La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

L’Europa del Settecento

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "L’Europa del Settecento"— Transcript della presentazione:

1 L’Europa del Settecento
Approcci diversi

2 Tre approcci possibili
Storia economica e sociale: La rivoluzione agricola e industriale Storia politica: Il nuovo equilibrio europeo e il rovesciamento delle alleanze tradizionali Storia delle idee: L’illuminismo e la rivoluzione scientifica

3 Quattro affermazioni controcorrente (Franco Venturi, Utopia e riforma nell’Illuminismo, 1970)
Decisivo apporto inglese alla cultura dei lumi Nesso strettissimo tra utopia e riforma nel pensiero dei Lumi (passione e ragione) Rapporto non meccanico tra illuminismo e riforme (c’è illuminismo senza riforme e riforme senza illuminismo) L’esito rivoluzionario (Parigi 1789) non è che una delle possibilità date, ma non una necessità storica in base alla quale giudicare la storia del XVIII secolo

4 Da Labrousse a Venturi Franco Venturi (1970), storico delle idee, propone di confrontare la storia politica e intellettuale del Settecento con lo schema storico-economico proposto da Ernest Labrousse (1932). Non è difficile scorgere un andamento comune, al di là delle inevitabili differenze

5 Cronologia e geografia del “secolo dei Lumi”
STORIA POLITICA : avvio delle riforme amministrative : crisi del riformismo : emergere dei nuovi sovrani : gli anni decisivi delle riforme : radicalizzazione e crisi del riformismo STORIA ECONOMICA : espansione lenta : depressione : ripresa lenta : espansione forte : crisi di fine secolo

6 1. 1715-30: La prima timida stagione di riforme amministrative (senza illuminismo):
Vittorio Amedeo II di Savoia in Piemonte e in Sicilia Filippo V di Borbone in Spagna

7 I padri dell’illuminismo: Montesquieu (1689-1755) e Voltaire (1694-1778)

8 Montesquieu e il castello di La Brède

9 Le Lettere persiane di Montesquieu (1721)

10 Il regno di Francia: cuore dell’Europa del Settecento

11 Luigi XV di Francia ( ) Il lungo regno di Luigi XV è caratterizzato da un sostanziale immobilismo politico, pur in presenza di un dibattito intellettuale vivacissimo. Le sole realizzazioni si hanno nell’ambito della politica estera.

12 2. 1730-40: Crisi dei riformismo
Piemonte: Il riformatore napoletano Pietro Giannone è incarcerato a vita Roma: Pontificato di Clemente XII fra speranze e continuità

13 Carlo VI d’Asburgo ( )

14 La guerra di successione polacca (1733-1738): occasione di svolta
Tre fondamentali cambiamenti negli equilibri europei: Carlo di Borbone da duca di Parma a re di Napoli (1734) Stanislao Leszczynski da re di Polonia a duca di Lorena (1738) Francesco Stefano da duca di Lorena a granduca di Toscana (1738)

15 Tre pedine del gioco: Napoli, Nancy, Firenze

16 Napoli: regno di Carlo di Borbone (1734-59): le riforme nei limiti del possibile

17 Carlo III di Borbone e Bernardo Tanucci

18 Toscana: reggenza di Francesco Stefano di Lorena (1737-65)
1738 – libera tratta dei grani 1739 – primo soggiorno di Francesco Stefano in Toscana 1740 – riforma del fisco: Ferma unificata sotto un’unica compagnia francese 1743 – legge sulla Stampa: si introduce la censura di stato in luogo di quella ecclesiastica 1747 – legge sui fidecommessi (limitati a quattro generazioni) 1749 – leggi contro la giurisdizione feudale 1750 – verifica di tutti i titoli di nobiltà 1751 – legge sulle manomorte

19 Le Lettere inglesi di Voltaire (1733)

20 Voltaire a pranzo con Federico di Prussia

21 Lo Spirito delle leggi di Montesquieu (1748)
L’opera che analizza le forme del governo in rapporto alla società, all’economia, al clima di ogni paese. Fondamentalmente repubblicano, Montesquieu individua nella “monarchia temperata” di modello inglese la migliore forma di governo per l’Europa.

