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Protocollo dIntesa in Materia di Politiche Integrate di Sicurezza Urbana tra il Ministero dellInterno e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

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Presentazione sul tema: "Protocollo dIntesa in Materia di Politiche Integrate di Sicurezza Urbana tra il Ministero dellInterno e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia."— Transcript della presentazione:

1 Protocollo dIntesa in Materia di Politiche Integrate di Sicurezza Urbana tra il Ministero dellInterno e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

2 Protocollo dIntesa Articolo 6 (Progetto. n.4 Sale operative delle Forze di Polizia e della Polizia municipale) 1. Le parti concordano sullopportunità di creare i presupposti tecnologici che consentano lo sviluppo di sinergie operative tra le Sale operative delle Forze di polizia e della Polizia municipale, al fine di rafforzare i servizi di vigilanza e controllo sul territorio delle diverse componenti, nellambito delle loro rispettive attribuzioni e nel rispetto delle normative vigenti, con il coordinamento delle Autorità di Pubblica Sicurezza, assicurando ai cittadini lintervento tempestivo degli operatori specializzati.

3 2. Il programma di interconnessione si svilupperà in due fasi. La prima fase, verificata la compatibilità tecnologica, dovrà prevedere la creazione di sistemi o ladozione di strumenti che consentano la comunicazione tra Sale operative della Polizia di Stato, dellArma dei Carabinieri e delle Polizie municipali operanti nella Regione Friuli Venezia Giulia. La seconda fase, dovrà prevedere il passaggio a sistemi più avanzati che consentano linterconnessione. 3. Le prime installazioni tecnologiche saranno perfezionate, dintesa fra le parti, presso i Comuni di Trieste, Gorizia, Pordenone e Udine, nonché presso un numero limitato di Comuni – pilota, sedi di mirate sperimentazioni, che saranno individuati concordemente tra le parti anche sulla base delle indicazioni che perverranno dalle Prefetture- Uffici Territoriali del Governo

4 4. Il programma di attività volto alla realizzazione di quanto previsto ai commi 2 e 3 sarà definito dai responsabili di progetto, di cui al successivo articolo 7, dintesa con le rispettive Amministrazioni e i Comuni interessati, sulla scorta delle indicazioni del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dellInterno circa le soluzioni tecnologiche più idonee. 5. I costi relativi alla realizzazione degli interventi di cui al comma 2 saranno a carico del Ministero dellInterno e della Regione Friuli Venezia Giulia secondo specifiche intese. 6. I risultati delle sperimentazioni saranno valutati dalle parti entro dicembre 2007, anche al fine delleventuale estensione ad altre realtà del territorio regionale.

5 Stato dellarte: 2 maggio 2001 protocollo dintesa fra Ministero dellInterno e Regione Emilia Romagna. 27 settembre 2002 protocollo dintesa tra il Ministero dellInterno e il Ministero delleconomia e delle Finanze tra la Regione Campania, Regione Calabria, Regione autonoma Sardegna 5 novembre 2002 protocollo dintesa fra Ministero dellInterno e Regione Toscana. Altri.

6 Normative di sviluppo e qualità ISO 10006 - ISO 9001 Leggi Nazionali Normative Europee Identificazione del Progetto Idea Progettuale Protocollo dIntesa Qualità del servizio Sicurezza Esigenze del Cittadino Sinergie Operative Coordinamento Razionalizzazione delle risorse operative e tecnologiche Monitoraggio dei collegamenti esistenti verifica delle compatibilità tecnologiche

7 Le domande fondamentali (Il principio W 5 HH o di Boehm) Why: Perché si sviluppa il progetto? What: Cosa deve essere fatto? When: Quando deve essere fatto? Who: Chi è il responsabile? Where: Dove sono le responsabilità? How: In che modo il lavoro verrà realizzato? How much: Quanto costa?

8 Why? … Perché si sviluppa il progetto? Motivazioni di carattere politico-istituzionle: Esiste un protocollo dintesa. Motivazioni di carattere legislativo Art. 21 Legge 121 del 1 aprile 1981.

