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Eccovi un collage di diapositive salvate da internet…..

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1 Eccovi un collage di diapositive salvate da internet…..
la materia Deriva da MATER (madre in latino) Eccovi un collage di diapositive salvate da internet….. Buon lavoro! iprof È la “madre” di tutte le cose

2 Stati di aggregazione della materia

3 Chimica È la Scienza che studia la composizione, la struttura, le proprietà e le trasformazioni della materia Materia Definizione generale E’ tutto ciò che ci circonda b) Definizione scientifica E’ tutto ciò che ha massa e volume

4 SISTEMA = porzione di materia
a) Definizione generale E’ tutto ciò che ci circonda Esempi: pareti, Terra, matita, stelle, diario, pietra, piante, animale, fiume, ghiacciaio, banco, foglio, biro… ….quindi è tutto ciò che forma corpi e oggetti Corpo = porzione di materia naturale, non prodotta o lavorata dall’uomo es. Terra, stelle, pietra, piante, fiume, animale, ghiacciaio Oggetto = porzione di materia prodotta o lavorata dall’uomo es. pareti, matita, diario, banco, foglio, biro (Eccezione: vengono chiamati “oggetti” i corpi celesti non stellari) SISTEMA = porzione di materia Porzioni di materia con diversa composizione sono chiamate sostanze o materiali

5 b) Definizione scientifica
E’ tutto ciò che ha massa e volume Massa = quantità di materia di un corpo (o di un oggetto) (= misura dell’inerzia di un corpo, cioè misura della resistenza che un corpo oppone alla variazione del suo stato di quiete o di moto) Volume = spazio occupato da una porzione di materia (corpo o oggetto) Massa e Volume sono grandezze fisiche

6 PROPRIETA’ DELLA MATERIA
CHIMICHE Proprietà che la materia presenta quando interagisce con materia avente una diversa composizione oppure con la luce o il calore. Questo processo comporta sempre un cambiamento della composizione della materia analizzata. FISICHE Proprietà osservabili e misurabili senza che si debba alterare la composizione della porzione di materia analizzata. Esempi: grandezze fisiche (dimensioni, massa, peso, colore, temperatura, densità, ecc.); stati di aggregazione

7 PROPRIETA’ FISICHE ESTENSIVE INTENSIVE
Dipendono dalla quantità di materia considerata (dimensioni del sistema) Es. lunghezza, volume e massa INTENSIVE Non dipendono dalla quantità di materia considerata (dimensioni del sistema) Es. colore, temperatura, densità, solubilità, stati fisici

8 GLI STATI FISICI DELLA MATERIA
Dilatazione termica bassa media alta

9 Stati di aggregazione della materia

10 Stati di aggregazione della materia
STATO SOLIDO Le particelle elementari sono l'una accanto all'altra, più o meno ordinate, tenute strettamente unite da forze di legame ed oscillano intorno ad un punto fisso senza però spostarsi liberamente, per questo motivo un solido ha forma e volume proprio. Esempio: Ghiaccio Fiori di ghiaccio sui ciottoli

11 Stati di aggregazione della materia
SOLIDI CRISTALLINI AMORFI Perfetto ordine: le loro particelle si trovano ai vertici di figure geometriche tridimensionali ben definite Si ottengono raffreddando un liquido non lentamente (per dar modo che si organizzino i cristalli), ma velocemente, es: vetro e materie plastiche. Ghiaccio Cristalli di quarzo

12 Stati di aggregazione della materia
STATO LIQUIDO Nello stato liquido l'energia delle particelle è più elevata che nello stato solido: esse  non sono legate saldamente e, pur non potendo allontanarsi come nello stato aeriforme, scivolano le une sulle altre rompendo legami tra loro e formandone di nuovi in continuazione. Un liquido, pur avendo un proprio volume ed essendo incompressibile, non ha forma propria ed assume la forma del recipiente che lo contiene. Esempio: Acqua liquida

