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I FONDI SANITARI INTEGRATIVI E LA RIFORMA DEL WELFARE CONTRATTUALE Welfare day 5 giugno 2012 Isabella Mastrobuono welfare day 2012.

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1 I FONDI SANITARI INTEGRATIVI E LA RIFORMA DEL WELFARE CONTRATTUALE Welfare day 5 giugno 2012
Isabella Mastrobuono welfare day 2012

2 CALABRIA 13.179 1.578,70 29,2 TOSCANA 22.066 1.801,52 130,2 MOLISE
REGIONE PIL PROCAPITE 2008 QUOTA CAPITARIA 2011 SPESA SOCIALE PROCAPITE 2008 PIL PROCAPITE 2008 QUOTA CAPITARIIA 2011 CALABRIA 13.179 1.578,70 29,2 TOSCANA 22.066 1.801,52 130,2 MOLISE 15.948 1.864,29 40,8 LAZIO 23.805 1.709,20 134,3 CAMPANIA 12.776 1.597,85 51,1 LIGURIA 21.052 1.792,17 137,8 PUGLIA 13.233 1.644,79 55,4 PIEMONTE 21.672 1.762,63 139,1 BASILICATA 14.625 1.608,36 57,9 E.ROMAGNA 24.396 1.854,50 167,6 ABRUZZO 16.311 1.643,12 62,9 SARDEGNA 15.895 1.680,08 171,1 SICILIA 13.631 1.647,46 70,0 BOLZANO 27.169 1.682,80 209,2 UMBRIA 18.477 1.775,03 95,2 F.V. GIULIA 22.169 1.795,17 210,0 MARCHE 20.487 1.720,91 102,9 V. AOSTA 26.756 1.608,69 262,8 VENETO 30.600 1.739,63 110,4 TRENTO 24.294 1.713,00 279,9 LOMBARDIA 25.251 1.769,85 120,1

3 Riprogrammazione fondi comunitari per il SUD
Dei 2,3 miliardi di euro per Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, 845 milioni sono per gli interventi sociali: 400 per cura all’infanzia, 330 per gli anziani non autosufficienti, 77 contro la dispersione scolastica, 38 per i giovani del privato sociale. welfare day 2012

4 Spesa per la protezione sociale
In Italia, nel 2010, le prestazioni di protezione sociale ammontavano a milioni di euro, in aumento del 2,5% rispetto al 2009, di cui il 25,6%, e cioè da ascrivere alla sanità, , pari all’8%, all’assistenza, e , pari al 66,4% alla previdenza. La spesa per l’assistenza comprende una serie di voci eterogenee ed i finanziamenti derivano da più istituzioni: lo Stato, le Regioni, i Comuni (per circa 6 miliardi nel 2008), l’Europa attraverso fondi dedicati, le Fondazioni attraverso le donazioni: un sistema complesso di rivoli finanziari con le più diversificate forme di accesso da parte dei cittadini. Sono comprese in questo settore prestazioni economiche erogate a cittadini in possesso di determinati requisiti di legge (reddituali, età, sanitari) indipendentemente dal fatto che gli aventi diritto abbiano versato contributi previdenziali e assistenziali: assegni sociali, indennità di accompagnamento, pensioni di inabilità, indennità di frequenza, pensioni per ciechi totali e parziali, pensione per sordi, indennità di comunicazione, assegni per nuclei familiari disagiati.

5 ANDAMENTO DELLA SPESA SANITARIA PUBBLICA
- 8 miliardi La spesa nel 2010 è stata di circa 113 miliardi di euro, Nel 2011 è diminuita ma a partire dal 2013 è destinata ad aumentare del 2,4% DPEF 2012 welfare day 2012 5

6 Tetto di spesa nazionale dispositivi medici
Legge 111 del 15 luglio 2011 Conversione in legge del decreto legge 98 del 6 luglio 2011 “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria” Art. 17 Razionalizzazione della spesa sanitaria Tetto di spesa nazionale dispositivi medici Tetto di spesa per assistenza farmaceutica ospedaliera: superamento del tetto del 4% è posto a carico delle aziende farmaceutiche per il 35%; per l’assistenza farmaceutica territoriale: 12,5% (dal 13%) “a partire dal 2014, sono introdotte misure di compartecipazione sull’assistenza farmaceutica e sulle altre prestazioni erogate dal SSN… le misure sono aggiuntive rispetto a quelle eventualmente già disposte dalle regioni e sono finalizzate ad assicurare nel rispetto del principio di equilibrio finanziario, l’appropriatezza, l’efficacia e l’economicità delle prestazioni” DM-Sono previsti tagli per 750 milioni nel 2013 e 2014 Farmaci-Sono previsti tagli per 1000 milioni nel 2013 e 2014 Beni e servizi-Sono previsti tagli per 750 e nel 2013 e 2014 (Decreto n. 52 del 7 maggio 2012, nomina di Bondi e relativo documento di modifica 3284 in discussione al Senato) Federalismo fiscale ? welfare day 2012 6

