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Corso di Sistemi Energetici

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Presentazione sul tema: "Corso di Sistemi Energetici"— Transcript della presentazione:

1 Corso di Sistemi Energetici
Il ciclo dell’energia e fonti fossili Ing. Marco Lucentini

2 Sommario Le forme di energia Unità di misura I consumi energetici
Classificazione delle fonti energetiche Le fonti fossili: il carbone, il petrolio e il gas naturale

3 Le forme di energia

4 Forme di energia Chimica Elettrica Elettromagnetica Meccanica cinetica potenziale (e di pressione) Nucleare Termica

5 Forme di energia

6 Principali caratteristiche delle forme di energia 1
ENERGIA CHIMICA Forze di legame a livello molecolare ed atomico Può essere definita di tipo potenziale Si estrinseca sotto forma di energia termica, oppure elettrica È prevalentemente utilizzata quella dei combustibili fossili. ENERGIA ELETTRICA La forma di energia più versatile per l'uomo Quella disponibile in natura (fulmini) non è direttamente sfruttabile Si usa solo quella prodotta dall'uomo ENERGIA MECCANICA potenziale e di pressione nel primo caso è quella derivante dal campo di attrazione gravitazionale che agisce sulla Terra e dall’interazione gravitazionale tra la Terra e gli altri corpi celesti nel secondo caso è strettamente legata alla variabile di stato omologa cinetica, legata al movimento dei corpi (solidi, liquidi, aeriformi) energia eolica energia idraulica energia del moto ondoso

7 Principali caratteristiche delle forme di energia 2
ENERGIA ELETTROMAGNETICA Legata all’interazione tra un campo elettrico ed uno magnetico Si trasmette senza il supporto di alcun mezzo fisico e quindi anche nel vuoto, dove è praticamente esente da fenomeni di dissipazione. In natura, è presente innanzitutto nella radiazione solare ENERGIA NUCLEARE Dovuta alle forze di coesione presenti nel nucleo degli atomi In natura viene liberata spontaneamente dai radioisotopi (elementi, generalmente di grande massa atomica) radioattività artificiale (potenziale) -fissione di nuclei di atomi pesanti (quali alcuni isotopi dell’uranio) -fusione di nuclei di atomi leggeri (come, ad esempio, l’idrogeno ed i suoi isotopi) ENERGIA TERMICA Legata allo stato di moto presente nella materia a livello molecolare, atomico o subatomico Caratteristica energetica dei corpi che si trovano sopra lo zero assoluto Viene considerata la forma meno “nobile” di energia (Secondo Principio della termodinamica) In natura: energia geotermica.

8 Come arriva l’energia sulla terra

9 Il bilancio energetico della terra
energia proveniente dal Sole, che rappresenta il 99,98% del totale. interazione gravitazionale energia termica dovuta al calore presente all’interno della Terra La copertura del fabbisogno delle diverse forme di energia è problema non di quantità ma di disponibilità nello spazio e nel tempo

10 SCHEMA DI RIFERIMENTO DELLE FONTI ENERGETICHE E DEGLI USI FINALI
FONTI PRIMARIE (Energia Chimica, Elettromagnetica, Meccanica, Nucleare e Termica) FONTI SECONDARIE (Energia Chimica e Nucleare) ENERGIA ELETTRICA AGRICOLI DOMESTICI E SERVIZI INDUSTRIALI TRASPORTI (Energia Elettrica, Meccanica o Termica) USI FINALI

11 CIVIL APPLICATIONS PRIMARY ENERGY SOURCES SECONDARY ENERGY SOURCES
ENERGY CONVERSION USEFUL EFFECT (WISHED EFFECT) ENERGY LOST CIVIL APPLICATIONS

12 I vettori energetici Forme di energia o particolari elementi in grado di trasferire quantità di energia nello spazio e nel tempo Attualmente il principale vettore energetico è l’energia elettrica che però può trasferire energia solo nello spazio e non nel tempo

13 I vettori energetici in passato
In passato il principale vettore energetico era l’energia meccanica, anch’essa in grado di trasferire energia solo nello spazio

14 I vettori energetici in futuro
Il vettore energetico più promettente del futuro è l’idrogeno, che risulta di gran lunga più versatile degli altri vettori perché è in grado di trasferire energia sia nello spazio che nel tempo

15 Unità di misura

16 Unità di misura dell’energia
Simbolo Nome J Joule kcal kcaloria Wh - kWh Wattora - chilowattora tep (toe) tonnellata equivalente di petrolio (ton oil equivalent) BTU British Thermal Unit bep (boe) barile equivalente di petrolio (barrel oil equivalent)