22 L. A. Muratori e S. Maffei discutono e fanno discutere (1745)

23 3. 1740-50: Nuovi sovrani, nuove idee
Napoli: regno di Carlo di Borbone ( ) Toscana: reggenza lorenese di Francesco Stefano ( ) Roma: pontificato di Benedetto XIV ( ) Austria: regno di Maria Teresa ( ) Prussia: regno di Federico II ( ) Voltaire, Lettres philosophiques (1734) Carlantonio Broggia, primo trattato di economia politica (1743) L. A. Muratori e S. Maffei discutono e fanno discutere (1745) Montesquieu, L’esprit des lois (1748)

24 Roma: pontificato di Benedetto XIV (1740-1758)

25 Austria: regno di Maria Teresa d’Asburgo (1740-80)

26 Due immagini di Maria Teresa: a sedici e a cinquantacinque anni

27 Francesco Stefano di Lorena (1708-1765)

28 Prussia: regno di Federico II (1740-1786)

29 Federico II di Prussia

30 4. 1750-70: Gli anni decisivi delle riforme
Negli anni ’50: emergono le nuove idee In Francia si affermano i philosophes: Diderot, d’Alembert, Voltaire, poi Rousseau Protagonisti del grande progetto dell’Encyclopèdie ( )

31 La generazione dei philosophes: Diderot (1713-1784) e d’Alembert (1717-1783)

32 L’impresa dell’Encyclopédie 1751-1772
Dal progetto iniziale di tradurre e adattare al pubblico francese l’Enciclopedia portatile dell’editore inglese Chambers all’impresa collettiva dell’Encyclopédie: bilancio dei saperi del XVIII secolo.

33 L’arte della tipografia nelle tavole dell’Encylopédie

34 L’arte dell’equitazione nelle tavole dell’Encyclopédie

35 4. 1750-70: Gli anni decisivi delle riforme (trent’anni di pace)
Gli anni ’60: dalla teoria alla prassi Austria: avvio delle riforme di Maria Teresa Milano: Verri, Beccaria e “Il Caffè” rilanciano le riforme Piemonte: G. B. Bogino Segretario di Stato ( ) Parma: Du Tillot segretario di Stato (1756) Spagna: regno di Carlo III ( ) già Carlo I di Napoli Prussia: si consolida il progetto riformatore di Federico II Russia: regno di Caterina II ( ) Toscana: regno di Pietro Leopoldo ( ) Napoli: Bernardo Tanucci segretario di Stato (1768) Napoli: gli intellettuali al servizio del governo (Genovesi, Galiani, Galanti, Filangieri)

36 Linee fondamentali del riformismo settecentesco (1740-1790)
1. Diritto e istituzioni civili Codificazione: dalla raccolta di editti alla riforma delle leggi Rapporti Stato-Chiesa: separazione delle funzioni e preminenza dell’autorità statale (giurisdizionalismo) Nuove istituzioni pubbliche: assistenza, sanità, istruzione Riforme politiche: riunificazione dei poteri dispersi distinzione delle funzioni (amministrative/giudiziarie)

37 Linee fondamentali del riformismo settecentesco (1740-1790)
2. Fisco e finanze Catasti: base per l’equa tassazione (Piemone, Milanese, Napoli, Toscana) Riforma fiscale: tassazione dei ceti privilegiati; estensione delle imposte dirette Controllo dell’esazione: riduzione o statalizzazione della ferma

38 Linee fondamentali del riformismo settecentesco (1740-1790)
3. Agricoltura ed economia 1. Riduzione dei privilegi: Intervento sulla struttura della proprietà Ecclesiastica (manomorta) Nobiliare (fidecommessi) 2. Libertà economica: dal tardo mercantilismo al liberismo; abolizione dei dazi; libertà di esportare e importare; scioglimento delle corporazioni.