7 a) revisione dei programmi di spesa e dei trasferimenti, verificandone l’attualità e l’efficacia ed eliminando le spese non indispensabili; b) ridimensionamento delle strutture dirigenziali esistenti, anche in conseguenza della riduzione dei programmi di spesa; c) razionalizzazione delle attività e dei servizi offerti sul territorio e all’estero, finalizzata all’abbattimento dei costi e alla migliore distribuzione del personale, anche attraverso concentrazioni dell’offerta e dei relativi uffici; d) riduzione, anche mediante accorpamento, degli enti strumentali e vigilati e delle società produzione in termini monetari della spesa per acquisto di beni e servizi attraverso una più adeguata utilizzazione delle procedure espletate dalle centrali di acquisto ed una più efficiente gestione delle scorte; f) ricognizione degli immobili in uso; riduzione della spesa per locazioni, assicurando il controllo di gestione dei contratti; definizione di precise connessioni tra superficie occupata e numero degli occupanti; g) ottimizzazione dell’utilizzo degli immobili di proprietà pubblica anche attraverso compattamenti di uffici e amministrazioni; h) restituzione all'Agenzia del demanio degli immobili di proprietà pubblica eccedenti i fabbisogni; i) estensione alle società in house dei vincoli vigenti in materia di consulenza; l) eliminazione, salvi i casi eccezionali riferibili per esempio a rapporti con Autorità estere, di spese di rappresentanza e spese per convegni; m) proposizione di impugnazioni avverso sentenze di primo grado che riconoscano miglioramenti economici o progressioni di carriera per dipendenti pubblici, onde evitare che le stessa passino in giudicato. welfare day 2012

8 Legge 14 settembre 2011 n.148 Conversione in legge del decreto legge 13 agosto 2011, n.138 recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo Tagli agli enti locali per 6 miliardi nel 2012 e 3,2 miliardi nel Sommati alle misure precedenti gli enti locali avranno 6,5 miliardi in meno nel 2012, 9 nel 2013 e 11,4 nel 2014 Riforma dell’assistenza (assegni di invalidità, pensioni di reversibilità) che dovrà portare ad un taglio della spesa di 4 miliardi nel 2012, 12 miliardi nel 2013 e 20 miliardi nel Se la riforma non dovesse raggiungere questo obiettivo, scatterà un taglio lineare di tutte le agevolazioni fiscali. welfare day 2012 8

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10 Le prestazioni sociosanitarie comprendono:
prestazioni sanitarie a rilevanza sociale, cioè le attività finalizzate alla promozione della salute, alla prevenzione, individuazione, rimozione e contenimento di esiti degenerativi o invalidanti di patologie congenite e acquisite, contribuendo, tenuto conto delle componenti ambientali, alla partecipazione alla vita sociale. Dette prestazioni di competenza delle AUSL e a carico delle stesse sono inserite in progetti personalizzati di durata medio-lunga e sono erogate in regime ambulatoriale, domiciliare o nell’ambito delle strutture residenziali e semiresidenziali (compartecipazione alla spesa) prestazioni sociali a rilevanza sanitaria, cioè tutte le attività del sistema sociale che hanno l’obiettivo di supportare la persona in stato di bisogno, con problemi di disabilità o di emarginazione condizionanti lo stato di salute. Tale attività di competenza dei comuni sono prestate con compartecipazione alla spesa, da parte dei cittadini, stabilita dai comuni stessi. welfare day 2012