17 Unità di misura della potenza
Simbolo Nome W - kW Watt - Chilowatt kcal/h kcalorie/ora Hp Horse power BTU/h British Thermal Unit/ora

18 Ordini di grandezza delle unità di misura dell’energia
Per ogni ordine di grandezza della quantità di energia da misurare c’è un’unità di misura appropriata

19 Fattori di conversione tra le principali grandezze energetiche

20 Fattori di conversione tra grandezze energetiche più utilizzati -1
Energia 1 kcal = 4186 J 1 kcal = 1,162 Wh 1 BTU = 0,252 kcal 1 tep = kcal = 44,7 GJ 1 m3 GAS = 3,7 x 107 J Potenza 1 W = 0,86 kcal/h 1 Hp = 746 W 1 BTU/h = 0, Hp

21 Fattori di conversione tra grandezze energetiche più utilizzati -2

22 Potere calorifico inferiore (p.c.i.)
Per poter comprendere alcune grandezze energetiche occorre conoscere il concetto di potere calorifico che si distingue in: Potere calorifico inferiore (p.c.i.) Potere calorifico superiore (p.c.s.) Definizione: il potere calorifico è la quantità di energia contenuta in un combustibile

23 Potere calorifico inferiore (p.c.i.) di alcuni combustibili
Combustibile p.c.i. Benzine e diesel kcal/kg ~ 45 MJ/kg Carbone 7.000 kcal/kg ~ 30 MJ/kg Legna 4.000 kcal/kg ~ 20 MJ/kg Gas Naturale kcal/kg ~ 50 MJ/kg 1 kg carburante ~ 1,4 kg carbone~ 2,5 kg legna~ 0,8 kg gas

24 Peso specifico dei combustibili
E’ importante per valutare l’energia che un combustibile riesce a fornire rispetto al suo peso Combustibile Peso specifico Benzine e diesel 920 kg/mc Carbone 450 kg/mc Legna 400 kg/mc Gas Naturale 0,75 kg/mc

25 I consumi energetici

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27 Human feeding ~ 0,2 T.C.E./year ~ 0,5 kg COAL/day
Energy Needs Human feeding ~ 0,2 T.C.E./year ~ 0,5 kg COAL/day Total Energy Use per habitant (1998) World 1,67 T.O.E OCSE 4,70 T.O.E UE 3,96 T.O.E PECE-CIS 2,97 T.O.E Other Countries 0,83 T.O.E PECE-CIS (Paesi dell’Europa Centrale e dell’Est e della Confederazione degli Stati Indipendenti) = Middle Europe and East Europe Countries and Independent States Confederation

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30 Total world population
Developing countries Developed countries Billions

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35 Classificazione delle fonti energetiche

36 LE FONTI ENERGETICHE PRIMARIE
FONTI PRIMARIE DI ENERGIA FONTI DI ENERGIA COMMERCIALI (FEC) ENERGIA NUCLEARE NON COMMERCIALI (FENC-FENR) PETROLIO CARBONE RADIOISOTOPI NATURALI URANIO FONTI PRIMARIE DI ENERGIA FONTI SECONDARIE USI FINALI (Agricoli, Domestici e Servizi, Industriali, Trasporti) GRADIENTE TERMICO MARINO (OTEC) MAREE ED ONDE MARINE ENERGIA EOLICA ENERGIA SOLARE ENERGIA GEOTERMICA COLTURE ENERGETICHE EN. UMANA E ANIMALE LEGNO/BIOMASSE ENERGIA ELETTRICA GAS NATURALE ENERGIA IDRAULICA TORIO ISOTOPI DELL’IDROGENO LITIO GRADIENTE SALINO DEL MARE SCISTI BITUMINOSI SABBIE PETROLIFERE USO RAZIONALE DELL’ENERGIA RISPARMIO ENERGETICO Legenda: FEC: Fonti Energetiche Commerciali FENC: Fonti Energetiche Non Commerciali FENR: Fonti Energetiche Nuove e Rinnovabili OTEC: Ocean Thermal Energy Conversion (Conversione dell’Energia Termica Oceanica)