13 Stati di aggregazione della materia
STATO GASSOSO O AERIFORME Le particelle (atomi, ioni o molecole) non sono legate da alcun legame e quindi ognuna è libera di muoversi indipendentemente dalle altre. Esse quindi, nel loro insieme, assumono la forma e il volume del recipiente che le contiene. La materia allo stato gassoso può essere facilmente compressa, a differenza di quella allo stato liquido o solido. Esempio: Vapore acqueo

14 LE GRANDEZZE FISICHE Le grandezze fisiche sono proprietà oggettive (= indipendenti dall’osservatore) che si possono misurare in modo da poter associare loro dei valori numerici. Secondo il Sistema Internazionale (SI) ci sono sette grandezze fondamentali.

15 Ogni grandezza fondamentale ha una sua unità di misura.
L’ unità di misura è la grandezza a cui corrisponde il valore 1. Misurare significa confrontare la grandezza di cui vogliamo conoscere il valore con l’unità di misura scelta e quindi trovare quante volte (interamente o in frazione) tale unità di misura è contenuta nella grandezza da misurare. Dalle grandezze fondamentali si ricavano le grandezze derivate. Le grandezze derivate sono espresse da relazioni matematiche (prodotto o quoziente) tra più grandezze fondamentali.

16 GRANDEZZE DERIVATE

17 AERIFORME GAS Sostanza che a T e P ambiente si presenta allo stato aeriforme. Sostanza che si trova allo stato aeriforme al di sopra della propria T critica. Non può essere trasformato in liquido per aumento della pressione VAPORE Aeriforme ottenuto per riscaldamento di una sostanza che a T e P ambiente si trova allo stato solido o liquido. Sostanza che si trova allo stato aeriforme al di sotto della propria T critica. Può essere trasformato in liquido per aumento della pressione Temperatura critica: T al di sopra della quale è impossibile che un aeriforme passi allo stato liquido, anche se sottoposto a pressioni elevatissime

18 La pressione è il rapporto fra la forza F che agisce perpendicolarmente a una superficie e l’area s della superficie stessa p = F/s L’unità di misura nel SI è il pascal (Pa), dove 1 Pa = 1 N/m2 = 1  kg  m–1  s–2

19 GLI STATI FISICI DELLA MATERIA DIPENDONO DAGLI STATI DI AGGREGAZIONE
La materia non è continua ma è costituita da microscopiche particelle (continua = suddivisibile all’infinito). Secondo la teoria cinetica: le particelle non sono a contatto, ma separate da spazi vuoti le particelle della materia sono in continuo e inarrestabile movimento le particelle si muovono tanto più rapidamente quanto più elevata è la temperatura (aumenta l’energia cinetica) Lo stato fisico dipende dallo stato di aggregazione delle particelle cioè dalla risultante tra le forze attrattive che tendono a unire le particelle e la tendenza delle stesse ad allontanarsi.

20 Fenomeni che modificano la composizione dei materiali di un oggetto
TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA CHIMICHE Riguardano fenomeni nel corso dei quali la materia cambia la propria composizione. Sono anche chiamate Reazioni chimiche FISICHE Riguardano fenomeni nel corso dei quali la materia modifica alcune proprietà ma non la sua composizione Fenomeni fisici Fenomeni che modificano la composizione dei materiali di un oggetto

21 Le trasformazioni fisiche producono una modificazione fisica della materia e non producono nuove sostanze. 21

22 Le trasformazioni chimiche sono modificazioni che comportano una variazione della composizione chimica delle sostanze con formazione di nuove sostanze. 22

23 Nelle trasformazioni chimiche le sostanze originarie si dicono reagenti, le nuove sostanze prendono il nome di prodotti. reagenti prodotti 23

24 • formazione di bollicine; • variazione di colore;
Le trasformazioni chimiche possono presentare alcuni cambiamenti caratteristici, quali: • formazione di bollicine; • variazione di colore; • formazione o scomparsa di un solido; • liberazione di prodotti gassosi profumati o maleodoranti; • riscaldamento o raffreddamento del recipiente in cui avviene la reazione, senza che sia stato fornito o sottratto calore dall’esterno. 24