11 Attività Domiciliare Integrata Anno 2009
Ore di assistenza annue procapite 22

12 Ricerca AGENAS marzo 2012 L’Agenas ha svolto negli anni una ricerca autofinanziata sul tema la “Valutazione dell'efficacia e dell'equità di modelli organizzativi territoriali per l'accesso e la Presa in Carico di persone con bisogni sociosanitari complessi”. Alla ricerca hanno partecipato le Regioni Lombardia, Veneto e Toscana, l’Agenzia Regionale di Sanità Toscana, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università di Cassino. Nel periodo di osservazione sono stati identificati record nei flussi FAR e SIAD, corrispondenti a persone prese in carico di età ≥65 anni residenti nelle realtà locali coinvolte. Il 47% dei soggetti ha una età ≥85 anni ed il 65% circa sono donne. welfare day 2012

13 1) Le notevoli diversità rilevate negli ambiti geografici
2) Il dato riguardante gli accessi mensili degli infermieri nell’ADI, conferma il dato ufficiale che attribuisce a ciascun assistito nell’anno solo 25 ore di assistenza 3) Degli assistiti nei servizi residenziali, in un anno di presa in carico vengono ricoverati in ospedale il 3,8% nel Veneto (DM 0,8 giorni), il 4,5% in Toscana (DM 1 giorno), il 15,3% in Lombardia (DM 2,5 giorni). 4) Tra gli assistiti a domicilio, nel periodo considerato sono stati ricoverati in Toscana il 25% (DM 3,8 giorni), in Lombardia il 35,5% (DM 13,5 giorni), in Veneto il 50% (DM 7,5 giorni). 5) Gli assistiti a domicilio, considerando gli accessi con codice triage bianco o verde, hanno effettuato accessi impropri al PS nel 21,6% dei casi in Lombardia, nel 23,1% nel Veneto e nel 48,7% in Toscana. 6) La percentuale di persone istituzionalizzate prese in carico in strutture residenziali per dementi è stata 1,4 in Lombardia, 3,4 in Toscana, 2,5 nel Veneto, così dimostrando che questo grande problema clinico, assistenziale e, soprattutto, sociale e familiare, è bel lungi dall’essere affrontato in modo accettabile. A tale riguardo, occorre aggiungere che la ricerca Agenas, avendo come obiettivo “la presa in carico di persone con bisogni socio-sanitari complessi” dovrebbe essere estesa a tutti i soggetti tutelati dalla legge n°18 del 3 Marzo 2009 «Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità». Allo stato attuale, in Italia poco o nulla si conosce dei problemi che vanno ponendo, e con caratteristiche particolari, le persone di età inferiore ai 65 anni, benché risulti che esse pesano per circa il 33% sui costi della long-term care. welfare day 2012

14 Fabbisogno di posti letto residenziali
Fonte: Ministero della Salute, Commissione Nazionale per la definizione e l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza – Prestazioni Residenziali e semiresidenziali

15 Fonte: ANASTE

16 welfare day 2012

17 Tre questioni fondamentali:
LEA e LIVEAS COMPARTECIPAZIONI NON AUTOSUFFICIENZA welfare day 2012

18 PSN “Tutte le esperienze internazionali fin qui disponibili dimostrano che la definizione dei livelli di assistenza è un obiettivo socialmente e tecnicamente molto complesso, nonché in continuo divenire, in quanto deve tenere conto del progresso scientifico e della innovazione tecnologica che influenzano le valutazioni di efficacia e di appropriatezza delle prestazioni. IL Piano sanitario nazionale indica, pertanto, i principi ed i criteri generali, rinviando alla elaborazione di specifiche linee di indirizzo le specifiche definizione operative relative ai diversi settori di attività”. welfare day 2012

19 Legge 328/2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Allo Stato spetta l'esercizio delle funzioni di cui all'articolo 129 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, nonché dei poteri di indirizzo e coordinamento e di regolazione delle politiche sociali per i seguenti aspetti: a) determinazione dei principi e degli obiettivi della politica sociale attraverso il Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali di cui all'articolo 18; b) individuazione dei livelli essenziali ed uniformi delle prestazioni, comprese le funzioni in materia assistenziale, svolte per minori ed adulti dal Ministero della giustizia, all'interno del settore penale; c) fissazione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi per l'autorizzazione all'esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale; previsione di requisiti specifici per le comunità di tipo familiare con sede nelle civili abitazioni; d) determinazione dei requisiti e dei profili professionali in materia di professioni sociali, nonché dei requisiti di accesso e di durata dei percorsi formativi; e) esercizio dei poteri sostitutivi in caso di riscontrata inadempienza delle regioni, ai sensi dell'articolo 8 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e dell'articolo 5 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; f) ripartizione delle risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali secondo i criteri stabiliti dall'articolo 20, comma 7. L'ambito di applicazione dei fondi integrativi previsti dall'articolo 9 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, comprende le spese sostenute dall'assistito per le prestazioni sociali erogate nell'ambito dei programmi assistenziali intensivi e prolungati finalizzati a garantire la permanenza a domicilio ovvero in strutture residenziali o semiresidenziali delle persone anziane e disabili. welfare day 2012

