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Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Presentazione sul tema: "Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa"— Transcript della presentazione:

1 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

2 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Generalità sull’ organizzazione aziendale Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

3 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Significati di Organizzazione - come sinonimo di “azienda” - come “una delle aree funzionali” - come “una delle attività manageriali” - come insieme di “variabili organizzative” Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

4 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Oggetto principale di questo corso è l’analisi e la progettazione delle variabili organizzative nelle aziende (imprese, AAPP, non-profit). Le variabili organizzative vanno intese come modalità di regolazione del fattore lavoro al fine di influenzare “positivamente” il comportamento aziendale (“come i soggetti dovrebbero lavorare perché l’operato aziendale dia risultati soddisfacenti”). Per collocare correttamente l’organizzazione nel sistema aziendale, è opportuno dare di quest’ultimo una rappresentazione particolare, di tipo “sistemico” (vedi slide 5). Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

5 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Modello “organizzativo” di sistema aziendale Input del comportamento (*) (*) tutti interdipendenti Output del comportamento Persone Ambiente generale: -economico -politico -socio-culturale -tecnologico -fisico/demografico specifico: -mercati di approvvigionamento -mercati di sbocco Tecnologia e mezzi tecnici Risultati “aziendali”: -efficienza -qualità -flessibilità -sviluppo/ /innovazione - … Variabili istituzionali Comportamento “organizzativo” Strategia aziendale Variabili organizzative Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

6 Tipologia delle variabili organizzative (*)
Struttura organizzativa: criteri di divisione e coordinamento del lavoro e scelte collegate Variabili “hard” (formalizzabili) Meccanismi operativi: sistemi di informazione/guida dei soggetti, di gestione delle risorse umane, di gestione degli spazi aziendali, ecc. Variabili “soft” (non formalizzabili) Stile di leadership e cultura aziendale: modelli di comportamento e valori, idee, principi cui attenersi (*) tutte interdipendenti Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

7 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
L’analisi e la progettazione delle variabili organizzative possono essere svolte a più livelli: - macro-organizzativo o direzionale: è l’organizzazione dell’azienda nel suo insieme e, in particolare, ai livelli “alti”, cioè di alta direzione - meso-organizzativo: è l’organizzazione di sub-sistemi aziendali ampi e caratteristici (es. business unit, aree funzionali, processi, ecc.) - micro-organizzativo: è l’organizzazione di singoli uffici, reparti, laboratori, posti di lavoro, specie ai livelli “bassi” Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

8 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Teorie e approcci organizzativi Un approccio moderno e - nello stesso tempo - consolidato all’analisi e alla progettazione organizzativa è quello sistemico - contingency già schematizzato nella slide 5 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

9 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
In passato hanno avuto grande risonanza altri approcci: Human Relations e Teorie Motivazionali Taylorismo - formula regole generali di organizzazione, ritenute universalmente valide - propugna ordinamento gerarchico e specializzazione funzionale - sottovaluta la componente “umana” - enfatizza la componente umana, il ruolo dei “gruppi” e l’organizzazione informale - afferma l’esigenza di motivare i soggetti con scelte organizzative tali da appagarne i bisogni “superiori” Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Teorie Motivazionali Approcci Contingency Taylorismo Ordinamento gerarchico: - principio scalare - unità di comando - line & staff - principio dell’eccezione e della delega - bilanciamento autorità e responsabilità Specializzazione del lavoro a livello direzionale: - articolazione per aree funzionali (mkt, produzione, amministrazione, ecc.) Compiti della direzione: - pianificazione, controllo, leadership, organizzazione, motivazione dei dipendenti Scala dei bisogni dei soggetti: - fisiologici - di sicurezza - di appartenenza - di stima - di autorealizzazione Politiche/strumenti per appagarli: - fattori “igienici” (stipendio, igiene e sicurezza, ecc.) - fattori “motivanti” (riconoscimento risultati, contenuto del lavoro, coinvolgimento, ecc.) L’organizzazione va analizzata e progettata in stretta aderenza alle variabili “contingenti”, cioè: - ambiente esterno - soggetti aziendali - tecnologie - variabili istituzionali - strategia aziendale Non esistono scelte organizzative ottimali in assoluto. Esistono opzioni diverse: l’organizzazione è un abito su misura, da cambiare flessibilmente Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

