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ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA SOMMARIO IDENTIFICARE LAMBITO IN CUI SI OPERA IDENTIFICARE.

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Presentazione sul tema: "ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA SOMMARIO IDENTIFICARE LAMBITO IN CUI SI OPERA IDENTIFICARE."— Transcript della presentazione:

1 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA SOMMARIO IDENTIFICARE LAMBITO IN CUI SI OPERA IDENTIFICARE IL PROPRIO RUOLO DEFINIRE LOGGETTO DELLINTERVENTO DEFINIRE IL CONTESTO DI RIFERIMENTO IDENTIFICARE GLI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE IDENTIFICARE UNA STRATEGIA OPERATIVA

2 l'autorizzazione integrata ambientale : ha per oggetto la prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento proveniente dalle attività di cui all'allegato VIII e prevede misure intese a evitare, ove possibile, o a ridurre le emissioni nell'aria, nell'acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti, per conseguire un livello elevato di protezione dell'ambiente salve le disposizioni sulla valutazione di impatto ambientale Inquinamento : l'introduzione diretta o indiretta, a seguito di attività umana, di sostanze, vibrazioni, calore o rumore o più in generale di agenti fisici o chimici, nell'aria, nell'acqua o nel suolo, che potrebbero nuocere alla salute umana o alla qualità dell'ambiente, causare il deterioramento dei beni materiali, oppure danni o perturbazioni a valori ricreativi dell'ambiente o ad altri suoi legittimi usi ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA AIA – GENERALITA

3 L'autorità competente, nel determinare le condizioni per l'autorizzazione integrata ambientale, fermo restando il rispetto delle norme di qualità ambientale, tiene conto dei seguenti principi generali: a) devono essere prese le opportune misure di prevenzione dell'inquinamento, applicando in particolare le migliori tecniche disponibili; b) non si devono verificare fenomeni di inquinamento significativi; c) deve essere evitata la produzione di rifiuti, …… ; d) l'energia deve essere utilizzata in modo efficace ed efficiente; e) devono essere prese le misure necessarie per prevenire gli incidenti e limitarne le conseguenze; f) deve essere evitato qualsiasi rischio di inquinamento al momento della cessazione definitiva delle attività ……. ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA

4 migliori tecniche disponibili: la più efficiente e avanzata fase di sviluppo di attività e relativi metodi di esercizio indicanti l'idoneità pratica di determinate tecniche a costituire, in linea di massima, la base dei valori limite di emissione intesi ad evitare oppure, ove ciò si riveli impossibile, a ridurre in modo generale le emissioni e l'impatto sull'ambiente nel suo complesso. Nel determinare le migliori tecniche disponibili, occorre tenere conto in particolare degli elementi di cui all'allegato XI. Si intende per: 1)tecniche: sia le tecniche impiegate sia le modalità di progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e chiusura dell'impianto; 2) disponibili: le tecniche sviluppate su una scala che ne consenta l'applicazione in condizioni economicamente e tecnicamente idonee nell'ambito del relativo comparto industriale,…..; 3) migliori: le tecniche più efficaci per ottenere un elevato livello di protezione dell'ambiente nel suo complesso. AIA – GENERALITA ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA

5 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA IL RUOLO DELLAMMINISTRAZIONE COMUNALE LAIA, per gli impianti di competenza statale, è rilasciata dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con altri Ministeri competenti, previa convocazione di una Conferenza dei servizi nel corso della quale, tra laltro, vengono acquisite le prescrizioni del sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del testo unico delle leggi sanitarie (rd 1265/1934). art. 216…. una industria o manifattura la quale sia inscritta nella prima classe, può essere permessa nell'abitato, quante volte l'industriale che l'esercita provi che, per l'introduzione di nuovi metodi o speciali cautele, il suo esercizio non reca nocumento alla salute del vicinato...; art.217… quando vapori, gas o altre esalazioni, scoli di acque, rifiuti solidi o liquidi provenienti da manifatture o fabbriche, possono riuscire di pericolo o di danno per la salute pubblica, il sindaco prescrive le norme da applicare per prevenire o impedire il danno e il pericolo …..

6 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA LA CENTRALE TERMOELETTRICA IN CIFRE CC1 – CC2 VAPORE metano 158013 Nm 3 NO 2 132,2 t carbone 1140251 t OCD 36348 t gasolio 1489 t EE 705,5 TWh EE 3025,5 TWh NO 2 2198,2 t CO 76,4 t CO 779,6 t polveri 130 t SO 2 2540,9 t

7 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA LA CENTRALE TERMOELETTRICA IN CIFRE

8 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA LA QUALITÀ DELLARIA il Piano regionale di risanamento e tutela della qualità dell'aria e per la riduzione dei gas serra (2006) include il Comune della Spezia tra le zone soggette a risanamento della qualità dell'aria per gli inquinanti NO 2 e PM 10, e definisce critica la situazione dell'Ozono. le concentrazioni orarie di NO 2 (2010) evidenziano una situazione di rispetto dei limiti ma ancora non mostrano un trend di diminuzione. La Regione Liguria ha avviato la procedura di richiesta di proroga al rispetto del limite. dal 2009, il PM10 rispetta i limiti annuale e giornaliero previsti dalla legge. La Regione Liguria non ritiene i dati ancora indicativi di un significativo miglioramento ed ha avanzato richiesta di deroga. I risultati di una recente campagna (2009) evidenziano il superamento della concentrazione limite del benzene in alcune aree della città. La concentrazione dellozono appare tra le più critiche della regione ed il valore obiettivo è sempre stato superato negli ultimi sei anni.