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27 I PASSAGGI DI STATO Qualunque sostanza può presentarsi in ciascuno dei tre stati fisici: lo stato di aggregazione dipende dai valori della temperatura e della pressione esterni. ad es. l’acqua a P ambiente (= 1 atm) è: solida a T < 0° C liquida a 0° C < T < 100°C aeriforme a T > 100° C

28 Ciascuna sostanza presenta tuttavia proprie specifiche T e P di fusione e di ebollizione.
ad es. a T e P ambiente: l’acqua è liquida il ferro è solido l’ossigeno è aeriforme Somministrando o sottraendo calore, cioè cambiando la T o variando la P, qualunque sostanza può cambiare il suo stato fisico. I cambiamenti di stato fisico sono detti PASSAGGI DI STATO

29 I PASSAGGI DI STATO o liquefazione Vaporizzazione = ebollizione o
fusione

30 Passaggi di stato Sono mutamenti di stato fisico a cui possono essere sottoposte le sostanze, per variazione di temperatura o pressione. I PASSAGGI DI STATO comportano variazioni delle forze di attrazione delle particelle e del loro movimento e sono: FUSIONE-SOLIDIFICAZIONE, CONDENSAZIONE-EVAPORAZIONE, SUBLIMAZIONE.

31 Passaggi di stato I passaggi di stato che, a pressione costante, si ottengono aumentando la temperatura sono: FUSIONE: passaggio di una sostanza dallo stato solido a quello liquido. Le sostanze solide cristalline, pure, presentano una temperatura di fusione tipica, costante, le sostanze amorfe fondono entro intervalli di tempo più o meno ampi. VAPORIZZAZIONE: passaggio di una sostanza dallo stato liquido a quello gassoso. Se avviene a temperatura ambiente solo alla superficie del liquido si chiama evaporazione; se occorre somministrare calore e se il passaggio avviene in tutta la massa del liquido si chiama ebollizione. La temperatura di ebollizione è tipica per i vari liquidi e costante (a p. costante). Diminuendo la pressione diminuisce anche la temperatura di ebollizione di un liquido.

32 Passaggi di stato I passaggi che si ottengono a pressione costante diminuendo la temperatura sono: SOLIDIFICAZIONE: passaggio di una sostanza dallo stato liquido allo stato solido. Anche la temperatura di solidificazione di una sostanza è costante e coincide esattamente con la temperatura di fusione. BRINAMENTO: passaggio inverso alla sublimazione, cioè dallo stato aeriforme direttamente allo stato solido. CONDENSAZIONE: passaggio di un vapore allo stato liquido.

33 Passaggi di stato Per diminuzione della temperatura e aumento della pressione invece si può avere: LIQUEFAZIONE: passaggio di un gas allo stato liquido. Esiste però per ogni gas una particolare temperatura, detta temperatura critica al disopra della quale il gas non può essere liquefatto anche per un aumento grande della pressione. PUNTI FISSI: il punto di fusione (solidificazione) e di ebollizione (condensazione) di una sostanza pura sono caratteristici e costanti a pressione costante (a livello del mare) e vengono generalmente indicati in °Celsius. (Es. per l’acqua essi corrispondono a 0°C e 100°C, per il sale da cucina o cloruro di sodio essi sono 801°C e 1465°C).

34 Passaggi di stato CURVE DI RISCALDAMENTO E RAFFREDDAMENTO: si chiamano così le linee che si ottengono riportando su un grafico i valori della temperatura del corpo in funzione del tempo di riscaldamento o di raffreddamento. La curva di riscaldamento …

35 Passaggi di stato … e quella di raffreddamento
di una certa sostanza hanno un andamento reciprocamente inverso e caratterizzato dal fatto che tali curve, o linee, non sono lineari, ma a gradini. In corrispondenza dei punti di fusione (solidificazione) e di ebollizione (condensazione) infatti la temperatura rimane costante cioè non riprende a salire (o scendere) fino a che tutta la massa ha cambiato di stato, nonostante si continui a fornire (o sottrarre) energia. L’energia infatti viene utilizzata per vincere le forze di attrazione delle particelle nel caso della curva di riscaldamento (o per ripristinarle nel caso opposto). 

