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Progetto D.I.E.S.I.S. Development and Innovation in Europe of a Social Inclusion System Laboratorio preparatorio alla visita di studio in tema di economia.

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1 Progetto D.I.E.S.I.S. Development and Innovation in Europe of a Social Inclusion System Laboratorio preparatorio alla visita di studio in tema di economia sociale L’esperienza di Regione Lombardia sugli strumenti di ingegneria finanziari nel POR FSE a cura di Paolo Zaggia Dirigente Ufficio Programmi e Progetti Comunitari - Finlombarda Spa Milano, Palazzo Pirelli, 24 Settembre 2012

2 INDICE Introduzione allo strumento JEREMIE FSE in favore del sistema delle Cooperative sociali in Lombardia. Elenco dei risultati: dalla concezione dello strumento ad oggi. Punti di forza e di debolezza dello strumento finanziario Jeremie FSE secondo alcune chiavi di lettura. Alcune anticipazioni verso il Sintesi grafica del processo Jeremie FSE.

3 INTRODUZIONE ALLO STRUMENTO JEREMIE FSE
in favore del sistema delle Cooperative Sociali in Lombardia Jeremie si configura come un intervento sperimentale all’interno dell’Asse III “Inclusione Sociale” del POR FSE, con una dotazione pari a 20 Meuro (il 25% delle risorse dell’Asse III e quasi il 3% delle risorse complessive del POR) a cui se ne aggiungono altrettanti (ca. 20 M€) provenienti dal sistema privato; Jeremie è rivolto alle Cooperative sociali di tipo A e B e alle Cooperative produzione e lavoro (con 30% minimo di lavoratori svantaggiati). Jeremie finanzia interventi di capitalizzazione, attraverso micro- crediti di euro concessi a soci, o potenziali soci, che si impegnano a versare nuove quote di capitale sociale (massimo 50 soci a cooperativa, massimo quindi Euro di capitale sociale). Dei euro la metà è proveniente da capitale privato; le risorse finanziarie ricevute sono da rimborsare in 60 mesi (nell’eventualità che il socio rimanga tale per 5 anni, una metà di esse possono non essere rimborsate a titolo di premialità).

4 INTRODUZIONE ALLO STRUMENTO JEREMIE FSE
in favore del sistema delle Cooperative Sociali in Lombardia L’Ente gestore del Fondo Jeremie FSE è Finlombarda, finanziaria in house di Regione Lombardia che ha proposto la modalità di intervento e selezionato gli intermediari finanziari con gare di evidenza pubblica. Valori in Meuro  POR FSE – LOMBARDIA – UE Stato Regione Altri (*) Totale ASSE I - Adattabilità 85 114 1 200 ASSE II - Occupabilità ASSE III - Inclusione Sociale 34 46 0,4 20 80 (+ 20) ASSE IV - Capitale Umano 108 146 1,2 255 ASSE V - transnazionalità 14 18 0,2 32 338 456 3,8 798 (+ 20) (*) In evidenza apporto di capitale privato (non indicato nel POR)

5 INTRODUZIONE ALLO STRUMENTO JEREMIE FSE
in favore del sistema delle Cooperative Sociali in Lombardia Lo strumento Jeremie è stato ideato per raggiungere due obiettivi: consolidare, mediante la ricapitalizzazione, lo sviluppo delle cooperative sociali; favorire e garantire il processo di stabilizzazione dell’occupazione e inclusione sociale dei soggetti “svantaggiati” che già operano, in quanto soci, presso le cooperative o vengono per la prima volta assunti. Esso è stato concepito come strumento unitario di micro-credito organizzato in 3 componenti: la prima è rappresentata dalla quota di garanzia concessa dallo strumento a valere sul finanziamento rilasciato dalla Banca entro il limite massimo del 10% del valore del Lotto Finanziario (valore suscettibile di modifica al ribasso in fase di selezione dell’intermediario finanziario);