9 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA AMBIENTE E SALUTE Negli ultimi 10 anni alcuni studi epidemiologici hanno rilevato un incremento delle patologie riconducibili allinquinamento ambientale e suggerito una sofferenza della popolazione, di modesta entità, attribuibile allinquinamento ambientale. Il primo report (2005) del sistema di sorveglianza epidemiologica dei tumori ambiente correlati segnala un lieve eccesso di rischio per alcuni tumori senza poterlo attribuire a specifiche sorgenti. Rilevazioni più recenti dello stesso sistema confermano detti eccessi di rischio per patologie ad eziologia ambientale non attribuibili a specifiche sorgenti. La combustione nellindustria dellenergia, secondo lAmministrazione regionale è il principale responsabile delle emissioni di NO x (56%); PM 10 (67%); PM 2,5 (47%) e SO 2 (87%) ed un importante contributore alle emissioni di COV (34%).

10 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA STRATEGIA DI INTERVENTO DELLAMMINISTRAZIONE COMUNALE Contenimento delle emissioni in atmosfera: abbattimento degli inquinanti; gestione dellimpianto; controllo e gestione delle emissioni diffuse; Contenimento degli impatti sulla salute: qualificazione degli inquinanti emessi; concentrazione delle emissioni locali al camino della CTE; controllo dei microinquinanti ;

11 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA ABBATTIMENTO DEGLI INQUINANTI PROPOSTA : NO 2 = 180 mg/m 3 SO 2 = 180 mg/m 3 Polveri = 15 mg/m 3 Media giorno D.Lgs. 152/2006 : NO 2 = 200 mg/m 3 SO 2 = 400 mg/m 3 Polveri = 50 mg/m 3 Dir. 2010/75/UE : NO 2 = 200 mg/m 3 SO 2 = 200 mg/m 3 Polveri = 20 mg/m 3 Media mese – 97% medie di 48 ore < 110% limite Media mese – 100% medie giorno < 110% limite

12 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA ABBATTIMENTO DEGLI INQUINANTI Denominazione Impianto Gestore Potenz a MW e SO 2 NO x COPts mg/Nm 3 Impianto nuovo FiumesantoE.ON41080 (g) 90 (g) 120 (g) 10 (g) TVN Civitavecchia ENEL1200100 (o) 130 (g) 15 (o) Vado Ligure TIRRENO POWER 480 (g) 80 (g) 85 (g) 120 (g) 10 (g) Impianto esistente FiumesantoE.ON640200 (g) 50 (g) 20 (g) FusinaENEL850200 (m) 30 (m) 20 (m) Fusina (c) ENEL1600185 (m) 200 (m) 50 (m) 20 (m) Brindisi nordEDIPOWER640320 (m) 160 (m) 100 (m) 30 (m) Brindisi sudENEL2640200 (m) 160 (m) 100 (m) 30 (m) Monfalcone (b) E.ON340200 (m) 500 (m) 150 (m) 30 (m) PROPOSTA600180 15015

13 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA GESTIONE DELLIMPIANTO CONTROLLO E GESTIONE DELLE EMISSIONI DIFFUSE Registrazione e quantificazione delle emissioni nei transitori Interventi di contenimento sul sistema di scarico, movimentazione stoccaggio del carbone; periodiche campagne di monitoraggio che, adottando tecniche source apportionment, analizzino le deposizioni atmosferiche nelle aree prospicienti gli impianti.

14 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA QUALIFICAZIONE DEGLI INQUINANTI

15 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA CONCENTRAZIONE AL CAMINO DELLE EMISSIONI IN ARIA CONTROLLO DEI MICROINQUINANTI periodiche campagne di monitoraggio delle deposizioni atmosferiche, da realizzarsi in collaborazione con ARPAL e Amministrazione comunale, per il dosaggio di metalli (As, Pb, Cd, Ni, V, Cu, Cr, Mn, Hg e Tl), IPA cancerogeni, diossine e furani e PCB, con particolare riferimento a diossin like. Studio di fattibilità inerente il recupero dell'energia termica dai gruppi di produzione ai fini del teleriscaldamento da inviare all'Autorità Competente

16 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPARTO IGIENE DELARIA AIA – GENERALITA


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