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Progetto di PREVENZIONE DEL SUICIDIO “invito alla vita”

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Presentazione sul tema: "Progetto di PREVENZIONE DEL SUICIDIO “invito alla vita”"— Transcript della presentazione:

1 Progetto di PREVENZIONE DEL SUICIDIO “invito alla vita”
Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Provincia Autonoma di Trento 1

2 Buone ragioni per un progetto di prevenzione
*La decisione di togliersi la vita spesso è accompagnata dal desiderio di vivere. * La sofferenza che porta una persona al suicidio, se non si conclude con la morte, frequentemente viene superata e seguita da nuovi adattamenti che consentono di continuare a vivere. * Quasi sempre l’atto suicida esprime la disperazione di chi in quel momento non è riuscito a intravedere un’altra via di uscita. * Comprendere il rischio suicidario di una persona e inviarlo a un aiuto specialistico può rappresentare un intervento salva-vita.

3 Programmi di prevenzione
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sostiene che i programmi di prevenzione del suicidio devono rispecchiare le caratteristiche dei singoli Paesi, tenendo conto delle diverse realtà sociali, culturali e sanitarie. La prevenzione deve rivolgersi, pertanto, a problemi locali, con soluzioni locali e privilegiare interventi condotti da più soggetti, in collaborazione tra loro.

4 Sulla base delle politiche di salute pubblica promosse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalle esperienze di prevenzione maturate a livello internazionale, si è sviluppato in Trentino un progetto locale di prevenzione del suicidio. Il progetto è promosso dal Dipartimento di Psichiatria d’intesa con la Direzione Generale, la Direzione Cura e Riabilitazione, le Direzioni di Distretto.

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6 Origine del progetto Trento 2004-2005
Percorso di studio del fenomeno e dei progetti di prevenzione a livello internazionale e nazionale Val di Sole 2004 Percorso che ha coinvolto l’intera comunità grazie alla collaborazione del l’UO 1 di Psichiatria e del Servizio Sociale del comprensorio 6

7 * OBIETTIVI aumentare la consapevolezza del problema abbassare lo stigma favorire una corretta trattazione del fenomeno fornire indicazioni su modalità e possibilità di intervento potenziare i fattori protettivi intervenire sui fattori di rischio MODALITA’ intervento di cooperazione con le diverse realtà territoriali * *

8 PRIMO LIVELLO di cornice 2008
Azione di informazione e sensibilizzazione Preparazione di alcune azioni specifiche PRIMO LIVELLO di cornice

9 AZIONE DI INFORMAZIONE E COINVOLGIMENTO
Soggetti coinvolti Unità Operative e Servizi dell’Azienda (Psicologia Clinica, Neuropsichiatria Infantile, SERT, Alcologia, Dipartimento Emergenza (Pronto Soccorso e 118), Osservatorio Epidemiologico, Educazione alla Salute, URP, Ufficio Stampa, Ufficio Formazione, Servizio Gestione Alberghiera e Logistica, ecc.) Servizi Socio-Sanitari confinanti, con particolare attenzione ai Medici di Medicina Generale e ai Servizi Sociali di Comuni e Comprensori Arcidiocesi, Ordini professionali (Medici, Psicologi, Farmacisti, Assistenti Sociali, Infermieri, Tecnici Riabilitazione Psichiatrica, Giornalisti), Forze dell’ordine, Scuole, Associazionismo ecc. Finalità Fornire corrette informazioni sul fenomeno Dare aggiornamenti delle fasi del progetto Promuovere un coinvolgimento attivo 9

10 Per la CAMPAGNA PUBBLICITARIA sono state scelte delle immagini diversificate per genere e fascia d’età, che potessero favorire un’identificazione per la persona sofferente e per chi le è vicino e delle frasi che offrissero uno stimolo positivo. Il materiale grafico è costituito da: -LOCANDINE -POSTER -CARTOLINE diversificate per immagini e da: -PIEGHEVOLI PER LA POPOLAZIONE -PIEGHEVOLI PER SENSORI -PIEGHEVOLI PER MEDICI diversificati in rapporto al target.

11 MATTINO ORE 8.30 – 12.45 08.30 – 09.00 Registrazione partecipanti 09.00 – 09.15 Apertura lavori 09.15 – 09.45 Il fenomeno suicidale: epidemiologia, fattori di rischio, segnali di allarme 09.45 – 10.15 Aspetti clinici 10.15 – 10.45 Una relazione privilegiata nella percezione del disagio 10.45 – 11.15 Dibattito 11.15 – 11.45 Pausa 11.45 – 12.00 La rete dei servizi specialistici 12.00 – 12.15 Presentazione del progetto “Invito alla vita” 12.15 – 12.45 SEMINARIO per MMG ed INFERMIERI TERRITORIALI Collaborazione con l’Ufficio Formazione dell’APSS POMERIGGIO ORE – 17.00 14.00 – 15.30 Lavori di gruppo: analisi di aree tematiche specifiche 15.30 – 15.45 Pausa 15.45 – 17.00 Presentazione in plenaria e restituzione dei lavori

12 FORMAZIONE dei VOLONTARI della LINEA TELEFONICA 800 061650
Incontri di formazione DATA GRUPPO CLES GRUPPO TRENTO 14/1 21/1 25/1 28/1 1/2 4/2 8/2 11/2 15/2 18/2 22/2 10/3 7/4 19/5 10/6 22/7 21/7 2/9 8/9 22/9 13/10 23/10 27/10 24/11 FORMAZIONE dei VOLONTARI della LINEA TELEFONICA

13 SECONDO LIVELLO operativo 4 dicembre 2008
Campagna pubblicitaria Linea telefonica Monitoraggio Training specifico per medici di base ed infermieri Sensibilizzazione della popolazione Linee guida per sensori Offerte specifiche per fasce a rischio

