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Gli stagisti italiani allo specchio. Primi risultati del Sondaggio ISFOL-Repubblica degli Stagisti Ginevra Benini, ISFOL – Eleonora Voltolina, Repubblica.

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Presentazione sul tema: "Gli stagisti italiani allo specchio. Primi risultati del Sondaggio ISFOL-Repubblica degli Stagisti Ginevra Benini, ISFOL – Eleonora Voltolina, Repubblica."— Transcript della presentazione:

1 Gli stagisti italiani allo specchio. Primi risultati del Sondaggio ISFOL-Repubblica degli Stagisti Ginevra Benini, ISFOL – Eleonora Voltolina, Repubblica degli Stagisti JOB&Orienta Verona – 26 Novembre 2009 - ore 15,00

2 Perché abbiamo fatto questo sondaggio: per fotografare gli stagisti italiani e come hanno vissuto la loro esperienza

3 secondo lultimo rapporto Excelsior Unioncamere dal 2007 al 2008, il numero degli stage in Italia è aumentato del 19,3% (da 256.000 nel 2007 a 305.400 nel 2008), mentre è diminuito di ben 3 punti e mezzo % il numero di coloro che hanno trovato un lavoro anche precario subito dopo lo stage: da meno di 13 su 100 nel 2007 a poco più di 9 su 100 nel 2008!

4 Il sondaggio, promosso dallIsfol e dalla testata giornalistica web Repubblica degli stagisti, rimasto online dal 6 maggio al 6 ottobre di questanno, ci ha presentato una situazione apparentemente più rosea in quanto la maggior parte di coloro che vi hanno aderito sono laureati; Ma entriamo nel merito

5 I partecipanti al Sondaggio: quasi 3000; Età media: 25 – 30 anni; Caratteristiche: Donne (69%) Residenti al Nord (52% di cui il 70,8% F.) Laurea specialistica (44,7% 45,2% F.) In cerca di lavoro (39% 40% F.)

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14 Meno di un terzo è ancora nella condizione di studente, soprattutto universitario (21%); Meno di un terzo si dichiara occupato (28%) : il che significa che lo stage, nonostante i suoi bassi esiti positivi immediati, ha tuttora un certo peso nel CV, portando comunque ad un risultato chi cerca lavoro, anche se in tempi più lunghi di qualche anno fa.

15 Qual è lo scopo principale del tirocinio, secondo la Legge 142/98 che regolamenta gli stage in Italia? Realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro…. e agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro = Completare la formazione di un individuo.

16 Non è stato questo il bisogno espresso da chi ha risposto al sondaggio

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18 solo poco più di un quinto ha fatto lo stage per completare la propria formazione: 21%; meno di un terzo (28%), lo ha fatto per orientarsi nel mondo delle professioni (18%) o, in seconda battuta, per mettere a punto il proprio progetto professionale (10%); Quasi la metà (ben il 44%) ha fatto lo stage esclusivamente per trovare un lavoro.

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20 La maggior parte dei tirocinanti sia uomini che donne ha fatto 1 stage (48,4%); Più di un terzo ha fatto 2 stage (33%); 13 su 100 hanno fatto 3 stage; 4 su 100 hanno fatto 4 stage

21 solo al 4° stage, le chances di trovare almeno un contratto a progetto passano dall8% del 1° stage all11%.

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23 il 43% non ha avuto nessuna proposta; al 19% è stata offerta una proroga dello stage; al 26% è stato proposto un lavoro sottoforma di: contratto a progetto (8%) contratto a tempo determinato (8%) collaborazione occasionale (7%) contratto a tempo indeterminato (3%)

24 Vince, anche se di pochi decimi, chi fa uno stage per orientarsi nel mondo delle professioni: il 9,5% ottiene un contratto a tempo determinato; chi lo fa per trovare un lavoro ottiene al termine del tirocinio solo un contratto a progetto: 9,1% dei casi.

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26 Quando hanno fatto la stage: Il 48% dopo ( 31%) o durante ( 17%) la laurea specialistica; Solo il 22% dopo o durante la laurea triennale; Ben il 15% dopo e durante il master; Solo il 7% durante o dopo (3%) la Sc. Sup.