36 Passaggi di stato Esperimento: FUSIONE, VAPORIZZAZIONE E SOLIDIFICAZIONE DEL GHIACCIO Materiale: ghiaccio, becker, acqua, termometro, vetrino. Esecuzione: Si pone in un becker un cubetto di ghiaccio e si osserva il passaggio ad acqua liquida che avviene a temperatura ambiente (fusione). Si sottopone poi il becker a moderato riscaldamento coprendolo con un vetro da orologio; si nota la vaporizzazione dell'acqua. Il vapore d'acqua subito condensa sul fondo del vetro da orologio a causa della temperatura più bassa di questo trasformandosi, nuovamente in acqua allo stato liquido. La solidificazione a ghiaccio implica una ulteriore sottrazione di calore che può essere effettuata solo in un freezer.

37 Passaggi di stato La sublimazione: passaggio diretto dallo stato solido allo stato aeriforme, senza passare per lo stato liquido. Questo fenomeno si verifica per diversi materiali in cui le molecole sono legate debolmente tra loro, per cui basta un modesto aumento di temperatura perché si separino e si disperdano sotto forma di gas. La sublimazione avviene anche a temperatura ambiente ed è evidente in materiali come la canfora e la naftalina, impiegati normalmente come tarmicidi, le cui palline o scaglie tendono a ridursi di dimensioni sino a scomparire del tutto senza bisogno di scaldarle. Il materiale ideale per dimostrare la sublimazione è lo iodio, questo, se riscaldato, dà origine ad evidenti vapori di colore viola intenso (il nome dell'elemento: Iodio, deriva dalla parola greca che significa viola, proprio per ricordare il colore dei vapori).

38 Passaggi di stato Esperimento: Sublimazione della IODIO
Materiale: capsula od altro piccolo recipiente di vetro o porcellana, un becco di Bunsen o una lampada ad alcool con relativo treppiede e retina spaccafiamma, un beker contenente acqua fredda. Esecuzione: La disposizione è quella del disegno a fianco. Si mette nella capsula una piccola quantità (meno di mezzo cucchiaino da caffè), di scaglie di Iodio, si pone la capsula sulla fiamma. Dopo qualche secondo si vedranno alzarsi vapori di Iodio intensamente colorati di viola, in brevissimo tempo lo Iodio messo nella capsula scomparirà completamente senza lasciare traccia. Se al momento in cui si sviluppano i vapori si mette ad una decina di centimetri sopra la capsula un beker contenete acqua fredda, i vapori di Iodio andranno a condensarsi sotto il fondo dove formeranno dei cristalli violetti di Iodio puro, il raffreddamento determinerà il passaggio diretto dallo stato gassoso allo stato solido (brinamento dello Iodio). ATTENZIONE: i vapori di Iodio sono irritanti per gli occhi e per le vie respiratorie, l'esperienza va quindi condotta in locale ben ventilato e usando una quantità molto piccola di Iodio.

39 A parità di massa, nel passaggio di un materiale dallo stato liquido allo stato aeriforme, il volume aumenta e la densità diminuisce. Nel passaggio allo stato solido la densità, di solito, aumenta. Il ghiaccio è un’eccezione perché è meno denso dell’acqua.

40 EVAPORAZIONE ed EBOLLIZIONE
Viene definita tensione di vapore di un liquido, a una data temperatura, la pressione che esercita un vapore in equilibrio con il proprio liquido puro (in equilibrio = quantità di liquido che evapora è uguale alla quantità di liquido che condensa), ed è tanto più alta quanto maggiore è la temperatura. Finché la P del vapore è inferiore alla P atmosferica, il vapore si forma solo alla superficie del liquido e si ha l’evaporazione. Quando il vapore esercita una P uguale alla P atmosferica, ha inizio l’ebollizione e le bolle di vapore si formano in tutto il liquido.

