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VADEMECUM SUI RISCHI “I comportamenti umani” Come difendersi:

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Presentazione sul tema: "VADEMECUM SUI RISCHI “I comportamenti umani” Come difendersi:"— Transcript della presentazione:

1 VADEMECUM SUI RISCHI “I comportamenti umani” Come difendersi:
Scuola Secondaria 1°grado "F.Pentimalli " Gioia Tauro presenta : presenta : VADEMECUM SUI RISCHI Come difendersi: “I comportamenti umani” ELABORAZIONE A CURA DELLA PROF.SSA TERESA PULITANO’

2 IL PIANO DI EVACUAZIONE
Il Piano di Evacuazione è uno strumento operativo con il quale ogni scuola deve pianificare e approntare le operazioni da eseguire in caso d'emergenza, tanto da permettere alla popolazione scolastica di evacuare l'edificio senza conseguenze per la propria incolumità. La presente proposta di piano di evacuazione degli edifici scolastici intende preparare gli allievi della scuola e tutti gli altri occupanti ad una evacuazione rapida dell’edificio, da attuare nel caso in cui, in seguito ad una situazione di pericolo o ad un evento straordinario, si rendesse necessario abbandonare rapidamente l’edificio stesso. Per l’apprendimento di tale comportamento verranno svolte almeno due esercitazioni per anno scolastico, durante le quali gli utenti della scuola impareranno a conoscere l’edificio e le norme comportamentali, prendendo dimestichezza con le indicazioni delle vie di fuga e la collocazione dei mezzi di protezione attiva.

3 I POSSIBILI RISCHI incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola e che potrebbero coinvolgere l’edificio scolastico; un terremoto; inondazione, alluvione; crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o di edifici contigui; avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi; inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata da parte delle autorità competenti la necessità di uscire dall’edificio piuttosto che rimanere all’interno; ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Capo di Istituto.

4 IL TERREMOTO

5 La crosta è composta da“zolle” in movimento che “galleggiano” sopra uno strato più fluido: il mantello superiore. I movimenti di queste zolle, le porta a scontrarsi tra loro e per gli enormi sforzi che ne derivano, in alcuni punti la crosta può rompersi, causando un TERREMOTO.

6 La crosta si rompe e l’energia che si libera si manifesta sotto forma di onde che si propagano come i cerchi che si allargano in uno stagno quando gettiamo un sasso.

7 CONFIGURAZIONE DELLE ZOLLE PRINCIPALI

8 L’ITALIA SI TROVA IN UNA ZONA PARTICOLARE
DI SCONTRO FRA LE ZOLLE

9 CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO NAZIONALE

10 IL TERREMOTO Che cos’è il terremoto? Terremoto
Il terremoto è il movimento oscillatorio del suolo causato dal passaggio di onde elastiche provocate dalla rottura della crosta terrestre in zone dove si sono accumulati, col tempo, enormi sforzi. Quando questi sforzi superano la resistenza della roccia, questa si spezza, causando ad ogni rottura un Terremoto

11 Esprime l’energia sprigionata da un terremoto
Come si misura? MAGNITUDO Esprime l’energia sprigionata da un terremoto INTENSITA’ Si esprime attraverso gli effetti sull’uomo, sulle costruzioni e sull’ambiente Scala Richter Scala Mercalli

12 PRIMA DEL TERREMOTO Sapere se si è in una ZONA A RISCHIO.
Sapere quali sono i PUNTI PIU’ SICURI della propria abitazione, del luogo di lavoro e della scuola. Sapere dove sono gli INTERRUTTORI GENERALI della luce, del gas e dell’acqua. Sapere se vi sono USCITE DI EMERGENZA. Sapere dove sono gli SPAZI APERTI SICURI più vicini alla propria casa e al luogo di lavoro. Avere accanto al telefono i NUMERI UTILI. Assicurarsi che tutte le persone che stanno con voi sappiano cosa fare.

13 Comportamenti da adottare
DURANTE IL TERREMOTO E’ necessario rimanere calmi. Non uscire mentre si verifica la scossa. Non avvicinarsi a specchi, finestre, porte a vetro, armadi perché cadendo potrebbero ferirti.

14 A SCUOLA Ripararsi sotto i banchi oppure presso le strutture portanti dell’aula scolastica. Gli insegnanti indicheranno agli alunni dove ripararsi. Aiutare i compagni a proteggersi.

15 Cercare riparo all’interno di una porta in un
muro portante o sotto una trave. Non rimanere al centro della stanza potresti essere ferito dalla caduta di vetri, intonaco o altri oggetti.

16 Non precipitarsi fuori per le scale: sono la parte più debole dell’edificio.
Non sostare sui balconi o presso le pareti lesionate.