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28 Dove in Italia (87,6%); il 10,6% in un altro Paese dellUnione Europea; l1,8% fuori dalla UE Il tasso di mobilità internazionale è di poco superiore al 12%.

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30 Significativo invece il tasso di mobilità interno: Gli stagisti pendolari e trasferiti in unaltra città per fare lo stage sono il 53%; Meno della metà (24%) ha avuto un rimborso per le spese di viaggio, insieme ai TR nell8% dei casi.

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32 Il Benefit più utilizzato (64%): i Ticket Restaurant o il poter usufruire della mensa aziendale, a volte accompagnato dal rimborso spese viaggi/alloggio

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34 Rimborso spese: Il 44% non ha percepito nessun rimborso spese; Il 56% dei rimborsati parte da: 250- 500 euro netti/mese (21%) 500-750 euro n/m (14%) - di 250 (14%) oltre 750 (7%).

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36 Oltre un terzo in una piccola impresa con meno di 50 addetti: 33,7%; Meno di un terzo in una grande azienda con oltre 250 dipendenti: 26,4%; presso un ente pubblico: 20%; In una media impresa: 12%

37 La graduatoria delle strutture che non offrono niente dopo lo stage: La PA (56%); Le Piccole Imprese (44%); Le Grandi Aziende (33,7%)

38 La graduatoria delle strutture che offrono una proroga dopo lo stage: Le Grandi Aziende (38%) La PA (18%); Le Piccole Imprese (24%);

39 Le Grandi Aziende sono le prime ad offrire dopo lo stage un contratto sia a t.i. (48%) che a t.d. (46%1); le PMI offrono soprattutto una collaborazione occasionale (56%) o un contratto a progetto (46,5%)

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41 La durata in graduatoria: da 4 ai 6 mesi: 46% da 1 a 3 mesi: 38% da 7 a 12 mesi: 7% meno di 1 mese: 5% oltre 12 mesi: 2%

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43 Ben il 90,3% ha portato a termine lo stage; Molto bassi i tassi degli stage interrotti per aver trovato un lavoro (3,4%) o, un po di più, perché insoddisfatti (5,6%)

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45 I principali canali per ottenere uno stage: la propria università o unassociazione studentesca: 28% internet o mandando spontaneamente il proprio CV: 26%; tramite conoscenze: 16,4% tramite il master: 9%

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47 Il tutor aziendale: un punto di riferimento costante: 51,5%; una figura poco presente e niente di più che una firma sul modulo: 37%; un altro rispetto a quello che ha firmato il progetto formativo: 7%

48 Una curiosità: il Tutor è stato un punto di riferimento costante (56%) soprattutto per coloro che hanno avuto una proroga dello stage (oltre il 18%)!

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50 La valutazione della propria esperienza di stage: tra buona (36%) e ottima (18%): 54% tra mediocre (20%) e sufficiente (18%): 38%; Pessima: 8%

51 Gli insoddisfatti hanno lamentato soprattutto di non aver avuto un ruolo preciso (18,3%) e di aver svolto mansioni di basso profilo (17,4%);

52 + del 42% di coloro che giudicano buona lesperienza, sono inclusi nell8% di quelli che hanno ottenuto un contratto a tempo determinato.

53 A coloro che hanno fatto uno stage dopo il master è stato offerto in quasi il 23% dei casi (-3% rispetto alla media) un lavoro sottoforma di contratto a progetto (9,5%) contratto a t.d. (6,5%) contratto a t.i. (2,6%) una collaborazione occasionale (4,3); il 39% sono stati salutati con una stretta di mano; al 25% è stata proposta una proroga dello stage

54 Alla luce di questi risultati, auspichiamo che: Lo stage, in quanto esperienza di formazione lavoro privilegiata, vada fatto soprattutto durante lUniversità o la Scuola superiore (al massimo subito dopo la laurea o il diploma), come avviene nel resto dEuropa, piuttosto che dopo; La normativa che lo regolamenta venga rafforzata per impedirne qualsiasi forma di abuso.


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