41 Evaporazione = processo che avviene a qualunque T superiore a quella di fusione (>0° C nel caso dell’acqua) e tanto più velocemente quanto più la T è elevata. Riguarda solo le particelle superficiali del liquido Ebollizione = processo che avviene ad una T fissa, specifica per ogni sostanza (il valore della T dipende comunque sempre dalla pressione). Riguarda tutta la massa liquida. Condensazione = passaggio dallo stato aeriforme a quello liquido per raffreddamento Liquefazione = passaggio dallo stato aeriforme a quello liquido per aumento della pressione

42 I passaggi di stato secondo la teoria cinetica
le particelle si muovono tanto più rapidamente quanto più elevata è la temperatura: il calore somministrato ad una sostanza infatti, conferisce alle sue particelle energia (energia cinetica) che le fa vibrare più energicamente. Ciò provoca la rottura dei legami tra le particelle e quindi un cambiamento nel loro modo di aggregarsi ovvero il passaggio da uno stato fisico ad un altro. Il calore ceduto o acquistato durante i passaggi di stato si chiama calore latente (calore latente di fusione, di evaporazione ecc.) Durante i passaggi di stato la T rimane costante nonostante si continui a somministrare calore perché tale energia viene utilizzata per consentire alle particelle di vincere le forze di attrazione che le tengono legate. Soltanto quando tutta la massa ha completato il passaggio di stato, l’ulteriore calore somministrato provocherà un aumento dell’energia cinetica delle particelle e questo si manifesterà come aumento della Temperatura.

43 COMPOSIZIONE DELLA MATERIA
Un sistema è una porzione delimitata di materia, oggetto di studio (per ambiente si intende tutta la materia intorno al sistema) L’acqua è il sistema Il bicchiere è l’ambiente

44 • Un sistema formato da una singola sostanza si dice puro.
• Le sostanze pure hanno caratteristiche e composizione costanti

45 • Le miscele hanno composizione chimica variabile.
• Un sistema formato da due o più sostanze pure è una miscela (miscuglio). • Le miscele hanno composizione chimica variabile.

46 CLASSIFICAZIONE DELLA MATERIA
in base alla sua composizione MISCELE 1. Sostanza con composizione variabile perché formata dall’unione di due o più sostanze pure (ognuna delle quali mantiene la propria composizione) mescolate in qualsiasi rapporto (tra le sostanze non si formano legami chimici) 2. Non è rappresentabile attraverso una formula chimica 3. Con metodi fisici semplici è separabile nelle sostanze pure che la costituiscono 4. Es. acqua zuccherata, acqua salata, succo di frutta, cioccolata, acciaio, ottone, olio e aceto, roccia, sabbia, suolo, aria, cellula ecc. SOSTANZE PURE 1. Sostanza con proprietà chimiche e fisiche specifiche e una composizione definita e costante 2. E’ rappresentabile attraverso una formula chimica 3. Non è scomponibile in altre sostanze con semplici metodi fisici quali ad es. filtrazione, centrifugazione, distillazione 4. Es. oro, ferro, neon, elio, ossigeno, cloro, idrogeno, diamante, acqua, sale da cucina, zucchero da cucina, amido, cacao ecc.