20 “ La compartecipazione alla spesa”
Farmaceutica / Specialistica Pronto soccorso totale Chirurgia ambulatoriale complessa APA medici Ticket 10 euro sui primi 6 gg. di ricovero Totale Da considerare che i ticket aggiuntivi valgono 1 miliardo di euro rispetto ai 2 previsti dalla normativa per rientrare dal deficit sanità Mastrobuono I, Labate G. L’evoluzione della compartecipazione alla spesa sanitaria in Europa:possibili scenari evolutivi e proposte di riorganizzazione in Italia. Il ruolo delle forme integrative di assistenza. Il Sole 24 ore febbraio 2012, pubblicato su Igiene e sanità pubblica, 2012; 68:

21 SPECIALISTICA AMBULATORIALE Valore 12 miliardi di euro al 2008
Globalmente, nel 2008 sono state erogate: prestazioni di laboratorio (analisi chimico-cliniche e microbiologiche) prestazioni di medicina fisica e riabilitativa prestazioni odontoiatriche e di chirurgia maxillo prestazioni ricomprese nel termine “altro” prestazioni di diagnostica per immagini e medicina nucleare prestazioni di radioterapia visite specialistiche welfare day 2012

22 OECD Health Data – Anno 2008 Nel 2008 l’Italia ha fatto registrare una spesa sanitaria del 9,1% del suo PIL, appena superiore al 9%, che è la media dei 31 Paesi considerati dall’OECD, ma certamente inferiore all’11,2% della Francia e al 10,5% della Germania e di poco superiore all’8,7% del Regno Unito. Esaminando poi la percentuale di spesa sanitaria privata sul totale della spesa, questa è del 20,83% nel Regno Unito, del 29,63% in Germania, del 28,73% in Francia, del 30% in Italia. Si conferma l’incremento delle alte tecnologie di diagnostica per immagini, con l’Italia tra i Paesi capofila. Nell’anno 2007 si rilevano: TAC per milione di abitanti RMN per milione di abitanti Regno Unito 7,6 Francia 10,3 Germania 16,3 Italia 30,3 Regno Unito 8,2 Francia 5,7 Germania Italia 18,6 Fonte: OECD – Health Data – Anni e 2008. Nel 2010 le apparecchiature sono aumentate di oltre 300 macchine

23 Stima dell’impatto finanziario per promuovere l’assistenza primaria
E’ stata condotta una stima per la creazione sul territorio nazionale di UCCP (unità di cure primarie) con 25 medici di medicina generale operanti h24, 7 gg. su 7, con una dimensione di abitanti (25 medici per mille assistiti ciascuno). La spesa per la medicina generale salirebbe da 4,8 miliardi di euro (stima 2005) a 6,4 miliardi di euro con un aumento del 24,8%. (Gruppo Gisap. L’assistenza primaria in Italia 2009) E.Guzzanti welfare day 2012

24 Definizione di non autosufficienza
La non autosufficienza è un concetto ampio, correlato sia all’età che allo stato di salute dell’individuo, e si esprime non soltanto nell’incapacità totale o parziale di compiere le normali azioni della vita quotidiana ma anche nel non riuscire a fare fronte a quelle esigenze di natura economica e sociale che si concretizzano in un adeguato reddito, un’abitazione con caratteristiche microclimatiche, strutturali e di accesso compatibili con l’igiene e la sicurezza dell’ambiente e dell’individuo e una rete sociale protettiva”. Vedi ICF 2001 Beltrametti L, Mastrobuono I, Paladini R, “l’assistenza ai non autosufficienti:aspetti di politica economica e fiscale. CNEL 2000 welfare day 2012

25 La disabilità in Italia (Istat 2007)
Tot Persone di 6 anni e più disabili per classi di età e sesso. Anno 2005 (per 100 persone dello stesso sesso e classe di età)

