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1 La nuova disciplina degli intermediari dopo le direttive MiFID La consulenza in materia di investimenti: profili economici investimenti: profili economici.

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Presentazione sul tema: "1 La nuova disciplina degli intermediari dopo le direttive MiFID La consulenza in materia di investimenti: profili economici investimenti: profili economici."— Transcript della presentazione:

1 1 La nuova disciplina degli intermediari dopo le direttive MiFID La consulenza in materia di investimenti: profili economici investimenti: profili economici Emanuele M. Carluccio Professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari Università di Verona, Facoltà di Economia Verona, 23 giugno 2008

2 2 Le esigenze dei clienti a confronto con i vincoli/le opportunità dei consulenti

3 3 R Alcune regole per i clienti Regola n. 1: la relazione rendimento/rischio … è possibile realizzare rendimenti maggiori soltanto accettando livelli di rischio maggiori … … visto che non tutti gli investitori hanno la stessa propensione, è necessario che il singolo cliente espliciti quanto è disposto a rischiare

4 4 Azioni Small Cap Azioni Large Cap Titoli di StatoCash Orizzonte temporale = 1 anno Orizzonte temporale = 5 anni Orizzonte temporale = 20 anni Rendimento medio 3.8%11.0%12.7%5.2% 100% 125% Range dei rendimenti Alcune regole per i clienti Regola n. 2: limportanza dellorizzonte temporale + 125% - 75% - 25% + 25% + 100%

5 5 Alcune regole per i clienti Regola n.3: la diversificazione del portafoglio … il rischio non è ingovernabile… … dal momento che, infatti, non tutte le attività finanziarie e non tutti i mercati si muovono allunisono, mediante una opportuna combinazione di portafoglio si può eliminare il rischio inutile… la diversificazione, quindi, consente di migliorare il trade-off rischio/rendimento.

6 6 Alcune regole per i clienti Regola n.3: la diversificazione del portafoglio Lanalisi è condotta su rendimenti mensile in. E riportata una deviazione standard mensile

7 7 Le richieste dei clienti: il portafoglio attuale è coerente con il profilo di rischio?

8 8 Le richieste dei clienti: il portafoglio attuale è efficiente? PORTAFOGLIO ATTUALE: Rendimento annuo: 5,4 Rischio: 14,2 Rendimento annuo: 5,5 Rischio: 9,4 Rendimento annuo: 6,9 Rischio: 14,2

9 9 PORTAFOGLIO ATTUALE: Rendimento annuo: 5,4 Rischio: 14,2 Rendimento annuo: 5,5 Rischio: 9,4 Le richieste dei clienti: il portafoglio attuale è efficiente?

10 10 Le richieste dei clienti: il portafoglio attuale è efficiente? PORTAFOGLIO ATTUALE: Rendimento annuo: 5,4 Rischio: 14,2 Rendimento annuo: 6,9 Rischio: 14,2

11 11 Le richieste dei clienti: chi sta lavorando per noi? Portafoglio A Portafoglio B Portafoglio C Portafoglio D Area della produzione Area della distribuzione Rendimento Rischio

12 12 Le richieste dei clienti: chi sta lavorando per noi? Dallarea della distribuzione (consulente finanziario) il cliente deve aspettarsi: profilo di rischio; monitoraggio; rendicontazione. Dallarea della produzione il cliente deve aspettarsi: studio prodotti; mix ideale; modifica tattica.

13 13 Alcune regole per i promotori/consulenti La frequente modifica del profilo di rischio del cliente è un errore da evitare! Prudente Equilibrato Aggressivo

14 14 Alcune regole per i promotori/consulenti Il ruolo dellAsset Allocation strategica è fondamentale Lasset allocation tattica è spesso un gioco a somma zero.

15 15 Alcune regole per i promotori/consulenti: nessuna SGR può essere la migliore in tutto

16 16 La risposta alle esigenze legittime della clientela: la costruzione di portafogli multimanager

17 17 La risposta alle esigenze legittime della clientela: la costruzione di portafogli multimanager Short lists per individuare i prodotti migliori. mix di fondi/sicav per replicare il benchmark strategico.