47 MISCELE OMOGENEE = SOLUZIONI Le sostanze che le costituiscono sono mescolate in modo uniforme per cui le proprietà di una soluzione sono le stesse in ogni sua parte (= in ogni unità di volume) I componenti non si distinguono nemmeno con il microscopio Es. acqua salata, acqua zuccherata, vino, cioccolata, aria, ottone, acciaio 4. I componenti non possono essere mescolati in qualunque proporzione ETEROGENEE = MISCUGLI Le sostanze che le costituiscono sono mescolate in modo casuale (es. sabbia) o preferenziale ( es. olio e aceto) ma mai uniforme per cui le proprietà di un miscuglio variano da punto a punto (= in ogni unità di volume) I componenti si distinguono a occhio nudo o con il microscopio Es. olio e aceto, suolo, roccia, sabbia, cellula I componenti possono essere mescolati in qualunque proporzione

48 SOLUZIONE MISCUGLIO FASE =
MISCELA OMOGENEA MISCELA ETEROGENEA SISTEMA OMOGENEO SISTEMA ETEROGENEO 1 FASE o PIU’ FASI FASE = PORZIONE DELIMITATA E FISICAMENTE DISTINGUIBILE DI UN SISTEMA CHE PRESENTA LE MEDESIME PROPRIETA’ IN TUTTE LE SUE PARTI

49 Un miscuglio è un sistema eterogeneo perché è formato da componenti chimicamente definiti e fisicamente distinguibili.

50 La schiuma, la nebbia, il fumo e l’emulsione sono esempi di miscugli eterogenei in fasi diverse.

51 SOSTANZE PURE MISCELE Una sostanza pura costituisce un sistema eterogeneo se si presenta in fasi (es.stati fisici) diverse

52 I principali metodi di separazione di miscugli e soluzioni
La filtrazione è il metodo per separare, per mezzo di filtri, i materiali solidi da un miscuglio liquido o gassoso.

53 I principali metodi di separazione di miscugli e soluzioni
La decantazione e la centrifugazione sono i metodi per separare miscugli eterogenei di liquidi e/o solidi aventi densità diversa.

54 I principali metodi di separazione di miscugli e soluzioni
La cromatografia è il metodo per separare i componenti di un miscuglio che si spostano con velocità diverse su un supporto (fase fissa), trascinati da un solvente (fase mobile).

55 I principali metodi di separazione di miscugli e soluzioni
La distillazione si basa sulla diversa volatilità dei componenti di miscele liquide. Minore è la temperatura di evaporazione, maggiore è la volatilità.

56 Sostanze pure: elementi e composti
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57 SOSTANZA PURA Elementi Composti
1. Sostanza pura che non può essere decomposta Sostanza pura che può essere decomposta con mezzi chimici in 2 o più sostanze, con mezzi chimici in sostanze più semplici, cioè non può essere scissa in sostanze più semplici perché è formata dall’unione (= legame chimico) di due o più elementi combinati in un rapporto fisso e caratteristico 2. La più piccola particella di un elemento che La più piccola particella di un composto che conserva le proprietà chimiche dell’elemento conserva le proprietà chimiche del composto è l’atomo è la molecola (Nei composti ionici però la molecola è solo ideale) 3. L’elemento è formato da atomi tutti uguali Il composto è formato da atomi diversi per cui le proprietà di un composto sono diverse da quelle degli atomi che lo costituiscono 4. In natura, gli atomi di un elemento possono Gli atomi di un composto possono essere: essere: uniti da legame ionico, es. sale da cucina, - liberi, es. neon, elio, argon (gas rari) bicarbonato, calcare - uniti da legame metallico, es. ferro, rame, uniti da legame covalente, es. acqua, anidride oro, argento (metalli) carbonica, zucchero, amido - uniti da legame covalente, es. idrogeno, ossigeno, cloro, diamante (in questo caso formano molecole)

58 Gli elementi chimici possono combinarsi insieme per formare i composti. Un composto è una sostanza costituita da più elementi combinati secondo un rapporto fisso. Sodio elemento Cloro Cloruro di sodio composto

59 VERIFICHE FINALI: Stati di aggregazione della materia
Indica se le affermazioni sono vere o false 1) Materia è tutto ciò che possiede una massa ed occupa un certo volume: V/F 2) Sostanza è tutta la materia: V/F 3) Quando l’acqua si trasforma in ghiaccio si assiste ad un fenomeno fisico: V/F 4) Nello stato aeriforme le particelle sono libere di muoversi singolarmente: V/F 5) L'acqua che evapora viene definita gas e non vapore: V/F 6) Quando le particelle scivolano le une sulle altre siamo nello stato solido: V/F 7) Lo stato vetroso è caratterizzato da centri di vibrazione delle molecole disposti in modo confuso: V/F 8) Volume definito e forma del recipiente sono tipici dello stato gassoso: V/F