26 Confronto previsioni sul numero di non autosufficienti in Italia
Fonte 2010 2020 2030 2040 2050 Var.% Isvap [2001] 80.6% Beltrametti [2006] 83.9% Fonte: AXA, “Protezione della persona e cambiamenti demografici: nuove frontiere e prospetti welfare day 2012

27 Composizione spesa per Long Term Care (LTC) in Italia
Fabbisogno di spesa per LTC in miliardi di euro (Beltrametti, 2006) Scenario 2004 2010 2020 2030 2040 2050 Solo 3° livello* 1,9 2,1 2,6 3,2 3,7 4,0 Tutti i livelli* 9,2 10,4 13,0 15,4 17,7 19,5 *Beltrametti ipotizza una copertura di tutti i livelli di non autosufficienza sulla base dei seguenti criteri: € 300 per il 1° livello di disabilità, € 600 per il 2° livello e, infine, € 1000 per il 3° livello Fonte: AXA, “Protezione della persona e cambiamenti demografici: nuove frontiere e prospettive”. Anno 2008 welfare day 2012

28 Proposte Il tetto alla spesa di oltre 12 miliardi stimati
A) Tetto alla specialistica ambulatoriale B) Convertire i contributi monetari o parte di essi (l’indennità di accompagnamento, ad esempio) in servizi Prevalentemente ADI ed Residenzialità e semiresidenzialità C) Promuovere l’adesione ai fondi da parte dei cittadini (piuttosto che aumentare i tickets!) Le quote di risparmio possono essere destinate al potenziamento della Medicina del territorio. Sarebbe sufficiente un recupero di circa 1,6 miliardi di euro dal settore della diagnostica per immagini. Le risorse vengono vincolate all’erogazione di servizi che debbono tornare alla persona Secondo pilastro della protezione sociale welfare day 2012

29 Residenze* e assistenza domiciliare
Totale posti letto Fabbisogno p.l. aggiuntivi: Costo medio per p.l. € ,00 Spesa per p.l. aggiuntivi € 17,7mld Personale NECESSARIO: unità Assistiti ADI (22 ore/anno) Fabbisogno (almeno 6% con una assistenza di 8 ore a settimana) Personale NECESSARIO: unità Non esclusivamente RSA, sono comprese anche strutture semiresidenziali o altre tipologie di strutture welfare day 2012

30 Legge 328/2000 Le professioni sociali
Con regolamento del Ministro per la solidarietà sociale, da emanare di concerto con i Ministri della sanità e dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica e d’intesa con la conferenza unificata sono definiti: Le figure professionali ..da formare con corsi di laurea … Le figure professionali da formare dalle regioni, nonché i criteri generali riguardanti i requisiti per l’accesso, la durata e l’ordinamento didattico, I criteri per il riconoscimento e la equiparazione dei profili professionali.. (assistente sociale, psicologo, educatore e operatore socio-sanitario, mediatore, pedagogista, assistente familiare) welfare day 2012

31 Casse, Fondi e Società di mutuo soccorso
“Organizzazioni prevalentemente private, variamente denominate, che raccolgono, su base volontaria, risparmio dei singoli cittadini o di gruppi di cittadini o risparmio di tipo contrattuale a livello nazionale, regionale o locale, per fornire prestazioni sanitarie e sociosanitarie che integrano quelle assicurate dal Servizio sanitario Nazionale e dal Sistema di protezione sociale, per finalità non orientate al profitto”. Mastrobuono I, Guzzanti E., Cicchetti A., Mazzeo M.C. II finanziamento delle attività e delle prestazioni sanitarie. Il ruolo delle forme integrative di assistenza. Roma:Il Pensiero Scientifico Editore, 1999 Modificata maggio 2012 Casse, Fondi e Società di mutuo soccorso welfare day 2012

32 Fondi integrativi Normativa di riferimento
Art. 46 della legge 833/78 (la mutualità volontaria è libera); Art.9 del D.Lgs. 502/92 (forme differenziate per particolari tipologie di prestazioni) Art. 9 del D.Lgs 517/93 (fondi finalizzati a fornire prestazioni aggiuntive rispetto a quelle garantite dal SSN) Art.9 della legge 229/99 (fondi doc) Piano sanitario , dove, tra gli adempimenti prioritari, è prevista la “Disciplina delle forme integrative di assistenza in rapporto ai livelli essenziali di assistenza”; D.Lgs 41/2000 (aspetti fiscali) Legge 30 dicembre 2007 (finanziaria 2008) ,20 Euro Decreto 31 marzo 2008 Decreto 27 ottobre 2009 welfare day 2012