14 CAMPAGNA PUBBLICITARIA
MODALITA’ In collaborazione con UFFICIO RAPPORTI CON IL PUBBLICO Distribuzione capillare nei luoghi di maggior affluenza FINALITÀ Informare/ sensibilizzare Promuovere la capacità di riconoscere il disagio Ridurre i pregiudizi Far conoscere e favorire il ricorso ai Servizi Specialistici Dicembre 2008 Ottobre 2009 TOTALE MANIFESTI 817 TOTALE LOCANDINE 3.224 TOTALE CARTOLINE 75.424 TOTALE PIEGHEVOLI 74.670 TOTALE LOCANDINE 1.500 TOTALE CARTOLINE 80.000 TOTALE PIEGHEVOLI 79.200 14

15 SENSIBILIZZAZIONE DELLA POPOLAZIONE
2009 TRENTO 31/1 Convegno “Educare alla salute, educare alla vita” ROVERETO 12/2 Convegno “Tutela della salute e rischio in ambito penitenziario”. LEVICO 27/2 Oratorio TRENTO 6/3 ASS. AMA Convegno “Un aiuto a dire addio” TRENTO 18/3 oratorio Madonna Bianca “Liberarsi della vita” TUENNO 21/3 comune Spettacolo teatrale “Giorno d’estate” OSSANA 8/5 comune Spettacolo teatrale “Giorno d’estate” RIVA DEL GARDA 30/5 CittadinanzaAttiva Convegno TAIO 4/6 comune Ciclo di incontri “altro di noi” MEZZOCORONA autunno 2009-primavera 2010 Ciclo di incontri Finalità Promuovere una corretta trattazione del disagio psichico Favorire una cultura di partecipazione e attenzione all’altro Modalità Incontri a livello comunitario aperti a tutta la cittadinanza Il forte interesse dimostrato da parte di vari organi di comunicazione (giornali, radio, TV) ha favorito un’ulteriore diffusione dell’ informazione riguardante  il problema  del suicidio ed il progetto di prevenzione, gli obiettivi di questo e le varie azioni che lo sostanziano. 15

16 LINEA TELEFONICA 800-061650 GESTITA DA 31 VOLONTARI
In collaborazione con il Servizio Gestione Alberghiera e Logistica dell’ APSS Attiva 24 ore su 24 per 365 gg l’anno Finalità Interrompere l’isolamento delle persone sole e/o in difficoltà Fornire ascolto e iniziare un dialogo Ridurre lo stigma Migliorare la conoscenza inerente le risorse del territorio (Servizi Specialistici, Associazioni) Favorire l’aggancio ai Servizi

17 TRAINING SPECIFICO PER MEDICI DI BASE ED INFERMIERI TERRITORIALI
Finalità Incrementare le informazioni inerenti il fenomeno Potenziare le capacità diagnostiche e terapeutiche dei disturbi psichici Implementare la conoscenza dei Servizi Specialistici e i collegamenti con essi Formazione di gruppi di territorio In collaborazione con l’Ufficio Formazione APSS Incontri di informazione/formazione UO 1 28 febbraio 2009 UO 2 21 febbraio 2009 UO 3 7 novembre 2009 UO 4 autunno 2010 UO 5 primavera 2010 Creazione di gruppi di territorio UO 1 ottobre 2009/aprile 2010 UO 2 25 ottobre 2009 17

18 SENSORI 2009 incontri informativi/formativi FINALITÀ incremento delle informazioni inerenti il fenomeno conoscenza dei segnali di allarme miglioramento delle capacità relazionali incremento di informazioni inerenti i Servizi Specialistici APRILE in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione e alcuni docenti corso per insegnanti di scuola media superiore (3 giornate) OTTOBRE in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione OTTOBRE in collaborazione con l’Ufficio Formazione della polizia corso per polizia (5 giornate) NOVEMBRE in collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti corso per farmacisti MODALITÀ Percorsi di formazione condivisi e definiti con ogni categoria professionale in riferimento alle diverse esigenze 18

19 OFFERTE SPECIFICHE per i “SOPRAVVISSUTI”
Modalità Gruppi AMA per familiari ed amici di chi ha attuato il suicidio CLES TRENTO Attivazione da parte di alcuni sensori per informare i “sopravvissuti” sui gruppi AMA favorendone la fruizione. Finalità Creare delle situazioni in cui le persone possano trovare sostegno reciproco 19

20 MODALITÀ COLLABORAZIONE CON
FINALITÀ Individuare tempestivamente la tendenza al comportamento suicida ed identificare i gruppi ad alto rischio MONITORAGGIO MODALITÀ COLLABORAZIONE CON OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO Report dei fenomeni autolesivi e suicidari in Trentino (periodo ) Monitoraggio della condotta sucidaria con lo scopo di inquadrare il fenomeno quantitativamente e qualitativamente ISTITUTO MARIO NEGRI DI MILANO Rilevazione degli atti autolesivi e dei tentativi di suicidio attraverso una scheda condivisa con altre UO psichiatriche all’interno del progetto nazionale di prevenzione del suicidio e del TS .

21 Tavolo di coordinamento
Obiettivi Intensificare la collaborazione e la partecipazione di tutti Stimolare un lavoro di cooperazione che favorisca un’incisiva azione nel territorio Destinatari Le realtà maggiormente significative e sensibili alla tematica 21

22 Un pensiero conclusivo
I temi, le linee operative, i punti specifici di una strategia di prevenzione del suicidio devono trovare il loro fondamento in una comunità che si prende cura di sé, utilizzando in maniera articolata e integrata le risorse di cui dispone. 22

23 Grazie per l’attenzione


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