11 Il mondo delle aziende all’inizio del XXI secolo
Molte organizzazioni si misurano oggi con fenomeni fino a non molti anni fa poco significativi, se non sconosciuti: - competizione globale (*) - vantaggi competitivi basati sulla “differenziazione” dei prodotti - gestione della “diversità” della forza lavoro - sviluppo e cambiamento delle relazioni interaziendali - sviluppo tumultuoso dell’I&CT - assoluto rilievo della “conoscenza” (“knowledge management”) - etica degli affari e responsabilità sociali - processi di integrazione finanziaria su larga scala (*) a cui si associa il termine - abusato - di “globalizzazione” Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

12 Una corretta forma mentis in campo manageriale e
organizzativo può essere sintetizzata così: 1) esistono pochi principi organizzativi universalmente validi (il che non significa che non ne esista nessuno) 2) d’altro canto occorre disporre di un numero ragionevole di modelli/principi organizzativi, anche attinti da approcci “classici”, da applicare a seconda dei casi (“contingenze”) 3) sulla scorta di questi ultimi si potrà confezionare “l’abito su misura” di cui necessita l’azienda (in modo da non inventarlo volta per volta) 4) tutto ciò comporta una logica di “flessibilità” e di disponibilità al “cambiamento” a cui ormai deve adeguarsi la maggior parte delle organizzazioni Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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La struttura organizzativa Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

14 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
L’analisi e la progettazione della struttura organizzativa saranno affrontati così: caratteri o “parametri” della struttura configurazioni organizzative tipiche schemi tipici di struttura organizzativa In ogni caso, è bene sottolineare che la struttura non può considerarsi prescindendo dalle altre variabili organizzative. Quindi, il lavoro che ci accingiamo a compiere soffre di alcune astrazioni. Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Caratteri della struttura Una base di partenza per disegnare una struttura organizzativa consiste nella mappa dei processi operativi da compiere per realizzare l’oggetto aziendale. I processi operativi sono insiemi di attività:  con un output preciso e rivolti ad un obiettivo definito  per soddisfare un cliente interno o esterno Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Esempi di processi operativi praticamente presenti in ogni organizzazione: - trasformazione (fisica o non) - logistica in entrata - logistica in uscita - commercializzazione - servizi alla clientela - approvvigionamenti - ricerca e progettazione - gestione del personale - processi infrastrutturali (amministrazione, affari legali, ecc.) Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

17 Disegnare una struttura organizzativa significa
risolvere due problemi fondamentali (insieme con altri ad essi collegati): 1) come dividere il lavoro, cioè le attività, tra i vari soggetti o le varie unità organizzative 2) come coordinare tali attività/soggetti Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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I vari caratteri della struttura, su cui decidere, sono qui raffigurati: Tipo e grado di specializzazione Modalità di raggruppamento STRUTTURA ORGANIZZATIVA Meccanismi di coordinamento Tipo e grado di decentramento Grado di formalizzazione Dimensionamento degli organici Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

19 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Numero e complessità delle attività di ogni “posizione” di lavoro SPECIALIZZAZIONE Come costruire le unità organizzative RAGGRUPPAMENTO Come integrare le varie attività e i vari organi COORDINAMENTO Come distribuire il potere decisionale DECENTRAMENTO Quanto e come esplicitare le regole organizzative FORMALIZZAZIONE Quante persone deve avere ogni u.o. (e l’azienda) DIMENSIONAMENTO ORGANICI Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Specializzazione del lavoro Oggetto della decisione: alle singole posizioni di lavoro è opportuno affidare poche o tante attività? attività semplici o complesse ? La risposta a tali domande è - almeno in prima battuta - quasi automatica per alcune tipiche posizioni organizzative - lavoro direzionale di alto livello - lavoro di supervisione di livello medio-basso - lavoro operativo dequalificato - lavoro professionale Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

