toria li Terz o setto re Reti socia li natu rali Lintegrazione tra i servizi sociali e sanitari per la salute mentale: la rete Rete di integrazioni ed inter-azioni sarebbe necessario: costruzione di percorsi chiari, interdisciplinari, coordinati e condivisi tra USL, Comuni, Provincia (e Scuola?) e società civile per aiutare malato e famiglie protocolli e linee guida come base negli atti concreti e nelle attività quotidiane e costituiscano un nuovo ed unico modo di lavorare programmato, partecipato, documentato e poi verificato. pensare percorsi e azioni simili a PUA/PAP della non autosufficienza?? aiuto al disabile mentale adulto (non autosufficiente) per un progetto di vita indipendente inserimenti lavorativi con la Provincia con i percorsi di preformazione-formazione (ai quali, però, non tutti possono accedere)

6 24-25.09.2010Convegno Salute Mentale ad Arezzo6 ZONA DISTRE TTO Dirett ore Uff. direzio ne Ammin istrator i Comun i Com. Monta ne Provin ce Dati Epidemi ologici Progra mmazio ne Orient amento Cultural e Verso Salute mentale ANZIANI Preven zione Prima ria Preven zione Secon daria Preven zione Terzia ria Funz ione Sint etica (Mana gemen t) MMG - Fedelt à istituz ionale - Regist ro dei casi? Servi zi socia li Terri toria li Terz o setto re Reti socia li natu rali Lintegrazione tra i servizi sociali e sanitari per la salute mentale: la rete Rete di integrazioni ed inter-azioni avere una visione chiara delle risorse necessarie alla gestione del disabile fin da subito: coinvolgere le famiglie, ancora giovani, per costruire insieme un percorso di vita indipendente (es: lavoro e spostamenti). Quale tipo di volontariato? Organizzato e coordinato? dopo di noi a dimensione familiare: assistenza domiciliare, case famiglia o appartamenti assistiti il tutto meno istituzionalizzato possibile. Può essere utile costruire una sorta di piano regolatore dei presidi del territorio ( PIS)? quanto un organismo di controllo, gestione e programmazione come la Società della Salute o l'Unione dei Comuni può essere utile a questa integrazione?

7 24-25.09.2010Convegno Salute Mentale ad Arezzo7 Dati Epidemiologici Programmazione Orientamento Culturale Verso Salute mentale MMG Servizi Sociali Territoriali (progetti politiche sociali) Comuni, Provincie, Comunità Montane Terzo settore Associazionis mo Reti sociali naturali DSM Prevenzione Primaria Prevenzione Secondaria Prevenzione Terziaria ZONA DISTRETTO (SdS? UC+USL)


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