33 Decreto ministeriale del Lavoro, salute e politiche sociali
27 ottobre 2009 Art. 1 “Modifica del decreto del Ministro della Salute del 31 marzo 2008” È stabilito che le prestazioni rientranti nella quota del 20% di risorse vincolate prevista dal D.M. 31 marzo 2008, siano esclusivamente: - assistenza odontoiatrica; - assistenza socio-sanitaria rivolta ai soggetti non autosufficienti o temporaneamente inabilitati da malattia o infortunio. Ridefinizione della quota del 20% di risorse vincolate Art. 2 Definizione delle prestazioni vincolate Prestazioni sociali a rilevanza sanitaria da garantire alle persone non autosufficienti al fine di favorire l’autonomia e la permanenza a domicilio; Prestazioni sanitarie a rilevanza sociale da garantire alle persone non autosufficienti in ambito domiciliare, semiresidenziale e residenziale ; Prestazioni finalizzate al recupero della salute dei soggetti temporaneamente inabilitati da malattia o infortunio; Assistenza odontoiatrica compresa fornitura di protesi dentarie.

34 STATO ATTUALE 1998 657.962 1.436.208 Mastrobuono
anni iscritti assistiti fonti indagine Mastrobuono Pfizer Università di Padova Labate-Tardiola Labate L’anagrafe dei fondi istituita presso il Ministero della salute nel 2010 ha rilevato 293 fondi a fine 2011, di cui 254 con attestato per accedere alle agevolazioni fiscali previste dalla normativa: dichiarate 3, adesioni. L’83% dei 293 fondi iscritti ha esclusivo fine assistenziale, il 17% è costituito da fondi DOC. L’11% è costituito da fondi aperti, l’89% da fondi chiusi categoriali. Il numero degli iscritti è stato dichiarato solo dal 69% dei fondi (201 in tutto) per un totale di persone su una stima di 5 milioni di aderenti. welfare day 2012

35 I fondi PREVALENTEMENTE SOSTITUTIVI sia per la parte sanitaria che per quella sociale POSSIEDONO UN PORTAFOGLIO PARI AL 14% CIRCA DELLA SPESA PRIVATA AMMONTANTE A 30 MILIARDI DI EURO 4,5 MILIARDI welfare day 2012

36 Responsabilità Sociale d’impresa Welfare contrattuale CCNL chimico-farmaceutico 18 dicembre 2009
RS L’impegno di tutti i soggetti coinvolti nell’impresa, ciascuno in relazione al proprio ruolo, ad integrare i temi sociali, etici ed ambientali nelle proprie attività e nei rapporti interni ed esterni, operando responsabilmente, con la consapevolezza dei propri diritti e doveri. WC E’ il risultato di scelte di responsabilità sociale condivise finalizzate a dare risposte a esigenze dei lavoratori e dei loro familiari in ambiti che hanno rilevanza sociale. Ambiti: vita lavorativa e personale, diversamente abili, giovani ed anziani, misure a sostegno del reddito, occupazione, pari opportunità, salute e previdenza, sicurezza ed ambiente, supporti allo studio. I servizi di welfare aziendale si collocano in un contesto di defiscalizzazione in cui è possibile trasferire al dipendente o familiare l’intero valore di mercato del bene /servizio, senza l’aggravio di tasse e contributi né per l’azienda né per il lavoratore

37 Altre iniziative Registro delle imprese responsabili (Liguria)
183 milioni dell’Inail a fondo perduto per le imprese che investono in macchinari più sicuri Salone della responsabilità d’impresa (Milano Dal dire al fare dal 30 al 31 maggio 2012) la Carta dei Valori dell’Artigianato e delle Micro e Piccole Imprese. welfare day 2012

38 Proposte                        1) Garantire, attraverso i fondi, il collegamento dei settori sanitario e sociale/sociosanitario Il settore della specialistica ambulatoriale “volano” costruire pacchetti prestazionali per nucleo familiare esteso (che includa anche il familiare non autosufficiente), garantendo per i sottoscrittori più giovani le prestazioni sanitarie (per esempio le prestazioni specialistiche ambulatoriali) e per i loro familiari con rischio di non autosufficienza le prestazioni sociali e sociosanitarie; costituire un “paniere dinamico” delle prestazioni, attività e servizi erogabili con i fondi, che sia in grado di raccogliere quelle stesse prestazioni che in base ai vari indicatori/parametri definiti dal legislatore dovessero risultare esclusi dal SSN. Esempio pragmatico di solidarietà generazionale e di responsabilizzazione della collettività. Segue…