21 (numero di attività e loro “ampiezza”) bassa
alta Lavoro dequalificato Lavoro di supervisione Specializzazione verticale (autonomia decisionale) Lavoro professionale Lavoro direzionale bassa alta Specializzazione orizzontale (numero di attività e loro “ampiezza”) bassa Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Raggruppamento delle posizioni di lavoro Singole posizioni Unità organizzative di livello inferiore (n-mo) grouping Unità organizzative di livello superiore (n-1mo.….1°) grouping Struttura organizzativa globale Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Oggetto della decisione: - secondo quali criteri è opportuno raggruppare le posizioni di lavoro/unità organizzative? - quanto è opportuno sviluppare la struttura in senso “verticale” (n. di livelli organizzativi)? Non esiste una risposta univoca a tali domande. Infatti: - le modalità di raggruppamento sono molteplici e vanno bene in condizioni diverse - lo sviluppo orizzontale (==> struttura “piatta”) è sulla cresta dell’onda, ma non sempre sortisce gli effetti sperati Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Modalità di raggruppamento - su base numerica - su base temporale - per tipo di conoscenze e abilità - per tipo di tecnologia - per funzione - per processo - per business/prodotto - per clientela - per area geografica - per progetto per input per output Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

25 competenze specialistiche
Raggruppamento per input Favorisce efficienza e/o rafforzamento competenze specialistiche Raggruppamento per output Favorisce efficacia, in particolare il servizio reso a clienti esterni o interni NB - i criteri suddetti possono coesistere, a livelli diversi della medesima struttura. Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Sviluppo verticale o orizzontale Lo sviluppo verticale, sinonimo di catena gerarchica più o meno lunga, comporta indubbiamente degli inconvenienti (es. burocratizzazione, con rallentamento dei processi decisionali o operativi). Le strutture “piatte”, per converso, possono alleviare tali inconvenienti, sempre che alla riduzione del n. di livelli si accompagni un effettivo decentramento decisionale (cosa che non sempre avviene). Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Coordinamento Coordinare = mettere insieme, integrare, armonizzare il lavoro di più soggetti, appartenenti alla stessa u.o. o a unità differenti. L’esigenza cresce con i seguenti fattori: differenziazione incertezza coordinamento dimensioni interdipendenza Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

28 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Gli strumenti o “meccanismi” di coordinamento principali sono:  modalità di progettazione e utilizzo degli spazi fisici  fissazione di regole e di procedure formali  fissazione di obiettivi comuni, con sub-obiettivi e programmi (budget) ad essi “funzionali”  supervisione gerarchica  creazione di adeguati supporti alla gerarchia (es. organi di staff )  meccanismi organizzativi di rafforzamento dei rapporti “orizzontali” e inoltre:  adeguati sistemi di valutazione e incentivazione del personale  adeguati sistemi di formazione del personale e di “apprendimento” Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

29 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Oggetto della decisione: Come scegliere gli strumenti di coordinamento adatti alle specifiche esigenze aziendali ? Il modello di scelta può essere sintetizzato così: a) le attività da coordinare possono essere piuttosto “strutturate” e standardizzate, oppure, al contrario, presentare frequenti “eccezioni”, con l’esigenza di trattare e trasmettere molte informazioni tra i soggetti coinvolti; b) alcuni strumenti di coordinamento sono adatti alle situazioni di routine, mentre altri presuppongono incertezza dei compiti; c) l’approccio per processi e l’ICT hanno un ruolo fondamentale ai fini dell’efficacia di molti degli strumenti di coordinamento. Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

30 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Decentramento Riguarda la diffusione dei poteri decisionali all’interno della struttura organizzativa, in particolare tra i vari livelli gerarchici, mediante la delega Un’organizzazione può avere gradi di decentramento (o di accentramento) variabili. Si definisce “decentrata” se vi si pratica un’ampia diffusione di poteri, con delega: continuativa su questioni non marginali fino ai livelli più bassi della struttura Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

31 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Mentre il coordinamento riguarda, in prima battuta, le relazioni orizzontali, il decentramento si riferisce alle relazioni verticali. Il problema reale non è tanto l’esistenza o meno di una gerarchia, ma piuttosto il rischio di rigidità dei confini verticali con le conseguenze di: tempi lenti di risposta insoddisfazione del personale dei livelli inferiori insoddisfazione dei clienti Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