6 INTRODUZIONE ALLO STRUMENTO JEREMIE FSE
in favore del sistema delle Cooperative Sociali in Lombardia la seconda componente (componente bullet) di importo pari ad euro 2.000, è rappresentata da un finanziamento a tasso zero, di durata pari a 5 anni (60 mesi), rimborsabile in un'unica soluzione alla scadenza a titolo di premialità. la terza componente (componente amortizing), di importo pari ad euro 2.000, è rappresentata da un finanziamento a tasso fisso, di durata pari a 5 anni, rimborsabile con ammortamento su base mensile (e quindi continuamente tracciabile). Tale componente viene erogata dalla Banca a valere su risorse finanziarie proprie, garantite dalla prima componente. Nota Bene: le tre componenti sono inscindibili: la seconda e la terza, se separate, non avrebbero risolto il bisogno del destinatario ultimo (il socio), come pure della cooperativa; senza la prima e la seconda, si sarebbero riscontrate difficoltà di accesso al credito. Così operando, si è cercato di ripartire il rischio (quota bullet) e di mitigarlo (quota a garanzia), garantendo complessivamente un significativo effetto leva di partenza (2 volte) con l’apporto di capitale privato, altrimenti difficile da raggiungere per uno strumento di micro-credito.

7 ELENCO DEI RISULTATI: dalla concezione dello strumento ad oggi
I numeri ad oggi: 2 volte: raddoppio delle risorse pubbliche a disposizione; 7 tipologie di attori coinvolti (CE, Stato, Regione, Finanziaria regionale, Intermediari finanziari, Socio della Cooperativa, Cooperativa) rappresentativi di un approccio sussidiario, sia verticale (livelli istituzionali) che orizzontale (per livello territoriale); 8.000 domande ricevute; 6.000 prestiti concessi (più del 50% a soggetti svantaggiati); 400 cooperative capitalizzate (di cui il 50% di tipo A, il 30% di tipo B, il 20% di produzione lavoro) pari al 25% del totale delle cooperative sociali iscritti all’albo regionale; 2 bandi di gara di evidenza pubblica (2009 e 2010) per lotti finanziari di 2,5 – 3 M€; 10 intermediari finanziari interessati all’iniziativa; 4 Intermediari selezionati: Banca Popolare di Bergamo, Banca di Credito Cooperativo, Banca Popolare di Sondrio; Banca Etica; 40 giorni: tempo medio di gestione della pratica

8 ELENCO DEI RISULTATI: dalla concezione dello strumento ad oggi
Dietro i numeri … Effetto leva & Rotatività Intervento «di sistema», in grado di influire un cambiamento culturale riguardo la gestione e l’utilizzo del finanziamento pubblico. Viene infatti attuato in un tempo relativamente lungo: 5 anni; ampliandosi nello spazio attraverso il coinvolgendo di soggetti economici, sociali e radicati nei territori: con il coinvolgimento del sistema bancario si arriva al socio della cooperativa e quindi alla sua aggregazione, cioè la «cooperativa» stessa, che rilancia, gestisce e garantisce in modo più pertinente e duraturo, rispetto a quanto avrebbe potuto fare il singolo socio, il finanziamento pubblico ricevuto; Attivazione di nuove tipologie di attori (banche e soggetti svantaggiati, altrimenti difficilmente coinvolgibili), coinvolti in modo corresponsabile e sussidiario affinché il settore cooperativistico, partendo dai suoi soci, possa trarne beneficio innescando anche un sistema di autoregolazione; Obiettivi raggiunti e/o in fase di raggiungimento: capitalizzazione delle cooperative; mantenimento/stabilizzazione dell’occupazione; maggiore inclusione sociale.

9 ELENCO DEI RISULTATI: dalla concezione dello strumento ad oggi
Alcune considerazioni tratte dal «1°Rapporto tematico sul Fondo Jeremie FSE». Valutatore indipendente - Marzo 2012 … «Jeremie rappresenta a pieno titolo un’esperienza di politica per il terzo settore significativa e da valorizzare; esso, inoltre, si integra con altre politiche presenti in Regione Lombardia, come la Legge Regionale 21/2003 che finanza programmi di investimento a tasso agevolato e a fondo perduto (12 Meuro nel triennio tra il 2005 ed il 2007 alle cooperative sociali) o la recente Delibera di Giunta Regionale 936/2010 che ha adottato nuove «Linee per la semplificazione amministrativa e la valorizzazione del terzo settore nell’ambito dei servizi alla persona e alla comunità”, con la finalità di valorizzare il ruolo del Terzo settore nei servizi alla persona»….(pag.9) … «stante il livello di soddisfazione raggiunto e attesa per il futuro di uno strumento come Jeremie FSE, le strade da perseguire in futuro potrebbero essere due: il trasferimento all’interno delle Politiche ordinarie regionali di interventi come Jeremie che incidono sugli asset di impresa (eg. all’interno di quelli previsti dalla LR 21/2003, art.5), magari da attivare non con cadenza annuale; la riproposizione di un intervento simile nel prossimo ciclo dei Fondi strutturali, con gli opportuni aggiustamenti. In entrambi i casi l’esperienza consolidata di Finlombarda (che gestisce anche gli interventi previsti della LR 21/2003) potrebbe essere valorizzata»… (pag.10)

