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La sintesi neoclassico-keynesiana

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Presentazione sul tema: "La sintesi neoclassico-keynesiana"— Transcript della presentazione:

1 La sintesi neoclassico-keynesiana
Il modello IS-LM Teoria keynesiana: la moneta influenza il mercato reale: Il tasso di interesse è un fenomeno monetario Il tasso di interesse influenza la domanda e quindi gli investimenti

2 Il modello di Hicks 1937: Mr Keynes and the Classics: a suggested simplification sir John Hicks ( , premio nobel per l’economia nel 1972)  il modello IS-LM. Equilibrio simultaneo mercato dei beni e mercato della moneta Anche il mercato dei titoli finanzari è in equilibrio (legge di Walras) Teoria dell’equilibrio economico generale: interdipendenza tra tutti i mercati Il modello presuppone che il mercato reale è influenzato da ciò che avviene nel mercato monetario e che il mercato monetario è influenzato da ciò che avviene nel mercato reale (Anello di congiunzione = i)

3 Il mercato reale: la curva IS
Equilibrio DA=Y  S=I i risparmi dipendono dal livello del reddito gli investimenti dipendono dall’interesse date le aspettative relazione tra reddito e tasso di interesse sul mercato reale Data la funzione del risparmio se i allora I e DA Y  e S  Data la reazione alle variazioni del reddito (propensione marginale al risparmio) e la reazione alle variazioni del tasso di interesse (cioè data la funzione degli investimenti), ad ogni livello del tasso di interesse corrisponde un livello del reddito tale da rispettare l’equilibrio tra risparmi e investimenti e viceversa.

4 La formalizzazione della IS
La relazione che lega i a Y mercato reale è una relazione inversamente proporzionale: a tassi di interesse più bassi corrispondono livelli del reddito più alti, dato che aumentano gli investimenti La curva IS rappresenta tutti i possibili punti di equilibrio tra i e Y quando i risparmi sono uguali agli investimenti sul mercato reale 1) S = sY 2) I = A-bi (A=aspettative; b=reattività di I alla variazione di i) Equilibrio: S=I 3) sY=A-bi  Equazione di una retta decrescente

5 La curva IS In un punto sotto la retta i è troppo basso per quel Y, gli investimenti e così il reddito. Viceversa sopra la retta Partendo da situazioni di squilibrio, sono i movimenti del reddito che portano il sistema sulla retta

6 Costruzione della curva IS

7 Il mercato monetario: la curva LM
Due tipi di domanda: per transazioni e speculativa Domanda transazioni (L1): direttamente correlata a Y() Domanda speculativa (L2): inversamente correlata a i () Offerta (M) data: equilibrio domanda =offerta A ogni Y corrisponde una L1 quindi: L2=M- L1 L2 dipende da i Il tasso di interesse deve essere tale permettere l’equilibrio Esiste dunque una relazione tra Y e i nel mercato della moneta

8 Il mercato monetario: la curva LM
La quantità di moneta a disposizione del pubblico è determinata da M, che è decisa dalle autorità monetarie (ipotesi M costante). Se Y1 , L1 deve crescere. Perché sia conservato l'equilibrio nel mercato della moneta è necessario che L2 diminuisca, affinché la domanda di liquidità complessiva (la somma delle due componenti) resti costante. La L2 dipende da i e può diminuire solo se quest'ultimo aumenta. Quando aumenta L1 sono venduti i titoli, per aumentare la quantità di moneta da utilizzare per gli scambi. Il prezzo dei titoli, quando aumenta la loro offerta, diminuisce e di conseguenza i e L2 .

9 La formalizzazione della LM
La relazione tra i e Y nel mercato monetario è una relazione direttamente proporzionale (i basso corrisponde Y basso, dato che aumenta la quantità di moneta detenuta per motivi speculativi e diminuisce di conseguenza la quantità di moneta a disposizione delle famiglie per le transazioni) La curva LM rappresenta i possibili punti di equilibrio tra i e Y quando L=M 1) L1 = kY (k=misura della reattività L1 alla variazione di Y) 2) L2 = C-di (C=operatore/livello dei mercati finanziari; d=misura della ΔL2 a Δi) 3) equilibrio: M = L1+L2M=kY+C-di Equazione di una retta crescente

10 Il grafico della LM Se il mercato si trova in un punto al di sotto della LM, i è troppo basso dato il reddito La domanda di moneta L2 > offertagli operatori vendono titoli, il prezzo dei titoli , i: si torna sulla LM e viceversa se siamo sopra I movimenti di i portano il mercato sulla LM

11 Costruzione della LM

12 L’equilibrio del modello
Analisi separata dei mercati: tanti possibili punti di equilibrio: se mettiamo insieme le due analisi troviamo un solo punto di equilibrio (cioè una sola coppia di i e Y per cui tanto il mercato della moneta che quello reale sono in equilibrio)

13 La tendenza all’equilibrio
Se prevale i1 e Y1, abbiamo equilibrio nel mercato reale ma non quello monetario (ci troviamo sulla curva IS, ma non LM) Ad i1, che è più alto di quello che porta all’equilibrio nel mercato monetario, gli operatori hanno una quantità di moneta maggiore di moneta di quella che desidererebbero detenere. Gli speculatori acquistano titoli, diminuendo la quantità di moneta speculativa. Il corso dei titoli sale e il tasso di interesse scende. Con un tasso di interesse minore, sul mercato reale, I salgono e aumenta il reddito.