32 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Oggetto della decisione: Come attenuare i confini verticali tra i diversi livelli organizzativi ? La risposta a tale domanda presuppone che l’attenuazione dei confini sia una scelta comunque positiva. Ciò in genere è vero, anche se vi sono situazioni in cui un forte grado di accentramento risulta - almeno pro tempore - funzionale alle esigenze aziendali (ad es. in periodi di crisi). Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

33 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Formalizzazione Formalizzare = esplicitare in forma scritta e ufficiale “chi” svolge determinate attività deve fare un certo soggetto “che cosa” devono essere svolte le varie attività e i vari processi “come” Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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La formalizzazione mira - disciplinando la variabilità dei comportamenti - a:  standardizzare i processi di lavoro, favorendone l’efficienza e l’efficacia  proteggere i clienti e i dipendenti da comportamenti arbitrari Quando il grado di formalizzazione di un’organizzazione è molto spinto, si parla di Organizzazione Burocratica Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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I mezzi di formalizzazione organizzativa sono:  organigrammi (“chi”, cioè esplicitazione degli organi e delle relazioni tra gli organi)  mansionari o job description (“che cosa”, cioè compiti e attività degli organi)  procedure e flow chart (“come”, cioè modalità di svolgimento delle attività e dei processi e loro “flusso”) Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

36 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Oggetto della decisione: in che misura è opportuno formalizzare l’organizzazione ? Per rispondere a tale domanda è opportuno considerare i rischi che la formalizzazione comporta:  si privilegia il rispetto delle regole, perdendo di vista gli obiettivi  si rifiuta l’innovazione  si trattano male i clienti  si crea un clima demotivante per il personale Per tali ragioni, in aziende piccole, o appartenenti ad un ambiente dinamico, si preferisce limitare la formalizzazione allo stretto indispensabile. Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Dimensione organici Oggetto della decisione: di quante persone (distinte per qualifica) necessita la specifica unità organizzativa? Più correttamente, il problema va affrontato a livello di specifico processo, che - come è noto - è un sub-sistema aziendale “inter-unità organizzative”. In ogni caso, presuppone la scomposizione dell’unità operativa o del processo in “attività”. Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Configurazioni organizzative Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

39 configurazioni organizzative
Che cosa sono le configurazioni organizzative I vari caratteri della struttura possono essere variamente combinati tra di loro e con altre variabili organizzative (meccanismi operativi e stile di management). Nella gran varietà di forme organizzative che ne risultano, se ne possono individuare alcune tipiche, che si chiamano configurazioni generali da non confondere con gli schemi operativi di struttura (plurifunzionale, multidivisionale, ecc.) Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

40 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Le configurazioni sono quindi modelli concettuali di riferimento, individuabili innanzitutto in funzione di: a) rilevanza di una tra le 5 componenti dell’organizzazione (vedi successivamente) ai fini del successo aziendale; b) rilevanza di una particolare modalità di coordinamento; c) caratteristiche del sistema di controllo di gestione c) prevalenza di un particolare stile di management e cultura organizzativa Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

41 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Le configurazioni fondamentali sono: 1. Elementare/imprenditoriale 2. Burocrazia meccanica 3. Professionale 4. Diversificata/decentrata 5. Adhocrazia Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

42 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Le 5 componenti dell’organizzazione, prima citate (vedi slide 64) sono:  vertice strategico  linea intermedia  nucleo operativo  staff di tecnostruttura  staff di supporto Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Raffigurazione generica Vertice strategico Staff di Tecno- struttura Staff di Supporto Linea intermedia Nucleo operativo Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

44 Embrionale/imprenditoriale
Componente fondamentale Vertice strategico Modalità di coordinamento prevalente Meccanismi gerarchici Stile di management e cultura Autoritario/ paternalistico Note Piccola azienda padronale, con forte accentramento, limitata formalizzazione, elevata flessibilità Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

45 Embrionale/imprenditoriale
(segue) Vertice strategico Linea intermedia Nucleo operativo Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