10 PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA
dello strumento finanziario Jeremie FSE secondo alcune chiavi di lettura SOGGETTI COINVOLTI La numerosità e l’autorevolezza dei soggetti coinvolti, ciascuno per la funzione che gli si riconosce, ha garantito la definizione e il successo dell’iniziativa, comunque sempre tracciata e quindi monitorabile e migliorabile. Resta la complessità delle regole e loro interpretazione tra i diversi attori, dovuta anche alla natura sperimentale dell’iniziativa. VARIABILE TEMPO Se da un lato l’erogazione del finanziamento si conclude entro una tempistica accettabile (40 giorni), dall’altro i tempi di selezione dell’intermediario finanziario da parte di Finlombarda si sono dimostrati eccessivamente dilatati (da 8 a 10 mesi). CAPACITY BUILDING La natura sperimentale dell’iniziativa, all’interno dell’interpretazione delle regole comunitarie sta sicuramente portando benefici nei processi di capacity building nei diversi livelli istituzionali per le diverse fasi di attività (es. monitoraggio strumenti finanziari/contributi). I progetti di rete internazionali in cui viene richiamata questa esperienza ne sono una riprova (COPIE, DIESIS, FIN-EN ecc..) POLICY Lo strumento finanziario ha un impatto prolungato nel tempo e distribuito tra più soggetti, favorendo azioni di sistema e di policy. Tanto più se si riescono a inserire elementi di premialità tali da rafforzare un approccio di tipo sussidiario già in qualche modo garantito dall’impostazione dello strumento.

11 Alcune anticipazioni Verso il nuovo periodo di programmazione comunitaria Nella nuova proposta di Regolamento Generale sui Fondi Strutturali, Sviluppo rurale e Pesca per il periodo di Programmazione gli strumenti finanziari acquistano maggior peso. Un esempio lo si ritrova a partire dall’articolo 2 «Definizioni» della proposta di regolamento generale, dove è possibile ritrovare «specifiche ad hoc» per gli strumenti finanziari: «Intervento»: il contributo finanziario di un programma agli strumenti finanziari e dal successivo sostegno finanziario fornito da tali strumenti finanziari; «Beneficiario» l'organismo che attua lo strumento finanziario. «Destinatario finale»: una persona fisica o giuridica che riceve sostegno finanziario da uno strumento finanziario;

12 SINTESI GRAFICA DEL PERCORSO JEREMIE FSE
Stretto legame tra esclusione dall’accesso al credito ed esclusione sociale Soluzioni di micro credito quale mezzo di creazione di lavoro e inclusione sociale per soggetti svantaggiati INIZIATIVA JEREMIE Incentiva l’utilizzo dei Fondi Strutturali attraverso strumenti finanziari rotativi per facilitare l’accesso al credito di micro, piccole e medie imprese FONDO SOCIALE EUROPEO (FSE) È uno dei Fondi Strutturali dedicato a facilitare l’accesso all’occupazione e l’istruzione in favore di soggetti svantaggiati nell’UE (disoccupati, donne, persone con basso livello di scolarità, etc.) Likelihood of being unbanked is higher among people at risk of social exclusion main financial instrument for investing in people. It supports employment and helps people enhance their education and skills. This improves their job prospects. Member States and regions devise their own ESF Operational Programmes in order to respond to the real needs ‘on the ground’.