37 LE FONTI ENERGETICHE SECONDARIE
FONTI SECONDARIE DI ENERGIA FONTI DI ENERGIA COMMERCIALI (FEC) ENERGIA NUCLEARE NON COMMERCIALI (FENC-FENR) DERIVATI DEL CARBONE DERIVATI DEL PETROLIO COMBUSTIBILI PER LA FISSIONE PER LA FUSIONE USO RAZIONALE DELL’ENERGIA RISPARMIO ENERGETICO DERIVATI DAGLI SCISTI BITUMINOSI DERIVATI DALLE SABBIE PETROLIFERE COMBUSTIBILI SINTETICI COMBUSTIBILI DA RIFIUTI IDROGENO BIOGAS FONTI PRIMARIE DI ENERGIA FONTI SECONDARIE USI FINALI (Agricoli, Domestici e Servizi, Industriali, Trasporti) ENERGIA ELETTRICA Legenda: FEC: Fonti Energetiche Commerciali FENC: Fonti Energetiche Non Commerciali FENR: Fonti Energetiche Nuove e Rinnovabili

38 ALTRA CLASSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE PRIMARIE SECONDO IL CRITERIO DELLA RINNOVABILITÀ
FLUSSI ENERGETICI DEL SISTEMA TERRA FONTI ENERGETICHE NON RINNOVABILI FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Radiazione Solare Petrolio Energia Umana ed Animale Carbone Legno/Biomasse Gas Naturale Colture Energetiche Scisti Bituminosi Energia Solare Sabbie Petrolifere Energia Eolica Onde Marine, OTEC, Gradiente salino del mare Energia Idraulica Energia Gravitazionale Maree Energia Interna alla Terra Radioisotopi Naturali Energia Geotermica Uranio Isotopi dell’Idrogeno

39 ALTRA CLASSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE

40 Le fonti fossili, il nucleare e le fonti rinnovabili

41 Il petrolio

42 Il petrolio Pregi Difetti alta densità energetica
stabilità fisica/chimica pochi residui dopo la combustione facilmente trasportabile Difetti non rinnovabile distribuito in maniera geopoliticamente diseguale inquinante

43 Genesi del petrolio Ambiente di accumulo delle sostanze organiche del petrolio Migrazione del petrolio dalle rocce madri Rappresentazione schematica di un giacimento petrolifero tipico

44 Riserve provate di petrolio miliardi di tonnellate [Fonte: “PETROLE 1972”].

45 Consumi annuali di petrolio milioni di tonnellate [Fonte: “PETROLE 1972”].

46 Riserve provate di petrolio (fine 2002)
(miliardi di barili)

47 Classificazione di McKelvey

48 Attività di Esplorazione e Produzione
Prospezione geologica Prospezione geofisica Perforazione Perforazione Produzione Trasporto

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50 Upstream e Downstream UPSTREAM – è costituito da tutte le attività che riguardano l’Esplorazione e la Produzione di idrocarburi compreso il trattamento primario DOWNSTREAM – è costituito da tutte le attività che la trasformazione dei prodotti primari (natural gas, crude oil) nei loro derivati

51 Prezzi dei combustibili fossili
$/barrel of equivalent oil 50 45 2° oil crisis Oil feedback crisis 40 1° oil crisis 35 30 Eni su dati ONU, FMI, AIE, CEDIGAZ 25 20 15 10 5 1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 Oil Coal Natural gas Inflation

52 Il gas naturale

53 GAS NATURALE (GN) : DEFINIZIONE
Combustibile fossile gassoso di origine naturale composto da idrocarburi o miscele di idrocarburi, e di gas non combustibili (gas inerti), che viene estratto dal sottosuolo allo stato naturale separatamente od in associazione ad idrocarburi liquidi. Nella maggior parte dei casi il Gas Naturale è composto da idrocarburi paraffinici di cui il metano è sempre il componente principale, fino a proporzioni del 98%. Il Gas Naturale può contenere piccole percentuali di anidride carbonica (CO2) e di acido solfidrico (H2S), entrambi corrosivi.

54 GAS NATURALE LIQUEFATTO (GNL) : DEFINIZIONE
Gas Naturale allo stato liquido (Gas Naturale Liquefatto – GNL) ottenuto attraverso il raffreddamento del Gas Naturale a -160 °C a pressione atmosferica (1 atm). Liquefatto il Gas Naturale riduce il suo volume di 600 volte (1 mc di GNL = 600 mc GN). Il procedimento di liquefazione non ha lo scopo di ottenere un “prodotto diverso”, ma di consentire una modalità di trasporto (via nave) alternativa o sostitutiva al trasporto via metanodotto.