46 Burocrazia meccanica Componente fondamentale Tecnostruttura Stile di
management e cultura Burocratico/ razionalità formale Modalità di coordinamento prevalente Standardizzazione processi operativi Note Grande azienda con produzione di massa, rivolta all’efficienza, poco decentrata, operante in ambiente stabile Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

47 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Burocrazia meccanica (segue) Vertice strategico Staff di Tecno- struttura Staff di Supporto Linea intermedia Nucleo operativo Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

48 Diversificata/decentrata
Componente fondamentale Linea intermedia Modalità di coordinamento prevalente Sistema di obiettivi e sub-obiettivi Stile di management e cultura Partecipativo/ razionalità formale attenuata Note Grande azienda multi-business, con spiccato decentramento verso la linea intermedia “alta” Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

49 Diversificata/decentrata
(segue) Vertice strategico Staff di Tecno- struttura Staff di Supporto Linea intermedia …... Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

50 Professionale Componente fondamentale Nucleo operativo Stile di
management e cultura Culto dell’ indipendenza Modalità di coordinamento prevalente Standardizzazione conoscenze/capacità Note Aziende (o sub-sistemi aziendali) composte da “professional” con elevato grado di formazione, che spesso producono servizi attingendo a “repertori di programmi standard” Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

51 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Professionale (segue) Vertice strategico Staff di Supporto Staff di Tecnostruttura Linea intermedia Nucleo operativo Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

52 Adhocrazia Componente fondamentale “Tutte” (adhocrazia innovativa)
Stile di management e cultura Cultura dell’ apprendimento e dell’innovazione (adhocrazia innovativa) Modalità di coordinamento prevalente Adattamento reciproco Note Aziende che operano su “progetto” del cliente (adhocrazia operativa); aziende che innovano di propria iniziativa (adhocrazia innovativa) in ambiente molto instabile Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

53 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Adhocrazia (segue) Vertice strategico Staff di Supporto Staff di Tecnostruttura Linea intermedia Nucleo operativo Distinzione tra le varie componenti piuttosto sfumata Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

54 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Nota bene Spesso in pratica la configurazione organizzativa di un’azienda è di tipo misto. Ad esempio: - orchestra sinfonica (embrionale => direttore e professionale => orchestrali) - giornale quotidiano (professionale => giornalisti e burocrazia meccanica => stampa) Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

55 Learning organization,knowledge management,
e-business & c: sono nuove configurazioni? I fattori “apprendimento” e “conoscenza”, così come lo strumento ICT ad essi intimamente collegato, consentono di individuare nuove configurazioni organizzative? In realtà la c.d. Learning Organization è un’organizzazione orientata ad apprendere con sistematicità, grazie al modo in cui gestisce la conoscenza (es. accesso diretto e organizzato dei professionisti alle informazioni, una sorta di knowledge web, presso una grande società di consulenza e revisione) . Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

56 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Tuttavia, ciò non significa che emergano configurazioni nuove (rispetto alla tipologia prima analizzata), nel cui ambito non esistono confini, né gerarchie, né suddivisioni di responsabilità per linee funzionali, né conflitti o comportamenti opportunistici. Si può invece fare un’analogia con una squadra di calcio capace di cambiare nella stessa partita gli schemi di gioco a seconda del risultato, dell’avversario, di eventi imprevisti, passando facilmente da un assetto ad un altro. Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

57 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Schemi operativi di struttura Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

58 Che cosa sono gli schemi operativi di struttura
Gli schemi operativi di struttura riguardano scelte concrete in materia di divisione, raggruppamento, coordinamento, decentramento del lavoro, specie ai livelli medio-alti della struttura organizzativa: 1) schema elementare 2) schema plurifunzionale 3) schema multidivisionale 4) schema a matrice Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

59 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Struttura elementare Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

60 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Struttura elementare (esempio) Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

61 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Struttura plurifunzionale Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

62 Struttura plurifunzionale
(esempio) Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

63 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Struttura multidivisionale Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

64 Struttura multidivisionale
(esempio) SBU A SBU B SBU C AFC Prod. MKT Stab.1 Stab.2 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

