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PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE ADHD

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Presentazione sul tema: "PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE ADHD"— Transcript della presentazione:

1 PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE ADHD
IL DISTURBO DA DEFICIT DELL’ATTENZIONE CON IPERATTIVITA’ (ADHD): L’INTERVENTO INTEGRATO TRA SCUOLA E SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE Palermo 27 Novembre 2007 PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE ADHD Dr.ssa Donatella Ragusa UOC NPI P.O. “G.F. Ingrassia” ASL6, Palermo

2 IL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE ED IPERATTIVITA’ COME “ PARTICOLARE PATTERN DI SVILUPPO” “ il repertorio comportamentale emergente, le funzioni cognitive e linguistiche, i processi sociali ed emozionali ed i cambiamenti nelle strutture anatomiche e nei processi fisiologici del cervello, attraverso il corso dell’esistenza” USA Institute of Medicine,1989 Difficoltà di analisi dell’informazione Ridotta capacità di applicarsi a lungo in un compito Limitata abilità di discriminazione percettiva Risposte globali poco differenziate Risposte dettaglio senza elaborazione sintetica Particolare rapporto con lo spazio ed il tempo Incapacità di portare a termine e di prevedere Immediatezza, impulsività Difficoltà a sopportare le frustrazioni ed a posporre le gratificazioni. Atipie delle competenze cognitive, motorie e dello stile relazionale Percezione distorta dell’immagine corporea Vissuti di negazione Profonda solitudine ed ansia Incoerenza e non conclusività della propria esperienza Sensi di insicurezza e difficoltà a storicizzarsi. Il possibile persistere della condizione sino in età adulta può accompagnarsi ad espressioni cliniche diverse per la comorbidità con elementi psicopatologici dovuti alle difficoltà emozionali e di relazione sociale.

3 LA DIAGNOSI DI ADHD ADHD TIPO PREVALENTEMENTE INATTENTIVO I
DSM-III; DSM-IIIR; DSM-IV sei o più sintomi di disattenzione (A1) da più di sei mesi sei o più sintomi di iperattività/impulsività (A2) da più di sei mesi ADHD TIPO PREVALENTEMENTE INATTENTIVO I ADHD TIPO PREVALENTEMENTE IPERATTIVO/IMPULSIVO H ADHD TIPO COMBINATO (A1+A2) C ICD 10 DISTURBO IPERCINETICO equivalente al tipo combinato C DISTURBO IPERCINETICO DELLA CONDOTTA contemporanea presenza di D.O.P. o D.C. INTERVISTE DIAGNOSTICHE: Kiddie-Schedule for Affective Disorders and Schizophrenia-Present and Lifetime version; Children Global Assessment Scale; Parent Interview for Children Simptoms for DSMIV VALUTAZIONE DEI SINTOMI DELL’ADHD: ADHD Rating Scale; SNAP-IV QUESTIONARIO PER I GENITORI E GLI INSEGNANTI: Conners Parent & Teacher Rating Scale VALUTAZIONE DEL LIVELLO COGNITIVO: WISC-R Aritmetica, Vocabolario, Cubi e Storie figurate VALUTAZIONE DELLE ABILITA’ DI LETTURA E CALCOLO: Prove MT; AC-MT SCALE DI AUTOVALUTAZIONE PER ANSIA E DEPRESSIONE: Multidimensional Anxiety Scale for Children; Children Depression Inventory

4 EVOLUZIONE DI UN PATTERN DI SVILUPPO
MODELLO DELLA PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO SROUFE E RUTTER, 1984, 2000 Lo sviluppo normale o patologico dipende dalle relazioni tra: Caratteristiche del bambino. Caratteristiche dei caregivers. Caratteristiche del contesto. Sono quindi molte le variabili che entrano nel bilancio del tipo di sviluppo possibile e nel mantenimento o nella rottura del funzionamento individuale. “Fattore di rischio”: variabile che favorisce il sorgere di una patologia, ma non basta da sola a determinare il disagio. “Fattore di protezione”: consente di mantenere un equilibrio in condizioni di esposizione a fattori di rischio. La possibilità per il bambino di accedere a modelli operativi interni dotati di senso e di un certo grado di sicurezza costituisce un fattore di protezione della sua evoluzione: da questi modelli dipendono le modalità con cui l’individuo affronterà i diversi life-events. Bowlby, 1969; Ainsworth,1979

5 A PARTIRE DALLA CONSAPEVOLEZZA DELLA SOFFERENZA SOTTOSTANTE AL COMPORTAMENTO, LA PRESA IN CARICO DEL BAMBINO CON ADHD NON PUO’ PRESCINDERE DA UNA PARTICOLARE ATTENZIONE VERSO I CONTESTI OVE E’ INSERITO: FAMIGLIA E SCUOLA. Scambiare elementi di conoscenza con gli adulti di riferimento Uscire dal rischio di facili luoghi comuni vivacità sociopatia Difficoltà di comprensione ed ascolto Cristallizzarsi del disagio. Potenziamento delle risorse educative e relazionali degli adulti Interventi più specifici Terapia delle relazioni di coppia e familiari Empowerment sociale Kiefer, 1982; Amerio, 2000. L’aspetto motivazionale degli individui coinvolti si pone in un’ area al confine tra le problematiche comportamentali del bambino e la volontà di conoscersi e migliorare se stesso e le proprie relazioni.

