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Dal bollettino parrocchiale al Giornale della Comunità Marco Deriu Milano, 16 febbraio 2008.

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Presentazione sul tema: "Dal bollettino parrocchiale al Giornale della Comunità Marco Deriu Milano, 16 febbraio 2008."— Transcript della presentazione:

1 Dal bollettino parrocchiale al Giornale della Comunità Marco Deriu Milano, 16 febbraio 2008

2 Definizioni È opportuno innanzitutto provare a definire i termini che usiamo, per acquisire consapevolezza dei significati in gioco: bollettino – giornale – comunità COMUNITÀ Dal latino communis, comune, dalla radice cum, con + munus, dono Riferimento a un legame, una relazione, una condivisione, un essere-con… Marco Deriu – 16 febbraio 2008

3 Definizioni La differenza tra bollettino e giornale non è soltanto nei contenuti, nel formato, nel numero di pagine o nel tipo di carta Quali sono le finalità del progetto (pastorale e di comunicazione) che ispira e guida la scelta di realizzarlo? Che cosa e a chi vogliamo comunicare attraverso il Giornale della Comunità? Marco Deriu – 16 febbraio 2008

4 Lambiente socioculturale Sociologi ed esperti di psicologia sociale definiscono lattuale epoca come età dellincertezza, da tutti i punti di vista: economico, sociale, culturale, relazionale Luomo moderno è sembra spesso ripiegato su di sé, non è più quellhomo faber sui ipsius, artefice di se stesso, che anche la Gaudium et Spes richiamava È, piuttosto, un individuo che sembra subire la rivoluzione culturale in atto Marco Deriu – 16 febbraio 2008

5 Lambiente socioculturale In questa società postmoderna dai valori fragili, le persone vivono comunque unattesa e una ricerca Cè una diffusa sete di spiritualità, che spesso si trova poi costretta o indotta a seguire percorsi alternativi di interiorità o di solipsismo Questa sensibilità può essere il punto di partenza per la proposta Marco Deriu – 16 febbraio 2008

6 La sfida della comunicazione Anche la vita delle nostre comunità parrocchiali – o pastorali – è spesso condizionata da questo mood sociale La comunicazione cristianamente ispirata deve confrontarsi con lincertezza caratteristica dellattuale società, ma deve saper cogliere tutte le occasioni e le opportunità per lazione pastorale Perché essere cristiani conviene? Marco Deriu – 16 febbraio 2008

7 La sfida della comunicazione Lattenzione al cammino di ricerca delluomo contemporaneo non implica certo la rinuncia allo specifico cristiano, anzi, lo valorizza ulteriormente Limpegno prioritario che ci viene richiesto consiste nello sforzo di saper ascoltare la cultura del nostro tempo, per comprenderne le caratteristiche e discernerne i semi, le molte potenzialità Marco Deriu – 16 febbraio 2008

8 La sfida della comunicazione Soltanto partendo dallascolto si potrà proporre alla comunità e alle singole persone che la animano un Giornale capace di leggere e interpretare la realtà Il Giornale della Comunità deve essere espressione dellinsieme delle persone, per favorire la comunicazione e offrire elementi di discernimento utili a leggere il mondo alla luce dei valori cristiani Marco Deriu – 16 febbraio 2008

9 Il senso della comunicazione Dobbiamo (ri)trovare il senso della comunicazione cristianamente ispirata senso come significato senso come direzione senso come sensibilità Bisogna costruire le azioni pastorali, con le persone e con le comunità, sostenendo il loro sforzo di apertura alla fede e di comprensione del mondo che ci circonda Marco Deriu – 16 febbraio 2008

10 La sfida della comunicazione Il potere dei media è quello di costruire relazioni, di creare uno spazio comune fra coloro che partecipano a un processo di scambio di contenuti e interpretazioni I media possono creare una comunione, una comunità della comunicazione Cè la possibilità che il Giornale della Comunità possa essere veicolo di relazioni autentiche e strumento pastorale? Marco Deriu – 16 febbraio 2008