65 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Struttura a matrice Premessa: è una formula organizzativa che può racchiudere una pluralità di situazioni. Il denominatore comune alle varie forme matriciali è:  un sistema di comando multiplo  il presidio bilanciato di due (o più) variabili critiche; tipicamente queste sono: efficienza e “mercato” Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

66 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Struttura a matrice (segue) Il presidio organizzativo della dimensione orizzontale della struttura è affidato a figure spesso etichettate “PM”: Project mananger Product manager Process manager che sono ruoli di coordinamento interfunzionale privi di una vera e propria autorità gerarchica. Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

67 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Struttura a matrice (segue) Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

68 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Struttura a matrice (esempio) D.G. Progett. Produz. MKT AFC P.M. 1 P.M. 2  = “two boss manager” Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

69 Configurazioni organizzative e Schemi operativi di struttura
Tra le “configurazioni” e gli schemi di macro-struttura si possono istituire alcuni significativi collegamenti, tenendo presente che: la “configurazione” è espressione di una filosofia e di una logica organizzativa a cui l’azienda si ispira lo “schema operativo” è un tentativo di tradurre tale filosofia in pratica, almeno come disegno strutturale di base (cioè considerando alcuni caratteri, ma trascurandone altri, che andranno scelti ad hoc) Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

70 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Da che cosa dipendono le scelte di struttura Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

71 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Le scelte di struttura dipendono da vari fattori: ambientali strategici umani tecnologici istituzionali che agiscono a livello diverso della struttura (es. i fattori tecnologici e umani hanno un forte impatto a livello medio -basso; quelli istituzionali a livello alto) e possono esercitare un influsso congiunto sulle variabili organizzative. Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

72 Variabili “contingency” e variabili organizzative
ambientali istituzionali organizzative strategiche umane tecniche Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

73 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Di fondamentale rilevanza, sotto l’aspetto economico- aziendale, sono le variabili strategiche, intese come: scelte di business/portafoglio (che cosa produrre, per chi, come, su quale scala, ecc.) variabili critiche di gestione, cioè fattori-chiave per raggiungere gli obiettivi aziendali (efficienza, innovazione, qualità, flessibilità, ecc.) più in generale, vari fattori ricavabili dalla “mappa strategica” a livello di business e a livello globale d’azienda (vedi Balanced Scorecard) Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

74 Analisi strategica Fattori-chiave Scelte di di successo e business/
altri elementi della mappa strategica Scelte di business/ portafoglio Sono un fatto creativo, poco supportabile da sistemi direzionali (*) Riguardano l’implementazione della strategia. La loro individuazione e scelta richiedono l’uso di sistemi direzionali (BSC) (*) anche se i mezzi per attuare un corretto knowledge management sono pur sempre espressione di scelte organizzative Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

75 Mappa strategica e Balanced Scorecard a livello di business
Soddisfacimento attese azionisti 1 Customer satisfaction 2 Eccellenza processi di gestione 3 Apprendimento e sviluppo organizzativo 4 Impatto ambientale e consenso collettività 5 75

76 Tipiche manifestazioni del rapporto Strategia - Struttura
La strategia di integrazione verticale o di sviluppo dimensionale nel medesimo business spinge verso macro-strutture plurifunzionali La strategia di diversificazione (del portafoglio business) spinge verso macro-strutture per output (divisionali) La necessità di bilanciare due (o più) variabili critiche spinge verso strutture a matrice La necessità di sviluppare l’“innovazione” spinge verso strutture, in cui innovazione e operatività sono nettamente distinte ……………... Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

77 del Controllo di gestione
Processo del Controllo di gestione Grado e tipo di partecipazione a obiettivi e programmi Grado di difficoltà degli obiettivi Stile di controllo Modalità di valutazione dei risultati in rapporto al budget Frequenza e intensità dei controlli Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

78 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Modelli “estremi” di stile di controllo Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

79 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
In questa sede ci occuperemo solo di alcuni processi e strumenti, cioè di quelli che maggiormente svolgono un ruolo di “meccanismo operativo”, in quanto integrano e rafforzano le prescrizioni del disegno strutturale. In questo senso, rivestono una particolare importanza per la corretta gestione dei ruoli manageriali i sistemi di: Valutazione delle prestazioni e di Incentivazione (o sistema premiante) Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