60 VERIFICHE FINALI: Stati di aggregazione della materia
Fornisci una breve risposta alle seguenti affermazioni: 1) Tutto ciò che possiede una certa massa e occupa un certo volume si può definire:_____________________________________________________ 2) Un fenomeno in cui non muta la sostanza di cui è costituto un corpo e un fenomeno:____________________________________________________ 3) Un fenomeno in cui la sostanza di cui è costituito un corpo muta profondamente è detto fenomeno: _________________________________ 4) Lo stato in cui la materia si presenta con forma e volume definiti è detto:_______________________________________________________

61 VERIFICHE FINALI: Stati di aggregazione della materia
Scegli la o le giuste risposte e barrala/le 1) Tra le voci seguenti indica quelle che sono "materia“: l'elettricità, la nebbia, l'aria, il fumo, il suono. 2) Indica quali delle seguenti sostanze, a temperatura ambiente, hanno forma propria: acqua, argento, anidride carbonica, ferro, metano. 3) Indica quali delle seguenti sostanze ha volume proprio a temperatura ambiente: quarzo, sale, mercurio, ossigeno, alcool etilico.

62 VERIFICHE FINALI: Passaggi di stato
Solo una delle risposte è esatta: segnala con una croce 1 Il passaggio dallo stato aeriforme allo stato liquido si chiama vaporizzazione brinamento sublimazione liquefazione fusione 2 La "temperatura critica" di un aeriforme è la temperatura che segna il confine tra vapore e gas che segna il confine tra vapore e liquido alla quale il liquido vaporizza alla quale si verifica il brinamento

63 VERIFICHE FINALI: Passaggi di stato
Indica se le affermazioni sono vere o false 1) Il passaggio dallo stato solido a quello liquido è definito condensazione: V/F 2) L'ebollizione di un liquido è un fenomeno che interessa solo la superficie: V/F 3) La temperatura di ebollizione di un liquido è costante a qualsiasi pressione:V/F 4) Il brinamento è il passaggio inverso della sublimazione: V/F 5) La temperatura di solidificazione di una sostanza pura è costante e coincide con quella di fusione:V/F 6) Le curve di riscaldamento e di raffreddamento di una sostanza sono lineari: V/F 7) Nella curva di riscaldamento in corrispondenza dei punti di fusione e di ebollizione la temperatura rimane costante fino a che tutta la massa ha cambiato di stato: V/F 8) Una sostanza è caratterizzata da specifici "punti fissi": V/F

64 VERIFICHE FINALI: Passaggi di stato
Fornisci una breve risposta alle seguenti affermazioni: 1) Il passaggio dallo stato solido a quello aeriforme è detto:______________ 2) La temperatura al di sopra della quale un gas non può essere liquefatto è detta temperatura: _____________________________________________ 3) Il punto di fusione (solidificazione) e quello di ebollizione (condensazione) di una sostanza sono detti punti:______________________________________

65 VERIFICHE FINALI: Passaggi di stato
Abbina i nomi ai passaggi di stato 1) Passaggio dallo stato solido a quello liquido:_________________________ 2) Passaggio dallo stato liquido a quello solido:_________________________ 3) Passaggio dallo stato liquido all'aeriforme:_________________________ 4) Passaggio dallo stato solido all'aeriforme:_________________________ 5) Passaggio dallo stato aeriforme allo stato solido:_____________________ 6) Passaggio dallo stato aeriforme allo stato liquido:____________________ 7) Passaggio dallo stato gassoso allo stato liquido:______________________

66 Unità Didattica Gli stati della materia; Passaggi di stato


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