18 18 La risposta alle esigenze legittime della clientela: la costruzione di portafogli multimanager

19 19 La risposta alle esigenze legittime della clientela: la performance attribution

20 20 Ma siamo sicuri che, nei mercati efficienti, abbia senso sottoscrivere fondi attivi senza la certezza che possano ragionevolmente battere il benchmark? La risposta alle esigenze legittime della clientela: il passaggio dalla consulenza strumentale alla consulenza indipendente Ma siamo sicuri che con gli attuali livelli dei tassi di interesse, per il mercato monetario e obbligazionario abbia senso sottoscrivere un fondo con una commissione di gestione superiore all1%? In effetti, è probabile che una buona combinazione di titoli di Stato e di ETF dia al cliente un risultato di gran lunga migliore!

21 21 La risposta alle esigenze legittime della clientela: il passaggio dalla consulenza strumentale alla consulenza indipendente Ma se io sono pagato sotto forma di retrocessione delle commissioni di gestione, chi mi paga lenorme lavoro di analisi e di valutazione che devo fare per offrire un servizio di qualità al cliente? Perché non passare dalla retrocessione delle management fee alla fee di consulenza?

22 22 La risposta alle esigenze legittime della clientela: il controllo sistematico del portafoglio

23 23 Una riflessione sulle risposte della normativa (ante e post MiFID)

24 24 Nel quadro normativo previgente: lattività di consulenza finanziaria non risultava soggetta al principio della riserva di attività e si collocava tra i servizi accessori; non era rintracciabile né a livello di normativa primaria né a livello di normativa secondaria alcuna definizione delloggetto del servizio, fino a quel momento accessorio, di consulenza. A tale lacuna aveva nel tempo sopperito Consob mediante proprie comunicazioni riuscendo a caratterizzare la consulenza propriamente detta (consulenza pura o oggettiva) rispetto alla consulenza strumentale. Ante MiFID

25 25 CONSOB: lattività di consulenza consiste, in linea generale, nel fornire al cliente indicazioni utili per effettuare scelte di investimento e nel consigliare le operazioni più adeguate in relazione alla situazione economica ed agli obiettivi del cliente stesso. In una successiva comunicazione, la commissione aveva poi aggiunto che lattività suscettibile di costituire oggetto di un rapporto di consulenza […] è non solo quella che si risolve nellindicazione di specifiche scelte di investimento, ma anche quella che si concretizza in una pianificazione sistematica del portafoglio finanziario del cliente. QUINDI I TRATTI DISTINTIVI RISULTAVANO ESSERE: carattere omnicomprensivo; neutralità del consulente; bilateralità e personalizzazione del rapporto tra consulente e cliente; remunerazione specifica per il servizio di consulenza. Ante MiFID

26 26 Post MiFID MiFID 1° LIVELLO: consulenza in materia di investimenti: prestazione di raccomandazioni personalizzate ad un cliente, dietro sua richiesta o per iniziativa dellimpresa di investimento (da interpretarsi come soggetto autorizzato alla prestazione dei servizi di investimento) riguardo ad una o più operazioni relative a strumenti finanziari.

27 27 Post MiFID MiFID 2° LIVELLO: Tale raccomandazione deve essere presentata come adatta per tale persona, o deve essere basata sulla considerazione delle caratteristiche di tale persona, e deve raccomandare la realizzazione di unoperazione appartenente ad una delle seguenti categorie: a) comprare, vendere, sottoscrivere, scambiare, riscattare, detenere un determinato strumento finanziario o assumere garanzie nei confronti dellemittente rispetto a tale strumento; b) esercitare o non esercitare qualsiasi diritto conferito ad un determinato strumento finanziario a comprare, vendere, sottoscrivere, scambiare o riscattare uno strumento finanziario. Una raccomandazione non è una raccomandazione personalizzata, se viene diffusa esclusivamente tramite canali di distribuzione o se è destinata al pubblico.


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