80 Valutazione delle prestazioni
Una corretta valutazione delle prestazioni può avere per oggetto, essenzialmente: le “competenze” del personale (date, secondo alcuni, dalle “conoscenze” e dalle “capacità”) i risultati conseguiti (espressi in termini quantitativi e valutati mediante confronto con gli obiettivi prestabiliti) I due oggetti di valutazione non necessariamente sono alternativi, ma dovrebbero essere complementari. In pratica, però, spesso si privilegia l’uno a scapito dell’altro. Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

81 Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa
Competenze (es.) conoscenze di base: - cultura generale d’impresa - cultura aree funzionali conoscenze specifiche area di appartenenza capacità e qualità: - ricercare eccellenza prestazione - operare al servizio del gruppo - gestire il tempo come fattore competitivo - semplificare le soluzioni - apprendere continuamente - essere un riferimento professionale - ricercare l’innovazione - assumere rischi - comunicare con efficacia - assimilare altre esperienze culturali Risultati (es. modello Balanced Scorecard) economico-finanziari di gestione corrente (es. ROI) di soddisfazione del cliente (es. quota di mercato) di eccellenza dei processi (es. numero nuovi prodotti lanciati sul mercato) di apprendimento e sviluppo organizzativo (es. tasso di copertura delle posizioni- chiave) Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Sistema premiante E’ l’insieme dei premi e delle punizioni previsti come corrispettivo delle performance conseguite, ufficializzate dal sistema di valutazione prima descritto. Si tratta dunque non solo di premi o “sanzioni positive”, ma anche di punizioni o “sanzioni negative”. Tali “sanzioni” possono assumere una gran varietà di forme, di cui quella monetaria è la più naturale e diffusa, ma non l’unica. A volte, le punizioni possono assumere addirittura forme di umiliazione pubblica nei confronti di alti manager. Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Le ricompense monetarie si possono classificare in tre grandi categorie: 1) aumenti di stipendio basati sui risultati conseguiti 2) bonus a breve termine (di importo predefinito in valore assoluto o in % dello stipendio-base) 3) incentivi a lungo termine (periodo di riferimento dai tre ai sei anni, in denaro oppure commisurati al valore di mercato delle azioni della società) In ogni caso, gli incentivi sono graduati in relazione al grado di raggiungimento degli obiettivi prestabiliti o, comunque, al grado di “bontà” della performance. Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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I bonus a breve termine, nella seconda metà degli anni ‘90 rappresentavano, a livello manageriale: il 35-40% dello stipendio base del top e del management ai primi livelli negli USA il 12-15% degli stessi livelli in Italia. Gli incentivi a lungo termine, negli stessi anni, erano - ai livelli manageriali alti- circa il 45% delle retribuzioni totali negli USA (assai di meno in Italia, dove peraltro si stanno diffondendo). Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Tra gli incentivi a lungo termine meritano una menzione particolare i sistemi basati sull’andamento del valore delle azioni, tra cui le cosiddette Stock option cioè il diritto di acquistare dalla propria società un certo numero di azioni a un determinato prezzo, all’interno di un periodo di tempo definito. Quando il prezzo di mercato delle azioni è al di sopra del prezzo di esercizio dell’opzione, i manager possono esercitare il loro diritto e vendere le azioni in modo conveniente. Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Un aspetto fondamentale dell’incentivazione, oltre alla “forma” (bonus in denaro, stock option, ecc.) è la “formula”, che riguarda: la soglia d’ingresso (limite sotto il quale non c’è incentivo => es. un risultato pari all’80% dell’obiettivo) il tetto massimo (sopra il quale l’incentivo non cresce più => es. un risultato pari al 120% dell’obiettivo) la formula in senso stretto (cioè “come” si calcola il bonus => es. una % dello stipendio fisso e la sua “legge di crescita” => es. crescita lineare dal 10% al 30%) Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Formula dell’incentivo (*) Valore incentivo (% stipendio fisso) 30% 10% Indice di performance (% obiettivo) 80% 100% 120% (*) Esempio tratto da G.Donna-D.Borsic, “La sfida del valore”, Guerini e Associati, 2000, pag.284. Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