55 Il gas naturale Pregi Difetti
Assenza di incombusti (efficienza di combustione) Impatto ambientale contenuto Disponibilità continua (distribuzione in reti) Ridotta manutenzione degli impianti Distribuzione geopolitica non critica Difetti non rinnovabile Difficoltà di trasporto e di stoccaggio Stabilità politica di alcuni Paesi produttori

56 OLIO GREZZO vs GN : PUNTI IN COMUNE
RISORSE STRATEGICHE NON RINNOVABILI (IDROCARBURI) IMPIEGATE PER PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA E PER RISCALDAMENTO; TECNOLOGIA SIMILE; ATTIVITA’ DI LUNGO PERIODO RISCHIOSA, AD ELEVATA INTENSITA’ DI CAPITALE E CONDOTTA IN JOINT VENTURE; AREE ESPLORATIVE E PRODUTTIVE COMUNI; PIPELINE.

57 OLIO GREZZO vs GN : DIFFERENZE
PER MOLTI ANNI, GN = “SECOND BEST” GN HA UN PIU’ ELEVATO RAPPORTO RISERVE/PRODUZIONI OLIO GREZZO DEVE ESSERE RAFFINATO, IL GN HA BISOGNO SOLTANTO DI UN MODESTO LIVELLO DI TRATTAMENTO PRIMA DI ESSERE UTILIZZATO GN E’ UNA RISORSA MENO INQUINANTE IN TERMINI DI EMISSIONI E DI IMPATTO AMBIENTALE GN E’ UN PRODOTTO UNICO CON MOLTI MERCATI; IL GREZZO HA UNA VASTA GAMMA DI PRODOTTI DERIVATI

58 OLIO GREZZO vs GN : DIFFERENZE
NON ESISTE UN PREZZO “MONDIALE” DEL GN IL PREZZO DEL GREZZO NON E’ MAI LEGATO A QUELLO DEL GN IL PREZZO DEL GN E’ ABITUALMENTE INDICIZZATO CON LE QUOTAZIONI DEI GREZZI E DEI PRODOTTI DERIVATI

59 Trasporto / Stoccaggio
La catena del gas naturale Approvvigionamenti Trasporto / Stoccaggio / Distribuzione Impieghi Esportazioni TRASPORTO PRIMARIO Gasdotti ad alta pressione Esplorazione & Produzione (E&P) Termoelettrico Importazioni Stoccaggio Industriale Autotrazione TRASPORTO SECONDARIO Gasdotti a bassa pressione DISTRIBUZIONE LOCALE Civile

60 Seller Buyer Catena GNL Stoccaggio Rigassificazione Produzione gas
Shipping Trasporto e distribuzione Liquefazione Stoccaggio

61 Riserve provate di gas naturale (fine 2002)
(miliardi di metri cubi)

62 Il carbone

63 Il carbone Pregi Difetti economicità stabilità fisica/chimica
facilmente trasportabile distribuzione geopolitica non critica Difetti non rinnovabile impatto ambientale critico sia in fase di estrazione che in fase di impiego a causa della combustione

64 Formazione del carbone

65 What is coal Coal is a readily combustible rock containing more than 50 percent by weight of carbonaceous material, formed from compaction and induration of variously altered plant remains similar to those in peat. Most coal is fossil peat. Peat is an unconsolidated deposit of plant remains from a water-saturated environment such as a bog or mire; structures of the vegetal matter can be seen, and, when dried, peat burns freely. Coal is formed by the physical and chemical alteration of peat (coalification) by processes involving bacterial decay, compaction, heat, and time. Coal is an agglomeration of many different complex hydrocarbon compounds, some of which owe their origin to the original constituents in the peat.

66 Types of coal The kinds of coal, in increasing order of alteration (or rank), are lignite (brown coal), sub-bituminous, bituminous, and anthracite. Bituminous coals: dense black solids, frequently containing bands with a brilliant lustre. Carbon content: 78% to 91%. Water content: 1.5% to 7%. Use: power generation, metallurgical coke production, cement making, heat and steam production in industry. Sub-bituminous coals: dull black and waxy. Carbon content: 71% to 77%. Water content: up to 10%. Use: electricity generation or conversion to liquid and gaseous fuels. Brown coals or lignites are browner and softer. Carbon content: 60% to 75%. Water content: 30% to 70%. Oxygen content: up to 30%. Use: power generation, but uneconomic to transport because of the high moisture content. These coals are also susceptible to spontaneous combustion.