13 L’implementazione di JEREMIE in Lombardia
Inclusione Sociale Capitale Umano Occupabilità Adattabilità Asse 1 Asse 2 Asse 3 Asse 4 POR “Occupazione” FONDO JEREMIE FSE Costituito nel luglio 2008 tramite legge regionale Lombardy has a GDP per head of more than 75 % of the EU-25 average and is eligible under the “regional competitiveness and employment objective”. Lombardy Region adopted the Jeremie Initiative on (data DGR) by creating a 10 M€ investment Fund in the framework of the Regional Operational Program financed by the European Social Fund (so called “ESF Jeremie Fund”) The European Social Fund (ESF) helps people improve their skills and job prospects.  per facilitare l’accesso al lavoro per persone escluse o a rischio di esclusione sociale per favorire l’accesso al credito per microimprese, e imprese individuali operanti in Lombardia, instituzioni no-profit e istituzioni del settore sociale (ad es. Cooperative sociali)

14 Persone a rischio di esclusione sociale in Lombardia: alcuni dati
circa 1.200 cooperative sociali in Lombardia di cui 400 di tipo B 6.000 soggetti svantaggiati impiegati dall’esclusione all’inclusione social co-operatives facilitate inclusion role of social and cooperative enterprises in promoting social inclusion, solidarity and cohesion through the development of cooperatives Opportunità di supportare le cooperative sociali per combattere disoccupazione ed esclusione sociale

15 Fondo Jeremie FSE: caratteristiche principali
REGIONE LOMBARDIA incarica Finlombarda GESTORE costituisce Fase 1 gestisce FONDO JEREMIE accredita seleziona INTERMEDIARI FINANZIARI SELEZIONATI concedono garantisce Micro crediti Fase 2 In favore di BENEFICIARI sottoscrivono e versano Capitale Sociale Fase 3 COOPERATIVE

16 Fase 1: Costituzione del Fondo e selezione degli Intermediari Finanziari
REGIONE LOMBARDIA incarica Finlombarda GESTORE costituisce gestisce FONDO JEREMIE accredita seleziona INTERMEDIARI FINANZIARI SELEZIONATI Lotto finanziario Lotto finanziario Intermediario Finanziario convenzionato Intermediario Finanziario convenzionato Procedimento per la selezione Valutazione proposte di investimento Aggiudicazione e Accreditamento di Lotti finanziari Accredita- mento Proposta Controllo di requisiti formali Valutazione di elementi organizzativi, tecnici e finanziari

17 Fase 2: la concessione degli interventi finanziari
REGIONE LOMBARDIA incarica Finlombarda GESTORE costituisce gestisce FONDO JEREMIE garantisce fino all’80% del valore dei microcrediti (per circa il 10% del portafoglio erogato) accredita seleziona INTERMEDIARI FINANZIARI SELEZIONATI concedono MICROCREDITI In favore di BENEFICIARI hanno accesso all’intervento finanziario tutti coloro che prestano o intendono prestare attività in qualità di SOCI COOPERATORI presso COOPERATIVE SOCIALI e di PRODUZIONE E LAVORO (assimilabili alle cooperative sociali) esistenti e attive da almeno un esercizio sociale

18 Fase 2: la concessione degli interventi finanziari
COOPERATIVE Cooperative Sociali di Tipo A (ai sensi L. 381/1991) Servizi sanitari, sociali ed educativi Cooperative di Tipo B Servizi di integrazione di Soggetti Svantaggiati (*) nel mercato del lavoro Cooperative di produzione e lavoro La cui forza lavoro è costituita anche da Soggetti Svantaggiati (*) per almeno il 30% della forza lavoro residua Forniscono opportunità di occupazione a persone svantaggiate favorendo in tal modo l’integrazione sociale a soggetti che diversamente rimarrebbero esclusi dal mercato del lavoro An Italian social cooperative is a particularly successful form of multi-stakeholder cooperative, of which some 7,000 exist. A "type A" social cooperative brings together providers and beneficiaries of a social service as members. A "type B" social cooperative brings together permanent workers and previously unemployed people who wish to integrate into the labour market. Social co-operatives are legally defined as follows: the objective is the general benefit of the community and the social integration of citizens type A co-operatives provide health, social or educational services those of type B integrate disadvantaged people into the labour market. The categories of disadvantage they target may include physical and mental disability, drug and alcohol addiction, developmental disorders and problems with the law. They do not include other factors of disadvantage such as race, sexual orientation or abuse various categories of stakeholder may become members, including paid employees, beneficiaries, volunteers (up to 50% of members), financial investors and public institutions. In type B co-operatives at least 30% of the members must be from the disadvantaged target groups the co-operative has legal personality and limited liability voting is one person, one vote no more than 80% of profits may be distributed, interest is limited to the bond rate and dissolution is altruistic (assets may not be distributed) A good estimate of the current size of the social co-operative sector in Italy is given by updating the official ISTAT figures from the end of 2001 by an annual growth rate of 10% (assumed by the Direzione Generale per gli Ente Cooperativi). This gives totals of 7,100 social co-operatives, with 267,000 members, 223,000 paid employees, 31,000 volunteers and 24,000 disadvantaged people undergoing integration. Combined turnover is around 5 billion euro. The co-operatives break into three types: 59% type A (social and health services), 33% type B (work integration) and 8% mixed. The average size is 30 workers. Le cooperative sociali non hanno finalità sociali ma lo scopo di procurare lavoro alle migliori condizioni possibili ai soci lavoratori (*) vedi pagina successiva