89 Sistema di valutazione e di incentivazione e MBO
Un modo piuttosto diffuso di integrare in modo armonico sistema di controllo sistema di valutazione sistema premiante modello di management è il cosiddetto Management by Objectives (MBO) Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Con un corretto MBO si mira a: valutare le performance in base ai risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi di ciascun manager (senza peraltro trascurarne competenze e comportamenti) collegare in modo rigoroso la valutazione agli indicatori di risultato del sistema di controllo di gestione collegare il sistema premiante ai risultati esplicitati in sede di valutazione delle performance coinvolgere i manager ai vari livelli nella definizione dei “propri” obiettivi e nella valutazione dei propri progressi e risultati (approccio partecipativo) Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Visione integrata dell’MBO Sistema di P&C Approccio partecipativo Sistema di valutazione personale Sistema premiante Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Fasi del processo di MBO 1) determinazione obiettivi di ciascuna posizione manageriale (previa identificazione idonei indicatori di risultato) 2) verifica periodica dei risultati (e attivazione interventi correttivi) 3) valutazione finale 4) attivazione sistema premiante Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Modalità di valutazione con l’MBO presuppone la definizione di un sistema di “pesi” degli indicatori e di una scala di livelli di prestazione e di relativi indici (es. -2, -1, 0, +1, +2) la valutazione è espressa e formalizzata dal superiore è sempre connotata da elementi di discrezionalità è supportata da un processo trasparente di comunicazione tra manager ai vari livelli richiede una chiara analisi delle cause e circostanze che hanno concorso a produrre quei risultati Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Vantaggi dell’MBO Critiche all’MBO minimizza rischio gestione “per compiti” valuta oggettivamente coinvolge e motiva migliora la comunicazione verticale e orizzontale chiarisce le responsabilità introduce o rafforza modelli di comportamento di tipo manageriale e professionale ha un orientamento al breve periodo e trascura le interdipendenze (*) ha un’oggettività solo di facciata trascura gli obiettivi “personali” crea ansia e frustrazione burocratizza i manager può comportare un eccesso di dialettica (*) è una critica ovviabile con sistemi di controllo adeguati Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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La cultura aziendale e il modello di management Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Quasi mai una “buona” struttura organizzativa ed efficaci meccanismi operativi bastano a trasformare un’organizzazione che non funziona e a indirizzare i comportamenti verso gli obiettivi di fondo della gestione. Spesso bisogna spingersi alla fonte dei comportamenti e rimettere in discussione ciò che è più radicato nel management e nel personale tutto: la cultura aziendale e Il modello di management Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Bisogna cioè pensare nuovi modelli di cultura aziendale, cioè: principi valori idee in cui le persone si identifichino nell’interesse dell’azienda (e compatibilmente con i propri principi e valori) e nuovi modelli di management, cioè di comportamento dei manager nei confronti dei propri “dipendenti” e, più in generale, di comportamento di chiunque eserciti un’influenza su altre persone. Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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Cultura e stile di leadership non sono cioè soltanto attributi delle persone, ma anche “modelli aziendali” suscettibili di analisi e di cambiamento, anche se difficilmente formalizzabili (a differenza di strutture e meccanismi operativi). In definitiva, nessun cambiamento organizzativo di qualche rilievo può prescindere da un’attenta riflessione sulla propria cultura e sui propri criteri di management, riflessione che quasi inevitabilmente conduce ad un progetto integrato di trasformazione, al termine del quale alcune (o parecchie) teste potrebbero “cadere”. Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa

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E per finire ……………….. In bocca al lupo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Studiate il giusto (senza esagerare, anche se forse è inutile che ve lo dica) Fate molto sport (se ce la fate, perché vi ho visto un po’ smidollati/e) E divertitevi anche un poco …. ogni tanto, con un po’ di giudizio e in modo sano Un caro saluto Il vostro prof Economia Aziendale - Organizzazione Aziendale – Lucidi di Luigi Brusa


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