39 2) Introdurre, almeno in una prima fase, meccanismi di copertura del rischio distinti sulla base del livello di disabilità/non autosufficienza, destinando per esempio i fondi/mutue/polizze assicurative alla tutela contro il rischio di non autosufficienza di grado lieve/moderato e le risorse pubbliche a vario titolo erogate (Fondo nazionale, fondi regionali e/o comunali etc) per sostenere i cittadini in condizioni di non autosufficienza grave, che secondo quanto riportato in una recente ricerca (AXA, 2008), sarebbero (persone affette da non autosufficienza grave ovvero con incapacità di compiere almeno due abituali funzioni quotidiane). 3) Completare il quadro normativo per dare ai fondi un assetto definitivo e coerente con gli obiettivi prefissati attraverso i seguenti interventi: welfare day 2012 Segue…

40 Proposte (segue)                        a) Inserire i fondi nelle politiche di contrattazione sindacale, nazionale, a livello di comparto, e a livello di contrattazione integrativa/aziendale. b) Sviluppare un nuovo concetto di accreditamento, intendendo con esso l’insieme dei requisiti di qualità necessari affinché sia data garanzia ai cittadini dei più elevati livelli qualitativi delle prestazioni da parte degli erogatori, permettendo loro di attrarre sia le risorse provenienti dal SSN sia quelle dei fondi/mutue/assicurazioni. c) Favorire l’integrazione e la collaborazione tra i fondi e le realtà istituzionali del territorio (Regioni, Comuni, ASL ed altri enti territoriali ed i soggetti che operano nel mondo del no profit), anche attraverso la costituzione di Osservatori Regionali e l’introduzione di modelli sperimentali differenziati per aree geografiche . Segue… welfare day 2012

41 Proposte (segue) d) Individuare modalità informative atte a promuovere i fondi integrativi ed a garantire alla collettività conoscenza e trasparenza. L’obiettivo deve essere quello di favorire la crescita di una “cultura” dei fondi, attraverso iniziative atte a sensibilizzare ed a responsabilizzare sul tema tanto i cittadini quanto le istituzioni. welfare day 2012

42 Il patrimonio degli italiani
8.640 miliardi di cui investibili. Il Global wealth report di Credit Swisse colloca l’Italia in ottava posizione tra i paesi industrializzati con poco meno di euro di ricchezza procapite. welfare day 2012

43 IN % DEL TOTALE 1995 2000 2007 2008 2009 2010 set. 2011 Stima 2011 Liquidità 39,2 23,2 27,4 29,3 30,4 30,6 31,4 31,6 conti correnti 17,1 12,7 15 14,6 16,7 17,4 Obbligazioni 16,8 19,8 21 20,9 19,9 21,2 bond bancari 2,3 6,9 8,4 9,5 10,5 10,2 10,7 10,6 Azioni e partecipazioni 29,8 24,9 25,5 22,3 19 18,7 Risparmio gestito 7,8 22,1 19,3 15,4 17,7 19,4 19,6 fondi comuni 3,9 16 8,6 5,1 6,1 6,6 6,2 polizze vita 3,2 5,5 9,7 9,1 10,4 11,5 11,8 fondi pensione 0,7 0,6 1 1,1 1,2 1,4 1,5 Altro 8,1 8,8 8,9 Totale attività 1.756 3.004 3.754 3.746 3.678 3.647 3.534 3.525 Rapporto ricchezze finanziarie/PIL 1,8 2,5 2,4 2,2

44 La bancarotta del PIL E’ sufficiente il PIL come indicatore di ricchezza di un Paese? Oppure si dovrebbero trovare modalità oggettive per verificare la capacità del sistema di rispondere ai bisogni dei cittadini e di offrire loro delle opportunità? A ben vedere la libertà politica e religiosa non è correlata al PIL, come dimostra il caso cinese, e neppure lo sono la salute e l’istruzione. Intervista del Corriere della sera a Martha Nussbaum 2012 Filosofa del diritto all’Università di Chicago, maggio 2012 welfare day 2012


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