39 Austria: avvio delle riforme di Maria Teresa d’Asburgo
L’imperatrice Maria Teresa e il direttore del catasto milanese: il toscano Pompeo Neri

40 La reggia di Schoenbrunn

41 Il palazzo della Cancelleria a Vienna: vero cuore del potere imperiale

42 Il cancelliere von Kauniz: artefice delle riforme teresiane
Wenzel Anton von Kaunitz-Rietberg ( ) Cancelliere di stato dal 1753 al 1792 fu l’artefice della pacificazione con la Francia siglata nel 1756 e ispirò gran parte delle riforme di Maria Teresa.

43 Il conte Karl Joseph Firmian governatore della Lombardia

44 Milano: Cesare Beccaria, Pietro Verri e il gruppo de “Il Caffè” rilanciano le riforme in Lombardia

45 Pietro Verri (1728-1797) Cesare Beccaria (1738-1794) e l’Accademia “dei pugni”

46 Piemonte: il conte G. B. Bogino Segretario di Stato (1742-1773) di Carlo Emanuele III di Savoia

47 Parma: il francese Guillaume Du Tillot segretario di Stato (1756-71) di Filippo di Borbone
Funzionario francese influenzato dai lumi, realizza le più importanti riforme nel Ducato di Parma sotto Filippo di Borbone

48 Prussia: si consolida il progetto riformatore di Federico II

49 Federico II e la reggia di Sanssouci

50 Russia: regno della zarina (di origine tedesca) Caterina II (1762-96)

51 Due immagini di Caterina di Russia: la “Semiramide del Nord”

52 Il principe Potemkin ministro e favorito di Caterina II

53 Toscana: regno del Granduca Pietro Leopoldo d’Asburgo (1765-90)
1766 – riforma della censura; avvio della perequazione catastale 1767 – liberalizzazione interna dei commerci dei grani; abolizione della Ferma e gestione solo statale delle imposte 1769 – Prammatica sulla manomorta 1770 – imposta fondiaria unificata (elimina i privilegi); sono tassati anche i beni demaniali 1775 – abolizione dell’Annona – Riforma delle amministrazioni comunali con la costituzione in ogni comune di consigli elettivi 1782 – abolizione del Tribunale del S. Uffizio 1786 – nuovo Codice penale: abolizione della tortura e della pena di morte 1788 – estinzione del debito e risanamento completo delle finanze pubbliche; progetto di Costituzione del Granducato (inattuato)

54 Il metodo di lavoro di Pietro Leopoldo di Toscana
Inchiesta: chiara individuazione della situazione esistente (statistiche, relazioni, visite personali) disamina lenta e approfondita del nuovo assetto da dare al paese (progetti a confronto) deliberazione eventuale collaudo su scala ridotta delle soluzioni approvate correzioni introduzione delle riforme su scala statale

55 Napoli: il toscano Bernardo Tanucci segretario di Stato (1755-1776)
1734: Bernardo Tanucci, professore all’Università di Pisa è nominato Segretario di giustizia del Regno di Napoli 1740: avvio dei lavori per il nuovo Catasto generale : redazione del «catasto onciario»; creazione dei Commissari provinciali sul modello degli Intendenti francesi 1754: Tanucci è nominato Segretario di Stato agli esteri e alla Casa Reale 1754: istituzione della prima cattedra di Economia politica 1755: Tanucci è nominato primo Segretario di Stato e creato marchese 1759: Carlo di Borbone lascia Napoli per assumere il trono di Spagna, gli succede il figlio Ferdinando IV, sotto la tutela di Tanucci 1767: cacciata dei Gesuiti dal Regno di Napoli 1767: fine della Reggenza di Tanucci: Ferdinando IV assume il potere : avvio della «grande riforma»: ridistribuzione delle terre dei gesuiti a coltivatori indipendenti; istituzione di scuole ed ospedali; abolizione delle carceri conventuali; abolizione delle manomorte 1774: riforma giudiziaria 1776: licenziamento di Tanucci imposto dalla regina Maria Carolina d’Asburgo

56 Napoli: gli intellettuali al servizio del governo (Genovesi, Galiani, Galanti, Filangieri)
Antonio Genovesi, titolare dal 1754 della prima cattedra di economia politica mai istituita in una università europea.