9 L. 1° aprile 1981 n. 121 Nuovo ordinamento dellAmministrazione della Pubblica Sicurezza Art. 21 (Collegamenti e sale operative comuni tra le forze di polizia) Il Ministro dellInterno, nellesercizio delle sue attribuzioni di coordinamento, impartisce direttive ed emana provvedimenti per stabilire collegamenti tra le sale operative delle forze di polizia ed istituisce, in casi di particolare necessità, con proprio decreto di concerto con i Ministri interessati, sale operative comuni.

10 Why? … Perché si sviluppa il progetto? Motivazioni di carattere politico-istituzionale: Esiste un protocollo dintesa. Motivazioni di carattere legislativo Art. 21 Legge 121 del 1 aprile 1981 Direttiva europea n. 91/396/CE istituzione del numero unico di emergenza. Motivazioni di carattere operativo Coordinamento delle Forze di Polizia

11 Coordinamento, … sinergia operativa delle forze di polizia richiamano ad un fondamentale principio della Teoria dellorganizzazione: coerenza, risonanza. Coherence is what makes a corporation greater than the sum of its part….By achieving coherence, each part and every individual will be better able to drive purposefully toward a common goal

12 Obiettivo finale Creare sinergie operative che consentano di fornire al cittadino un servizio più efficace coordinando le forze disponibili sul territorio ed ottimizzandone lazione. Assicurare ai cittadini lintervento tempestivo degli operatori specializzati (art. 6)..

13 WBS Work Breakdown Structure How?

14 Ladozione di sistemi audio-video, del tipo multiconferenza, è stata ritenuta idonea e compatibile con i sistemi in uso alle Forze di Polizia. Il sistema di videoconferenza multiutente, permanentemente attivo fra gli operatori delle sale operative, consente la comunicazione audio e video in modo diretto ed immediato. Il sistema non è invasivo e consente piena autonomia operativa. La permanente visione tra gli operatori partecipi alla multiconferenza potrà favorire, sia linterscambio di utili notizie operative che la graduale conoscenza fra gli operatori delle diverse Forze di polizia impegnate sul territorio. Potrà rivelarsi utile strumento nelle situazioni emergenziali, ove limmediatezza e la comprensione delle comunicazioni è fondamentale ed irrinunciabile. Il sistema adottato è scalabile, ad alta stabilità e qualità, compatibile con le diverse tecnologie di trasporto presenti sul territorio, mantenendo comunque una interfaccia utente user-frendly.

15 What?...

16 1° fase Trieste 2° fase Gorizia, Udine, Pordenone

17 Who? … Responsabilità istituzionali formali Team di progetto Responsabilità (contributi) operativi

18 Criticità operative del nuovo sistema dinterconnessione Le difficoltà di questa innovazione trovano forse la migliore sintesi nelle parole antiche che Machiavelli usa nel Principe e debbasi considerare come non è cosa più difficile a trattare, né più dubbia a riuscire, né più pericolosa a maneggiare, che farsi capo a introdurre nuovi ordini. Perché lo introduttore a per nemici tutti quelli che degli ordini vecchi fanno bene, et ha tiepidi difensori tutti quelli che egli ordini nuovi faranno bene. La quale tiepidezza nasce, parte per paura …. parte dalla incredulità degli uomini

19 When? …

20

21 How much? … A. Risorse umane operative Il progetto non abbisogna di risorse operative aggiuntive. B. Risorse economiche sviluppo della prima fase: Connettività: Apparecchiature C. Risorse tecnico specialistiche Impiego professionalità interne: tecnici Protezione Civile Friuli Venezia Giulia tecnici Zona Telecomunicazioni Ministero dellInterno. B + C + connettività proprietaria Regione, Interforze Abbattimento dei costi complessivi 1/3

22 Avvio Interconnessione….?!

23 Nessun risultato si raggiunge da soli …. Ringraziamo Tecnici della Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia. Tecnici della Zone Telecomunicazioni Friuli Venezia Giulia e Veneto (Polizia di Stato). I responsabili e gli operatori delle Sale Operative dellArma dei Carabinieri della Polizia Municipale e della Polizia di Stato.


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