67 How much coal … (coal reserves/resources)
A ‘Mineral Resource’ is a concentration or occurrence of material of economic interest in or on the Earth’s crust in such form, quality and quantity that there are reasonable prospects for eventual economic extraction. A ‘Mineral Reserve’ is the economically mineable part of a Measured and/or Indicated Mineral Resource. A ‘Probable Mineral Reserve’ is the economically mineable part of an Indicated, and in some circumstances, a Measured Mineral Resource. A ‘Proved Mineral Reserve’ is the economically mineable part of a Measured Mineral Resource. Part of a Mineral Resource Level of confidence Inferred Mineral Resource Low Indicated Mineral Resource Reasonable Measured Mineral Resource High World Proved Fossil Reserves Anthracite and bituminous Subtimous and lignite EJ

68 The cycle of coal The cycle of coal Preparation Transportation Mining
Coal preparation, also known as coal beneficiation, is the stage in coal production when the raw runofmine coal is processed into a range of clean, graded, and uniform coal products suitable for the commercial market. Transportation Mining Currently about two-thirds of world hard coal production is extracted by underground mining and one-third by surface mining. Approximately 70% of global steel production is dependent on coal. Approximately 12% of all coals produced worldwide are traded internationally. Industrial sector (Iron&steel/Cement) Some 37% of the world's electricity is coal-fired. Heat&Power sector

69 Coal mining The cycle of coal
Coal is mined by two main methods: underground (or ‘deep’) mining and surface (or ‘strip’) mining. The majority of the world’s coal reserves are recoverable by underground mining. The choice of mining method is determined by the geology of the coal deposit. There are two main methods of underground mining: room-and-pillar (‘bord’-and-pillar) and longwall mining. With the room-and-pillar approach, coal deposits are mined by cutting a network of ‘rooms’ or panels into the coal seam and leaving behind ‘pillars’ of coal to support the roof of the mine. Surface mining operation in Australia. Longwall mining involves the use of mechanised shearers to cut and remove the coal at the face, which can vary in length from m. Self-advancing, hydraulic-powered supports temporarily hold up the roof whilst the coal is extracted. The roof over the area behind the face, from which the coal has been removed, is then allowed to collapse. Surface mining, economic only when the coal seam is near the surface, recovers a higher proportion of the coal deposit than underground methods. The equipment used includes: draglines, which remove the overburden (the term given to the strata between the coal seams and the surface); power shovels; large trucks, which transport overburden and coal; bucket wheel excavators; and high capacity conveyors. Surface mining equipment has increased dramatically in size over recent years. However, the high capital cost of importing this equipment can favour the selection of underground mining.

70 Surface open-pit coal mining
The cycle of coal Surface open-pit coal mining

71 The cycle of coal Surface strip mining

72 Riserve provate di carbone (fine 2002)
(miliardi di tonnellate – tra parentesi la quota di antraciti e bituminosi) China 114.5 (62.2)

73 Consumi energetici pro-capite (tep/persona)
The cycle of coal Consumi energetici pro-capite (tep/persona) Source: BP Statistical Review of World Energy 2003

74 Schema centrale convenzionale:
Il PETROLIO, CARBONE, GAS, NUCLEARE, sono le fonti principali per la produzione elettrica Schema centrale convenzionale: il calore che occorre per far girare la turbina si ottiene mediante i combustibili: petrolio, carbone, gas, uranio.

75 Turbina e Alternatore Il calore prodotto tramite questi combustibili dà origine al movimento di una turbina che collegata al rotore di un alternatore consenta la produzione di energia elettrica

76 Centrale termoelettrica a ciclo combinato

77 Il nucleare Fissione (rottura) di un nucleo pesante come l’uranio.
L’ENERGIA NUCLEARE E’ LEGATA ALLA PARTE INTERNA DELL’ATOMO (nuleo). PER RICAVARE ENERGIA DAL NUCLEO DELL’ATOMO ESISTONO DUE PROCEDIMENTI Fissione (rottura) di un nucleo pesante come l’uranio. Fusione (unione) di nuclei leggeri come idrogeno.

78 NUCLEARE :FISSIONE Un neutrone viene sparato contro un nucleo pesante (es. uranio) che si spacca in due e libera tre neutroni, si viene a formare così una reazione a catena con emissione di calore.

79 La fusione non è attualmente utilizzata
NUCLEARE: FUSIONE Avviene sparando l'uno contro l'altro due atomi leggeri (es. idrogeno) che si fondono assieme formando un atomo più pesante ed emissione di calore. La fusione non è attualmente utilizzata nelle centrali perchè non è facilmente controllabile.