57 Ferdinando IV di Borbone (1759-1825) e Maria Carolina d’Asburgo

58 5. 1770-89: Radicalizzazione e crisi del riformismo
Francia: Maupeau (1770) ministro della giustizia; Turgot ministro delle finanze (1776), il fallimento dei riformatori al governo Svezia: regno di Gustavo III ( ) Russia: collasso del progetto riformatore di Caterina II ( ) Austria: Giuseppe II imperatore ( ), poi Leopoldo II imperatore ( ) già Pietro Leopoldo di Toscana

59 Robert-Jacques Turgot (1727-1781)
Economista di scuola fisiocratica e autore delle principali voci economiche dell’Encyclopédie, Turgot è chiamato al governo nel 1776, all’inizio del regno Luigi XVI, suscitando molte speranze, presto deluse.

60 Svezia: regno di Gustavo III (1771-1792)

61 Russia: collasso del progetto riformatore di Caterina II (1776-96) e la rivolta di Pugachev

62 Austria: Giuseppe II imperatore (1780-90) e Leopoldo II imperatore (1790-92)
Eletto Imperatore nel 1765, ma di fatto coreggente al fianco della madre Maria Teresa, Giuseppe II assume i pieni poteri solo nel 1780 governando per un decennio ( ). Alla sua morte salirà al trono il fratello Pietro Leopoldo con il nome di Leopoldo II che regnerà per soli due anni ( ).

63 Maria Teresa d’Asburgo “benefica sovrana”
Il gradualismo riformatore di Maria Teresa viene rimpianto dai suoi stessi sostenitori dopo la sua morte e la successione di Giuseppe II.

64 Pietro Verri e Cesare Beccaria

65 Giuseppe II imperatore
Le riforme imposte da Giuseppe II nei territori austriaci e boemi costituiscono una prima fuoriuscita dagli schemi dell’antico regime. Il grande progetto riformatore degli Asburgo sarà poi travolto dalla guerra europea contro la Francia rivoluzionaria.

66 Le riforme di Giuseppe II
- Libertà di stampa e censura di stato - Riduzione dei privilegi nobiliari: Liberazione dei contadini-servi Libertà di movimento su e dalla terra Abolizione delle corvées e loro sostituzione con canoni in denaro - Nuovo catasto e riforma fiscale (1789: fallita) Tassazione delle proprietà (nobiliari ed ecclesiastiche) esenti - Nuovo codice penale e nuovo codice civile (1787) Uguaglianza di tutti i sudditi di fronte alla legge Riduzione della pena di morte in casi eccezionali Abolizione della tortura giudiziaria Matrimonio civile

67 Il “giuseppinismo” e la controversia con la Chiesa cattolica (1781-82)
Istruzione pubblica sottratta agli ordini religiosi Tolleranza verso protestanti, ebrei e ortodossi Accesso dei non-cattolici alle cariche pubbliche Diritto di sepoltura anche per gli atei Sostegno del basso clero contro i vescovi Soppressione del latino nella liturgia Soppressione degli ordini religiosi contemplativi Abolizione della clausura monastica

68 L’Inghilterra del Settecento: una società dinamica

69 Opinione pubblica e “conversazione”

70 Giorgio III di Hannover re d’Inghilterra ( ) Sovrano riformatore e saggio nella prima parte del suo lungo regno, perde le colonie d’America nel 1783, affetto da gravi turbe psichiche dal 1788 alla morte

71 William Pitt conte di Chatham
Ministro della guerra sotto Giorgio II, dal 1757 al 1760. Primo ministro sotto Giorgio III dal 1766 al 1768, principale avversario degli indipendentisti americani


Scaricare ppt "L’Europa del Settecento"

Presentazioni simili


Annunci Google