14 La tendenza all’equilibrio
Rispetto alla situazione di partenza tende ad aumentare il reddito e a diminuire il tasso di interesse, fino a quando non si raggiungerà la coppia di equilibrio simultaneo Ye e ie. Se i’’ e Y1 domanda di beni > offerta I Y L1 gli operatori vendono titoli PT  i 

15 La sintesi neoclassica e il mercato del lavoro
Nulla ci dice che l’equilibrio è di piena occupazione Ma perché l’equilibrio dovrebbe essere di sottocupazione? Mercati interdipendenti e funzionanti Franco Modigliani (premio nobel per l’economia nel 1985) Liquidity Preference and the Theory of Interest and Money (1944),: La disoccupazione si può avere se il mercato del lavoro è rigido. Keynes = caso particolare della teoria neoclassica (un mercato non funziona perfettamente come gli altri) Non c’è incertezza – il ruolo degli animal spirits non è analizzato

16 Gli obiettivi della politica economica
alto livello dell’occupazione; contenimento del tasso d'inflazione; mantenimento di un tasso di crescita positivo; raggiungimento di un livello di distribuzione del reddito esigenze di coesione sociale; sostenibilità delle variabili che esprimono le relazioni con altri sistemi economici (i tassi di cambio, il debito estero, le esportazioni); riduzione della vulnerabilità del sistema a shock esterni;

17 La politica monetaria Espansiva: aumenta l’offerta di moneta
Obiettivo: far diminuire i stimolare gli investimenti Effetti non desiderati: aumento del tasso di inflazione – peggioramento del tasso di cambio Restrittiva: restrizione dell’offerta monetaria Obiettivi: stabilità dei prezzi e difesa del tasso di cambio Effetti non desiderati: diminuzione degli investimenti diminuzione dello sviluppo e dell’occupazione

18 La politica monetaria e la curva LM
La politica monetaria espansiva fa spostare verso il basso la curva LM. Aumenta M. A parità di reddito gli operatori hanno troppa liquiditàacquistano titoli PT aumenta i diminuisce  la curva LM si sposta verso il basso (a parità di Y diminuisce i di equilibrio

19 La politica monetaria espansiva e modello IS-LM
M aumenta, mentre Y resta costante. Gli agenti economici cedono moneta acquistando titoli. Sale il prezzo dei titoli Il tasso di interesse diminuisce (spostamento della LM) aumentano gli investimenti e il reddito sul mercato reale (spostamento lungo la curva IS) aumenta la domanda di moneta a scopo di transizione e frena la caduta del tasso di interesse a i2>i3 (effetto di retroazione dal mercato reale al mercato monetario) Politica monetaria espansiva: spostamento della LM e lungo la IS diminuisce i (da i1a i2) e aumenta Y (da Y1 a Y2)

20 La politica fiscale Manovra sulla spesa pubblica o sull’imposizione fiscale Espansiva: aumento di G diminuzione di T Obiettivo: aumentre il reddito e l’occupazione Effetti non desiderati: livello dei prezzi e disavanzo dello stato eccessivo Restrittiva: diminuzione G o aumento T Obiettivo: stabilizzare i prezzi Effetti non desiderati: aumento della disoccupazione

21 La politica fiscale e la curva IS
Un aumento di G fa spostare verso l’alto la DA. Aumenta il reddito (da Y1 a Y2) a parità di tasso di interesse (i’). La IS si sposta verso destra.

22 La catena degli eventi Aumento della spesa pubblica aumenta il reddito (a parità di offerta di moneta). Aumenta la domanda di moneta a scopo transattivo. Sono venduti i titoli Il prezzo dei titoli scende e il tasso di interesse sale La crescita di i diminuisce I (le modifiche nel mercato monetario retroagiscono cioè su quello reale). Se i non fosse cresciuto, il reddito sarebbe cresciuto a Y3. La crescita di i limita la crescita del reddito a Y2 La politica fiscale positiva provoca uno spostamento della IS e uno spostamento lungo la LM. Il reddito e il tasso di interesse crescono (da Y1 a Y2 e da i1 a i2)

23 L’effetto “spiazzamento”
L’aumento di i fa diminuire gli investimenti privati (spiazzamento) Una possibile manovra è la combinazione di politica fiscale e monetaria per lasciare invariato i. Possibile effetto sull’inflazione


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