80 PETROLIO, CARBONE, GAS, NUCLEARE
Sono purtroppo : INQUINANTI NON RINNOVABILI Cioè destinate all’esaurimento

81 FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI
EOLICA SOLARE IDROELETTRICA MARINA GEOTERMICA

82 (alternatore) collegato sullo stesso asse ed un sistema di controllo
ENERGIA EOLICA                                          L'impianto eolico è composto da un rotore che può essere a una a due o a tre pale, da un sistema frenante di emergenza, da un generatore elettrico (alternatore) collegato sullo stesso asse ed un sistema di controllo

83 Funzionamento e vantaggi
Il principio di funzionamento è lo stesso dei vecchi mulini a vento: le pale esposte alla pressione del vento ruotano facendo ruotare il rotore dell’alternatore. Vantaggi L'energia eolica può raggiungere notevole intensità nei luoghi più ventosi, inoltre è una fonte di energia pulita.

84 SOLARE TERMICA                                          L'acqua viene riscaldata dal sole e trasferita all'interno del serbatoio attraverso una pompa di circolazione (circolazione forzata) o sfruttando il principio del termosifone (circolazione naturale).

85 SOLARE FOTOVOLTAICA In un pannello fotovoltaico la luce solare che colpisce un materiale semiconduttore libera elettroni che vengono fatti circolare producendo così direttamente energia elettrica. La corrente elettrica prodotta è continua, mediante un inverter si può avere corrente alternata.

86 Schema Centrale Idroelettrica:
La centrale idroelettrica trasforma l’energia idraulica di un corso d’acqua in energia elettrica. La forza dell’acqua fa muovere la turbina legata all’alternatore.

87 ENERGIA DAL MARE Vengono sfruttate: le maree, la differenza di calore
                                         ENERGIA DAL MARE Vengono sfruttate: le maree, la differenza di calore tra la superficie e la profondità, le correnti, il moto ondoso. turbina di una centrale maremotrice

88                                          ENERGIA GEOTERMICA La geotermia sfrutta il calore del sottosuolo terrestre. Questa energia viene trasferita alla superficie terreste attraverso i movimenti convettivi del magma o tramite le acque circolanti in profondità

89 BIOMASSE Materiale di origine organica non fossile, residui agricoli residui forestali . Ogni anno in Italia si producono 66 milioni di tonnellate di residui agroforestali che possono essere usati come combustibile per produrre energia con lo stesso principio delle centrali convenzionali.

90 RIFIUTI SOLIDI URBANI I 28 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani che ogni anno vengono prodotti in Italia possono essere trasformati in energia termica mediante gli inceneritori (PCI 2000 kCal/kg)

91 Inceneritore Gli inceneritori o termovalorizzatori sono impianti in cui i rifiuti vengono bruciati per ottenere energia elettrica con lo stesso sistema delle centrali convenzionali

92 GLI USI FINALI

93 CLASSIFICAZIONI USI FINALI
Per settori: AGRICOLTURA E PESCA INDUSTRIALI TRASPORTI RESIDENZIALE E TERZIARIO USI FINALI BUNKERAGGI USI NON ENERGETICI (settore petrolchimico) Per forma di energia: TERMICA USI FINALI ELETTRICA MECCANICA

94 PROBLEMI RELATIVI ALLA CLASSIFICAZIONE DEGLI USI FINALI
Classificazione non sempre univoca Esempi trasporti di merci e persone all’interno dei grandi stabilimenti industriali condizionamento o riscaldamento dei capannoni e degli uffici industriali Di solito si considera la finalità specifica dell’uso energetico finale

95 USI FINALI E FORME DI ENERGIA (dal glossario Snam)
energia meccanica per impieghi fissi (macchine operatrici e pompaggi) e per impieghi mobili (mezzi di locomozione e di trasporto); (occorre ricordare che a sua volta l'energia meccanica nelle società industrializzate è ottenuta da apparecchiature che convertono energia chimica quali motori a combustione interna o energia elettrica) energia elettrica (forni elettrici, riscaldamento o condizionamento elettrico, elettrochimica, illuminazione e telecomunicazioni, apparecchiature domestiche): energia termica ad alta temperatura, oltre 250 ° (forni industriali, reattori chimici); energia termica a media temperatura, tra ° (lavorazioni industriali); energia termica a bassa temperatura, inferiore a 120 °, per alcune lavorazioni industriali e per il riscaldamento degli ambienti.


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