17 L'INCENDIO Con incendio si definisce una combustione, con presenza di fiamma, non controllata di materiali generici. Gli incendi rappresentano ed hanno rappresentato da sempre un fattore di rischio per le attività umane e pertanto nel corso dei tempi sono state create metodologie per prevenirli e strumenti per combatterli. In particolare, con l'aumento delle concentrazioni di persone in spazi chiusi o comunque limitati e con l'aumento delle attività potenzialmente pericolose, il rischio incendi è divenuto uno dei più comuni dei nostri tempi. Per quanto detto la rivelazione incendi è divenuta una necessità primaria per evitare danni alle infrastrutture ed alle persone.

18 Un incendio può essere provocato da diverse cause sia naturali (autocombustione, fulmini, ecc) che per mano dell'uomo per motivi casuali, leciti o illeciti (fortuito, provocato o doloso). Alcuni esempi di causa: fiamme libere (p.es. operazioni di saldatura), particelle incandescenti (brace), provenienti da un focolaio preesistente (p.es: braciere), scintille di origine elettrica, scintille di origine elettrostatica, scintille provocate da un urto o sfregamento, contatto con superfici e punti caldi, innalzamento della temperatura dovuto alla compressione dei gas, reazioni chimiche in genere. Affinché avvenga un incendio è necessario che siano presenti tre elementi fondamentali (le "tre C" o triangolo del fuoco): il combustibile : i materiali infiammabili sono classificati in base alla loro reazione al fuoco in 7 classi da 0 (incombustibile) a 6 il comburente : ruolo svolto usualmente dall'ossigeno il calore : è necessaria la presenza di un'adeguata temperatura affinché avvenga l'innesco

19 Comportamenti da adottare
DURANTE UN INCENDIO Mantenere la calma Se l'incendio si è sviluppato in classe (o in altro ambiente), uscire chiudendo la porta. Se l'incendio è in un altro ambiente e il fumo rende impraticabile le scale e i corridoi chiudere bene le porte e cercare di sigillare le fessure con panni possibilmente bagnati. Aprire le finestre e chiedere soccorso Se il fumo rende difficile la respirazione, filtrare l'aria attraverso un fazzoletto, (meglio se bagnato), sdraiarsi sul pavimento (il fumo tende a salire verso l'alto). Se disponibili, utilizzare gli estintori.

20 LA DIFFUSIONE DELL’ORDINE DI EVACUAZIONE
L’ordine di evacuazione viene diffuso: tramite segnale acustico (campanella o tromba: tre suoni prolungati per l’evacuazione del piano terra e sei suoni prolungati per l’evacuazione del primo piano); in caso di impossibilità, tramite messaggio a voce dal personale incaricato; esso richiede l’immediata evacuazione, senza indugio e con la massima calma, da parte di tutti.

21 Comportamenti da adottare DOPO L’EMANAZIONE DELL’ORDINE DI EVACUAZIONE
interrompere immediatamente ogni attività; mantenere l’ordine e l’unità della classe durante e dopo l’esodo; tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, cartelle, ecc.); disporsi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami (la fila sarà aperta dai due compagni designati come apri-fila e chiusa dai due serra-fila); rimanere collegati fra loro;

22 Non usare l’ascensore: si può bloccare

23 seguire le indicazioni dell’insegnante
che accompagnerà la classe per assicurare il rispetto delle precedenze; camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza spingere i compagni; collaborare con l’insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo sfollamento; attenersi strettamente a quanto ordinato dall’insegnante nel caso che si verifichino contrattempi che richiedono una improvvisa modificazione delle indicazioni del piano.

24 GLI INSEGNANTI DEVONO:
A SCUOLA GLI INSEGNANTI DEVONO: Assistere i bambini durante l’emergenza. Dopo l’emergenza, riunire i bambini ordinatamente e portarli nei centri di raccolta, adiacenti all’edificio scolastico, prescelti per l’emergenza. Dotarsi dell’elenco completo delle presenze e controllarle all’uscita. Comunicare con l’Area di Attesa cercando di diramare l’informazione circa la situazione successiva all’evento. Provvedere in seguito alla distribuzione dei bambini presso le loro famiglie nelle case o nelle aree di attesa relative.

25 IL PERSONALE AUSILIARIO
A SCUOLA IL PERSONALE AUSILIARIO DEVE: Assicurarsi di aver chiuso il gas, il rubinetto centrale dell’acqua e di aver tolto la corrente elettrica Aprire i cancelli esterni Controllare e seguire il regolare deflusso delle classi, indicando eventuali percorsi alternativi

26 IL PERSONALE DI SEGRETERIA
A SCUOLA IL PERSONALE DI SEGRETERIA DEVE: Allertare, a seconda dell’emergenza, i Vigili del Fuoco, la Polizia Municipale, i Carabinieri, la Polizia di Stato, il Pronto Soccorso, la Protezione Civile

27 AREA DI ATTESA : Piazza Duomo
S. Elementare “Paolo VI” S. Elementare e Materna“E. Montale” S. Media “Pentimalli”

28 AREA DI ATTESA: Piazza dell’Incontro
S. Elementare “Paolo VI” S. Elementare e Materna “E. Montale” S. Media “Pentimalli”

29 GRAZIE PER L’ATTENZIONE
FINE PRESENTAZIONE


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