19 Fase 2: la concessione degli interventi finanziari
SOGGETTI SVANTAGGIATI i soggetti di cui alla Legge n. 381 del 1991 (Disciplina delle cooperative sociali) … Invalidi fisici, Invalidi psichici e sensoriali, Ex degenti di istituti psichiatrici, Soggetti in trattamento psichiatrico, Tossicodipendenti, Alcolisti, Minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, Condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione. …. sono altresì considerati soggetti svantaggiati Giovani con età compresa tra 16 e 25 anni e Diritto-Dovere di Istruzione e Formazione assolto, Donne di età superiore a 40 anni, Uomini di età superiore a 50 anni, Immigrati, Persone con titolo di studio inferiore al diploma, Persone in cerca di occupazione da oltre 12 mesi, Famiglie monoparentali (genitore con almeno un figlio a carico). who belongs to a category which has difficulty entering the labour market without assistance, namely a person

20 Fase 2: la concessione degli interventi finanziari
MICROCREDITO 4.000 euro FONDI BANCARI FONDO JEREMIE 1a quota = 2.000 euro 2a quota = 2.000 euro si compone di Durata: 60 mesi Rimborso: mensile Tasso: IRS 5 anni (*) + spread Durata: 60 mesi Rimborso: in unica soluzione alla scadenza Tasso: zero Tale quota non dovrà essere rimborsata se il socio cooperatore presta la propria attività presso la cooperativa di riferimento per l’intera durata dell’intervento finanziario (*) Quotazione 10/11/2009 = 1,84%

21 Fase 3: la capitalizzazione delle Cooperative
REGIONE LOMBARDIA incarica Finlombarda GESTORE costituisce gestisce FONDO JEREMIE garantisce fino all’80% del valore dei microcrediti (per circa il 10% del portafoglio erogato) accredita seleziona INTERMEDIARI FINANZIARI SELEZIONATI erogano MICROCREDITI In favore di BENEFICIARI limite massimo di 50 soci per singola cooperativa (capitalizzazione massima pari a euro). sottoscrivono e versano CAPITALE SOCIALE COOPERATIVE

22 Conclusioni: l’impegno finanziario per il Socio Cooperatore (esempio)
1a quota = 2.000 euro 2a quota = 2.000 euro Durata: 60 mesi Tasso: 5% (*) Rata stimata: 38 euro/mese Durata: 60 mesi Tasso: 0% Rata stimata: 0 euro/mese se il socio cooperatore presta la propria attività presso la cooperativa di riferimento per l’intera durata dell’intervento finanziario, alla scadenza del 60° mese: ESBORSO FINANZIARIO (E.F.) = 2.300 euro ca. QUOTA CAPITALE (Q.C.) = 4.000 euro Δ Q.C. – E.F. = circa 1.700 euro (*) Il tasso è stimato sulla base dell’IRS vigente e dello spread proposto dalle banche in sede di partecipazione al bando di gara; è utilizzato a solo titolo esemplificativo.

23 Conclusioni: la capitalizzazione delle Cooperative
Fondo JEREMIE FSE Erogazione microcrediti Garanzia microcrediti Quote Fondo Jeremie = euro 17,5 M Quote Banche = euro 17,5 M Fondo di garanzia = euro 1,5 M n Microcrediti Capitale cooperative + euro 35 M n Soci cooperatori

24 Grazie per l’attenzione


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