6 PRESA IN CARICO MULTIMODALE 1.
MODELLO INTERAZIONISTA DELLO SVILUPPO persona contesto processo moderatore Bronfenbrenner, 1979 L’impegno terapeutico è centrato sull’intervento da parte di un sistema. Risorse dei servizi sociosanitari Risorse della scuola Comunicazione Chiarire al bambino l’intervento: esplicitare la propria opinione avvertire l’attenzione nei suoi confronti attivare una trasformazione dei propri comportamenti.

7 PRESA IN CARICO MULTIMODALE 2.
Teoria sociale cognitiva Determinismo triadico reciproco ogni comportamento è frutto dell’interazione di una persona con il suo ambiente incide contemporaneamente sull’ambiente e sulla persona “Agentività” capacità dell’individuo di intervenire in senso causale sulla realtà “Mente proattiva” capacità di agire sia sul proprio mondo interno che sull’ambiente anticipazione simbolizzazione e modelli interni apprendimento vicario autoriflessione autoregolazione Autoefficacia soggettivamente percepita: Convinzione sviluppata e che si può accrescere di essere in grado di affrontare compiti e situazioni , monitorando l’equilibrio tra le proprie risorse e le richieste dell’ambiente. Bandura, 1986,1995.

8 PRESA IN CARICO MULTIMODALE 3.
PARENT TRAINING Gruppi di cinque- sei coppie Ia Fase: comprensione del problema preparazione al cambiamento- pensieri e comportamenti definizione del problema-analisi delle situazioni IIa Fase: strutturazione prevedibile della vita familiare-abitudini e regole il genitore come modello positivo IIIa Fase: uso flessibile degli apprendimenti INTERVENTO A SCUOLA Rapporto dell’insegnante con il bambino Rapporto del bambino con gli altri compagni GESTIONE E CURA DELLE COMORBIDITA’ PRESENTI NEL BAMBINO DELLE DISFUNZIONI RELAZIONALI FAMILIARI

9 TERAPIA FARMACOLOGICA
Determinazione AIFA 19 aprile 2007, Supplemento GURI n°95, 24 aprile 2007 Se necessaria e possibile strumento a supporto di una tregua nelle tensioni tra il bambino ed il suo ambiente momento ulteriore di monitoraggio oggettivo rispetto al disturbo momento di verifica rispetto alle proprie motivazioni ulteriore elemento di stimolo. PRESCRIZIONE Centri di Riferimento confermata alla I e IV settimana CONTROLLI mensili NPI territoriale e PLS semestrali Centro di Riferimento

10 TABELLA DELLE ATTIVITA’
PRESA IN CARICO TABELLA DELLE ATTIVITA’ NPI Territor. PLS CENTRO Registrazione e I visita Valutazione diagnostica Arruolamento X x Terapia farmacologica Sospensione o interruzione terapia farmacologica Scheda e segnalazione evento avverso Modifica terapia farmacologica Terapia non farmacologica Dose test Visite al 7° giorno ed al 1° mese Visite al 6°,12°,18°,24° mese Altre visite (mensili e visite extra) X (1) X (2) (1) Solo per schede relative alla terapia non farmacologica (2) Per le schede relative alla terapia farmacologica ed a tutte le altre.

11 VISITE DI CONTROLLO VISITE MENSILI Segni vitali VISITE SEMESTRALI
Accrescimento Eventuali effetti indesiderati ADHD Rating Scale o SNAP IV VISITE SEMESTRALI Segni vitali Accrescimento Effetti indesiderati ADHD Rating Scale o SNAP IV Conner’s Parent & Teacher RS Osservazione non strutturata Esame neurologico MASC e CDI C-GAS e CGI Discussione con i genitori, verifica degli interventi psicoeducativi.

12 Prendersi cura delle problematiche di comportamento dell’infanzia e dell’adolescenza è garantire
il diritto all’istruzione ed alla piena partecipazione sociale. Qualunque intervento a favore della salute mentale deve accompagnarsi ad efficaci interventi volti a sconfiggere l’esclusione e la stigmatizzazione. Libro Verde della Commissione delle Comunità Europee, Bruxelles, Io ho sempre tanta paura, quando di notte me lo vedo davanti-tante immagini scompigliate, che ridono, smontate da cavallo. Ho paura talvolta del mio sangue che pulsa nelle arterie come, nel silenzio della notte, un tonfo cupo in stanze lontane … E guai a chi un bel giorno si trovi bollato da una di queste parole che tutti ripetono! Per esempio “pazzo!” – Per esempio che so? – “imbecille!”… a fissarvi nella stima degli altri secondo il giudizio che ha fatto di voi! L. Pirandello, Enrico IV, 1921.

13 GRAZIE … DELL’ATTENZIONE ….


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