11 Il Giornale della comunità Il Giornale della Comunità agisce secondo una logica pastorale e culturale Pastorale: accompagna e rafforza lannuncio della Buona notizia da parte della Chiesa e dei nostri sacerdoti Culturale: può stimolare e ampliare gli orizzonti culturali delle persone, a partire da un preciso punto di vista Marco Deriu – 16 febbraio 2008

12 Il linguaggio del Giornale Attenzione a non essere autoreferenziali Bisogna parlare con un linguaggio adeguato tanto a chi conosce e pratica, nella misura che gli è concessa, la vita della comunità cristiana, quanto a chi vede la vita della Chiesa dal di fuori È il linguaggio della fede cristiana, che non è uniforme né totalizzante, ma è capace di scegliere il registro espressivo più adatto Marco Deriu – 16 febbraio 2008

13 La linea editoriale Comunicare e sostenere gli indirizzi e le iniziative pastorali della Chiesa e della parrocchiale (o pastorale) Favorire riflessioni intorno a tematiche religiose, nellottica della missionarietà Far conoscere le molte organizzazioni - e le loro iniziative – che operano sul territorio locale e diocesano (le buone notizie) Offrire criteri di discernimento Marco Deriu – 16 febbraio 2008

14 I 10 comandamenti 1. Privilegiare la logica dellascolto delle persone, per dare parola a chi non lha 2. Restituire il valore alle parole e alla Parola, a fronte di abusi e svalutazioni 3. Salvaguardare e promuovere spazi di comunicazione come spazi di relazione e di promozione della persona 4. Offrire elementi di giudizio rispetto ai grandi dibattiti sui temi più impegnativi Marco Deriu – 16 febbraio 2008

15 I 10 comandamenti 5. Incentivare la capacità di giudizio offrendo interpretazioni, riflessioni, commenti 6. Scardinare la tendenza allindividualismo: lidentità del cristiano ha una dimensione comunitaria imprescindibile e irrinunciabile 7. Far emergere il senso della differenza, per poter riconoscere laltro nella sua alterità 8. Restituire il valore al tempo di una Parola che si rivela pian piano, non tutta e subito Marco Deriu – 16 febbraio 2008

16 I 10 comandamenti 9. Recuperare la dimensione dello spazio quotidiano della comunità locale, quella in cui le persone effettivamente vivono 10. Contrastare la tendenza dei media e della società alla semplificazione: non lasciare che la superficialità dei messaggi e la loro autoreferenzialità abbiano la meglio sulla necessità della persona di comprendere la profondità della realtà Marco Deriu – 16 febbraio 2008

17 I 7 sensi dei redattori Senso realista. Apertura alla realtà senza pregiudizi: la verità è fatto di conquista, proprio perché spesso le cose più importanti o significative non appaiono subito, ma vanno ricercate con attenzione Senso critico. Il termine critica deriva dal greco krinen, che significa discernere, collocare le cose al loro giusto posto: la capacità di discernimento è il primo requisito di un Giornale della comunità Marco Deriu – 16 febbraio 2008

18 I 7 sensi dei redattori Senso vocazionale. Anche lattività di chi comunica richiede una sorta di vocazione specifica, dato che riguarda il bene della persona e dellintera comunità cristiana Senso etico. Bisogna cogliere limportanza e la ricaduta morale della comunicazione, che si traduce nella disponibilità a fornire un servizio utile allazione pastorale nei confronti dei singoli e della comunità Marco Deriu – 16 febbraio 2008

19 I 7 sensi dei redattori Senso retorico. Capacità di utilizzare il linguaggio e le modalità espressive più appropriate per comunicare i fatti e indurre i lettori a riflettere su una determinata verità Senso teleologico (finalistico). Tra gli obiettivi del Giornale della Comunità, cè la crescita etica e valoriale delle persone Senso personalista. Chi realizza il Giornale parla sempre da persona ad altre persone Marco Deriu – 16 febbraio 2008


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